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TELENCEFALO
Il telencefalo rappresenta la parte più estesa del nevrasse, poiché comprende gli emisferi cerebrali, uniti dal
corpo calloso. I ripiegamenti principali suddividono la corteccia encefalica in aree diverse denominate lobi;
frontale, parietale, temporale, occipitale e limbico e ognuno contiene aree con funz specifiche. I lobi e le
aree della corteccia cerebrale sono distinguibili l’una dall’altra in base all’architettura cellulare e alle
connessioni. Sono evidenti 2 solcature: la scissura rolandica ha un decorso obliquo in avanti e in basso;
separa il lobo frontale dal lobo parietale. A ridosso di questa scissura c’è l’area motoria primaria e l’area
somato-sensitiva primaria. La scissura rolandica in basso incrocia un altro importante solco, la scissura di
Silvio, che parte dalla regione alta del lobo parietale, si dirige in avanti e in basso con un andamento un po’
più orizzontale; incrocia la scissura rolandica e si porta fino alla parte bassa del lobo frontale; separa il lobo
frontale e parietale dal lobo temporale. Dietro al parietale c’è l’occipitale che però non è ben separato dal
lobo parietale, come pure non c’è una distinzione netta tra il temporale e l’occipitale. Il confine tra temporale
e il parieto-occipitale è costituito da una linea poco netta, il confine tra parietale e occipitale è ancora meno
netto. Le scissure più importanti sono: la scissura rolandica, la scissura silviana, la scissura intraemisferica e
la scissura calcarina (area visiva primaria, 17). In corrisp della giunz tra scissura rolandica e silviana c’è
l’area uditiva primaria (41).
(Solco/scissura: ciò che divide 2 zone di tess cerebrale. Circonvoluz/giro: tess nervoso tra 2 solchi).
Il cingolo fa parte del lobo limbico. Non è continuo anatomicam, ma comprende aree sottocorticali e un’altra
area corticale vicino alla circonvoluz dell’ippocampo. L’uncus dell’ippocampo si trova vicino ai peduncoli
cerebrali. Un’ernia uncale determina una compress acuta del te; il pz perde non solo le connessioni tra ms ed
encefalo, diventando plegico, ma anche quelle reticolo-talamiche e quindi il sist attivatorio ascendente,
entrando in coma.
CORTECCIA TELENCEFALICA
La corteccia è molto sviluppata La sb è organizzata in grossi fasci di fibre commessurali (aree controlate
corrisp, corpo calloso), associative (aree omolaterali) e proiettive (a strutt profonde dell’encefalo, come i
nuclei della base, a te e indirettam a cervelletto e a ms: capsula interna da dove passano tutte le fibre che
costituiscono il fascio cortico-spinale - sist piramidale).
La cx presenta differenze anatomiche zonali: Brodman le numerò in base alla morfologia. La corteccia è
composta da 6 strati di neuroni. I proiettivi sono detti cell piramidali perché presentano un apice che emette il
dendrite apicale ramificato, diretto alla corteccia, altri dendriti che originano dal soma ed un assone
emergente dalla base della piramide, diretto in profondità. Le cell piramidali essendo polarizzate permettono
al PdA di propagarsi in un’unica direz: dalla superf in profondità. Sfruttando questa polarizzaz, posizionando
un elettrodo esplorante, si può registrare l’attività elettrica corticale (eeg). Alcune cell piram allo stato di
riposo si sincronizzano. Quando si ha una stimolaz, l’eeg si desincronizza.
La cx è composta da 6 strati:
Il più esterno è lo strato molecolare o plessiforme, dove si trovano poche cellule e sopratt dendriti apicali,
con neuroni associativi. Il II strato è lo strato granulare esterno con cell associative (granuli) simili alle cell
piramidali ma con l’assone che non esce dalla corteccia; questo strato ha funz recettiva. Il III strato
(piramidale esterno) è formato da cellule piramidali proiettive di piccole e medie dimensioni e da fibre
intrecciate intorno a corpi cellulari. Il IV strato (granulare interno) è molto spesso e con granuli associativi;
il V strato (piramidale interno) è formato da cellule piramidali giganti (corpo cellulare supera 0.1 mm di
dimensione), i cui assoni danno origine al sistema cortico-spinale. Le cellule piramidali sono circa 100000
(poche). Il VI strato (multiforme o polimorfo) contiene cellule con varie forme, ed è uno strato di tipo
associativo. In pratica, gli strati dispari sono formati prevalentemente da cellule proiettive, i pari da neuroni
sensitivi. All’interno di questi strati non ci sono solo cellule ma anche fibre che escono a partire dal III strato
dalle cellule piramidali, formando fasci di assoni ad andamento verticale. Questa è la cx media (in cui
esistono in egual misura sia parti per l’elaboraz di info in entrata sia per la proiez di info in uscita), ma i 6
strati non sono ugualmente rappresentati in ogni zona. La funz di un’area in cui gli strati pari sono molto
sottili (con pochi granuli) e prevalgono quelli dispari (con cellule proiettive), sarà mandare fuori info (aree di
significato motorio). Dove sono più sviluppati gli strati pari, la funzione di quell’area sarà sopratt di ricevere
info, elaborarle e inviarle a breve raggio ad aree corticali vicine. In base al tipo di architettura possiamo
quindi distinguere diversi tipi di cx: corteccia agranulare, tipica della circonvoluz precentrale dove
prevalgono cellule piramidali; corteccia granulare, tipica dell’area visiva primaria (parte poste del lobo
occipitale, dove arrivano fibre che trasportano sensibilità visiva dal corpo genicolato laterale, ultima stazione
talamica della via visiva), dove prevalgono granuli; corteccia polare, nei poli frontale e occipitale con
prevalenza di granuli; le cortecce frontale e parietale sono miste anche se nella prima prevalgono strati
proiettivi, nella seconda strati di granuli.
