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DISPENSA 9: IL CLS FRESCO
Per avere cls compatto serve LAVORABILITÀ: attitudine degli impasti ad essere messi in opera con
minimi energia e tempo, con compattezza e omogeneità → fluidità. Viene misurata con lo SLUMP
TEST (col cono di Abrams)
Come aumentare lavorabilità: Cls ideale: a/c=0.5 + superfluidificanti
+ acqua → + lavorabilità, - resistenza
o + aggregato grosso sferoidale rugoso x
+ aggregato → + lavorabilità, + resistenza
o reticolo + aggregato fine x evitare
+ è grande l’aggregato → + lavorabilità
o bleeding e ritiri. Cassaforma non in
+ è rugoso l’aggregato → - lavorabilità, + resistenza
o legno (assorbe acqua d’impasto)
Additivi superfluidificanti → + lavorabilità, = resistenza
o stagionatura a U.R.100% e T≈20°
Getto – come aumentarne la qualità:
Limitare essudazione (bleeding: formazione di strato di boiacca su superficie del getto):
o Usando aggregato fine
Mettendo + cemento
- acqua, + superfluidificanti
Costipamento – come aumentarne la qualità:
Vibrazione con aghi a luce costante e paralleli o con casseri vibranti
o
Stagionatura: operazioni che avvengono dopo il getto e che assicurano condizioni ottimali x presa e
indurimento.
Obiettivo: conservare l’acqua finchè non sarà completamente sostituita dai prodotti
o d’idratazione
Durata: in ambiente umido, durata 7 giorni (finchè resistenza = 70% resist richiesta)
o Come aumentarne la qualità: a temperatura costante≈20° e U.R. = 80%
o
Ritiro: contrazione orizzontale dovuta alla tensione superficiale
Cause: reazioni di idratazione, sedimentazione delle particelle → bleeding, evaporazione
o acqua (x bassa umidità – vapore non saturo), assorbimento acqua da parte di inerti e
casseforme in legno, troppa acqua
H O superficiale risente di una forza dovuta al contatto con aria. Tale
2
forza induce H O a contrarre la sua superficie fino ad assumere forma
2
sferica (es. gocce di pioggia o bolle di gas in acqua). Perciò H O deve
2
spingere molecole da massa interna a superficie esterna andando contro
la normale tendenza a occupare - superficie possibile. Deve quindi
compiere un lavoro → la tensione superficiale. Questo fenomeno è
dovuto alle forze contrastanti ρgh e ΔP
DISPENSA 10: IL CALCESTRUZZO INDURITO
Calcolo della resistenza:
Rck: valore minimo di resistenza sopra il quale si trovano almeno il 95% delle misurazioni di
o resistenza possibili (numero di valenza)
R : resistenza media
o m
fck = 0.8 Rck
o
Il degrado: cause:
Tecnologiche: rapporto a/c, lavorabilità, stagionatura
o Costruttive
o Strutturali
o Sovraccarichi
o Fondazioni
o Accidentali
o Collasso
o Chimiche:
o Attacco solfatico: crea gesso che a sua volta crea ettringite e thaumasite
Attacco da parte dei cloruri (sali, acqua di mare): attacca le armature e crea
ossicloruro di calcio idrato, che genera fessurazioni e laminazioni
Attacco di CO disciolta in acqua: provoca dilavamento e incrostazioni
2
Attacco di CO presente in atmosfera: provoca carbonatazione e depassivazione
2
delle armature
Reazione alcali-aggregato: aggregati silicei + alcali(sodio, potassio) + umidità →
rigonfiamento aggregati → fessurazione cls
Durabilità: è influenzata da:
Classe di esposizione ambientale: in base al rischio di criticità ambientale
o Composizione: dipende da prestazioni richieste (lavorabilità, resistenza meccanica,
o permeabilità) e materie prime disponibili.
Prestazioni richieste
o Spessore del copriferro
o Classe di consistenza
o Tempo di stagionatura → t = t + t t : tempo di stagionatura minimo
o s p d s
t : tempo minimo per la protezione del cls t : tempo di disarmo
p d
Mix design (progettazione della composizione): dipende da prestazioni richieste (lavorabilità,
resistenza meccanica, permeabilità) e materie prime disponibili.
Tipologia strutturale: normale/armata/precompressa. In base ad essa si sceglie la
o Rck(resistenza minima caratteristica) prevista
A partire dalla Rck si calcola la resistenza media a 28 giorni → Rm = Rck + 1.64s
o s: scarto quadratico medio
Partendo dal tipo di cemento e dalla eventuale presenza di additivo si sceglie a/c
o Partendo dalla classe di esposizione si verifica a/c (cautelativamente si sceglie l’a/c
o massimo convenzionale + basso di quello di partenza) e si verifica che la Rck scelta in
precedenza rientri nei parametri richiesti
Partendo da Rck si sceglie la classe di resistenza
DISPENSA 11 – IL VETRO
Vetro: tetraedro silicico (1 atomo silicio + 4 ossigeno). Legame covalente (forte). Al variare di θ varia
la forza del legame, quindi la temperatura di fusione.
Solido amorfo: liquido ad altissima viscosità. Temperatura di fusione non ben definita, processo
graduale.
