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STRUTTURA E CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI
Studi della componente: processo di fabbricazione, struttura, proprietà e prestazioni.
Le proprietà dipendono dalla microstruttura, che a sua volta viene influenzata dal processo di fabbricazione.
In commercio esistono più di 160000 materiali.
Definizione di materiale:
- Quasiasi solido in grado di svolgere almeno una determinata funzione.
- Vari materiali possono svolgere la stessa funzione: occorre saper scegliere.
- Esistono grandi classi di metalli, ceramiche, materie plastiche e compositi.
- Ceramici: fragili, pessimi conduttori di calore, resistono ad alte temperature.
- Resistenza a compressione e non a trazione (mattone pieno e forato, vetro, granito, cemento, pietra).
- Metalli e leghe: resistenza a trazione (rame, alluminio, acciaio).
Utilizzo scala micrometrica (1μm: 1·10-6 m)
A livello atomico scala nanometrica (1nm: 1·10-9 m)
Mattone forato
Mattone pieno
ρ=0,67 g/cm3
ρ=1,76 g/cm3
La macrostruttura può influenzare proprietà (forato = minore resistenza).
Mattone
Granito
Porosità, micropori
Compatto, denso, quasi esente da porosità.
Più un materiale è denso più trasmette calore.
Vetro
Granito
Solidi amorfi.
Solidi cristallini.
Atomi disposti in modo casuale.
Atomi disposti regolarmente.
(sempre trasparenti)
È importante quindi la macrostruttura, la microstruttura e la struttura atomica/composizionale.
Leghe di alluminio:
- Al + Cu o Zn (rame o zinco)
Leghe di ferro:
- Fe + C + Cr + Ni (carbonio, cromo, nichel)
Leghe di rame:
- Cu + Sn e Zn (stagno e zinco)
Il legame tra gli atomi
- Legame covalente (molto forti);
- Legame ionico-metallico (forti);
- Legame dipolare secondario (debole).
Gli elettroni gravitano in orbitali secondo il modello di Bohr intorno al nucleo.
-
Legame covalente
- puro (atomi uguali)
- polare (elettronegatività > 0.4)
Tra atomi elettronegativi (capacità di attrarre elettroni). Condivisione di elettroni. Legami forti in tutte e tre le direzioni nello spazio. Tra atomi uguali, legame direzionale con angoli e distanze ben definiti. Si rompono facilmente. Ha debole temperatura di fusione. Non possono essere deformati molto senza rottura.
Legame ionico
Se differenza di elettronegatività tra atomi supera 1.9. In questo caso l'elettrone viene ceduto e si crea uno ione positivo e uno negativo. Forte l'attrazione.
Legame caratteristico di materiale fragile a causa dell'alternarsi di cariche positive e negative. La repulsione genera rottura.
Legame metallico
Ioni metallici (positivi) immersi in una nube elettronica (negativi). Legame forte e autordinato. Temperatura di fusione elevata. Si possono imprimere deformazioni permanenti. Non sono fragili.
Legame secondario
Legame di Van der Waals. Attrazione tra dipoli momentanei o permanenti. Bassa temperatura di fusione. Esempio dell’H2O. Questo legame si trova anche in materiali polimerici.
Ceramici: covalente/ionico
Metalli: metallico
Scala di Mohs: scale che classifica durezza dei materiali empirica, se su un materiale viene scalfito da un altro materiale è meno duro di quello.
PROPRIETÀ DEI MATERIALI
Le proprietà sono:
- meccaniche (modulo elastico, resistenza a trazione, a compressione...)
- fisiche (densità, conducibilità termica e elettrica, trasparenza...)
- chimiche (durabilità, resistenza al degrado...)
Qualsiasi materiale che viene sollecitato si deforma.
La deformazione è reversibile poiché se l'azione esterna viene a cessare l'energia che tiene uniti gli atomi li richiama nelle posizioni di partenza.
I materiali fragili non si deformano molto.
Ci sono due tipi di deformazioni:
- reversibili (scompare appena lo stress esterno si annulla) - def. elastica;
- irreversibili (non può riapparire e anche se lo stress si annulla) - def. plastica.
Ci sono due diversi comportamenti:
- sotto deformazione elastica fino a rottura - materiali fragili (ceramici, vetri);
- deformazione sia elastica che plastica prima di rompersi - materiali duttili (metalli).