Le aree prerolandiche hanno funz motoria (esecutiva) quindi vi prevarranno cellule proiettive; le
postrolandiche hanno sopratt una funz di ricez ed elaboraz delle info in entrata; vi prevarranno quindi i
granuli (interneuroni). Funzionalmente le aree corticali sono divisibili in 3 gruppi: sensitive, motorie e
intermedie (associative, per integrare le 2 funzioni). Le aree sensitive e motorie costituiscono le aree
primarie. Le aree associative sono molto più sviluppate: considerando lo sviluppo sulla superficie
dell’encefalo le aree primarie comprendono la circonvoluzione pre-rolandica (area pre-motoria, motoria e
supplementare motoria) e post-rolandica, la corteccia intorno alla scissura silviana e l’area visiva primaria; le
restanti aree sono associative.
AREE CORTICALI
Le aree sensitive elaborano le info provenienti dal talamo; l’area somato-sensitiva primaria, corrisponde
alla circonvoluz postrolandica (aree 1-2-3 di Brodman); riceve fibre della sens somatica superf e profonda
dal talamo (VPL e VPM) e ha la funz di discriminare e localizzare lo stimolo sensitivo nello spazio. C’è
anche un’area sensitiva somatica secondaria e terziaria, con funz complementari alla primaria. Nella
secondaria vi terminano sopratt info che trasportano sens superf non discriminative (tattile, pressoria, termica
e dolorifica); nell’area terziaria (lobo frontale) arrivano info propriocettive, come supporto integrativo per
movim del capo e della regione assile. Parte della sensibilità propriocettiva va al cervelletto per il controllo
motorio non cosciente.
Aree delle sensibilità speciali. L’area visiva primaria (lobo occipitale vicino alla sciss calcarina, area 17) è
chiamata anche area striata, perché i granuli sono molto fitti (IV strato). Appena davanti all’area visiva
primaria ci sono le secondaria e terziaria (18-19) che ricevono poche affe visive primarie dai corpi
genicolati ma molte dall’area visiva primaria. Mentre questa riconosce molto precisamente stimoli visivi
semplici, la secondaria e la terziaria integrano le info elaborate dalla primaria per riconoscere info più
complesse.
L’area acustica primaria (41, circonvoluz temporale supe) riconosce precisamente stimoli sonori semplici
(altezza delle note); l’area acustica secondaria (42) invece fa percepire stimoli più strutturati, (melodie). Il
riconoscimento delle parole è destinato alle aree associative. Le aree sensitive sono organizzate in maniera
gerarchica: l’info arriva sulle aree primarie, passa poi ad un’area superiore che integra, per riconoscere
stimoli più complessi fino alla percez di stimoli polimodali. L’area gustativa (regione dell’insula, tra lobo
frontale, temporale e parietale, 43).
Le aree corticali efferenti hanno significato motorio. L’area motoria primaria (4) (prerolandica) ha molte
cell piramidali giganti e invia segnali per i movim volontari più precisi. L’area pre-motoria (6) si trova
appena davanti alla motoria primaria; qui avviene la rappresentaz dei movim e degli schemi motori, dato che
è raggiunta da info elaborate dai circuiti dei gangli della base; permette quindi l’attivaz sequenziale dei
muscoli agonisti e l’inibiz degli antagonisti in modo concatenato affinché un movim si realizzi. L’ area
motoria supplement si trova nella circonvoluz frontale ed è destinata agli APA. Le aree visive frontali (8)
eseguono e controllano i movimenti oculari coniugati. Il pz con lesione frontale guarda il lato della lesione.
L’area di Broca (44-45) è un’area del linguaggio, si trova nel lobo frontale inferiore e controlla la produz del
linguaggio scritto e verbale. L’altra area del linguaggio è l’area d Wernicke, al confine tra il lobo parietale e
temporale, (vicina alle aree acustiche), dove avviene la decodificaz del linguaggio scritto e orale, cioè la
comprensione. Le aree di Broca e di Wernicke sono connesse da un sistema di fibre arcuate fondamentale
per permettere l’integraz tra comprensione e produz verbale. Patologie alle aree verbali generano afasie.
L’homunculus motorio è una rappresentaz sulle aree corticali motorie primarie, proporz alla precisione nella
funz svolta in periferia. Le zone più rappresentate sono l’area oro-facciale, gli occhi e la mano, (sopratt il
pollice); queste parti compiono azioni precise, per cui è necessaria più capacità di graduare la forza e di
reclutare musc specifici. Nell’homunculus sensitivo, l’area più rappresentata è la regione oro-labiale, quindi
la maggior capacità discriminativa della sensibilità è presente a livello delle labbra, seguita dall’arto supe
(dito indice) e dagli altri segmenti corporei. È ovvio che c’è parallelismo tra ampiezza della rappresentaz
corticale e il numero delle UM o la densità dei recettori cutanei.
Le aree associative non ricevono dirett sist proiettivi, ma elaborano info già recepite da altre regioni
inviando info ad altre aree corticali. Sono le