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LA POETICA

UN POETA ISOLATO - Nel panorama della lirica italiana del primo Novecento l’opera di Saba, con la sua predilezione

per le tematiche quotidiane e con il suo tono prosastico e dimesso, costituisce una vistosa accezione tanto da apparire

La marginalità della poesia sabiana è strettamente connessa del poeta, legato per

inattuale. all’origine triestina

nascita e cultura a una città che, a fine Ottocento, era ancora parte dell impero austro-ungarico e che diventerà

italiana solo nel 1918. La formazione culturale di Saba, condotta in gran parte da autodidatta, avviene quindi in un

sia dalle esperienze poetiche post-simboliste sia dalle accese sperimentazioni

ambiente letterario lontano

avanguardistiche che influenzano Ungaretti e, più tardi, gli Ermetici.

Estraneo ai nuovi fermenti culturali che interessano l’Italia, Saba è invece influenzato dalle forme della tradizione

da Parini a Foscolo a Leopardi, come pure dai libretti d’opera dell’800.

poetica italiana sette-ottocentesca,

La di Trieste favorisce d’altro canto il precoce contatto con gli stimoli più innovativi

vocazione mitteleuropea

provenienti dall’area di lingua tedesca: egli si accosta così alla lettura diretta del filosofo (interpretato in

Nietzsche

un’ottica opposta rispetto al superomismo dannunziano) e soprattutto di S. la cui influenza farà di Saba,

Freud,

secondo la celebre definizione di Contini, un poeta .

psicoanalitico prima della psicoanalisi

Rispetto all’ambiente italiano Saba si pone come un autore al tempo stesso arretrato e originalmente innovativo,

condividendo la sorte che era già toccata a un illustre triestino, Italo Svevo. Non a caso l’opera di Saba comincia ad

essere apprezzata soltanto negli quando la rivista Solaria ne promuove la conoscenza.

anni Venti e Trenta,

LA POESIA ONESTA - Fedele al proprio ideale poetico, Saba si mantiene lontanissimo dalle pose estetizzanti di matrice

dannunziana così come dal culto della parola pura , affidando invece alla poesia una profonda funzione conoscitiva,

legata all’espressione delle A differenza dei poeti simbolisti, tuttavia,

verità più profonde ed essenziali dell’esistenza.

egli non si propone di indagare astrattamente il mistero che si cela dietro la realtà, ma intende confrontarsi con gli

a partire dalla propria esperienza individuale. Secondo quanto egli

aspetti più quotidiani e concreti dell’esistenza,

stesso afferma nell’articolo rifiutato dalla rivista fiorentina la Voce nel 1911 e

Quello che resta da fare ai poeti,

pubblicato postumo nel 1959, compito dell’artista è produrre una che, a partire da una sincera

poesia onesta

autoanalisi della propria interiorità, sia in grado di ritrovare al di là delle apparenze la verità che giace al fondo di

Saba rifiuta l’ossessione per

ciascuno, i sentimenti più intimi e le pulsioni profonde che accomunano tutti gli uomini.

la cura formale e privilegia la ricerca di una verità tutta terrena, guidata da un’esigenza etica di chiarezza espressiva.

Il poeta ha il dovere di essere onesto con il lettore, ma per farlo deve prima esserlo con se stesso cercando in lui verità

oscure e nascoste. Si parla di scandaglio ( psicanalisi). Tale verità si riconosce nel freudiano principio di piacere

nell’eros.

LA POESIA DEL QUOTIDIANO - Il terreno di questa ricerca è costituito, nei versi di Saba, dall’adesione alla realtà

nei suoi aspetti apparentemente più umili e dimessi. La sua poesia mostrando una

concreta celebra il quotidiano,

partecipazione affettiva profonda per tutto ciò che lo circonda, ritratto nei suoi caratteri di peculiare unicità: gli

oggetti più semplici, come il vino e il pane; la città di gli le persone amate, prima fra tutte

Trieste; animali domestici;

la moglie Lina.

La rappresentazione della quotidianità dell’esistenza non si risolve nel gusto del bozzetto realistico o nell’oggettività

descrittiva, ma si carica di un questo tipo di rappresentazione consente di riconoscere nella

valore emotivo profondo:

semplice esistenza delle cose una tutte le creature. Ricollegandosi al lezione dei

forza profonda che unisce e affratella

crepuscolari, Saba si contrappone nettamente al carattere lirico ed elitario della poesia simbolista ed ermetica, al fine

di recuperare una visione realistica e volutamente prosaica della realtà. Saba, anzi, è stato considerato come il

caposcuola dell’Antinovecentismo, filone poetico alternativo alla parola pura e al lirismo dominanti nella lirica

novecentesca. –

POESIA E PSICOANALISI Il desiderio di ricercare ed esprimere con umile onestà verità profonde di valore universale

viene condotta da Saba a partire dall’osservazione della realtà e dallo scandaglio della indagata

propria interiorità,

con metodi che riprendono le che il poeta aveva sperimentato nella terapia condotta

teorie psicoanalitiche freudiane,

con il dottor Weiss. Come scrive in una lettera del 1929 a Giovanni Comisso, la psicoanalisi è un importante strumento

in generale, poiché è in grado di portare alla

di conoscenza del proprio io e della psicologia dell’animo umano

coscienza dei fatti, o meglio, dei sentimenti rimossi; e dare quindi alla coscienza dell’uomo una maggiore estensione in

profondità . intesa come autoanalisi assume per Saba una funzione al tempo stesso

La poesia terapeutica e

in quanto permette di portare alla luce, da un lato, (legata, come

conoscitiva, l’origine della sua personale nevrosi

sostiene Freud, ai traumi infantili) e, dall’altro, e costituisce il

la pulsione dell’eros che accomuna tutte le creature

movente inconscio del loro agire. In ottica psicoanalitica, quindi, la matrice autobiografica che sta alla base della

poesia di Saba diviene il punto di partenza di una ricerca più ampia che riguarda non solo il poeta ma tutti gli uomini.

