Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La vita e le opere di Cesare
Di molte sue opere conosciamo solo i titoli, molte sono andate perdute. Nato a Rieti, morì all'età di 90 anni. Ebbe un'intensa attività intellettuale e impegno politico che lo portò alla pretura e durante la guerra civile si schierò con Pompeo sino alla battaglia di Farsalo. In seguito però Cesare l'incaricò di realizzare una grande biblioteca pubblica di testi latini e greci che fosse al pari delle immense biblioteche reali ellenistiche. Abbiamo tracce delle sue opere "sulla vita del popolo romano" o "le satire minippe", di genere satirico in cui veniva versi e prosa. Fu autore famoso e quando Pompeo venne eletto al consolato chiese lui scrive un trattato su come procedere per convocare il Senato, il consulto dell'assemblea che doveva consigliare il console stesso poiché non aveva alcuna esperienza -> trattato che fu utile anche 40 anni dopo ad Ottaviano quando dovette revisionare l'albo senatorio.
scrisse“Ebdomadi” raccolta di 700 immagini di personalità illustriaccompagnate ciascuna da un epigramma. la sua cultura èricca di influenze elleniche avendo studiato filosofia adAtene. scrisse l'opera “Discipline” dove erano esplorati iprincipali campi del sapere insegnabili come lagrammatica, retorica, geometria, astronomia, medicina. Nel43 a.C. fu iscritto nelle liste di proscrizione per volere diAntonio e Ottaviano interessati a impadronirsi delle suericchezze più che mossi dalla volontà di punire i congiurati-> la sua biblioteca privata venne distrutta ma lui riuscì asalvarsi, proprio il successo di Varrone forse ha causato lascomparsa e la maggior parte delle sue opere: generazionidi autori né condensarono tesi e informazioni in altricontesti senza dichiararne l'origine, oltre ovviamente allosfavore dei padri della chiesa. Le uniche due opere di cui siconserva maggior consistenza sono il
Marco Vipsanio Agrippa:amico di Ottaviano che poi divenne suo genero for ti fice dimolti trionfi militari: si distinse nella battaglia di Filippi nel42 a.C. E nel 37 a.C. divenne console per contrastare sestoPompeo che aveva il controllo del mare intorno allapenisola italiana fece costruire un porto sicuro per le suenavi chiamato portus iulius. sposa la figlia di Cicerone dacui
Nacque Agrippina. Ottaviano combatté contro Sesto Pompeo ma fu sconfitto -> Agrippa fu nominato comandante in capo della flotta e sconfisse Sesto Pompeo a Nauloco nel 36 a.C. Nel 33 a.C. divenne edile e guidò alla vittoria i romani nella famosa battaglia di Azio nel 31 a.C. contro i soldati di Marco Antonio e Cleopatra. Di nuovo console con Ottaviano nel 27 a.C. Costruì il Pantheon. Nel 21 a.C. sposò la figlia di Augusto: il legame tra Agrippa e Augusto è visibile anche sull'Ara Pacis Augustae dove viene raffigurato in processione con la famiglia imperiale. Morto di cause naturali fu Augusto a pronunciare il suo elogio funebre.
Massinissa: nel corso della seconda guerra punica lo scontro con Cartagine si estese oltre l'Italia mentre Siface re della Numidia occidentale si schierò dalla parte dei romani (finoad allora era stato alleato di Cartagine), Gala re della Numidia orientale si schierò saldamente con i cartaginesi inviò il
Figlio di Massinissa, combatté insieme a un contingente contro i romani in Spagna, impedendo l'arrivo dei rinforzi inviati da Siface e vincendo lo scontro. Nonostante l'iniziale schieramento con Cartagine, Massinissa incontrò Publio Cornelio Scipione l'Africano e promise a lui fedeltà. La sua grande esperienza di comandante di cavalleria fu preziosa per le truppe romane e la vittoria a Zama nel 202 a.C. pose fine alla seconda guerra punica. Dopo ciò, Scipione gli affidò il controllo del luogo sconfitto e egli ottenne il titolo di re di Numidia. Fu di aiuto ai romani sostenendo economicamente campagne militari oltremare, offrendo sostegno in operazioni offensive-difensive e rifornendo i soldati di viveri. Centrale fu il suo ruolo nella terza guerra punica, nonostante la sua età avanzata, rimanendo sempre leale a Roma. Alla sua morte, il regno fu guidato frammentariamente dai suoi tre figli legittimi (si dice infatti avesse in totale 44 figli) -> la forza del Regno.
tornò col nipote Giugurta che fronteggerà i romani.
