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Estradiolo è un estrogeno prodotto dall'ovaio e nella placenta, uno dei principali responsabili delle caratteristiche

femminili , quanto si ha un differenziamento dell'utero e degli altri organi sessuali femminili il mantenimento dei caratteri

sessuali secondari della femmina e delle normali funzioni degli organi sessuali accessori.

Il testosterone invece è un ormone del gruppo androgeno viene prodotto principalmente dalle cellule di Leyding situate

principalmente nei testicoli, è molto importante per la maturazione e il normale funzionamento degli organi sessuali

Accessori maschili e soprattutto per lo sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili.

Mentre sia il cortisolo e aldosterone che sono mineralcorticoidi e glucocorticoidi vengono prodotti nella corteccia

surrenale. Il cortisolo è molto importante per l'effetto sul metabolismo dei carboidrati lipidi e proteine, per la riduzione

dell'infiammazione e delle risposte immunitarie e l'aumento delle risposte fisiologiche globali allo stress. Mentre

l'aldosterone contribuisce al mantenimento del bilancio idrico e Ionico e al riassorbimento degli ioni da parte delle cellule

epiteliali del rene.

Ormoni steroidei sono messi in circolo e si legano a proteine di trasporto, esse tengono una riserva circolante di ormoni

in caso di improvvisi cambiamenti della loro concentrazione plasmatica e quindi prolungano la vita media degli ormoni.

Glucocorticoidi e progestinici si legano alla transcortina o CBG , l'aldosterone invece non si nega a nessunA proteina

specifica, gli androgeni e estrogeni si legano alla SHBG cioè globuline leganti gli ormoni sessuali.

Azione degli ormoni steroidei.

Primo stadio di azione degli ormoni steroidei è il riconoscimento della struttura ormonale da parte della cellula bersaglio,

successivamente si ha il passaggio dell'ormone all'interno della cellula, poi abbiamo la captazione da parte di una

proteina specifica definita recettore. La traslocazione del complesso ormone recettore attivato nel nucleo e il legame alla

cromatina nucleare, poi la dissociazione dalla molecola recettoriale e quindi l'attivazione del RNA polimerasi, ed infine la

sintesi del RNA messaggero che uscito dal nucleo, stimola a livello del reticolo endoplasmatico la sintesi delle proteine

che determinano l'azione dello steroide. FEEDBACK.

Controllo a feedback: è il tipo di controllo più diffuso; il livello degli ormoni è automaticamente controllato da ciò che

essi stessi inducono: in pratica si tratta di un controllo a ritroso (feedback significa proprio retroazione) in cui gli effetti

di un ormone controllano i livelli dell’ormone stesso prodotto in precedenza; in questo modo si ottengono effetti biologici

equilibrati ed idonei a soddisfare le esigenza dell’ intero organismo. Esistono due tipi di controllo a feedback: feedback

negativo e feedback positivo.

Feedback negativo: limita o blocca la produzione o il rilascio di un ormone, una volta raggiunto l’effetto desiderato. È un

meccanismo di controllo automatico che impedisce l’aumento eccessivo dei livelli di un ormone e si realizza attraverso

due tipi di interazioni:

1) Ormone – ormone: l’interazione avviene tra due ormoni, che chiamiamo genericamente A e B. In questo caso

l’ormone A stimola la produzione o il rilascio dell’ormone B; quando quest’ultimo raggiunge i livelli desiderati, inibisce la

produzione dell’ormone A. L’effetto finale è quello di mantenere costanti i livelli dei due ormoni in circolo nel sangue.

2) Ormone – substrato: in questo caso l’ormone stimola la produzione di un substrato da parte delle cellule – bersaglio;

quando il substrato ha raggiunto elevati livelli, inibisce la secrezione dell’ormone. Se al contrario l’ormone provoca una

riduzione della produzione di un substrato, sono i bassi livelli di quest’ultimo ad inibire il rilascio dell’ormone. Il substrato

può essere rappresentato da una molecola organica o da uno ione. Un esempio è dato dal glucagone e dall’insulina

prodotti dal pancreas: il primo fa aumentare il livello di glucosio nel sangue (glicemia) e non viene più rilasciato quando

la glicemia si è alzata ai livelli normali; l’insulina invece fa in modo che le cellule – bersaglio prelevino glucosio dal

sangue e di conseguenza fa abbassare la glicemia: quando questa raggiunge i valori normali il rilascio dell’insulina è

inibito. L’effetto finale è il mantenimento di livelli costanti di glicemia.

Feedback positivo: consiste nello stimolare la produzione di un ormone o di un substrato. Un esempio è rappresentato

dal picco di ormone luteneizzante (LH) che si verifica a seguito dell’effetto stimolante degli estrogeni sull’ipofisi anteriore

prima dell’ovulazione. L’ormone LH secreto agisce poi sull’ovaio stimolando la produzione di estrogeni, che a loro volta

fanno aumentare ancora la produzione di LH. Ma quando il livello di quest’ultimo diventa eccessivo può eventualmente

intervenire un tipico feedback negativo in modo da regolare questo livello.

Controllo nervoso: il sistema nervoso controlla direttamente l’attività delle ghiandole endocrine. Ad esempio alcuni

stimoli visivi o tattili possono far aumentare la secrezione di ormoni sessuali. La vista di un predatore provoca paura e fa

aumentare la produzione dell’adrenalina da parte della preda.

Controllo “a tempo”: esistono fluttuazioni nel rilascio degli ormoni che variano in modo ciclico nel tempo in risposta a

vari stimoli: ritmi biologici, cambiamenti stagionali, età, cicli giornalieri, sonno.

