Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BARRIERA AL VAPORE
Impedisce al vapore di fuoriuscire dai primi strati della parete, verso l'esterno e incontrando l'isolante. Ha proprio una funzione di protezione in particolari condizioni solo quando il vapore acqueo può fare condensa all'interno della parete. Solitamente questa barriera è costituita da strati impermeabili con uno spessore complessivo inferiore al millimetro!
INTERCAVEDINE
L'aria all'interno può essere trattata in due modi differenti:
- L'aria può restare ferma, senza collegamenti esterni;
- Se collegata con l'esterno si crea una facciata ventilata, nella quale bisogna prestare molta attenzione all'entrata e alla fuoriuscita dell'aria.
RIVESTIMENTO ESTERNO
Conferisce impermeabilità alla parete e impedisce l'insorgenza di umidità.
TIPOLOGIE DI CHIUSURE VERTICALI A MASSA
- Muratura monostrato;
- Con cappotto;
- Con isolamento esterno e parete ventilata;
- Con isolamento interno;
- A...
- Cono parete a pannello.
- Blocchi in laterizio (fori orizzontali/verticali/riempiti di materiale isolante);
- Blocchi di calcestruzzo areato e autoclavato, conferisce migliore isolamento;
- Blocchi di calcestruzzo alleggerito;
- Blocchi di materiale vegetale per migliorare le prestazioni.
- Lana di vetro;
- Lana di roccia;
- (Poliuretano espanso rigido).
1 - Muratura monostrato è costituita da uno strato di materiale, come dei laterizi rivestiti:
Lo spessore considerato è tra i 25 e i 50cm.
2 - con cappotto
Presenta una stratificazione dell'elemento di chiusura aggiungendo uno strato isolante protetto da un nuovo strato sottile di materiale. L'isolante deve spesso essere ad alta densità e può essere:
Strato di supporto - isolante - finitura (costituita da: rasante - rete porta intonaco - rasante - finitura).
3 - Intercapedine ventilata
Simile a un sistema a cappotto ma presenta un'intercapedine aperta sotto
- Di inverno fa da cuscinetto;
- D'estate il calore si riduce per l'effetto connettivo - non si mette barriera al vapore;
- Migliora le prestazioni termo-idrometriche ed è solitamente usata su pareti esposte alla radiazione solare;
- Si preferisce un rivestimento a bassa inerzia e si cerca di sviluppare pareti con meno interruzioni possibili.
- Serramento a filo interno con isolante interno o ripiegato;
- Serramenti a filo esterno con isolante esterno.
RIVESTIMENTI ESTERNI
Hanno il compito di proteggere l'interno dagli agenti atmosferici, per questo devono innanzitutto essere atenuta d'acqua, ma devono anche funzionare come finitura e quindi decoro esterno dell'edificio.
Possono essere montati a umido o a secco, e possono essere materiali tradizionali e non (come i metalli).
Rivestimento a umido:
L'intonacatura è il sistema più diffuso e viene realizzato tramite malte e con ricette disparate. L'inerte usato è la sabbia silicea.
- 3 strati - (livellamento), rinzaffo, arriccio (maggior spessore), finitura (granulometria sottile) - spessore totale tra i 1.5 e i 2 cm;
- Può avere anche una buona impermeabilità all'acqua e al
leggerezza;
- Vetro u-glass.
CHIUSURE LEGGERE
Si caratterizzano per la sostituzione dello strato resistente con un'intelaiatura leggera. Ad essa vengono quindi fissati meccanicamente gli strati di rivestimento e lo strato isolante: tutto ciò avviene prevalentemente a secco, tramite avvitaggio.
I montanti vengono fissati ai solai e coprono l'altezza di ogni piano: possono essere appoggiati ai solai o correre esternamente. Si possono poi fissare dei traversi in caso di aperture o in relazione alla dimensione dei pannelli di rivestimento.
