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SIEGFRIED SASSOON

Sassoon cercò di rendere l'esperienza di guerra attraverso l'uso di un linguaggio realistico e poco decorativo. L'esperienza di guerra cambiò il suo modo di fare poesia. Come faceva la poesia modernista, anche Sassoon impiegava la tecnica della giustapposizione di elementi diversi tra loro, accostando fatti brutali della guerra con eventi della quotidianità. Il suo è un realismo asciutto e conciso ottenuto tramite l'uso di ironia e discorso diretto. Come Owen, anche Sassoon si allontana via via dalla rappresentazione patriottica della guerra che la glorifica e la idealizza. Nel sonetto "Glory of Women" (da "Poems") Sassoon evidenzia la realtà infernale della guerra, l'inevitabilità della ritirata, contrastandola con gli ideali patriottici e con la visione delle donne che vedono nei loro uomini degli eroi non sapendo la crudeltà che questi stanno vivendo.

WILLIAM BUTLER YEATS (1865 – 1939)

Yeats

Nasce a Dublino da una famiglia anglo-irlandese. Si formò sia a Londra che in Irlanda. Fu poeta e drammaturgo. Egli rispecchia la complessità dell'epoca di passaggio in cui si situa. La sua attività letteraria è sempre in costante fermento, complessa e spesso modificata dall'insorgere di nuove riflessioni teoriche e sperimentazioni formali. Il suo impegno nel Celtic Revival (la rinascita della cultura irlandese) lo rendono un poeta di rilievo nel panorama novecentesco. In un contesto di reazione al materialismo della cultura vittoriana, i fondamenti della sua riflessione e produzione sono:

  • La speculazione mistico-esoterica
  • La dimensione del mito, che dalla mitologia irlandese diverrà mitologia universale
  • Un senso profondo della dicotomia dell'universo fondato sugli opposti (fisico e metafisico, sensuale e spirituale, tempo ed eternità)

La sua attività poetica può essere divisa in due periodi. La poesia del

Primo periodo

Periodo che va fino al 1914 ed è caratterizzato dall'adesione ad un tardo romanticismo che segue i precetti dell'estetismo (influenzato dall'incontro a Londra con O. Wilde), per la tradizione folkloristica e la mitologia irlandese. Questa prima poesia risponde al materialismo vittoriano con l'evasione nella contemplazione della bellezza, nel mondo interiore e soggettivo, nella dimensione fiabesca e leggendaria dei miti della tradizione popolare celtica. Lontana dall'essere concreta, la poesia di questo periodo tende al decorativismo e al descrittivismo, risulta evocativa e misteriosa e ricca di atmosfere nostalgiche. Si ricordano i componimenti: The Rose (1893) e The Wind Among the Reeds (1899). Vi si trovano simboli ed espressioni convenzionali e i ritmi sono incantatori e musicali. Nell'ultimo decennio dell'800, l'interesse per il folklore irlandese sfocia nel poema narrativo sulla mitologia celtica: The Wandering of Oisin.

(1889) e The Celtic Twilight (1893).

Transizione

I segni di un cambiamento nella poesia di Yeats si hanno agli inizi del 900 con opere come: The Seven Woods (1904), The green Helmet and Other Poems (1910) e Responsibilities (1914) in cui l'autore personalizza l'uso dei simboli, usa ritmi più colloquiali, un linguaggio improntato più sulla chiarezza, preferendo l'oggettività e i valori sociali che sfociano nella sfera individuale in quanto implicano una dimensione collettiva e unitaria. Al visionario si accompagna l'uomo d'azione interessato alle vicende politiche irlandesi e promulgatore della causa sociale e della cultura irlandese. Si ricordano: Il suo rapporto con la realtà contemporanea si intensifica anche sul versante politico con un certo entusiasmo patriottico durante la sommossa irlandese nella pasqua del 1916 che ispirerà la poesia Easter Rising 1916. Si trovano in questa fase nuovi temi, dalla scena contemporanea ai

Temi personali come la vecchiaia. La poesia del secondo periodo

Il secondo periodo muove in direzione opposta rispetto al primo: dall'evasione nel sogno all'immersione nella realtà verso la poetica modernista. Cambia dunque anche il linguaggio che diviene più realistico con formule colloquiali e oggettive. La volta verso il secondo periodo fu favorita grazie anche all'incontro con Ezra Pound, che lo introdusse alle sue teorie sulla chiarezza e concisione poetica, senza nulla di superfluo, e al teatro Nō giapponese.

Al contempo, Yeats affina le sue conoscenze mistico-esoteriche sviluppando una sensibilità più inclusiva e consapevole relativa alla complessità dell'esistenza. Da qui la necessità di ricorrere a forme poetiche inclusive in grado di coniugare gli opposti che costituiscono la totalità dell'essere. A differenza dei vorticisti, Yeats non si rivolge alla macchina.

Dal 1919 al 1939 Yeats scrive la sua poesia migliore.

Si ricordano: The Wild Swans at Coole (1919) (raccolta di poesie ispirata alle composizioni epigrammatiche del XIX secolo e alla poesia metafisica di John Donne), Michael Robartes and the Dancer (1921) (raccolta di poesia che include Easter 1916 ed è incentrata su temi più intellettuali), The Tower (1928), The Winding Stair and Other Poems (1933), Last Poems (1939), Autobiographies (1926) (scritto autobiografico), A Vision (1925; 1937) (saggio filosofico in prosa sulle sue riflessioni esoteriche e un suo personale sistema filosofico basato sul principio secondo il quale tutto si interrelaziona: storia, teologia, arte, biografia). Il pensiero di Yeats Yeats sviluppò una filosofia dell'universo basata su varie fonti (derivate dalla tradizione esoterica, la filosofia di Gianbattista Vico, quella neoplatonica, la tradizione ermetica e quella dei mistici arabi e indiani) e ideò un complesso sistema di simboli. Non si può parlare di una vera e propria teoria.

