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Vincoli:
1. Incastro: no CIR. 3 Gdv
2. Cerniera: CIR sulla cerniera. 2 Gdv (consente rotazione attorno al proprio
perno)
3. Carrello: CIR sulla perpendicolare. 1 Gdv (rotazione attorno al perno e
traslazione sulla retta di scorrimento).
CIR all’infinito sulla perpendicolare.
4. Pattino: 2 Gdv ( traslazione sulla retta
di scorrimento ). Ci nematicamente equivalente a due carrelli.
2 CIR all’infinito 1 GdV (traslazione verticale e orizzontale).
5. Bipattino:
Valutazione vincoli gradi di libertà:
GdV< GdL ipostatico
GdV> GdL iperstatico
GdV=GdL isostatico
Anello chiuso : 3 vincoli interni che possono essere rimossi senza modificarne
l’equilibrio = 3 GdL residui + arco a 3 cerniere non allineate.
Labilità: La condizione di uguaglianza tra GdL e GdV è una condizione necessaria
ma non sufficiente affinchè la struttura sia in equilibrio, deve inoltre essere impedita
ogni possibile mobilità, anche solo virtuale. Se tale condizione non è verificata la
struttura si dice labile.
Statica: Forze e sistemi di forze, momenti, reazioni vincolari, condizioni di equilibrio
(aspetti concettuali ed applicativi con riferimento agli elementi delle macchine);
applicazioni relative ad alberi, assi, supporti.
Reazioni vincolari: sono tante quanti i GdV del vincolo
Reazioni vincolari + forze esterne= sistema di forze in cui deve essere garantito
l’equilibrio= STATICA DEL CORPO RIGIDO
Equilibrio corpo rigido:
Enunciato: Se un corpo o un sistema di corpi inizialmente in quiete rimane in
equilibrio (anche se soggetto a un sistema di forze), il corpo è in uno stato di
equilibrio.
∑M=0 ∑F=0 condizione necessaria e sufficiente per l’equilibro di un
corpo rigido.
Azioni interne:
Diagrammi delle azioni interne (azione assiale, taglio, flessione, torsione) in
strutture isostatiche a geometria piana, con carichi applicati anche fuori piano.
Azioni interne: nei corpi rigidi caricati di forze esterne si generano dei sistemi
di forze interne dette azioni interne
N= azione assiale
T=azione di taglio
Mf= momento flettente
La derivata del momento è il taglio (a meno del segno dovuto alle convenzioni).
Strutture reticolari: strutture con forze applicate esclusivamente ai nodi
3D
Analisi dello stato di sforzo piano: Definizione delle sollecitazioni principali.
Cerchi di Mohr. Determinazione delle sollecitazioni principali a partire da stati di
sforzo generici piani e viceversa. Determinazione dello stato di sforzo in sezioni di
elementi di macchine caricati anche fuori dal proprio piano.
Stato di sforzo:
Tridimensionale (seppur puntuale)
Ha proprietà locale
Componenti di sforzo: (3 componenti normali, 6 tangenziali)
Tensore: Definisce lo stato di sforzo
Convenzione:
Tetraedro di Cauchy: a partire dal tensore è possibile ricavare gli sforzi passanti per
qualsiasi piano appartenente al punto.
S= sforzo (x,y,z)
σ
Sforzo normale: = nS (somma delle proiezioni di S
n
in direzione n)
τ=sqrt(|S|
2 n2
Sforzo tangenziale: -σ )
Direzioni particolari in cui τ
Sforzi principali: si annulla (cioè S ha solo componente
lungo n). Risolvendo il problema degli auto valori trovo: σ <σ <σ (tre auto valori
I II III
detti direzioni principali-, ortogonali tra loro, lungo cui lo sforzi tangenziali sono 0)
Cerchi di Mhor: Metodo grafico per trattare lo stato di sforzo.
Formule da ricordare:
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