SISTEMI INFORMATIVI
1. Sistema informativo
Un sistema è in generale un insieme di componenti che apportano ciascuno il loro contributo per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Esistono diverse tipologie di sistemi, noi ci siamo occupati di sistema informativo, organizzativo e informativo computerizzato. Nel caso specifico dei sistemi informativi, tale sistema si alimenta di eventi, rappresentati con dei dati, che accadono in un'organizzazione e li trasforma in informazioni le quali devono essere opportunamente modellate e rappresentate a seconda di chi poi li utilizzerà.
Il sistema informativo ha alla sua base le informazioni, che sono una risorsa primaria utilizzata, archiviata, elaborata e scambiata all'interno di un'organizzazione, ma anche tra l'organizzazione e l'esterno.
Proprio per questo non può esistere un sistema informativo che sia isolato. Esso è sempre utilizzato nel contesto di un'organizzazione. Serve dunque anche un
sistema organizzativo, che oltre alle informazioni, gestisca le regole per il loro utilizzo. Infine, poiché la quantità di dati e la diversità delle informazioni è sempre più ampia, si sono introdotti i sistemi informativi computerizzati, che fanno un largo utilizzo delle tecnologie ICT per elaborare dati. La gestione dei dati può prevedere ad esempio l'uso di strumenti di analisi, quali il data warehousing e data mining, che si prestano a supportare più i livelli tattici e strategici che non i livelli operativi. In generale un sistema informativo prevede che ricevuti gli input dall'ambiente esterno, un'organizzazione produca, tramite processi che sfruttano sia risorse umane sia informazioni elaborate mediante tecnologie ICT, un output, sia esso un bene materiale e/o un servizio. Nel caso di un'amministrazione pubblica, il contesto esterno è dato dalla società e da altre aziende, mentre nel caso di imprese private,è rappresentato da clienti e consumatori. In entrambi i casi, il sistema informativo deve poter essere utilizzato sia dagli utenti esterni all'organizzazione, sia da quelli interni.
2. Risorsa
Specifichiamo ora il concetto di risorsa.
Ogni organizzazione sfrutta risorse, esterne, come i clienti e il mercato, sia interne, come le risorse umane, risorse di scambio (prodotti), etc.
La risorsa più importante è tuttavia l'informazione.
Nella piramide della conoscenza troviamo il dato, l'informazione, la conoscenza e la saggezza.
Il dato è un fatto o una misura vera per definizione, che può essere accompagnato da un dominio, ossia una serie di valori che può assumere, e/o un'unità di misura.
Partendo dal dato poi si estrapolano delle informazioni, cioè si danno delle interpretazioni che possono essere poi unite all'esperienza per dare conoscenza. Se alla conoscenza si applica l'esperienza si arriva alla saggezza.
che è utile per guidare un soggetto nella presa delle decisioni. L'utilizzo della piramide come figura geometrica per rappresentare questi concetti è utile per due motivi: anzitutto perché presuppone una stratificazione a livelli che sono costruiti sui livelli inferiori e quindi ne evidenziano la derivazione. In secondo luogo perché l'area dei livelli diminuisce sempre più rappresentando bene il livello di sintesi, che è molto basso nello strato dei dati e molto alto a livello di conoscenza e saggezza, tanto è che mentre dati possono essere altamente automatizzati, la conoscenza presenta solo degli aspetti che possono essere parzialmente automatizzati. L'informazione dunque è la risorsa più preziosa e ha le seguenti caratteristiche: è intangibile, è auto-rigenerante, dal momento che da essa può nascere nuova informazione, è non deperibile, perché non si consuma con.l'utilizzo. Un'informazione può essere archiviata, scambiata, integrata, acquisita o creata a prescindere dal fatto che sia analogica o digitale. Ovviamente il supporto della tecnologia ICT aiuta nelle operazioni e nella gestione di grandi quantità di informazioni.
3. Gli strati del sistema informativo
Il primo strato di un sistema informativo è formato dai dati e dalle tecnologie che li gestiscono e che fanno da supporto alle risorse economiche, risorse umane e risorse informative. Il terzo livello è dato dai processi che sfruttano queste risorse per il raggiungimento dell'obiettivo dell'organizzazione, ossia la realizzazione di un prodotto o bene immateriale. A governare l'organizzazione troviamo infine il sistema organizzativo, che deve rispettare tutta una serie di norme e leggi.
4. I processi
I processi sono l'insieme di attività che l'organizzazione svolge per gestire il ciclo di vita di un gruppo di risorse.
conl'obiettivo di raggiungere un risultato misurabile, quale un prodotto e/o un servizio. I processi sono classificabili secondo la piramide di Anthony o secondo la catena del valore di Porter. Secondo la piramide di Anthony, possiamo suddividere i processi su tre livelli: Il livello strategico: consiste nella pianificazione strategica ossia nel processo di decisione sulla base degli obiettivi di medio-lungo periodo, sull'acquisizione delle risorse per conseguirli, sulle politiche da adottare nell'uso di tali risorse. Il livello tattico/di controllo: consiste nelle attività di programmazione che stabiliscono l'assegnazione delle risorse e controllano il loro corretto uso per il conseguimento degli obiettivi programmati. Il livello operativo: consiste nello svolgimento delle operazioni correnti, cioè nell'esecuzione delle attività che consentono all'azienda di funzionare. Un esempio, preso dal caso di un'azienda manifatturiera.formattare il testo fornito utilizzando tag html.potrebbe essere dato dai seguenti processi suddivisi come sopra: a livello strategico, l'azienda vuole individuare le aree di mercato in cui collocarsi, a livello tattico programma la produzione di un prodotto, a livello operativo, realizza il prodotto.
