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LE BIOMOLECOLE
RER: modifiche post-traduzionali delle proteine
Nucleo: contiene il DNA riproduzione
Nucleolo: geni codificanti RNA ribosomiale sintesi
proteica
REL: litogenesi
Lisosomi: digestione intracellulare mediante enzimi
idrolitici
Mitocondri: centrali energetiche
Golgi: distribuzione delle proteine sintetizzate dai ribosomi
ACIDI GRASSI – LIPIDI
Sono importanti dal punto di vista delle biomolecole perché
il gruppo carbossile caratterizza la classe degli acidi grassi.
Gli acidi grassi sono elettroliti deboli.
Il gruppo carbossilico è un esempio di risonanza. La
risonanza consiste nella delocalizzazione degli elettroni π.
Affinchè la delocalizzazione avvenga è necessario che la
molecola abbia una struttura planare e che contenga
elettroni Possiamo ipotizzare allora che il carbossilato sia
π.
BIOCHIMICA – LEZIONE 3 – 12-05-2016
stabilizzato da una forma di risonanza che può andare sul
legame singolo tra C e O. tutte le molecole soggette alla
delocalizzazione degli elettroni sono stabilizzate, ovvero
π
rese meno reattive rispetto a molecole che non presentino
risonanza. Il motivo sta nel fatto che nel nostro caso gli
elettroni sono attratti da due atomi più elettronegativi e
π
quindi sono più vincolati.
Il carbossilato è la base coniugata dell’acido
carbossilico(debole). È un composto basico perché
-
contiene un eccesso di elettroni ( ).
Gli acidi grassi sono composti caratterizzati da una lunga
catena alifatica legata ad un gruppo carbossilico. Essi
possono essere distinti in acidi grassi a catena lunga(16+),
media(8-10C) o corta(4C) a seconda del numero di atomi di
carbonio che compongono la catena.
Una caratteristica di queste molecole è quella di possedere
un’area idrofoba e una idrofila. La parte idrofila riesce ad
interagire con l’acqua grazie al legame d’idrogeno(esempio
particolare di interazione dipolo-dipolo).
Altra differenziazione può essere fatta distinguendo un
acido saturo e acido insaturo. Un acido è detto saturo
quando nella catena laterale non sono presenti doppi o tripli
legami. Gli acidi insaturi invece presentano nella catena
laterale almeno un legame doppio o triplo tra i carboni.
L’insaturazione fa riferimento a un minor numero di atomi
di idrogeno. Per ogni legame doppio infatti abbiamo due
idrogeni in meno rispetto al corrispondente saturo. Un minor
numero di idrogeni porta ad un maggiore stato di
ossidazione.
Gli acidi grassi hanno delle particolarità. Oltre alla loro
denominazione infatti viene aggiunta la classificazione
omega3, omega6, … Ad esempio l’acido oleico è un acido
grasso costituito da 18 atomi di carbonio e contiene un
doppio legame a 9 atomi di carbonio dalla fine della
molecola. Può essere definito anche C18:1 n-9(oppure ω9).
BIOCHIMICA – LEZIONE 3 – 12-05-2016
Il numero 18 indica che l’acido di cui stiamo parlando è
costituito da 18 atomi di carbonio. I :1 indicano che l’acido
contiene una sola insaturazione, infine indica che il
ω9
doppio legame si trova a 9 atomi di carbonio dalla fine della
molecola. Nel caso in cui dovessero esserci più
insaturazioni esse avvengono in modo coniugato, ovvero
separati tra di loro da un’unità metilenica CH .
2
L’acido palmitico è il prodotto ultimo della biosintesi degli
acidi grassi. Gli acidi grassi non possono essere presenti
liberi, solo una piccola parte lo è a livello ematico. Il sangue
essendo costituito soprattutto da acqua non potrebbe
legarsi agli acidi, ma grazie alla presenza di una molecola
anfifilica: la proteina plasmatica denominata albumina
ritroviamo molecole di acido grasso nel sangue. L’albumina
ha un ruolo fondamentale nella mobilizzazione degli acidi
grassi dal tessuto adiposo. Il tessuto adiposo è una riserva
di energia e gli acidi grassi possono essere accumulati od
immessi in circolo in condizioni di scarso fabbisogno
energetico, o in condizioni di elevato fabbisogno
energetico gli acidi grassi vengono immessi nel sangue per
andare ad alimentare energeticamente il tessuto muscolare.
La percentuale di acidi grassi allo stato libero è però
limitatissima, ma i lipidi hanno una funzione
importantissima: quella plastica, ovvero sono i principali
componenti di tutte le membrane. Se gli acidi grassi fossero
liberi(con il carbossile libero) essi acidificherebbero sia le
cellule che il sangue.
Gli acidi grassi sono dunque presenti nell’organismo sotto
forma delle tre principali classi di lipidi complessi.