IL DOLOROSO AMORE PER LA VITA A partire dall’analisi dell’inconscio e della personale vicenda interiore, Saba

individua la radice del proprio malessere nei primi anni di vita, nell’antitesi tra la figura di un gaio e leggero

padre

ma assente e di una oppressiva e rigida, come pure nel contrasto tra le due figure femminili della sua infanzia,

madre

la (la balia) e la . Questi scompensi psicologici creano nel poeta il senso di una

madre di gioia madre mesta

di una lacerazione che lo induce a guardare alla vita come a una continua alternanza

dolorosa e insanabile scissione,

tra desiderio di essere amato e timore di nuove sofferenze. Questa compresenza di angoscia e

tra gioia e dolore,

desiderio si riverbera sulla percezione di tutta la realtà, in cui secondo Saba, influenzato anche dalla rilettura di

Nietzsche, convivono in un nodo inestricabile che sta al fondo di ogni individuo e che

elementi postivi e negativi

costituisce l’essenza stessa più profonda dell’esistenza. Come scrive in Ulisse, una delle sue ultime liriche, il poeta non

si sottrae a questi contrasti, pronto a sperimentare tutto ciò che comporta il doloroso amore per la vita .

In Saba è del resto costante il desiderio di comunicazione aperta e cordiale con il lettore, l’esigenza sincera di sentirsi

parte di una comunità ampia e solidale e di esprimere valori nei quali ciascuno si possa riconoscere. La poesia svolge

quindi per Saba anche una funzione sociale, legata al tentativo spesso frustrato di superare il proprio isolamento e di

identificarsi con il prossimo, nel desiderio di vivere la vita di tutti, d’essere come tutti gli uomini di tutti i giorni .

IL CANZONIERE

Prima edizione ( 1921).

In un primo momento voleva chiamarlo Chiarezza .

L’EDIZIONE definitiva (1945) dell’opera è divisa in che sono a loro volta raggruppate in (la

sezioni, tre volumi

tripartizione si richiama al modello della dantesca, ma anche al di d’Annunzio), che

Commedia Poema paradisiaco

corrispondono ai più ampi archi di sviluppo temporale della È formato da 3 volumi

giovinezza, maturità e vecchiaia.

divisi in 25 sezioni: i primi due da 8, l’ultimo da 9.

Per il Canzoniere si può parlare di in quanto narra la storia di una vita. Questi due aspetti sono

un’opera unitaria

fondamentali e hanno spinto Saba a definire l’opera .

un romanzo

Il critico Lavagetto sostiene che la poesia di Saba rientra in una di cui non devono sfuggire le

trama narrativa,

reciproche connessioni. L’opera deve essere valutata nel suo complesso come in cui ogni parte si

romanzo di una vita,

giustifica e chiarisce a vicenda.

CFR. LUPERINI A2 PP.138-139 I TEMI PRINCIPALI

La poesia sabiana non obbedisce a un programma di mimesi del reale, di imitazione del vissuto, esprime piuttosto un

intenso che il poeta costantemente avverte. Il poeta è sacerdote dell’eros perché esso accomuna

amore per la vita

tutti gli uomini. Vi sono relazioni tematiche tra le sezioni. Vi è anche la tendenza alla circolarità.

LA CITTA’. Le poesie di ambiente triestino mostrano ad esempio una cordiale adesione alle vicende quotidiane degli

altri. Queste aperture all’esterno presuppongono anche lo sforzo di superare un isolamento che nasconde in sé tracce

Il desiderio di tuffarsi nella vita di tutti è la

di profondo dolore ed angoscia. riscoperta di un senso di partecipazione

che non ignora la solitudine e l’esclusione dell’individuo. Trieste è amata per la sua vivacità, ma anche nei luoghi in cui

il poeta può isolarsi. Nella poesia Saba esprimerà

Il Borgo il desiderio improvviso d’uscire/di me stesso, di vivere la

, ma non mancherà di sottolineare di essere stato

vita/ di tutti, /d’essere come tutti/gli uomini di tutti/i giorni solo

. Saba si contrappone all’aristocraticismo dannunziano e alla sua idea di poeta-vate.

con il mio duro /patire

LA DONNA. La città appare strettamente legata alla In la donna, Lina, è

A mia moglie

presenza femminile.

paragonata agli animali del cortile quasi a suggerire l’idea dell’eros come elemento della natura e delle sue forze

profonde. Al tema della donna si legano quelli della e della L’abbandono da parte del padre e la

maternità famiglia.

durezza della madre che induce il bambino a riversare tutto il suo amore sulla balia sono tutti elementi presenti nelle

pieghe della poesia. Nella moglie Saba cerca anche un sostituto all’immagine materna, mentre altrove la figura

femminile sembra proporsi come quella della donna amante e della donna fanciulla. Queste immagini non

esauriscono il panorama delle presenze femminili nel Canzoniere: oltre alle poesie dedicate all’affetto per la figlia

Linuccia compaiono anche i vers

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ImmaI98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura moderna e contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Acocella Silvia.