Secondo la catena di Porter invece, i processi vengono suddivisi in processi primari, ossia quelli la cui esecuzione porta all'output dell'organizzazione, e processi secondari, ossia quelli di supporto, non direttamente coinvolti nella realizzazione dell'output, ma che forniscono le risorse necessarie.
Sempre nell'ambito delle aziende manifatturiere potremmo dire che i processi primari sono la logistica interna e esterna, la produzione, la vendita, la distribuzione, mentre i processi secondari sono le risorse umane, la tecnologia, la contabilità, l'amministrazione, etc.
5. I modelli del sistema informativo
Esistono tre modelli di sistema informativo.
A) Modello organizzativo
Il modello organizzativo serve a
seconda delle diverse funzioni aziendali. In questo modello, le diverse funzioni aziendali vengono rappresentate come blocchi separati, ognuno con le proprie responsabilità e compiti specifici. Ad esempio, potremmo avere un blocco per la gestione delle risorse umane, un altro per il reparto di produzione, uno per il reparto vendite, ecc. Ciascun blocco è collegato agli altri attraverso linee che rappresentano il flusso delle informazioni tra le diverse funzioni. Questo modello permette di visualizzare in modo chiaro come le diverse funzioni aziendali interagiscono tra loro e come le informazioni vengono scambiate tra di esse. C) Modello gerarchico Il modello gerarchico rappresenta la struttura organizzativa dell'azienda in modo gerarchico, con i livelli di autorità e responsabilità chiaramente definiti. In questo modello, le diverse entità aziendali sono organizzate in una struttura a piramide, con la direzione generale in cima e i vari dipartimenti e unità operative ai livelli inferiori. Ciascun livello è collegato al livello superiore attraverso linee che rappresentano il flusso delle informazioni e delle decisioni. Questo modello permette di visualizzare in modo chiaro la catena di comando e le relazioni gerarchiche all'interno dell'azienda. In conclusione, l'organizzazione delle informazioni all'interno di un'azienda può essere rappresentata attraverso diversi modelli, come l'organigramma, il modello funzionale e il modello gerarchico. Ognuno di questi modelli offre una prospettiva diversa sul flusso delle informazioni e sulla struttura dell'azienda.Prescindere dal come viene eseguito. Vengono integrate tre prospettive: il modello dei casi d'uso, che evidenzia le interazioni tra il sistema e gli utenti (detti attori), il modello delle attività, che descrive il flusso delle attività supportate dal sistema ed infine il modello delle informazioni, che definisce la struttura e i contenuti della base di dati.
La notazione più utilizzata per il modello funzionale è UML.
Un esempio di modello funzionale potrebbe essere il seguente. In un sistema informativo di una biblioteca un cliente può decidere se prenotare un libro andando di persona alla biblioteca oppure farlo dalla pagina web associata. Una volta identificato, può selezionare il libro desiderato e inviare la prenotazione. (Etc).
In questa situazione, i casi d'uso sono legati alla prenotazione di persona e alla prenotazione via web. Gli attori sono l'utente e il bibliotecario oppure l'utente e il sistema, etc..
C) Modello
Il modello informatico definisce la struttura informatica sottostante al sistema informativo, in particolare si divide in modello applicativo, che specifica l'architettura software, e in modello tecnologico, in cui invece si definiscono l'architettura hardware e quella di rete.
Per quanto riguarda il modello applicativo, quelli moderni si basano su una struttura di tre livelli logico-funzionali: lo strato di presentazione, grazie al quale si realizza il dialogo con l'utente, solitamente supportato da un'interfaccia grafica per mostrare (presentare) ed acquisire i dati, in modo facile e accessibile; lo strato di applicazione, che permette di effettuare la trasformazione delle informazioni attraverso specifici linguaggi di programmazione (Java, C++, etc); lo strato dei dati, che fornisce servizi per la gestione efficiente dei dati, di norma un DBMS (Database Management System), la relativa base di dati e una serie di applicazioni interne al sistema di basi di dati.
Al fine di rendere l'informazione quanto più possibile indipendente dalle applicazioni. La base di dati è una raccolta permanente.
Ad esempio, nel sistema informativo di una banca, il livello di presentazione è dato dalla GUI per la richiesta di prelievo e per l'acquisizione dei dati di un cliente; il livello applicativo interviene nella gestione della transazione di prelievo secondo regole specifiche, che prevedono la validazione dei dati inseriti dall'utente, ed infine a livello dati troviamo un DBMS che permette alla transazione di leggere i dati d'interesse ed aggiornare il conto corrente del cliente modificando i valori delle rispettive tabelle.
Per quanto riguarda invece il modello tecnologico ed in particolare l'architettura hardware, il modello più utilizzato è quello client-server, per cui ci sono una o più entità client che richiedono un servizio e uno o più server che rilasciano servizi diversi.
Il genere dell'architettura è di tipo thin client, ossia il lato presentazione è implementato dai client, mentre a lato server vengono gestiti i dati e il livello applicazione.
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Sistemi di gestione dati e processi, Modulo 2 Gestione processi aziendali
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Sistemi operativi
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Sistemi Informativi Modulo 1
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Basi di dati - i sistemi informativi e informatici