Ma piuttosto di un sistema simbolico in costante cambiamento e aggiustamento, volto a dare un ordine al "fascio di frammenti" che è il mondo, cosa che né la religione né la scienza riuscivano a dare. Compito del poeta è dunque quello di mostrare e creare questo ordine. Come afferma Yeats nella poesia Vacillation (1932) l'uomo è fatto di opposti e proprio per questo l'artista deve cogliere questi opposti e conciliarli in unità. In Ideas of Good and Evil (1901), Yeats afferma di credere in tre dottrine, incentrate sull'unità delle parti:

  1. "molte menti possono confluire in un'altra e creare una singola mente"
  2. "gli angoli della nostra memoria sono parte di una grande memoria"
  3. "questa grande mente e grande memoria possono essere evocate dai simboli"

Questa unica Mente e Memoria è una sorta di patrimonio universale che permette il riferimento a simboli e miti condivisi.

E’ un credo metafisico che Yeats coniuga con la magia, l’occultismo e la dimensione del mitologico che va dalla mitologia celtica che diviene mitologia universale in accordo con “l’unità” dell’essere. Il mito assume 3 funzioni:
  1. È un’interpretazione moderna dell’immaginario collettivo
  2. Essendo una dimensione globale e collettiva dà senso e unità
  3. Ripristina l’immaginazione e la capacità di visione annientata dal materialismo.
Il simbolo che per Yeats rappresenta meglio l’unità dell’essere è la spirale conica (“gyre”). E’ un simbolo che implica, conciliandoli, ripetizione ma anche sviluppo. Yeats pensa a due spirali coniche che si intrecciano: una che rende il senso della storia soggettiva e una oggettiva: le età storiche e la vita dell’uomo ascendono la spirale, raggiungono il culmine e muoiono in una spirale opposta. Il movimento dunque.implica: ripetizione del movimento circolare, progresso, ascesa e declino. Le cose mutano, ma ritornano, muoiono, ma rinascono. Questo simbolo (gyre) ricorda negli intenti il "vortex" e permette a Yeats di conciliare gli opposti come cambiamento e immobilità, visione e realtà, unità e opposti, realtà a metafisica. L'essenza dicotomica dell'universo riguarda anche la storia che il poeta considera come un susseguirsi di cicli antitetici della durata ognuno di 2000 anni; la modernità rappresenta la fine del ciclo dell'era cristiana e a cui segue un ciclo in cui domina l'irreligiosità, l'oscurità e la distruzione e l'avvento di una bestia. In ogni ciclo coesistono due forze: una primaria e una antitetica a questa, dunque in ogni ciclo i periodi migliori sono quelli intermedi in cui le due forze si trovano in equilibrio (ad esempio il periodo umanistico-rinascimentale del XV). Il componimento Sailing

to Byzantium (1926, in The Tower) è significativo in quanto illustra il potere eternizzante dell'arte, collocandola in un luogo e un tempo che rappresentano la fase di equilibrio di un ciclo storico del passato. Il poeta sceglie Bisanzio (attuale Istanbul) come simbolo della sfera immortale dell'arte. Grazie all'arte, che è eterna, il poeta può trasformarsi sé stesso in un'opera d'arte diventando anch'egli eterno (il concetto di vita come un'opera d'arte e l'eternità dell'arte di Wilde, tipica delle poetiche moderniste).

Il teatro La produzione teatrale di Yeats è composta da oltre 30 opere e si colloca all'interno del "poetic drama", ossia il dramma in versi (prima di lui, anche Tennyson lo aveva praticato). È un teatro lontano da quello che veniva rappresentato agli inizi del 900 in Inghilterra per forma e contenuti. Egli cercò di far rinascere il teatro

irlandese attraverso il recupero della tradizione popolare, cercando di sensibilizzare gli spettatori alla poeticità della loro stessa lingua e con valori intellettuali ed etici. L'esperimento fu coraggioso, ma non ebbe l'esito sperato. L'eccessiva letterarietà e poeticità rendeva i suoi drammi poco adatti alla messa in scena e poco fruibili al grande pubblico, divenendo dunque colto ed elitario. Nel 1896 l'incontro con Lady Augusta Gregory e con Millington Synge fu fondamentale per lo sviluppo della sua produzione teatrale e per il ruolo attivo che ebbe nel rinnovamento del teatro irlandese. Nel 1899 fondò l'Irish Literary Theatre con Lady Gregory e George Moore e nel 1904 fu direttore dell'Abbey Theatre di Dublino che divenne sede di sperimentazione. La sua produzione teatrale si può dividere in due periodi: i primi drammi sono incentrati sul folklore irlandese e caratterizzati da toni evocativi. L'accento erato da Yeats per l'attrice Maud Gonne, racconta la storia di un uomo che rinuncia a tutto per amore di una donna), e The King's Threshold (1904) (basato su una leggenda irlandese, parla di un poeta che protesta contro l'ingiustizia del re).
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
70 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dario_kat di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Persico Gemma.