I ritmi giornalieri sono correlati all’alternanza tra sonno e veglia oppure tra luce e buio, perciò nell’arco delle 24 ore la

produzione di certi ormoni viene aumentata, mentre quella di altri diminuita. Altre variazioni possono avere ritmi

stagionali, legati alle variazioni di temperatura ambientale o dell’intensità della luce solare.

Asse ipotalamo ipofisi.

Il sistema Nervoso centrale in funzione degli stimoli che riceve sia dall'esterno che dall'interno trasmette dei messaggi

attraverso dei neurotrasmettitori, questi messaggi vengono trasmessi all'ipotalamo che esercita a sua volta influenza

sulla sua ghiandola sottostante che si chiama ipofisi, attraverso altri neurotrasmettitori da esso liberati. Tutto questo

complesso che lega le due punture è chiamato asse ipotalamo-ipofisario o asse ipotalamo-ipofisi.

Quando l'ipotalamo rileva bassi livelli circolanti degli ormoni tiroidei quindi triodotironina T3 e tiroxina T4, rispondere

lasciando l'ormone di rilascio della tireotropina detto TRH, il trh stimola l'ipofisi a produrre l'ormone tireostimolante cioè

TSH. Il TSH a sua volta stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei fino a che livelli nel sangue ritornino alla

normalità. Quindi l'ormone tiroideo esercita un controllo di tipo feedback negativo sopra l'ipotalamo e ipofisi anteriore,

controllando così il rilascio sia di trh che di TSH. Ipotalamo.

L'ipotalamo è è una struttura del sistema nervoso centrale situata nella zona centrale interna di due emisferi celebrali

costituisce la parte del diencefalo localizzata sotto il talamo è situato ai lati del terzo ventricolo cerebrale, costituito

superiormente dal solco ipotalamico e inferiormente dall'ipofisi.

Ipotalamo svolge una duplice funzione cioè una funzione di controllo attraverso il quale modifica la motilità viscerale, i

riflessi ,il ritmo sonno-veglia , il bilancio idrosalino, il mantenimento della temperatura corporea , appetito e l'espressione

degli Stati emotivi, ed inoltre ha anche una funzione di controllo del sistema endocrino perché due dei centri ipotalamici

quello sopra ottico e quello paraventricolare collegano direttamente l'ipotalamo all'ipofisi tramite neuroni che partendo

da essi terminano con i loro assoni nei capillari della neuroipofisi.

I neuroni presenti nei due nuclei producono due ormoni principali, ossitocina stimola la contrattura della muscolatura

liscia soprattutto di quella uterina importantissimo nel parto, e la vasopressina ormone antidiuretico o adh che agisce su

collettori del rene e viene rilasciata Quando aumenta la concentrazione Salina buon sangue.

Nel ipotalamo ci sono altri 9 nuclei ipotalamici, che presentano dei neuroni detti parvocellulari che permettono il

controllo della adenoipofisi cioè ipofisi anteriore. Questo meccanismo è possibile ed è di tipo vascolare chiamato anche

sistema portale ipotalamo ipofisario e si attua tramite il rilascio da parte dell'ipotalamo di fattori di rilascio (RH).

Esistono due classi di fattori di regolazione, i fattori di rilascio (di stimolazione) detti RH che stimolano la produzione di

uno o più ormone da parte dell'adenoipofisi, oppure i fattori di inibizione (IH) che inibiscono la sintesi e la secrezione di

specifici ormoni ipofisari. Ipofisi.

Ipofisi o ghiandola pituitaria è un piccolo corpuscolo Ovale che ha le dimensioni e il peso di un piccolo acino d'uva cioè

circa 6 grammi. Si trova inferiormente al ipotalamo, è contenuta fossa ipofisaria della sella turcica dell'osso sfenoide.

L'ipofisi può essere suddivisa su basi anatomiche di sviluppo in due lobi, l'adenoipofisi o Lobo anteriore e la neuroipofisi

o logo posteriore.

Gli ormoni che produce sono 9 sono tutti di natura peptidica, 2 ormoni sono prodotti dall'ipotalamo e rilasciati dal lobo

neurale della neuroipofisi, mentre gli altri 7 dalle parte distale intermedia della adenoipofisi.

Neuroipofisi.

La neuroipofisi anche definita come lobo posteriore dell'ipofisi, e spesso indicata come appendice

del sistema nervoso centrale Perché si compone in prevalenza di assoni provenienti dai nuclei sovraottico e

paraventricolare che appartengono all'ipotalamo.

I neuroni ipotalamici sintetizzano adh e ossitocina definitive neurosecrezioni in quanto prodotti e liberati da neuroni,

questi ormoni una volta rilasciati entrano al livello della neuroipofisi nei capillari derivati dall' arteria ipofisaria inferiore e

vengono immessi nella circolazione generale.

Adenoipofisi.

L'adenoipofisi definita anche lobo anteriore dell'ipofisi, può essere divisa in tre regioni, pars distalis cioè la parte

principale dell' ipofisi, la pars intermedia cioè una parte sottile adiacente alla neuroipofisi, ed infine la pars tuberalis che

è un prolungamento della prima parte.

Gli ormoni principali della adenoipofisi sono 7, tutti questi ormoni vengono secreti dalla prima parte

dell'adenoipofisi,escluso uno.

L'ormone tireotropo o TSH: È secreto dalle cellule tireotrope ed ha come bersaglio la ghiandola tiroide che stimola a

rilasciare gli ormoni tiroidei.

L'ormone adrenocorticotropo o ACTH:Secreto dalle cellule corticotrope stimola il rilascio di ormoni steroidei da parte del

surrene, questo ormone &

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
8 pagine
SSD Scienze mediche MED/13 Endocrinologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliun1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Endocrinologia e malattie metaboliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Peris Alessandro.