Fosfolipidi, trigliceridi, colesteril-esteri.
Il colesterolo è una molecola lipidica caratterizzata da un
sistema poli-ciclico. Esso non è un idrocarburo aromatico
poiché non è una molecola planare. Il suffisso –olo ci indica
che è un alcol.
BIOCHIMICA – LEZIONE 3 – 12-05-2016
I colesteril esteri sono il risultato della condensazione tra
un alcol(colesterolo) e un acido carbossilico. Hanno spesso
un ruolo strutturale. Infatti molte membrane cellulare
contengono una buona percentuale di colesterolo che ne
determina una maggiore rigidità.
Gli acil gliceroli(tri-, di-, mono-, gliceridi) sono il risultato
della condensazione del glicerolo con uno, due o tre acidi
carbossilici.
Il glicerolo è un alcol chiamato anche 1,2,3 propantriolo,
ovvero un alcol costituito da tre atomi di carbonio e da tre
gruppi alcolici, due dei quali primari. I trigliceridi hanno un
ruolo energetico.
I fosfolipidi non sono altro che dei di-acil gliceroli, e la
terza funzione alcolica è esterificata con una molecola di
-2
acido fosforico. Sono molecole cariche a pH fisiologico.
Mentre gli acil gliceroli e i colesteril esteri sono molecole
apolari in quanto non contengono nessun legame –OH e
quindi insolubili in acqua, i fosfolipidi sono molecole polari in
quanto presentano la classica testa polare e la coda
alifatica; pertanto queste saranno molecole anfifiliche. Nelle
membrane queste molecole possono organizzarsi secondo
il modello del doppio strato fosfolipidico, cioè le code
saranno orientate all’interno per interagire tra di loro
(dispersione di London) e le teste andranno a formare lo
strato più esterno e interagiscono con l’acqua. In questo
modo i lipidi creano uno strato impermeabile all’acqua e
quindi permettono di regolare l’influsso e l’efflusso di acqua
ma anche di tutte le molecole polari.
Gli acidi possono essere distinti in essenziali e non
essenziali. Gli acidi grassi essenziali devono essere
introdotti necessariamente con la dieta(acido linoleico
C18:2 n-6, acido alfa-linolenico C18:3 n-3). Gli acidi grassi
non essenziali invece possono essere sintetizzati
dall’organismo e pertanto non è necessario introdurli con la
dieta. BIOCHIMICA – LEZIONE 3 – 12-05-2016
I CARBOIDRATI sono i composti costituiti da carbonio,
idrogeno e ossigeno. Sono classificati in base al numero di
atomi di carbonio che costituiscono i carboidrati(triosi,
pentosi, esosi che sono i più abbondanti poiché presentano
un’adeguata stabilità). Posseggono sempre dei gruppi
alcolici che possono essere primari o secondari(quasi mai
terziari). La più importante però è la presenza di un gruppo
aldeidico o chetonico. La presenza di questi due gruppi
identifica due classi di carboidrati: gli aldosi e i chetosi. La
molecola prototipo degli aldosi è il glucosio(aldoesoso),
mentre il prototipo dei chetosi è il fruttosio(chetoesoso).
I monosaccaridi esistono sia in forma aperta che in forma
ciclica. Un monosaccaride è un’unica molecola capace di
costituire dei polimeri che vengono definiti oligo o
polisaccaridi; i polisaccaridi sono polimeri costituiti da 10+
unità monosaccaridiche, gli oligosaccaridi da 10- unità; il
glucosio è un monosaccaride, il galattosio è un
monosaccaride, il fruttosio è un monosaccaride.
I monosaccaridi in soluzione acquosa sono presenti sia in
forma aperta che in forma ciclica. Nel caso di glucosio e
fruttosio le molecole cicliche saranno diverse tra di loro. Il
fruttosio infatti essendo un pentoso darà luogo ad una
struttura a 5 lati(struttura furanosica), mentre il glucosio
ad una struttura con 6 lati(struttura piranosica).
Come avviene la reazione? La reazione si chiama reazione
di addizione nucleofila acilica. Gli aldeidi e i chetoni in
virtù del doppio legame C=O hanno un carattere fortemente
elettrofilo e quindi sarà capace di subire un attacco da
parte di un nucleofilo: GRUPPO OSSIDRILE 5. L’ossigeno
di quest’ultimo, grazie al doppietto elettronico non condiviso
può andare ad attaccare nucleofilicamente il CARBONIO 1,
ovvero quello che contiene il gruppo aldeidico (carico
positivamente). Questo attacco porta alla formazione di due
isomeri/stereoisomeri (molecole aventi stessa formula
bruta e diversa formula di struttura). L’attacco dell’ossidrile
può avvenire o da sotto o a sopra, a seconda di ciò potremo