Questa soluzione presenta una grande capacità di isolamento termico, ma anche una bassa inerzia termica, in quanto non si tratta di soluzioni massive. Questa soluzione è quindi prevalentemente indicata per edifici del settore terziario, dove non è richiesta inerzia termica. Per la tipologia residenziale si stanno invece studiando i Phase Change Materials, da spessori ridotti ma maggiore inerzia termica.
MONTANTI IN
ACCIAIO
Le chiusure leggere che presentano questo tipo di montante, in genere, non sono pareti portanti: la chiusura è un profilato a C piegato a freddo a cui vengono fissati pannelli prefabbricati che costituiscono i diversi strati funzionali.
Se è appoggiato ai solai sono presenti delle guide a U a pavimento e soffitto per l'inserimento dei montanti, altrimenti questi corrono a filo esterno. L'importante, comunque, è avere uno strato isolante che ricopre tutto il perimetro dell'edificio.
Tra i montanti viene situato lo strato isolante, rivestito poi all'interno e all'esterno. Ai montanti sono poi fissati i pannelli esterni tramite avvitaggio.
Lo strato di rifinitura interno è solitamente a pannelli di gesso rivestito, stuccato e verniciato.
MONTANTI IN LEGNO
Questa tipologia di chiusura prevede l'utilizzo di montanti in legno massello di circa 5 cm di spessore, il quale viene spesso abbinato, per continuità, a un sistema
solai o ai pilastri per garantire la stabilità strutturale dell'edificio. I pannelli sandwich sono molto utilizzati per la realizzazione di pareti esterne, grazie alla loro capacità isolante e alla facilità di montaggio. Possono essere realizzati con diversi materiali, come ad esempio il poliuretano espanso o il polistirene, a seconda delle esigenze di isolamento termico e acustico. Inoltre, i pannelli sandwich possono essere rivestiti con diversi tipi di finiture, come ad esempio il legno, l'alluminio o il cemento, per conferire all'edificio un aspetto estetico gradevole. I pannelli sandwich sono una soluzione molto versatile e efficiente per la realizzazione di pareti strutturali in legno, garantendo al contempo un'adeguata resistenza meccanica e un elevato livello di isolamento termico.montanti di sostegno.
RIVESTIMENTI
I rivestimenti sono la componente di facciata che più influenza l'aspetto esteriore dell'edificio, ma devono soprattutto proteggere gli interni dagli agenti atmosferici: devono quindi resistere bene ed essere durevoli nel tempo.
Si può parlare di finitura soprattutto nel caso dell'intonaco, che viene applicato direttamente sulla parete da rivestire, mentre si parla di rivestimento nel caso in cui venga applicato un altro materiale, di spessore ridotto, alla parete esterna.
Si possono utilizzare materiali tradizionali, anche incollandoli allo strato resistente, oppure si usano materiali innovativi, spesso montati su una sottostruttura.
INTONACO
L'intonaco è uno dei sistemi di finitura più economici. Viene realizzato a partire da calci idrauliche o da cemento, in modo da resistere meglio all'acqua. Esso viene solitamente pensato su tre strati, in modo da resistere meglio alle intemperie e per dividere le funzioni.
- Il rinzaffo - strato iniziale di aggancio alla struttura;
- L'arriccio - corpo dell'intonaco e tenuta all'acqua;
- La finitura - una prima barriera che si oppone alla penetrazione dell'acqua.
L'intonaco deve però essere rinnovato periodicamente nonostante questi accorgimenti.
Nel caso in cui non sia possibile applicarlo direttamente alla parete, si possono anche inserire reti di armatura.
RIVESTIMENTI INCOLLATI O GRAFFATI
In passato questo tipo di rivestimento presentava un materiale pregiato applicato tramite incollaggio: oggi ci sono molti altri materiali, dai naturali, agli artificiali e ai ceramici. Si possono applicare su ogni tipo di parete legando il rivestimento tramite strati di collante continui o fissando ai supporti tramite zanche o staffe metalliche.
RIVESTIMENTI CON SOTTOSTRUTTURA METALLICA E FISSAGGIO MECCANICO
Sono costituiti da pannelli di varie dimensioni e di spessore sottile, agganciati a