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SMALTIMENTO

SELEZIONE

SECCO-UMIDO

VALORIZZAZIONE umido COMPOSTAGGIO

RD

secco

SUDDIVISIONE PER reimpiego in agricoltura

TIPOLOGIA

TRASFERIMENTO NELLE

FILIERE INDUSTRIALI produzione

riciclaggio TERMOVALORIZZAZIONE di CDR 1

SISTEMA INTEGRATO DI

SMALTIMENTO

Recupero e valorizzazione degli scarti sotto forma di materia a monte della

raccolta differenziata

recupero di materia (riciclaggio) a valle della raccolta differenziata, attuato

attraverso sistemi spinti di selezione; diminuisce così il flusso da inviare

allo smaltimento finale

valorizzazione energetica del rifiuto-residuo (es. la frazione secca dotata di

buon potere calorifico); (non sempre tecnicamente ed economicamente

sostenibile, comunque da porre a valle del riciclaggio)

smaltimento finale, come opzione ultima, per i soli rifiuti in nessun altro modo

recuperabili o trattabili 2

FILOSOFIA DELLE 4 R

RIDUZIONE

della produzione dei rifiuti (RD)

RIUTILIZZO

del materiale tal quale (RD)

RICICLAGGIO

della materia costituente il materiale raccolto (RD)

RECUPERO

di materia ed energia tramite compost, biogas, termocombustione

DISCARICA 3

RIFIUTI

Costituiti da:

materiali decomponibili (scarti organici in genere, rifiuti

vegetali, avanzi di cibo, tessili, carta)

materiali non decomponibili (metalli, vetro, ceramica, materiali

ferrosi)

ceneri e polveri

rifiuti ingombranti (materiali provenienti da demolizioni,

elettrodomestici, vecchie auto e parti meccaniche)

contenitori ed imballaggi (in vetro, alluminio, materiale plastico,

cellulosico) 4

rifiuti urbani pericolosi (pile, batterie, farmaci, prodotti tossici

ed infiammabili, vernici, oli esausti, rifiuti ospedalieri)

residui solidi risultanti dal processo di trattamento dei liquami

rifiuti industriali (sostanze chimiche di varia natura)

rifiuti derivanti da attività minerarie (scorie di vario genere)

rifiuti derivanti da attività agricole 5

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Attuando la RD è possibile ottenere:

la valorizzazione delle diverse componenti dei rifiuti sin dalla fase di

raccolta

una riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti da

avviare allo smaltimento indifferenziato minimizzando l’impatto

ambientale dei processi di trattamento e di smaltimento: pile,

prodotti infiammabili e tossici, medicinali scaduti (RU pericolosi)

beni durevoli (toner, computer) in cui possono essere presenti

metalli tossici

un costo minore per il paese perchè si recupera energia, calore e

materiali 6

6

RACCOLTA

MONOMATERIALE

RACCOLTA RACCOLTA

DIFFERENZIATA MULTIMATERIALE

RACCOLTA

SELETTIVA 7

LA RACCOLTA MONOMATERIALE

Punta ad intercettare una particolare e significativa frazione di

rifiuto da inviare al recupero in purezza.

E’ oggi il sistema più diffuso e quantitativamente più rilevante

su scala nazionale (carta e cartone).

Selezione all’origine di singole frazioni merceologiche:

carta e cartone

 (di uso domestico, provenienti da aree mercatali, attività commerciali,

imballaggi ecc.)

vetro

 plastica

 frazione organica

 alluminio

 8

Raccolta monomateriale del VETRO

In discarica il vetro non si degrada

Negli impianti di combustione per produzione

di energia il vetro non fonde

Il rottame di vetro può essere reimesso nel ciclo produttivo un

numero illimitato di volte

Convenienza del riciclaggio 9

Con il recupero e il riciclo del vetro:

si risparmiamo materie prime

si risparmia energia: per produrre 1 kg di vetro nuovo è necessaria una

quantità di energia più che doppia di quella che serve per 1 kg di vetro

riciclato (6,3 kWh contro 3,0 kWh)

si risparmia combustibile (e quindi si producono meno scorie e fumi tossici):

per produrre 1 kg di vetro nuovo ci vogliono 500 gr di petrolio, per 1 kg di

vetro riciclato ne bastano 350 gr

si risparmia spazio nelle discariche dove il vetro rimane totalmente

inalterato 10

LA RACCOLTA MULTIMATERIALE

Prevede il conferimento da parte del cittadino di più frazioni

riciclabili in un unico contenitore.

La separazione viene effettuata, successivamente, in un apposito

impianto di selezione

Si effettua raccogliendo e trattando 3 grandi flussi di rifiuti

domestici:

una frazione pesante e umida che contiene tutte le componenti

1. ⇒

organiche compost

una frazione secca e leggera composta da materiali ligneo-

2. cellulosici (carta, legno, stracci) e dalle plastiche

una frazione inerte e pesante di cui si possono selezionare in

3. impianto le componenti ancora riutilizzabili (metalli) e una

componente inerte da avviare in discarica 11

Dedicata ai cosiddetti “imballaggi primari” = imballaggi per

liquidi alimentari e non:

IMBALLAGGI IN VETRO (bottiglie e flaconi)

IMBALLAGGI IN PLASTICA

IMBALLAGGI IN ALLUMINIO (lattine)

