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Errori nella trascrizione di un testo

Poligenetici errori identici che si possono a volte produrre in copie diverse in via del tutto indipendente l'una dall'altra (per esempio è il caso di errori meccanici, dilieve entità, trivializzazioni e banalizzazioni - tagli, raddoppiamenti di lettere o parole, scambio di parole con altre di senso opposto, salto dallo stesso allo stesso).

Quelli poligenetici sono errori collegati spesso all'atto della trascrizione4 momenti nella stesura di un opera:

  1. Lettura
  2. Dettatura
  3. Memorizzazione
  4. Scrittura

A ciascuno di questi momenti è legata una tipologia di errore specifica. Individuiamo gli errori in 4 categorie:

  1. Errori visivi di lettura che possono essere:
    • Di comprensione della scrittura del copista.
    • Incapacità di decifrare un'abbreviazione o altro - no totale comprensione.
  2. Segni Tachigrafici o lacune.
  3. Omearchia - scambio tra parole che iniziano nella stessa maniera. Per esempio: scambio tra la

parola tradizione e traduzione.

Salto dallo stesso allo stesso – salto per Omoteleuto

Errori di Memorizzazione- –legati spesso alla parte finale di un testo – tempo che intercorre tra la lettura diuno e la lettura e scrittura di un altro – nel frattempo posso dimenticare.

Errori che si accumulano nella parte finale della frase, del periodo, del versoecc...

Errori di auto-dettatura- –1) Omoteleuti (di cui abbiamo già parlato) minori.

Nel caso dell’omoteleuto minore, può capitare che una parola che ha al suointerno e alla sua fine due parti molto simili (per ES tintinni) – puòsuccedere che si verifichi un salto, una lacuna, ma questa volta presenteall’interno della parola. Quindi può capitare che invece che Tintinni scrivaTinni (salto piccolo legato solo ad una minima porzione di testo).

2) Raddoppiamento fonosintattico “A lui” diventa “Allui”

3) Assimilazione consonantica in situazioni in

cui "con lui" diventa "collui" per esempio. Errori di scrittura - errori meccanici e grafici. Egypt. sovrapposizione tra queste tre lettere e soprattutto tra le loro gambe, ma anche sovrapposizione con una parola di sotto. - Monogenetici se l'errore è grave e conclamato, e si ritiene possibile la sua compresenza in due o più testimoni solo per filiazione genetica (è il caso di lacune, inversioni di ampie proporzioni, palesi violazioni metriche e linguistiche o logiche). Sono errori che dobbiamo considerare nella restitutio textus perché non possono essere sanati per congettura. Errori congiuntivi Possono essere: = errori che possono essere condivisi da vari testimoni che NON li abbiano prodotti per via poligenetica quindi in modo casuale. Errori separativi Oppure = errori che sono presenti in una copia dell'opera soltanto. In linea di massima ogni errore monogenetico ha al suo interno la duplice caratteristica di essereCongiuntivo da un lato e separativo dall'altro. Sono gli errori monogenetici ad significativi essere per indicare al filologo i rapporti di parentela tra i testimoni errori guida dell'opera e guidarlo nella classificazione. Sono anche detti Grazie agli errori guida siamo in grado di classificare gli errori, ordinarli geneticamente e tipologicamente in famiglie dipendenti da diversi capostipiti o subarchetipi. Essenziale è la distinzione tra variante ed errore per l'ecdotica.

VARIANTI: alterazioni a prima vista accettabile, addirittura sembrano autentiche, identificate come varianti nel corso del confronto con lezione omotetiche di testimoni diversi. Innovazioni testuali di solito imputabili ai copisti. Crisi del metodo di Lackmann. Sappiamo che le procedure di recensio, emendatio ope codicum e ope ingenii sono rese possibili solo da una tradizione di copia a più rami (quindi da stemmi plurimi). Non sempre il filologo può contare su dati favorevoli e

interpretabili in modo soggettivo e univoco. Dove laprassi lachmaniana denuncia insufficienze si affermano altri modi di pubblicazione del testo.

XX sec riflessione teorica:

  • Barbi e Pasquali- Quentin – rifiuto della nozione di errore e proposta della classificazione tramite variante
  • Bedier – gli stemmi bipartiti rendono inoperoso il processo di emendatio ope codicum, non è possibile scegliere meccanicamente, impersonalmente, fra due o più lezioni di pari autorità stemmatica e critica. Ricorso quindi ad un solo manoscritto, depurato di bon maniuscriterrori evidenti, il miglior manoscritto (o codex optimus).
  • Lanza – per edizione della Commedia – scelta di fondarsi sul codex optimus, vantaggio di affidarsi ad un testo vero e tangibile e non al risultato di un indagine stemmatica.
  • Sanguineti – la restitutio textus si fonda in questo caso su un ms (codex optimus) correggendone alla luce dello stemma gli errori di sostanza.

Maggiore spazio

allo iudicium. Approccio più flessibile. In alcune edizioni è risultatoimpossibile concludere la recensio e approdare all’archetipo. Quindi al di fuori del quadrorecensio apertadelineato dal metodo di Lackmann la è = quando la lezione dell’archetiponon si può fissare meccanicamente, mediante la constatazione di coincidenze di lezioni in certiapografi, ma si determina con il solo iudicium.

