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Periodicità delle funzioni
Sia T un numero reale positivo; si dice che una funzione f : R → C è periodica di periodo T se e solo se f(x + T) = f(x) per ogni x in R. Ovviamente, una funzione periodica di periodo T è pure periodica di periodo nT, per ogni n in N. Si può dimostrare che ogni funzione periodica continua non costante ha un minimo periodo (le funzioni costanti ovviamente non lo hanno).
Siano a, b in R, a < b; una qualsiasi funzione f : [a, b[ → C può essere estesa in uno ed un solo modo ad una funzione f : R → C periodica di periodo b-a. Basta porre f(x+n(b-a)) = f(x) per ogni x in [a, b[ ed ogni n in Z (si noti che ogni numero reale può essere rappresentato nella forma x + n(b-a) per un opportuno n). Si osservi che f è continua se e solo se f è continua in [a, b[ e lim f(x) = f(a) per x che tende a b.
Si dice che una funzione f : ]a, b[ → C è continua a tratti se f è continua, salvo al più in un numero finito di punti.
nei quali comunque esistono finiti il limite sinistro e quello destro (uno→solo dei due in a e b). Si dice che una funzione f : R C è continua a tratti se lo è in ogniintervallo. Si noti che una funzione continua a tratti è integrabile in ogni intervallo limitato.→Ad esempio, l’estensione periodica della funzione [0, 1[→ R : x x è continua a tratti, mentrela funzione tangente non lo è.1.2 Identificazione dei Coefficienti di Fourier →Si studia ora la possibilità di approssimare una funzione f : R C periodica di periodo 2πn 1polinomi trigonometrici (x) := a /2 + (a cos kx + b sin kx). Più precisamente,mediante S 0n k kk=1 serie di Fourierci si chiede se si può rappresentare f nella forma (detta in forma trigonometrica)∞a 0 ∀x ∈(a cos kx + b sin kx) R. (1.1)+f (x) = k k2 k=1ed a , b (k = 1, 2, . . .) sono numeri complessi, ed ovviamente dipenderannoI coefficienti a0 k k 2formalmente.da f . Per determinarli si procederà Si
premettono alcune identità, che si pos-sono facilmente verificare usando la rappresentazione con esponenziali complessi delle funzionitrigonometriche: 0 se k = π ∀k, ∈cos kx cos x dx = N, (1.2)π se k = = 0−π1 In diversi testi la forma trigonometrica dello sviluppo in serie di Fourier è presentato solo per funzioni avalori reali. La generalizzazione a funzioni a valori complessi è tuttavia immediata.2 Con questo termine si intende che si faranno dei conti senza preoccupparsi troppo del rigore, ad esempiosenza verificare la sussistenza delle condizioni di regolarità. Pertanto i risultati ottenuti saranno a rischio,nondimeno essi possono avere valore euristico, cioè possono fornire delle utili indicazioni circa ciò che potrebbeessere dimostrato rigorosamente; in ogni caso essi possono essere garantiti solo da una analisi più rigorosa.Serie di Fourier 2 0 se k = π ∀k, ∈sin kx sin x dx = N, (1.3)π se k = = 0−π π ∀k,
Supponiamo che la (1.1) valga, e che si possano scambiare le operazioni di serie e di integrazione. Grazie a queste tre identità si ha
Analogamente si ottiene
La prima formula vale anche per a0 {a } {b }
Il passaggio dalla funzione f ai coefficienti di Fourier e è interpretato come un analisi; processo l’operazione inversa che porta dai coefficienti di Fourier alla funzione f rappresenta allora la1.3 Funzioni Pari e Dispari→ −f
Una funzione f : R → C è pari (dispari, resp.) se f(-x) = f(x) (f(-x) = -f(x), ∀x ∈ R → resp.) per ogni x ∈ R. Ogni funzione f : R → C può essere decomposta nella somma di una funzione pari ed una dispari: f(x) = f(x) + f(x), con f(x) = f(-x) pari, f(x) = -f(-x) dispari.
