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SCAMBIO DI GAS E REGOLAZIONE DELLA
VENTILAZIONE
Se la diffusione dei gas risulta compromessa o se il trasporto di ossigeno è insufficiente
insorge un condizione di ipossia che si accompagna spesso ad una condizione di
ipercapnia (elevate concentrazioni di biossido di carbonio). Per evitare queste due
condizioni l'organismo utilizza dei sensori che controllano la composizione del sangue
arterioso e rispondono a 3 variabili:
• Ossigeno che deve risultare adeguato a sostenere la produzione di ATP
• Anidride carbonica che ad alti livelli provoca la sedazione del sistema nervoso
centrale nonché l'abbassamento del pH
• pH monitorato in particolare quello del plasma e la sua regolazione è a carico delle
variazioni della ventilazione
Quando l'aria raggiunge gli alveoli ossigeno e anidride carbonica diffondono dallo spazio
alveolare nel sangue. I gas si spostano da regioni a pressione parziale maggiore verso
regioni a pressione parziale minore; la pressione alveolare di ossigeno normale a livello
del mare è di 100mmHg, la pressione parziale di ossigeno del sangue venoso che arriva ai
polmoni è di circa 40mmHg. Il processo di diffusione dell'ossigeno arriva all'equilibrio
quando la pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso che lasci ai polmoni è pari a
quella atmosferica. Quando il sangue arterioso arriva ai capillari sistemici il processo si
inverte; in una cellula in condizioni normali la pressione parziale di ossigeno è mediamente
40mmHg, il sangue arterioso vi arriva con pressione parziale di ossigeno di circa
100mmHg quindi il gas diffonde dal sangue alle cellule. Al contrario la pressone parziale di
anidride carbonica nei tessuti è maggiore che nei capillari sistemici a causa della
produzione del metabolismo cellulare. La pressione parziale media di anidride carbonica di
una cellula è di 46mmHg mentre quella del sangue arterioso è di 40mmHg, questo
gradiente determina un flusso del gas netto verso il sangue fino al raggiungimento
dell'equilibrio che si ha quando anche la pressione parziale del gas nel sangue è di circa
46mmHg. A livello dei capillari polmonari il processo si inverte poiché il sangue venoso che
trasporta l'anidride carbonica ha una pressione parziale di circa 46mmHg e la pressione
alveolare di anidride carbonica è circa 40 mmHg.
Le variabili che influenzano l'efficienza dello scambio alveolare dei gas sono:
• Diminuzione della pressione parziale di ossigeno alveolare
• Passaggio dei gas tra gli alveoli e i capillari problematico
• Perfusione adeguata agli alveoli
Vi sono 2 cause possibili della diminuzione di pressione parziale di ossigeno: l'aria
inspirata ha un basso livello di ossigeno o la ventilazione polmonare risulta inadeguata. Il
fattore che influenza più di tutti il contenuto di ossigeno dell'atmosfera è l'altitudine, la
pressione parziale di ossigeno diminuisce proporzionalmente all'altitudine. Se la
composizione dell'aria risulta normale ma la pressione parziale di ossigeno alveolare è
bassa allora la causa è un disturbo della ventilazione noto come ipoventilazione.
Se l'ipossia non è causata da una ipoventilazione il problema risiede nello scambio dei gas
tra gli alveoli e il sangue. Il passaggio di ossigeno dagli alveoli al sangue richiede la
diffusione attraverso la barriera costituita dalle cellule alveolari di tipo I e dall'endotelio
capillare. Lo scambio di ossigeno obbedisce alle stesse regole della diffusione semplice e
la velocità di diffusione risulta direttamente proporzionale all'area disponibile di scambio, al
gradiente di concentrazione del gas e alla permeabilità della membrana al gas nonché
inversamente proporzionale alla distanza di diffusione.