Plator: artigiano vasaio originario di messapia emigrò a Teano dove aprì una bottega e firmò alcune sue opere in osco, umbro e greco, ma probabilmente conosceva anche il latino. Lo score di stampo europeo aveva un suo alfabeto ed era diffusa in Italia centro-meridionale. Lo conosciamo grazie a documenti epigrafici di ambito funebre o in contesti politico-amministrativi, oppure su testi religiosi. È un esempio del multilinguismo presente intorno a Roma, esempio anche della migrazione di molti uomini in cerca di fortuna, trasferendo i propri beni e i propri saperi, favorendo così uno scambio di culture e dimostrando la convivenza pacifica di popoli diversi. Poche fonti su di lui ci indicano un uomo dalla vita modesta, lontano dalla politica, ma una vita ricca di rapporti sociali, culturali ed economici. Trasferendosi apprendere nuove lingue e nuove tecniche per la lavorazione della ceramica.
Ponzio Telesino: condottiero
siamo nel periodo della guerra sociale conclusa nel 89 a.C. E che vedeva scontrarsi Mario e Silla, ma i sanniti sono duri ad accedere e così vengono sconfitti da Silla che attua un massacro di massa dei soldati di telesia morto in battaglia. Silla ha mostrato così la sua politica del terrore ai nemici: quello è ciò che meritano i nemici della res publica. Publio Nigidio Figulo: di origine plebea forse il cognome figulo significa vasaio e derivava dalla sua dimostrazione della rotazione della terra su se stessa come la ruota utilizzata dai vasai. Illustre dotto conoscitore dell'astrologia, aderì al pitagorismo e praticava la magia facendo profezie. Lo studio dei corpi celesti e dei loro moti equivaleva a indagare le sedi celesti degli Dei per cuiEra considerata una scienza e scrive vari trattati sull'argomento. La sua adesione al pitagorismo fu dovuta all'osservazione della natura riscontrando significati numerologici. Nel 63 a.C. partecipò alla repressione della congiura di Catilina e nel 58 a.C. fu pretore battendosi per il ritorno di Cicerone. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo si schierò con quest'ultimo quindi a seguito della vittoria di Cesare fu da lui esiliato e morì poco dopo nel 45 a.C.
Publio Sittio: capo dell'esercito mercenario romano che durante la guerra civile fra Cesare e Pompeo si trasferì in Africa dove fu parte attiva nella vittoria contro il regno di Numidia che venne in parte assegnato a lui da Cesare ma decise di suddividere il territorio tra i suoi soldati. Purtroppo, in seguito il figlio dell'ultimo re di Numidia eliminò Sittio e si impadronì del trono e del Regno.
Publio Valerio Pubblicola (Valesios): figura politica importante che nel 509 a.C.
Diventa consolenoto per la saggezza, la moralità e la generosità verso i poveri. Di lui parla Plutarco nelle "Vite parallele", oltre alla fonte di Livio.
Scoprì una congiura poco dopo l'inizio della Repubblica che aveva come fine di restaurare la monarchia; così raduna una forza privata di armati e interviene per stroncare il pericolo. Ma il popolo lo critica aspramente per il suo stile di vita lussuoso, così fa demolire la sua villa dando nuovo valore alla sua immagine e ottenendo il consenso.
Durante una dura campagna militare contro i sabini nel 504 a.C., cerca l'appoggio del potente locale Attio Clauso invitandolo a migrare a Roma e così questo fece -> da lui discenderà la famosa gens Claudia.
Abile al governo in difesa della città, combattendo contro Porsenna, re di Chiusi, che ospitava Tarquinio il Superbo in attesa di tornare a Roma. Molto devoto ai suoi cittadini -> il nome infatti significa "amico del popolo". Le fonti dibattono.
Diventò censore. Quinto Fabio Pittore: il cognome "Pittore" è dovuto al fatto che un suo antenato affrescò il tempio della dea Salus nel 304 a.C. Ed esso fu tanto apprezzato da essere così soprannominato, nome che poi vennero additati dai suoi discendenti.
È stata rinvenuta un'iscrizione contenente nomi di autori e opere da loro scritte, fra cui emerge Fabio Pittore che pare abbia scritto un'opera storica su Roma in lingua greca risalendo alla Fondazione di Roma. È considerato il primo storico romano che utilizza il greco poiché lingua autorevole per la letteratura.
Della sua vita sappiamo che partecipò alla guerra contro i Galli nel 225 a.C. La quale finì...