fp(x) := f(x) := f(x), &
periodica (con periodo 2π) a tutto R. f è dispari, quindi si può rappresentare come serie di soli seni. Si ha 22 2π - k+1b = x sin kx dx = cos kπ = (-1) per k = 1, 2...,k π k k0 quindi ∞ 2 ∀x ∈] -k+1 sin kx π;, π[. (-1)f (x) = kk=1 → |x|,
Si consideri ora la funzione [-π;, π[ → R : x e sia g la sua estensione periodica a tutto R. Questa è una funzione pari, quindi può essere rappresentata mediante una serie di soli coseni. Quest'ultima funzione e quella dell'esempio precedente coincidono in [0, π[, ed in questo intervallo si possono rappresentare sia come serie di soli seni che come serie di soli coseni! Questo appare meno sorprendente se si considera che i coefficienti della serie di Fourier, in quanto integrali, dipendono dal comportamento della funzione in tutto l'intervallo [-π;, π[. D'altra parte è naturale che due funzioni che coincidono solo in parte
dell’intervallo diperiodicità abbiano due diverse rappresentazioni in serie di Fourier. ∈ 2 2Osservazione. Sia f a valori reali. Per ogni k N, si ponga ρ := a + b e sia θ tale chek kk ksin θ = a /ρ e cos θ = b /ρ . Si può allora riscrivere la serie (1.1) nella forma equivalentek k k k k k∞ ∞ aa 0 0 ∀x ∈(a cos kx + b sin kx) = ρ sin(kx + θ ) R. (1.7)+ +k k k k2 2k=1 k=1ampiezza fasee θ sono dette rispettivamente e della frequenza k-esima.ρk k →(di convergenza) Sia periodica di periodo continua a trattiTeorema 1.1 f : R C 2π,insieme alla sua derivata. Allora la sua serie di Fourier converge puntualmente alla funzione ∞a1 0˜ ∀x ∈lim f (y) + lim f (y) = (a cos kx + b sin kx) R. (1.8)+f (x) := k k2 2−+y→x y→x k=1˜Si noti che f (x) = f (x) in ogni punto x in cui f è continua.1.4 Rappresentazione Complessa delle Serie di Fourier∞La serie di
Fourier f (x) = a /2 + (a cos kx + b sin kx) può essere espressa equivalentemente come:
F(x) = Σ (ak cos(kx) + bk sin(kx))
utilizzando esponenziali complessi:
F(x) = Σ (ck e^(ikx))
dove ck = (ak - ibk)/2
Questa definizione di somma di una serie è detta nel senso del valore principale e si indica anche con V.P.
α .V.P. −kk k kn→∞k∈Z k=−n k=0 k=1 := k, per ogni
Ma il viceversa non sempre vale. Un semplice controesempio è fornito da αk +∞ +∞∈k Z; infatti V.P. k = 0, mentre k e (−k) ovviamente divergono.
k∈Z k=0 k=1 −c= c (c = , risp.) per
Si verifica facilmente che se f è pari (dispari, risp.) allora c −n −nn n∈ogni n Z. {c }
Anche qui, il passaggio dalla funzione f ai coefficienti di Fourier è interpretato comekanalisi;un processo l’operazione inversa che porta dai coefficienti di Fourier alla funzione f èsintesi.interpretato come
Osservazione. In analogia con (1.7), nel caso di una funzione f a valori reali si noti che per∈ ≥ ∈iϕogni k Z, c = r e , per r 0 e ϕ R opportuni. Pertantokk k k k )ikx i(kx+ϕc e = r e . (1.10)kk kk∈Z k∈Z→(di Parseval) Siano periodiche di periodo sviluppabili in serie
Teorema 1.2 f, g : R C 2π, π π|f |g(x)|2 2 Sia inoltredi
Fourier e tali che(x)| dx, dx < +∞.−π −π∞ a 0 ikx(a cos kx + b sin kx) = c e ,+f (x) = k k k2 k=1 k∈Z∞ ã 0 ikx(ã cos kx + b̃ sin kx) = c̃ e .g(x) = + k k k2 k=1 k∈Z
Allora ∞ ππ ∗ ∗ ∗ ∗ ∗b̃f (x)g(x) dx = ã + π (a ã + b ) = 2π c c̃ ; (1.11)a 0 k k k0 k k k2−π k=1 k∈Zin particolare ∞ ππ |f | | |b | |c ||a2 2 2 2 2(x)| dx = + π (|a + ) = 2π . (1.12)0 k k k2−π k=1 k∈Z ∗ inDimo