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Omaggio delle provincie all'imperatore, Ottone III

È ritratto di ispirazione orientale, entro una mandorla con le braccia aperte, un globo sormontato dalla croce nella mano sinistra e incoronato dalla grande mano di Dio sovrapposta alla croce inscritta nel cerchio, trono sostenuto da una figura femminile inginocchiata (classico-bizantina) e due figure ai lati con stendardi nell'atto di rendere omaggio di modello costantinopolitano, simboli degli evangelisti reggono lungo cartiglio con versi di dedica alla corte ottoniana dedicati all'imperatore; [Apoteosi dell'Imperatore];

Situla di Secchiello liturgico per acqua o oli benedetti, commissionata dall'arcivescovo di Gotofredo Milano, Gotofredo;

Iscrizione importante documento storico, Gotofredo donò la situla (980) alla basilica ambrosiana per festeggiare la venuta a Milano di Ottone II;

Decorazione con straordinario intaglio eburneo, elegante fregio di acanto corre sotto l'iscrizione.

delbordo superiore, motivo decorativo a greca nella parte bassa, tra le due fasce entro 4 arcate sono raffigurati gli evangelisti nell'atto di scrivere i loro Vangeli con il proprio simbolo e tutti convergenti verso la quinta arcata con la Madonna in trono con Gesù bambino affiancata da due angeli uno recante il turibolo e l'altro la situla; Elementi stilistici con ordine che presiede la composizione e la suddivide ritmicamente in spazi uguali separati da colonne con base e capitello uguali, intervallati in alto da uguali architetture turrite, solennità classica delle figure che riempiono lo spazio all'interno delle arcate avvolte in larghi panneggi, alto spessore dell'intaglio evidenzia volumi solidi e ben torniti a stento contenuti nello spazio delle arcate, effetto di intenso e serrato chiaroscuro, evangelisti molto simili tra loro con volti con barbe a punta e disposizione ordinata delle figure e nella posizione, artefice indubbiamente.orientato all'imitazione della maniera antica ripresa dai modelli carolingi (Evangeliario di Godescalco, stessa impaginazione spaziale); Ciborio di Chiesa di Sant'Ambrogio a Milano viene conferita più monumentalità a tutto il presbiterio, ciborio carolingio fulcro di un colto e raffinato programma iconografico per il sodalizio tra l'imperatore e l'arcivescovo di Milano, realizzato con decorazione a stucco; Composto da 4 alti timpani a vela, copertura a crociera che si posa su 4 colonne di porfido di età romana imperiale, archi e bordi con consueti motivi vegetali e a tralcio, ciascun frontone con scene con schema analogo, dominato da figura centrale affiancata da personaggi resi in scala minore; parte verso i fedeli raffigurata la Traditio Legis: Cristo in trono nell'atto di consegnare le chiavi a Pietro e la legge a Paolo; parte verso il Clero raffigurati Sant'Ambrogio sovrastato da busto di Cristo imberbe, affiancato

da due martiri Gervasio e Protasio, che presentano il donatore con in mano il modello del ciborio e un diacono;

Due frontoni laterali: Nord: Vergine con in mano corona (Personificazione della Madre Chiesa), colomba dello Spirito Santo sul capo affiancata da due figure femminili nell'atto di renderle omaggio; Sud: Vescovo con mano divina sul capo e due figure maschili vicino omaggianti e in preghiera;

Si pensa che le 4 figure siano i membri della famiglia imperiale (Ottone I e II – Adelaide e Teofano), infatti l'opera è del 972 dopo le nozze di Ottone II° e Teofano;

Dipinto a più colori, forme monumentali delle figure regali, ieraticità delle pose, distribuzione rigorosamente ordinata delle figure nello spazio, funzionali al messaggio iconografico, suprema autorità della chiesa romana, impostazione stilistica tipicamente milanese;

Vangeli di Scuola di Aquisgrana, Cristo in maestà, porpora, spazio con sfondo blu che crea una Lorsch nicchia;

Attenzione alle proporzioni più reali; (Paragonato al Codice di Gerone,(815) Reichenau, 965-970, sempre con Cristo in maestà)

Ss. Trinità Pianta centrale con arcate che ricordano la Cappella Palatina, archi a tutto sesto edi Essen colonne con esedre;

Diploma di matrimonio Scritto in oro su porpora, tondi con grifi ripresi dalle staffe(rotolo) di Ottone II° con bizantine, scrittura carolina;

Teofano (972)Ornamenta Croci, calici, reliquiari, coperte di libri liturgici, preziosità dei materiali, usi e funzioniecclesia davano un significato di esaltazione del potere spirituale ma anche temporale;

Esempi:Reliquiario del piede di Sant'Andrea, Treviri (977-993) – Pastorale, Reliquiario di SanPietro, Treviri (980);

Croce detta Tesoro di Aquisgrana, Scuola di Colonia, Fronte con oro filigranato e perlinato, ornatadi Lotario di smalti, gemme incise e pietre poste entro alti castoni e griffe a filigrana; Retro con(1000) lamina d'oro incisa con figura

