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ARTE RIMAS ISTEMA DI MACCHINE E FUNZIONI LAVORATIVE01 - L'INVERSIONE DELLE FUNZIONI LAVORATIVE NEL PROCESSO PRODUTTIVO MECCANIZZATO

Il processo lavorativo è il processo produttivo considerato dal punto di vista dell'uso della forza lavoro. Per cogliere il significato del valore d'uso della forza lavoro, bisogna partire dal valore d'uso della FORZA LAVORO COME merce. Il valore d'uso della merce è la sua disponibilità a lasciarsi trasformare, il valore d'uso della forza-lavoro è la sua capacità di trasformare, tramite i mezzi di lavoro, la materia prima in prodotto finito. L'oggetto della trasformazione è il valore d'uso dei fattori di produzione, l'esito è il valore d'uso del prodotto finito.

In un processo non meccanizzato usare la forza-lavoro vuol dire farla esistere come soggetto tecnico. Questa soggettività tecnica della forza lavoro si pone,

Però, come limite della soggettività economica del capitale. Per ovviare a tale limite, viene rivoluzionata la struttura tecnica del processo lavorativo e ciò avviene tramite: l'inversione dei rapporti interni alla struttura del processo lavorativo. La struttura del processo lavorativo si articola in tre componenti:

  1. L'inversione dei rapporti interni alla struttura del processo lavorativo: soggetto - operaio
  2. L'inversione dei rapporti interni alla struttura del processo lavorativo: oggetto - materia prima
  3. L'inversione dei rapporti interni alla struttura del processo lavorativo: mezzo - strumento

L'evoluzione dello strumento in macchina sconvolge la struttura sociale del processo lavorativo con l'inversione di ruolo tra l'operaio e il mezzo di lavoro. Nel processo di lavoro meccanizzato:

  1. L'operaio diventa soggetto
  2. La macchina diventa oggetto
  3. La macchina diventa mezzo di mediazione tra oggetto e soggetto

La trasformazione dello strumento in macchina è un'evoluzione tecnica, ma nell'uso che ne fa il capitale viene tradotta in

lavoroTECNICO La rivoluzione del sistema di funzioni comporta un cambiamento fondamentale nel modo in cui il lavoro viene organizzato. In precedenza, il lavoro era mediato dalla funzione di mediazione, ma ora si passa alla funzione soggettiva. Questo cambiamento è significativo solo per il capitale, poiché la funzione tecnica soggettiva viene separata dall'operaio. Una volta che la funzione soggettiva è incorporata nella macchina, la funzione mediatrice dello strumento di lavoro diventa superflua. Lo strumento viene infatti inserito nella macchina che, essendo un'apparecchiatura meccanica, agisce direttamente sull'oggetto (materia prima). Il circuito lavorativo esclude l'operaio, ma la sua presenza è comunque necessaria, anche se subordinata sia dal punto di vista tecnico che da quello economico e sociale. In questa nuova situazione, si creano delle contraddizioni tra la sfera economica e quella tecnica: - Sul piano economico, è la condizione di lavoro che fa uso dell'operaio. - Sul piano tecnico, è l'operaio che fa uso della condizione di lavoro.

lavoro.ECNICOE’ il capitale che usa , per la propria valorizzazione, la capacità che ha l’operaio diECONOMICAMENTEutilizzare la macchina. Il potere sta dalla parte dell’operaio.TECNICOC -O : oggetto d’uso. Uso economico.APITALE PERAIOO - : soggetto d’uso. Uso tecnico.PERAIO STRUMENTOMa se analizziamo tale situazione in un continum (C – – ) vediamo cheAPITALE OPERAIO CONDIZIONE LAVOROil capitale occupa i due poli. E’ sempre il capitale che usa l’operaio una volta come oggetto e una voltacome soggetto. L’operaio, non usa infatti la sua soggettività per se stesso, ma la usa per il capitale.Con l’introduzione della macchina, viene a cadere la contraddizione tra la sfera e laECONOMICA SFERA: il capitale non si accontenta più di usare la forza lavoro la vuole usare ancheTECNICA ECONOMICAMNTE. Pretende che la soggettività sia del capitale e non solo a servizio del capitale.

L'inversione economica che non è più oscurata dalle espressioni di soggettività tecnica dell'operaio rimane ora allo scoperto, è svelata e visibile.

Il processo di valorizzazione è indifferente ad una specifica struttura interna dell'attività lavorativa. La valorizzazione viene prodotta non da un fattore tecnico, ma dal pluslavoro. L'introduzione delle macchine (aspetto tecnico) è comunque legata alla ricerca di plusvalore da parte del capitale. L'operaio è limitato e per superare tale limite, non resta al capitale che sottrarre all'operaio la sua funzione soggettiva e il mezzo per fare ciò è la macchina.

INVERSIONE DI RUOLO TRA

1. Lavoro oggettivato e lavoro vivo non sono due momenti dello stesso processo, ma due elementi estranei combinati dall'esterno dentro il lavoro.

Il lavoro oggettivato si appropria del lavoro vivo.

L'inversione non è una conseguenza dell'introduzione delle macchine, esiste già nel rapporto capitalistico. Le macchine hanno però il potere di materializzare l'inversione, cioè l'appropriazione del lavoro vivo, da parte del lavoro oggettivato. 2 – SISTEMA DI MACCHINE E OGGETTIVAZIONE DELLE FUNZIONI LAVORATIVE Lo studio della base tecnica è in Marx analisi dell'evoluzione del modo di produzione. I mezzi di lavoro sono anche indici dei rapporti sociali. La macchina figura come funzione lavorativa oggettivata. Marx critica i matematici e meccanici inglesi che chiamano macchina qualsiasi utensile senza considerare l'elemento storico. A Marx, la struttura tecnica interessa dal punto di vista della produzione e distingue tra: - MACCHINA MOTRICE - MECCANISMO DI TRASMISSIONE - MACCHINA UTENSILE: per lui la più rilevante. Struttura tecnica.