I cristalli non sono perfetti poiché possiedono difetti utili che permettono di lavorare in modo plastico. Questi difetti classificabili per la loro dimensione:
- zero (puntuali) - vacanze, interstizi;
- mono (di linea) - dislocazione;
- bi (di superficie) - bordi di grano;
- tri (a volume) - inclusioni, pori.
Difetti di punto di un solido cristallino
- vacanza (mancanza di atomo);
- atomo sostituzionale (al posto dell'atomo mancante);
- atomo interstiziale (tra atomo del solido).
Difetti legati alla temperatura Nt = Nv + N (e-ΔEv/kT)
Nv numero di vacanze;k costante di Boltzmann;N numero di atomi.
Conseguenza di difetti puntuali:
- creazione di elettroni eccitati;
- diffusione allo stato solido.
Tenacità: energia necessaria per rompere il materiale.
Quantifica la capacita del materiale di opporsi alla propagazione della rottura.
Tenacità → duttilità
Modulo elastico E → RIGIDEZZA
σel, σy, σR → RESISTENZA
εR → DUTTILITÀ
Area sottesa → TENACITÀ
Prove di durezza
Per durezza si intende resistenza a deformazione plastica.
Indentatore (a forma piramidale o sferica a diverse grandezze) è lo strumento usato per il calcolo della durezza. Prova Vickers (piramide in diamante). Prove Rockwell e Brinell (sfere in acciaio).
H=F/A (GPa)
Hardness = Force / Area
Teoria di Griffith
Le fessure uniche o difetti microscopici (i difetti atomici come lacune) concentrano localmente la sollecitazione applicata. Durante la trazione queste microfratture si dilatano molto facilmente. La sollecitazione applicata localmente è direttamente proporzionale al numero di linee per unità di lunghezza incrementandosi significativamente quando ci si avvicina al vertice della fessura.
σLocale = σ0 [1 + 2(c/r)^1/2] (per materiali fragili)
r: raggio di curvatura
c: lunghezza del difetto
2(c/r)^1/2*k: fattore di concentrazione delle sollecitazioni
MaterialeModulo elasticoTenacitàKICMetalli+++Ceramici+- -+TP++< (+5) TI--- -In trazione facilita il protrarsi dei difetti, mentre la sollecitazione a compressione chiudendoli, li inibisce; o comunque li riduce.
Bagnabilità
processo che porta a contatto un liquido ed una superficie solida.
Vapore
Legge di YOUNG-DUPRE
G Liquido
Solido
con angolo di contatto,
se θ > 90° solido idrofilo (licofib),
se θ < 90° solido idrofobo (lofob).
L'acqua non penetra nel superfice idrofobo ma penetra in quella idrofoba. Il materiale
però deve anche essere poroso e con porosità accessibile (porosità aperta).
Trattamenti con idrorepellenti che penetrano nelle porosità vanno a modificare
la legge di Young-Dupre aumentando θ > 90. Importante che i porsi non siano chiusi
comportamento per permettere la fuoriuscita di acqua e vapore provenienti ad esempio
dal terreno.
Porosità: p:
Se aperta con molta in comunicazione interno ed esterno del
materiale, la porosità influenza la durabilità e la resistenza meccanica. La porosità chiusa
influenza le resistenza meccanica. Il porosimetro al mercurio permette di calcolare la porosità
aperta. Si trova quindi l'equazione di Washburn secondo la quale il prodotto tra il
raggio dei pori e pressione esercitata dal mercurio è costante la tensione superficiale del
mercurio sui sua superficie. Il porosimetro esercita pressione sul mercurio
che riesce a penetrare nei pori sempre più piccoli. Lo strumento calcola quindi il volume
di mercurio penetrato nel materiale.
Risalita capillare per evitare questo fenomeno taglio della muratura e inserimento di materiali
impermeabili, oppure i materiali reagenti formare muratura e inserire materiali polimerici
che creano barriera chimica, oppure rivestiture idrocapodane
L'altezza massima di risalita: la pressione capillare πc = ΔP = πm con r m: cosΘ Allora
Pi: 2 : r m : cosΘ
All'equilibrio
Altezza di risalita inversamente proporzionale al raggio capillare (Tutto il resto è costante).
Coefficiente di conducibilità del vapore, o permeabilità (S). Kg di vapore che attraversa spesso
d di 1 m di un materiale di superfice di 1 m
per ΔT 1 K,
Coefficiente di resistenza al passaggio al vapore (μ) indica quanto la resistenza del
materiale è maggiore di quella dell'aria (μ1).