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DEI COSTI MENSILI DELLA DIVISIONE DELTA?
Perché il sistema di allocazione utilizzato carica su ciascuna BU una quota dei costi fissi
in maniera proporzionale alle ore utilizzate. Sono ripartiti proporzionalmente alle ore
di utilizzo sia i costi variabili che i costi fissi.
SUGGERIMENTI
I costi fissi e i costi variabili hanno determinanti diverse:
-‐ i costi variabili dipendono dal grado di utilizzo delle risorse nel breve periodo;
-‐ i costi fissi dipendono dal grado di utilizzo delle risorse nel lungo periodo.
Servono dei coefficienti di ripartizione diversi: mentre l’allocazione dei costi variabili è
corretta perché fatta in base alla
quantità di risorsa effettivamente utilizzata, quella dei
costi fissi dovrebbe essere fatta in base all’utilizzo previsto della risorsa.
Si potrebbe allocare i costi totali rispetto all’utilizzo che le BU fanno della risorsa nel
caso questa sia usata al massimo della capacità disponibile.
Si calcola: CF/capita della risorsa e si usa questo coefficiente esattamente come il costo
variabile, cioè lo si moltiplica per le ore di effettivo utilizzo della risorsa da parte delle
diverse BU.
In questo modo si evita il problema della cross-‐sussidiarietà, cioè il problema relativo al fatto
che minore è la domanda di una risorsa maggiore è il suo costo interno incentivando le BU a
richiedere il servizio esternamente. Cosi si fa attenzione a non ripartire anche la capcaità
insatura sulle BU.
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Esercizio 2: La Green Company
QUADRO DI RIFERIMENTO
La divisione Promo della Green Company sostiene di sostenere un costo sempre maggiore dei
servizi erogati internamente dal reparto Stampa, nonostante essa riduca l’impiego di servizi
provenienti da quel reparto.
La ripartizione dei costi corporate avviene moltiplicando il costo medio effettivo mensile del
reparto Stampa per il numero di ore utilizzate mensilmente dalle diverse BU.
Nel mese di Settembre il reparto Stampa a lavorato per 700 ore rispetto alle 800 disponibili e
la divisione Promo che di solito richiede 100 ore di servizio, a settembre ne ha richieste 95
vedendosi imputare una quota di costi maggiore nonostante un minore utilizzo della risorsa.
Inoltre i responsabili del reparto Stampa affermano di aver acquistato nuovi macchinari
proprio per soddisfare le esigenze delle divisione Promo e sostengono di dover imputare delle
quote di costo ancor più alte ad essa piuttosto che alle altre divisioni.
Sfruttando il budget flessibile a utilizzo effettivo delle risorsa si evidenzia che in
corrispondenza dell’effettivo utilizzo del centro Stampa (95h), il reparto Promo
avrebbe
dovuto vedersi allocare 225$ in meno rispetto a quanto previsto in corrispondenza al suo
normale utilizzo (100h). In realtà si è vista allocare 475$ in più rispetto alle attese: questo
perché utilizzando un coefficiente basato sul costo medio effettivo la BU promo “paga”
sia per l’inefficienza del centro stampa che per il sottoutilizzo della risorsa.
PROBLEMA 1
Se il reperta Stampa fosse stato efficiente i costi fissi dovevano rimanere invariati e
dovevano diminuire i costi variabili (in quanto non si utilizzata tutta la capacità disponibile
come al solito ma 700h/800h – riduzione dei costi variabili prevista 100/800 = 12,5%).
Il costo medio effettivo che BU dovrebbero sostenere sarebbe allora più basso, infatti la
Promo si vede allocare +271,7$.
Analizzano gli scostamenti per i costi variabili e per i costi fissi si nota:
-‐ per i costi variabili un’allocazione di +176,7$ dovuta ad inefficienze del centro stampa;
-‐ per i costi fissi non ci sono dati per spiegare il motivo ma si hanno ulteriori +95$.
La somma spiega i +271,7$ allocati alla divisione Promo.
PROBLEMA 2
Promo si fa carico di una maggiore quota di costi fissi perché non utilizza la risorsa come
previsto (95h invece delle 100h previste).
Anche utilizzando un reparto di Stampa efficiente, l’utilizzo di un costo medio effettivo per
allocare i costi avrebbe imputato alla Promo 203,75$ in più a causa della capacità produttiva
inutilizzata.
La promo subisce il fenomeno della cross-‐sussidiarietà; infatti anche ponendoci in una
situazione di efficienza del reparto Stampa per eliminare lo scostamento di efficienza, usare
un coefficiente a consuntivo significa comunque ragionare sulle 700 ore effettive di utilizzo e
non sulle 800 previste.
SOLUZIONE
Il metodo migliore consiste nell’utilizzare un
coefficiente di allocazione a standard,
calcolato sul livello di attività normale (800h), in luogo del costo medio effettivo.
Si utilizza quindi :
Il costo standard per evitare il problema del trasferimento delle inefficienze;
• K = coefficiente di allocazione standard per evitare la cross-‐sussidiarietà.
•
In questo modo non viene allocata la quota parte di capacità inutilizzata (
razionalizzazione).
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Caso Shuman Automobile Inc.
(Il problema dei prezzi di trasferimento)
QUADRO DI RIFERIMENTO
Riorganizzazione aziendale in centri di profitto con i responsabili incentivati da &nbs