MACCHINA COME FUNZIONE lavorativa. Per Marx incide tecnicamente sul modo di1 LAVORATIVA OGGETTIVATA produzione ossia la tecnica di lavorazione.Sul piano tecnico il modo di produzione si definisce come sistema difunzioni lavorative. La macchina utensile rivoluziona il modo diproduzione perché incorpora in sé le funzioni lavorative dell’operaio.E’ in questa oggettivazione del sistema di funzioni lavorative larivoluzione del modo di produzione.L’origine della rivoluzione del modo di produzione per Marx non stanella sostituzione dell’uomo con la macchina, ma nella suasostituzione dell’attività che riguarda la trasformazione dell’oggettodi lavoro. La macchina utensile ormai funziona come unità organica.Trasforma direttamente l’oggetto di lavoro.

2. I Il sistema di macchine è sistema di funzioni lavorative incorporateL SISTEMA DI MACCHINE COME2 nelle macchine utensili.INTEGRAZIONE DELLE FUNZIONI C’è

interdipendenza funzionale delle macchine, nel senso che in ogni macchina è incorporata una funzione lavorativa che è interdipendente con le funzioni incorporate nelle altre macchine. Si parla di sistema di macchine là dove una serie di funzioni incorporate nelle macchine danno luogo ad un processo lavorativo unitario.

La specificazione automatica del sistema di macchine prevede che tutte le operazioni della lavorazione diretta siano compiute senza l'intervento umano. L'operaio deve solo controllare che la lavorazione proceda in modo corretto. Marx parla di Self acting stop o specifico automatico, che prevede che la macchina inceppata (es. filatrice con filo rotto) si blocchi da sé, interverrà poi l'operaio per riattivarla. Il feedback funzione di controllo prevede invece che la macchina inceppata apporti da sé le correzioni e si riattivi da sola. Viene in questo caso trasferita alla macchina.

anchela funzione di controllo. Nella teoria marxiana si fa sempre riferimento alla distinzione tra:

  • processo oggettivo che ha ogni processo storico: un andamento dialettico. Ogni fase produce le condizioni per il suo superamento - come il capitalismo produce nel proletariato la classe che lo sovvertirà, così (in sede tecnica), la manifattura che produce la struttura tecnica in base alla quale la grande industria elimina il modo manifatturiero di produzione.
  • La grande industria è rimasta bloccato fino a quando la macchina è rimasta debitrice delle abilità personali. Il lavoro operaio, figura a questo punto come elemento frenante del modo tecnico di produzione della grande industria. Un tale intralcio è stato eliminato limando via via i compiti legati all'operaio. Di fatto le mani dell'operaio seppur non creano il prodotto creano le macchine che realizzano il prodotto.

L A PRESENZA DI FUNZIONI LAVORATIVE OPERAIE NELLA 2.

- L’ : legato al processo di valorizzazione.

USO CHE NE FA IL CAPITALE

PRODUZIONE DELLA BSE4 Sull’intreccio di questi due punti di vista è costruito il modello teorico

TECNICA DELLA GRANDE di Marx.

INDUSTRIA Marx interpreta il rapporto fra modo di produzione e base tecnica riprendendo il noto modello elaborato nella prefazione del ’59 a “perla critica all’economia politica: ad un dato punto del loro sviluppo , le forze produttive materiali della società entrano in contraddizione con i rapporti di produzione esistenti, questi rapporti si convertono in loro catene e subentra un’epoca di rivoluzione sociale. …. E la sua trasposizione alla rivoluzione tecnica è quasi letterale: “ a un certo grado del suo sviluppo la grande industria entro, anche tecnicamente, in conflitto con il suo sostrato artigianale e manifatturiero”. Anche qui la conseguenza è la medesima: ad un certo grado di sviluppo, l’industria meccanica

vivo si rovescia. La macchina diventa la forma del capitale nel processo di oggettivazione. 4 – LA MACCHINA COME STRUMENTO DI SOPRAVVIVENZA DEL CAPITALE La macchina, come forma del capitale, diventa uno strumento essenziale per la sopravvivenza del capitale stesso. Infatti, attraverso l'utilizzo delle macchine, il capitale può aumentare la sua produttività e ridurre i costi di produzione. In questo modo, il capitale può competere sul mercato e ottenere profitti maggiori. 5 – LA MACCHINA COME STRUMENTO DI CONTROLLO E SFRUTTAMENTO DEL LAVORO La macchina, nel processo di produzione, diventa uno strumento di controllo e sfruttamento del lavoro. Infatti, attraverso l'automazione e l'organizzazione del lavoro, il capitale può controllare e disciplinare i lavoratori, aumentando la loro produttività e sfruttando al massimo le loro capacità. In conclusione, la macchina assume un ruolo centrale nel processo di produzione capitalistico. Essa diventa la forma del capitale, uno strumento di sopravvivenza e di controllo del lavoro. Il suo utilizzo permette al capitale di aumentare la sua produttività e ottenere profitti maggiori. Tuttavia, questo rovesciamento del rapporto tra capitale e lavoro vivo comporta anche una maggiore alienazione e sfruttamento dei lavoratori.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
10 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nadia_87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Battistelli Fabrizio.