di Cristo; Comparata alla corona del Sacro RomanoImpero e alla Legatura di Vangeli di Ottone III° per la sfarzosità; Evangeliario di Ottone Evangeliario di Luca con simbolo, ispirato da Dio, 5 libri, scaturisceIII° (Reichenau, 998- acqua dalla fede ed unisce antico e nuovo Testamento, figura spirituale1001) Arte Romanica (XI-XII Sec.) Romanic Aggettivo derivante da “Roman”, creato agli inizi dell'800 in Francia per le lingue eo letterature romanze/neolatine; Adrienne De Gerville lo introdusse anche nel linguaggioarchitettonico definendo romanica tutta la cultura figurativa che in Francia si erasviluppata dopo i Romani fino all'architettura gotica; Storiografia tedesca: Sottolineatilegami dell'architettura romanica con quella ottoniana poiché le maggiori costruzionifurono legate a commissioni imperiali; Italia: Sviluppo dell'arte romanica coincidenteall'affermazione dell'autonomia comunale (Romanico=Arte comunale); Stessoma comuni a molti di essi, sono: l'uso dell'arco a sesto pieno, delle volte a botte e a crociera, l'impiego di pilastri e colonne, la presenza di decorazioni scultoree e di affreschi, l'attenzione per la simmetria e la proporzione, l'uso di materiali come la pietra e il mattone. L'architettura romanica si sviluppò principalmente nelle aree rurali e monastiche, ma ebbe anche importanti espressioni nelle città. Oltre all'architettura, l'arte romanica si manifestò anche nella scultura, nella pittura e nell'arte del metallo.dialogano con elementi della tradizione paleocristiana e tardoantica; Riferimenti alla cultura passata fungono come desiderio di rifarsi a precisi modelli per affermare particolari contenuti; Stile artistico risultato di fenomeni complessi (condizioni storico-sociali, reti politico-culturali); canali di diffusione di schemi figurativi (Riforma monastica): Modificazione della pianta e dell'articolazione degli spazi della chiesa, fenomeno dei pellegrinaggi, ruolo delle maestranze; Architettura religiosa ritrovabile nei monasteri e nelle case-torri; Interni decorati da sculture, pitture e pavimenti musivi di cui rimangono pochi resti; Ripresa Generalizzata (Avviene/accade in tutta Europa), Sincronica (Avviene contemporaneamente in tutta Europa), Policentrica (Avviene in tutti i centri d'Europa); Ruolo delle Fonti scritte di carattere religioso prodotte negli scriptoria dei monasteri da monaci e maestranze abati designati come costruttori o architetti, committenti o responsabili della nella.

prima decisione; Innominati coloro che materialmente realizzavano le opere; Nascitaarchitettura dell'architettura romanica dai maestri comacini, provenienti dall'Isola Comacina nelromanica territorio di Como (Coloro che lavoravano con impalcature); Magistri Lombardicreatori di lesene, archetti, gallerie ceche poi praticabili ed edifici semplici; InLombardia serie di conoscenze costruttive tramandate dall'età paleocristiana al Xsecolo, sopravvivenza in area lombarda di un sistema di costruzione rapido edefficace che sperimenta gli spazi voltati di piccole dimensioni (X-XI edifici milanesicaratterizzati dal laterizio, predilezione per il mattone e disponibilità di argilla),sistemi di forme che diventano segni di autoidentificazione e motivi-firma;Fondazione X secolo stato di degrado e devastazione distruttiva dei popoli barbarici ed avidità deie ruolo di baroni feudali impoverisce Europa, segno di punizione divina e fine del mondo ispiraCluny un

Rinnovamento spirituale e religioso iniziato in Francia con Guglielmo duca di Aquitania che dona all'abate Berno un vasto e ricco terreno a Cluny in Borgogna per la fondazione di un monastero, compreso di servi e ricchezze per permettere ai monaci solo di pregare. Cluny nata come comunità di preghiera ed assistenza. Inserita direttamente sotto la giurisdizione del papato, esteso alle fondazioni e complessi monastici fondati dall'abate di Cluny (monasteri di fondazione cluniacense sono strumento di potere alla lotta per le investiture contro l'imperatore).

Fasi di Complesso monastico di Cluny distrutto tra fine '700 e inizi '800. Da descrizioni e spansioni antiche apprendiamo la presenza di 4 chiese e strutture con nomi ora convenzionali:

  • Cluny - Cluny A (Cappella ad aula unica)
  • Cluny I (Edificio costruito nel 915-927)
  • Cluny II (955-981) con articolazione del capocroce, più altari per le diverse funzioni liturgiche, presenza dell'atrio "galilea"

Necessario poi un ampliamento con l'oratorio di Santa Maria (consacrato 1085) dove i monaci si recavano in processione e cantavano lodi/salmi, anche infermeria;

Abate Odilone (994-1048) sviluppa e regolamenta il rito liturgico e devozionale nella commemorazione dei defunti;

Cluny III (1088-1130);

Cluny II: espansione delle fondazioni cluniacensi con diversi edifici quasi a diventare un villaggio, altre chiese ripresero questo schema con pianta comune individuato come soluzione ottimale per le celebrazioni liturgiche ed edifici vescovili (adesione a specifico programma politico);

Dedicata a santi Pietro e Paolo, consacrata nel 981;

Corpo longitudinale suddiviso in tre navate terminanti in profonde absidi, transetto sporgente aperto in altre due absidi orientate e altri due ambienti che producono l'impianto "agradoni", zona del capocroce con grandi gradini, strutturazione a blocchi digradanti che segnala sviluppo delle funzioni liturgiche nella zona orientale della chiesa.

crociera; Transetto con bracci di uguale lunghezza rispetto alla navata centrale; Presbiterio rialzato rispetto al resto della chiesa; Altare maggiore al centro del presbiterio; Abside semicircolare con finestre ad arco; Nartece all'ingresso della chiesa; Portale principale con decorazioni scolpite; Navata laterale a sinistra e a destra della navata centrale; Cappelle laterali lungo le navate laterali; Coro con sedili per i sacerdoti; Organo posto sopra il nartece; Campanile alto e slanciato.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
55 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/01 Storia dell'arte medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rake-le95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Toniolo Federica.