IMBALLAGGI A BANDA STAGNATA (scatolame) 12

VANTAGGI

riduzione dei costi complessivi di raccolta rispetto alla

monomateriale

semplificazione delle attività richieste ai produttori di

rifiuti

SVANTAGGI

disomogeneità del materiale raccolto

necessità di una selezione a valle della raccolta 13

LA RACCOLTA SELETTIVA

Raccolta separata delle frazioni merceologiche non finalizzate al

recupero di materia né di energia, ma che necessitano di un

circuito di raccolta separato per garantire il corretto

funzionamento delle fasi di smaltimento

rifiuti caratterizzati da elevata pericolosità specifica (oli vegetali

usati, apparecchiature elettroniche, batterie per auto, prodotti

chimici per uso domestico)

rifiuti non necessariamente finalizzati al recupero ma che, per le

loro caratteristiche dimensionali, non possono essere raccolti con

sistemi tradizionali (ingombranti) 14

STAZIONI DI TRASFERENZA 15

STAZIONE DI TRASFERENZA (O TRASFERIMENTO)

Impianto nel quale vengono convogliati i rifiuti per essere inviati, successivamente,

ai vari trattamenti

Funzione prevalentemente di stoccaggio

Utilizzata in particolari condizioni territoriali dei siti

Necessaria soprattutto in realtà caratterizzate da produzioni piuttosto elevate

Indispensabile quando gli impianti di trattamento sono a significative distanze dai

siti da servire 16

Stazione di Trasferimento:

schema di funzionamento 17

Sezioni delle stazioni di trasferimento:

Ricezione

­

Pesatura

­

Scarico

­

Compattazione

­

Stoccaggio

­

Trasferimento

­ 18

Principali aree funzionali di una stazione di trasferenza

Area di scarico

-

Area della pressa

-

Area alloggio container

-

I rifiuti scaricati vengono convogliati, mediante una paratia

nella bocca di carico della pressa che li compatta nei container

Mediante appositi dispositivi viene effettuata la raccolta del

percolato Riduzione del pericolo di

Riduzione del peso dei rifiuti contaminazione stradale 19

IMPIANTI DI SELEZIONE SECCO/UMIDO

20

IMPIANTI DI SELEZIONE SECCO/UMIDO

Composizione merceologica

+

Composizione chimico fisica

+

Natura e variabilità temporale

=

Impossibile utilizzo ottimale in impianti di trattamento

Necessità di utilizzo di impianti di selezione S/U 21

Funzione:

Omogeneizzare e modificare la composizione merceologica e chimico-fisica

dei rifiuti, in vista dei successivi trattamenti

In particolare in una linea di selezione avviene:

Separazione dai RSU delle frazioni merceologiche ed eventuale

-

omogeneizzazione delle loro caratteristiche chimico fisiche, al fine di un

migliore utilizzo nei successivi impianti (recupero o smaltimento)

Separazione delle frazioni granulometriche o merceologiche che possono

-

deteriorare la qualità dei prodotti da riciclare

Separazione delle frazioni che potrebbero dar luogo, nei successivi

-

trattamenti, ad emissioni non accettabili (metalli pesanti) 22

Impianto tipo di selezione S/U

Costituito da due o più linee operanti si più turni lavorativi

Possibilità di smaltire sovraccarichi o eseguire operazioni di manutenzione

FASI

Pretrattamento

-

Selezione primaria

-

Selezione secondaria

-

Raffinazione

- 23

FASE DI PRETRATTAMENTO

Apertura dei

sacchi

Allontanamento

rifiuti ingombranti Rompisacchi

Triturazione spinta

Effettuate con MULINO ROTANTE dotato di dispositivi di

allontanamento degli ingombranti

Triturazione più spinta, eventualmente necessaria in funzione delle

successive operazioni di selezione 24

FASE DI SELEZIONE PRIMARIA

Effettuata generalmente con VAGLIO ROTANTE

RSU Frazione di

Frazione materiale ad

organica Vaglio rotante mobile

elevato potere

putrescibile calorifico

Materiale ferroso

(mediante

elettromagneti) 25

FASE DI SELEZIONE SECONDARIA

Classificazione ad aria della frazione ad elevato potere calorifico, al

fine di un raffinamento ulteriore della frazione combustibile

FASE DI RAFFINAZIONE

Prevista generalmente a valle di un reattore di compostaggio, al fine di

separare dal compost le inpurezze. 26

Un impianto di questo tipo viene definito di “Riciclaggio Parziale” e

permette di ottenere tre flussi di materiale COMPOST

METALLO CDR

Impianto realizzabile anche quando non si vuole direttamente

realizzare il recupero dei materiali ma semplicemente migliorare le

caratteristiche dei rifiuti, rinviando il recupero e lo smaltimento nei

trattamenti successivi 27

APPARECCHIATURE DI UN IMPIANTO DI SELEZIONE S/U

Dispositivi di triturazione

- Dispositivi di vagliatura

- Dispositivi di classificazione ad aria

-

Dispositivi di trattamento dell’aria di ventilazione

- 28

DISPOSITIVI DI TRITURAZIONE

Scopo della triturazione:

Ottenere una distribuzione della dimensione delle particelle adeguata ad

ottimizzare le successive fasi di selezione

La triturazione deve essere lacerante ma non

distruttiva, al fine di:

Diminuire le dimensioni delle frazioni leggere

- Sminuzzare la frazione organica putrescibile

- Non determinare la frammentazione di metalli ed

-

inerti, che comporterebbero una contaminazione

dei prodotti recuperati 29

Tipologie di trituratori

Trituratori a martello

- Trituratori a coltelli rotanti

- Trituratori a sfere

-

I trituratori a martello, dal momento che in essi l’azione triturante avviene in seguito

all’impatto, possono presentare problemi legati alla polverizzazione dei materiali

meno resistenti ed alla eccessiva sminuzzatura dei materiali organici putrescibili.

I trituratori a coltelli rotanti operano a velocità inferiori e permettono di ottene

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
40 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/12 Chimica dell'ambiente e dei beni culturali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher toninorusso95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di chimica ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Giordano Girolamo.