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E E
definirlo mentre la dimensione topologica ha a che fare con la topologia
dell’oggetto considerato, non considera solo la posizione nello spazio. Per la
dimensione topologica un punto o un insieme di punti ha una dimensione pari a
64
zero, tutti gli oggetti che possono essere divisi da elementi con dimensione
topologica pari a zero hanno dimensione topologica pari a uno, tutti gli oggetti
che possono essere divisi da elementi con dimensione topologica pari a uno
hanno dimensione topologia pari a due e così via. Questo concetto di
dimensione però è stato criticato a partire dal 1800 e Benoit Mandelbrot in
riferimento alla possibilità di descrivere gli oggetti REALI. C’è un certo grado di
irregolarità nelle geometrie reali che la teoria fisica ha sempre portato a
semplificare, i modelli linearizzano la complessità della natura perdendosi
anche degli effetti importanti. Mandelbrot cerca una modellazione della realtà
più consona e realistica rispetto a una schematizzazione che ne va ad eliminare
le non linearità, introduce il concetto di geometria frattale, che descrive tutti
quegli oggetti a cui non è possibile attribuire una dimensione topologica intera.
Tutte queste geometrie che venivano scartate dalla geometria euclidea
vengono affrontate da Mandelbrot in modo da creare dei modelli più consoni
alla descrizione del mondo reale.
Curva frattale: curva a cui non è possibile attribuire una dimensione topologica
intera.
Caratteristiche:
Autosimilarità=una superficie
frattale se ingrandita rivela la
stessa geometria a diversi
livelli di ingrandimenti.
Struttura fine: aumentando
l’ingrandimento riveleremo
sempre più dettagli, non si
arriverà a un limite in cui si
arriva a una linea continua ma
i dettagli vengono svelati in
maniera sempre più raffinata
Irregolarità: l’insieme frattale non può essere descritto come un luogo dei
punti che soddisfa la geometria euclidea. La struttura è ricorsiva, non
possiamo conoscere il punto successivo senza conoscere il punto
precedente.
La dimensione frattale sarà maggiore della dimensione topologica
Al contrario della dimensione topologica che è un numero intero la dimensione
frattale ha anche un decimale ed è molto importante perché alcuni insiemi di
punti classici che secondo la dimensione topologica avrebbero dimensione
nulla in realtà hanno una loro dimensione Insieme di Cantor.
La dimensione frattale ha una definizione che si basa su un processo pratico di
misura dell’insieme frattale che stiamo considerando. Si misuri un insieme di
A h N(h)
punti con un’unità di misura ogni volta più piccola e si chiami il
k
minimo numero figure a dimensioni (se il frattale è costituito da punti tutti
k
appartenenti ad uno spazio ) necessari per
Â
coprire per intero la figura, si definisce capacità di
A: 65
In modo da andare a ricoprire in maniera più fine possibile lo spazio che voglio
rappresentare, se spingo la dimensione del mattoncino fino a zero (al limite)
allora ottengo la dimensione frattale dell’oggetto considerato.
Insieme di Koch
A ogni iterazione costruisco un triangolo isoscele a metà di ogni segmento fino
all’infinito. Per p che tende
all’infinito vado a
rappresentare la figura con
quadretini sempre più piccoli
fino ad arrivare a una
dimensione frattale pari a
ln4/ln3.
Le curve che sono state elaborate da Mandelbrot possono essere risolte tramite
semplici equazioni
f(z): z = z + c
i2
i+1 i quaternioni sono un’evoluzione dei numeri
complessi, hanno tre parti immaginarie
anziché una, se li utilizziamo per realizzare gli
insiemi di Mandelbrot otteniamo dei frattali
che dovrebbero essere rappresentati in uno
spazio quadridimensionale.
La natura è frattale, osservando le
ultrastrutture delle macromolecole della vita,
degli organi ci rendiamo conto che non
possiamo descrivere la ramificazione dei
bronchi come un insieme di coni e di cubi.
Abbiamo necessità di qualche strumento un po’ più complesso per descrivere
la realtà. Sono molto utilizzate le spirali logaritmiche che sono assimilabili a
degli insiemi frattali, sono autosimilari. Le spirali in natura si trovano
moltissimo, sono utilizzate per descrivere il DNA, per descrivere la
conformazione terziaria di molte tipologie di proteine… sono tutte strutture che
si auto-organizzano in delle strutture più o meno complesse e autosimilari.
L’organizzazione gerarchica delle strutture dei nostri tessuti è molto diffusa in
natura, questa
struttura gerarchica
non può essere
descritta con la
geometria classica.
Le presivioni
metereologiche 66
trovano la prima elaborazione col modello di Lorenz che ha trovato un modello
per descrivere la ocmplessità delle previsioni metereologiche che non sono un
fenomeno completamente stocastico ma è possibile predire l’evoluzione del
sistema solo entro un certo numero limitato di ore e di giorni perché il sistema
meteo non è ne un sistema deterministico descrivibile con delle equazioni
lineari ma non è neanche un sistema stocastico e quindi completamente
casuale. Le equazioni differenziali non lineari che lo descrivono sono
estrememente sensibili alle variazioni delle condizioni iniziali (effetto farfalla).