VISCOSITÀ η: resistenza allo scorrimento ε a seguito di sollecitazione τ applicata parallelamente alla
superficie. Deriva dall’attrito. U.d.m. Poise. Il vetro fuso si comporta come fluido newtoniano quindi
vale → Τ = ηε
TEMPERATURE caratteristiche della fusione:
4
Punto di lavorazione → η=10 Poise. Inizio lavorazione vetro
o 7.6
Punto di rammollimento → η=10 Poise. Mantiene forma ma è molle
o 13
Punto di ricottura → η=10 Poise. Riduzione tensione di raffreddamento
o 14.5
Punto di tensione → η=10 Poise. Raffreddamento
o
COMPOSIZIONE: silice (SiO ) + altri ossidi
2
Formatori di reticolo/liquidi vetrogeni: ossidi che formano struttura vetrosa
o Sabbia quarzosa
Borace
Anidride fosforica
Fondenti/modificatori di reticolo: ossidi che spezzano il reticolo abbassando temperatura
o di fusione
Solidi di metalli alcalini o alcalino-terrosi
Ossidi intermedi: contribuiscono in piccola parte a formare struttura vetrosa
o Stabilizzanti: rendono il vetro meno alterabile chimicamente
o
Tipi di vetro:
Vetri sodico-calcici o Float Glass: i vetri comunemente applicati in edilizia
o Vetro di Boemia o cristallo: ha potassa invece che soda. + resistente, + lavorabile,
o brillantissimo
COLORAZIONE: per aggiunta di ioni metallici o altre sostanze (x es oro x tinta rubino)
OPACIZZAZIONE: con sostanze finemente disperse che diffondono i raggi luminosi (light sputtering)
FABBRICAZIONE:
Fusione: materie prime scaldate in forni refrattari a T >1100° x eliminare scorie e gas e x
o indurre reazioni chimiche
Omogeneizzazione: con agitatori o con insufflazione di gas x ottenere densità e viscosità
o omogenee
Affinaggio: con sostanze affinanti x espellere gas ed evitare bolle e difetti.
o Formatura: inizialmente a T e poi a T . Metodi:
o lavorazione rammollimento
Soffiatura: vetro artistico, canne, tubi. Insufflaggio di aria in vetro che si gonfia x
adattarsi a stampi
Pressatura: contenitori semplici
Filatura: fibre di vetro
Stiramento meccanico: lastre. inserimento nel bagno di asta refrattaria trascinata
verso l’alto.
Laminazione: lastre. Colata continua tra 2 rulli controrotanti
Processo Float: lastre. Laminazione con pulitura a fuoco su letto di stagno fuso e
ricottura
Ricottura: raffreddamento controllato in forni di raffreddamento che elimina tensioni
o dovute a differente velocità di raffreddamento tra cuore e superficie. A questo punto il
vetro è opaco
Abrasione: con polveri dure e sempre + fini x rendere il vetro lucido e brillante
o Finitura:
o Molatura: lavorazione di spigoli e fili delle lastre con nastri abrasivi e mole
Smerigliatura: x vetri traslucidi rigati o disegnati
Smerigliatura meccanica o sabbiatura: getto di aria compressa con sabbia
finissima
Smerigliatura chimica o satinatura: attacco superficiale con acido
fluoridrico gassoso o immersione in bagno di fluoruri
Stampa: incisione di un negativo su cilindri di laminazione x ottenere textures o
motivi
Serigrafia: tramite tessuto che fa penetrare smalto solo in zone specifiche + cottura
Smaltatura: smalti (pigmenti ceramici minerali) applicati + cottura o tempratura
Laccatura: no cottura ma fissaggio meno stabile
Tempra: aumenta resistenza all’urto
o Termica: vetro scaldato fino a T e raffreddato rapidamente con getti d’aria. Si
ricottura
ottiene vetro resistente a trazione(cuore) e compressione(superficie) che si
frantuma in minuscoli pezzi sferoidali. Adatto a vetri di sicurezza
Chimica: vetro immerso in bagno di sali di potassio fusi a 350°. Non adatto a vetri di
sicurezza
PROPRIETÀ DEL VETRO
Proprietà termiche:
o Conducibilità termica (k): capacità di trasmettere calore da caldo a freddo.
NB: Per realizzare VETRI Bassa: 1.16 W/m°C
ISOLANTI è inutile Trasmittanza (U ): trasmissione attraverso parte centrale del vetro x irraggiamento,
g
aumentare lo spessore, conduzione e convezione.
si ricorre invece al vetro Resistenza termica → R = 1/U = ΔT/Q
g g
camera: doppi vetri con Resistenza conduttiva → R = s/k aumentando spessore aumenta R ma non R !
v v g
intercapedine d’aria o perché in R entrano in gioco altre resistenze convettive + determinanti
g
gas nobili, che hanno
bassa conducibilità
VETRI ASSORBENTI: colorati, assorbono alcune radiazioni e ne
riflettono altre. Il migliore è verde, assorbe tanto e dà visibilità
RIVESTIMENTI BASSO- Fattore solare: energia trasmessa/energia incidente →
tot
EMISSIVI: film di fattore solare = (Φ + φ )/Φ Φ : energia trasmessa φ : energia assorbita e
t i i t i
ossidi metallici posti ritrasmessa Φ : energia incidente
i
all’interno della Emissività (e): capacità di un corpo di emettere energia → e = E/E 0<e<1
grigio
vetrocamera E: radiazione In vetro e=0.84
Resistenza agli sbalzi termici: temperatura max a cui il vetro, immerso in acqua a
0°C, non si rompe. In vetro è ca.50°C
Proprietà ottiche:
o Trasparenza: capacità di trasmettere radiazioni visibili
Trasmissione della luce:
Fattore di assorbimento: Φ = Φ α
a i v
Fattore di riflessione: Φ = Φ ρ
r i v
Fattore di trasmissione: Φ = Φ τ α , ρ , τ : fattori spettrali
t i v v v v
Indice di rifrazione → n = c/v c: velocità luce in aria v: velocità luce in vetro
Proprietà acustiche: per ottenere isolamento acustic