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Schemi su Ronald Dworkin, Filosofia del diritto Pag. 1
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MECCANICA

Alcuni altri NOMINALISTI--> dicono che sono miti di tipo platonico e devono essere

mantenuti per indurre le masse all'ordine

L'attacco nominalista si risolve in un attacco alla Jurisprudence meccanica

Questo modello è differente rispetto a quello positivista, del quale valuterò la fondatezza,

basandomi sulla versione di Herbert HART

Cap 2, POSITIVISMO.

Dworkin ne individua i concetti chiave:

1)il diritto è un insieme di regole particolari, usate direttamente o indirettamente per stabile

quali comportamenti punire o imporre.

Le regole vengono distinte in base al PEDIGREE--> il modo in cui sono state prodotte.

2)Quando un caso non è riconducibile ad una regola di questo tipo, il giudice esercita la sua

DISCREZIONALITA'.

3)dire che si ha "OBBLIGO GIURIDICO", vuol dire che il suo caso ricade a sotto una

regola che impone o proibisce qualcosa.

Affermare che qualcuno ha un DIRITTO SOGGETTIVO, vuol dire che gli altri hanno

OBBLIGHI GIURIDICI di agire o non agire su di lui.

IN ASSENZA DI REGOLA GIURIDICA DI QUESTO TIPO, L'OBBLIGO GIURIDICO

NON ESISTE.

Questa--> ossatura positivismo

Le differenze tra positivisti sono sulla descrizione del criterio fondamentale di pedigree.

AUSTIN--> serie di distinzioni e definizioni interdipendenti.

"avere un obbligo"--> essere sottoposti ad un comando di un sovrano.

Modello semplice che sostiene il principio 1) il diritto è un insieme di regole x garantire

l'ordine pubblico.

OBIEZIONI AL MODELLO DI AUSTIN!!!

1)Il controllo politico puo non essere di una sola persona, puo essere di tante persone.

Es. sovrano comanda sudditi--> monarchia.

Popolo comanda popolo--> democrazia

2)Austin è incapace di spiegare alcuni fatti che riguardano i nostri atteggiamenti nel diritto

Noi operiamo importante distinzione tra il diritto e gli ordini di un bandito.

HART , versione piu complessa perché :

1)le regole sono di 2 tipi(primarie e secondarie)

2)respinge la regola come tipo di comando.

X HART una regola è diversa da un ordine in quanto è normativa--> fissa un tipo di

comportamento

Una regola non è vincolante perché chi la da lo fa con forza, ma poiché ne ha l'autorità.-->

questa è la differenza tra una legge e gli ordini di un bandito.

HART -->teoria delle regole(indipendenti dal potere fisico degli autori).

Esamina come legge sono vincolanti:

-perché sono accettate--> come ragione del comportamento

-perché sono valide--> prodotte in conformità con una regola superiore che mi dice come

posso produrla.

Hart chiama" regola di riconoscimento" una regola secondaria fondamentale, l'unica che

diviene vincolante perché accettata.

Cap 3, REGOLE ,PRINCIPI E POLICY.

Attacco al positivismo perché non parla di questi termini.

I giuristi, quando non sono d'accordo su obbligo giuridico e diritto soggettivo, sembra

facciano usao di standard che non funzionano come regole, ma come PRINCIPI, POLICY e

ALTRI TIPI DI STANDARDS.

-PRINCIPI=insieme di questi standard superiori alla regola, oppure piu precisamente anche

distinti dal policy.

IL PRINCIPIO E' UNO STANDARD CHE DEVE ESSERE OSSERVATO PERCHE'

ESPRIME UN'ESIGENZA DI GIUSTIZIA,IMPARZIALITA' O DI ALTRE DIMENSIONI

DELLA MORALE.

-POLICY=TIPO DI STANDARD CHE INDIVIDUA UN OBIETTIVO DA PERSEGUIRE,

SPESSO UN MIGLIORAMENTO RELATIVO A ASPETTI ECONOMICI, SOCIALI O

POLITICI DELLA COMUNITA'.

-STANDARD--> in base al quale si fa un miglioramento.

--> uno che è superiore alle regole.

Ex. Uno non puo trarre profitto dal proprio illecito.

Non è sempre chiara la distinzione tra principio e regole.

Esempio di due casi:

"un discendente nel testamento del nonno, puo richiedere l'eredità anche se è stato lui ad

ucciderlo per averla?"

-letteralmente dalla regola SI.

-attraverso il principio che nessuno puo guadagnare da un proprio illecito NO.

Cap 4, PRINCIPI E IL CONCETTO DI DIRITTO.

-->i principi sono standard di tipo particolare. Diversi dalle regole giuridiche, grazie a cio, ci

accorgiamo della presenza di principi intorno a noi.

-->per rendersi conto del ruolo dei principi nel pervenire una decisione giudiziale, ci puo

aiutare un 'analisi del concetto di obbligo giuridico.

Possiamo seguire due strade:

1)trattare i principi come se fossero regole giuridiche, rendendone alcuni vincolanti e che

vanno sempre presi in considerazione dai giudici.

Detto questo es. USA-->IL DIRITTO è composto da principi oltre che da regole.

Si citano qui i casi Riggs e Henning-sen.

2)diciamo che i principi non sono vincolanti cosi come lo sono le regole, quindi il giudice

va oltre le regole per cercare principi extra giuridici che puo liberamente applicare o no.

Nel risolvere il caso con 1) SI DA ESECUZIONE A DIRITTI SOGGETTIVI E OBBLIGHI

GIURIDICI.

Nel risolverlo con 2) SI PUO DIRE CHE VI E' DISCREZIONALITA' POST-FACTO--> in

caso di penombra.

Cap 5, DISCREZIONALITA'.

È un concetto relativo, determinabile a partire dal contesto.

3 tipi:

1)DEBOLE°.

-gli standard che il giudice applica, nella zona di penombra, richiedono l'uso di un giudizio.

Dettagli
A.A. 2014-2015
5 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleonora.ocleppo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pagallo Ugo.