I nostri bronchi sono descritti in maniera molto accurata dalle curve frattali
come i vasi coronarici, i vasi sanguigni, la struttura di un neurone…
Non si parla solo di frattalità spaziale ma si parla anche di frattalità temporale
ossia se abbiamo un segnale biomedico e ne studiamo le caratteristiche
statistiche a diverse finestre temporali e ci accorgiamo che queste
caratteristiche rimangono le stesse a seconda della finestra temporale che
stiamo valutando allora abbiamo a che fare con un segnale frattale che rispetta
l’autosimilarità dal punto di vista statistico. Il segnale che ci indica il battito
cardiaco è un segnale frattale e studiarne la frattalità ci consente di fare delle
ipotesi diagnostiche sul fatto che il cuore stia funzionando bene, male o se sta
per fermarsi.
Conrariamente a quello
che si può immaginare un
battito cardiaco caotico è
un battito cardiaco sano,
un battito regolare è
sintomo di gravi
patologie. Lo spazio delle
fasi più semplice,
costituito da un solo
punto e quindi da un
cuore che non varia mai il
proprio passo è sintomo
di arresto cardiaco. Una situazione leggeremente più complicata ma comunque
regolare è una situazione alla quale poi è seguita una morte improvvisa mentre
il cuore sano è molto caotico, impossibile descrivere la figura con una
geometria tradizionale. Nell’analisi dei segnali cardiaci la frattalità e la caoticità
va di pari passo con uno stato di buona salute.
Sono stati fatti degli studi per analizzare i contorni di alcune masse evidenziate
mediante ecografia e radiografia di sospetti tumori, questi contorni sono stati
analizzati per andarne a valutare la dimensione frattale ed è stata dimostrata
una correlazione fra la benignità della dimensione considerata e la sua
frattalità.
Un attrattore è la rappresentazione nello spazio delle fasi delle soluzioni di un
sistema di equazioni differenziali non lineari che descrivono un sistema caotico.
Queste tre equazioni sono state proposte da lorenz per andare a descrivere le
caratteristiche atmosferiche: pressione, temperatura e umidità
sono equazioni non lineari, abbastanza
semplici e estremamente sensibili alle
variazioni delle condizioni al contorno.
Con il passare del tempo queste
67
equazioni oscilleranno intorno a determinati valori che sono descritti appunto
dall’attrattore di lorenz che descrive quali sono le zone in cui si addensano le
soluzioni di queste equazioni differenziali per determinate condizioni al
contorno. Le soluzioni ci sono ma sono di difficile predizione.
Un’altra dimensione che viene utilizzata per descrivere il grado di caoticità del
sistema è l’esponente di Lyapunov che dice quanto due soluzioni possono
divergere sulla base delle condizioni iniziali. Se la variabile x di un sistema
caotico per un determinato valore x0 nel corso del tempo andrà ad assumere
certi valori e la medesima variabile x per una diversa condizione iniziale x1
assume valori completamente diversi questa distanza viene misurata
dall’esponente di Lyapunov che indica quanto le soluzioni si allontanano fra loro
sulla base di una piccola differenza delle condizioni iniziali.
A partire dall’attrattore di Lorenz poi sono stati proposti diversi attrattori che
descrivono fenomeni fisici non lineari, l’attrattore di Rössler descrive delle
cinetiche chimiche altamente non lineati che vanno a descrivere delle
situazioni in cui delle minime variazioni dei reagenti comportano una
catastrofica diversità in termini di prodotti. Tutti questi attrattori sono delle
curve frattali.
La mappa logistica è stata proposta anche per descrivere l’andamento delle
popolazioni in ecologia in cui vengono descritte tutta una serie di posizioni nel
piano a partire da una retta e una parabola
con concavità rivolta verso l’alto. Si parte da
un punto quasiasi dell’asse x e si sale fino a
quando non si incontra la parabola poi si
scende fino a quando non si incontra la retta
poi si sale di nuovo e così via. L’equazione
che descrive questo sistema è molto
semplice, è una funzione ricorsiva, ogni
punto assume un valore che è determinato
dal valore del punto precedente. Se noi
andiamo a graficare il numero delle possibili
soluzioni, il numero dei punti che toccano
retta e parabola a ogni iterazione al variare
del parametro a otterremo una figura frattale: quando a è piccolo
convergeremo in un punto, al crescere di a arriveremo a un determinato valore
di x per il quale continueremo a oscillare fra due punti però senza mai
convergere, rimbalziamo continuamente fra retta e parabola, aumentando
ancora a avremo 4 oscillazioni della mappa logistica rimbalzeremo fra 4 punti,
aumentando ancora entriamo in un regime caotico
geometria frattale
Un altro esempio sono gli automi cellulari,
l’evoluzione del sistema è definito dalla
funzione di transizione che viene utilizzata
per determinare lo stato della cella al
tempo t+1 sulla base dello stato della
cella al tempo t.
Questi sistemi possono essere descritti
con le classi Wolfram. La pri