vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Ricezione critica di Othello
Per quanto riguarda la ricezione critica, concentriamoci sul fatto che Othello sia moro, che l'eroe tragico abbia un'appartenenza diversa da quella del pubblico dello stesso Shakespeare e di tutti gli altri personaggi del dramma.
Ricordiamo Thomas Rymer che condanna Othello con il problema della giustizia poetica che è assente da questo testo: è sbagliato a partire dalla presenza di un moro.
Solo l'anno dopo, Gildon risponde a Rymer con un titolo molto lungo. Dice il contrario di Rymer e ci offre un'altra ideologia nella stessa epoca (noi possiamo determinare delle caratteristiche di un'epoca, di una cultura, quelle caratteristiche non sono mai assolute): "se c'è un dovere del poeta, quello è di rappresentare le cose come sarebbe giusto che fossero non come sono effettivamente. Nella realtà ci scandalizzeremo se una bianca sposa un moro? Ma il poeta deve dirci le cose come dovrebbero."
La visione di Rymer viene poi ripresa da Coleridge, poeta romantico: impossibilepensare che Shakespeare abbia pensato a un nero che fa innamorare una veneziana.Non è concepibile. Coleridge scrive per pronunciare un discorso contro la schiavitùperò poi non riesce a vedere la possibilità di un nero e una bianca che si amino. Eaggiunge: “Shakespeare si sarebbe proprio sbagliato a
“Coleridge sta difendendo la sua idea che Othello non sia un ‘veritable negro’ ma abbia un colore della pelle leggermente diverso ma non un nero puro. “Sennò dobbiamo pensare che Shakespeare era un ignorante, non aveva idea, era fuori dall’epoca in cui scriveva.” L’epoca in cui Shakespeare scrive è l’epoca in cui se si sa qualcosa dei neri, si sa che essi erano schiavi. Allora egli da dove si inventa questo moro generale riconosciuto a Venezia? Un moro che dichiarerà di avere nobili natali, di origine aristocratica? Coleridge non lascia spazio alla possibilità di inventare qualcosa che non viene solo dalla cultura del tempo: neri=schiavi. E invece non dobbiamo pensare a Othello come nero d’Africa ma come moro: il moro medio-orientale, il turco, ci spostiamo in Asia, ci allontaniamo dall’Africa nera. Da dove viene questa intolleranza di Coleridge nei confronti di quel veritable negro?”
Viene da quello che stava succedendo a inizio 800 a proposito della tratta degli schiavi da parte dell'Inghilterra:2 date: 1807: Act for the abolition of the slave trade. Ci sono stati una serie di tentativi per fare passare quest'atto ma veniva sempre bocciato prima in parlamento il quale non decideva. Siamo nell'epoca di Coleridge: questa blackness diventa essere mori, essere guerrieri mori. Il moro nero è invece più associato alla barbarie, alla schiavitù. Finchè Othello è un valoroso generale, prima ancora dell'inizio dell'I atto, apprendiamo che Othello è ben accetto altrimenti non avrebbe fatto il generale. E' quando si scopre che lui ha sposato Desdemona che cambiano le cose. Come contestualizzare la visione di Coleridge e questa sua volontà di "schiarire" Othello? Othello non è nero africano, è moro. Lo fa Edmund Kean, recita ai primi dell'800 e Edmund Kean è un.Famoso Othello. Potrebbe anche essere un turco soprattutto per il copricapo e sciabola. I tratti non sono di un africano, del veritabile negro. Tra l'altro c'è qualcuno che quel moor lo legge proprio in questo modo: moor semplicemente un po' più scuro di carnagione. Poi non è così perché Othello racconta di sé stesso e ci lascia intendere che lui viene proprio da altrove, non è un veneziano più scuro. Perché "scolorire" Othello da parte di Colerdige? È un'età molto sensibile.