Fenomeni che provocano recensio aperta, in cui quindi il metodo di Lachmann risultainapplicabile:

  • Bipartitismo o bifidismo ( all’interno dello stemma codicum, distribuzione deitestimoni in due ramificazioni principali a partire dall’archetipo) che produce adiaforiadelle varianti: quindi l’impossibilità di delineare uno stemma codicum che rispecchicontaminazionel’andamento della tradizione (anche come effetto di fenomeni di – percontaminazione (o trasmissione, tradizione orizzontale) si intende la dipendenza di untestimone

non da un solo antigrafo – trasmissione verticale – ma da più esemplari appartenenti a gruppi o famiglie diverse – trasmissione orizzontale.)

Quando nello stemma si sovrappongono due rami o si fronteggiano due soli testimoni dell’opera – quindi la legge di maggioranza viene meno. L’attitudine al iudicium dell’editore ne verrà potenziata: fra le possibili strategie editoriali si finisce per privilegiare una unica ramificazione, o addirittura un manoscritto, pubblicandone il testo come testo base. > es : ed critica delle ninfe fiorentine

La contaminazione è il caso in cui un testimone non discenda da un unico antigrafo, ma da più esemplari, collazionati all’atto della copiatura, o inquinato da interventi di correzione “a memoria”. Si verificano quindi fenomeni di trasmissione orizzontale del testo. Il manoscritto che riporta varianti al testo provenienti da un altro ramo della editio variorum.tradizione

è definito come una tradizione diacronica d'autore. Consideriamo la tradizione diacronica d'autore come un momento 1 degli abbozzi a un momento finale dell'edizione definitiva. Questa tradizione prevede che da un archetipo alfa il testo venga copiato in diversi manoscritti che però stanno in linea orizzontale l'una con l'altra, facendo parte dello stesso momento di redazione, anche se sono state realizzate in momenti diversi, perché lo stadio redazionale è lo stesso. Ci sono però due casi all'interno della tradizione di copia che consideriamo mobile: - Archetipo mobile: la presenza di una situazione stemmatica che si determina quando la tradizione non sia riconducibile ad un archetipo unico, ma ad un capostipite che è incorso in correzioni o guasti, addirittura conserva relitti di più stesure originali. - Originale mobile: il caso in cui le condizioni della tradizione facciano sospettare l'esistenza di un autografo che ha subito nel tempo correzioni d'autore.

o addirittura la presenza di più originali).

Archetipo mobile – casi in cui lo stemma faccia capo ad un archetipo corretto oguastatosi nel tempo, o che addirittura conserva relitti di più stesure originali.

Originale mobile – duplice tradizione del testo corrispondente ad una duplice redazione del testo. Originale che è stato modificato per esempio per volontà dell’autore, che ha dato vita a due testi diversi appartenenti a due tradizioni diverse.

Cosa in cui le condizioni della tradizione ci facciano pensare ad un autografo che ha subito nel tempo correzioni d’autore organiche, o addirittura la presenza di più originali.

- testi popolari

La tipologia tradizionale e rielaborativa dei (tradizione popolare).

Tradizione popolare rielaborativa = propria dei testi popolari, prevede che del testo originario si traggano copie differenziate, ciascuna delle quali finisce per rappresentare una diversa redazione dell’opera. È il caso

Per esempio dei cantari. La prima tradizione classica è legata all'oralità, così come quella italiana dei cantari; in questa idea di tradizione popolare si perde il senso dell'originale unico, ma abbiamo tanti testi diversi (mobili, in movimento) che fanno capo a tante redazioni diverse. Anche qui non si può applicare Lachmann perché non abbiamo un'edizione di riferimento, perché non esiste un originale d'autore.

EDIZIONE CRITICA BASATA SU UN SOLO TESTIMONE (non autografo)

Usciti dall'ambito della tradizione plurima di copia il 'metodo di Lachmann' perde di efficacia. Per la realizzazione di un'edizione critica di un'opera letteraria avente una sola testimonianza conosciuta e non autografa, l'editore è costretto ad applicare il metodo di Lachmann in modo esaminato, + divinato molto semplificato: per individuare i possibili guasti della fonte (congettura), per sanarli. In presenza di testi

arcaici sarà poi sempre necessario adattarne il sistema grafico a quello attuale. In casi estremi poi l'editore dovrà dotare l'opera di un titolo anepigrafico di cui essa risulti priva (testo) o addirittura attribuirla ad un autore se esso è anonimo). Non è indicato (testo) PUBBLICARE UN AUTOGRAFO:
  1. attribuire all'autografo una resa ortografica e tipografica attuale (fondamentale massimo rispetto della grafia)
  2. analizzare le eventuali varianti d'autore, distinguendo il caso in cui la variante costituisca la lezione ulteriore e definitiva rispetto a quella accolta dal testo o costituisca invece una tappa di riflessione e di elaborazione dell'autore.
  3. analizzare gli errori (presenza possibile anche in autografi). Ci si deve chiedere se e come correggerli.
LA FILOLOGIA D'AUTORE: Riguarda metodi e probabilità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cateprati26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia della letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Florimbii Francesca.