Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 56
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 1 Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle Relazioni internazionali, prof. Dundovich, libro consigliato Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, Varsori Pag. 56
1 su 56
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CRISI DELL'OCCIDENTE

Di fronte all'evidente egemonia occidentale nel sistema internazionale, alcuni Paesi del 3° mondo diedero vita nel '62 al cosiddetto "gruppo dei 77" nella speranza di poter avere voce in capitolo nell'ONU. Nel '64 si tenne la United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD) che sarebbe poi rimasta come foro permanente di discussione, nell'ambito della quale si iniziò a parlare di un "nuovo ordine economico internazionale". Nel 1960, per scalfire il monopolio petrolifero occidentale delle 7 sorelle, alcuni Paesi produttori di petrolio crearono l'OPEC a cui nel '68 seguì l'OAPEC. Nel '71 l'Algeria di Boumedienne, seguita dalla Libia di Gheddafi, nazionalizzava l'industria petrolifera. Con la guerra del Kippur nel '73 i Paesi dell'OAPEC risposero al sostegno americano verso Israele con un embargo petrolifero nei confronti degli USA: il prezzo del petrolio crebbe del 70% innescando

Unapesante crisi economica che mise per la prima volta l'Occidente alle dipendenze delle decisioni del 3° mondo. Le reazioni occidentali furono confuse. Gli USA, che erano sia consumatori che produttori di petrolio, si opposero rigidamente all'azione dell'OPEC, mentre gli europei tentarono la via negoziale con i singoli Paesi OPEC nell'aspettativa di mantenere le forniture di petrolio. Anche lo shock petrolifero, sommato alla crisi della presidenza Nixon, alle diverse vedute economiche ed altri fattori, contribuì alla crescente autonomia europea rispetto all'alleato americano. Nel 1975 la Comunità europea concluse gli accordi di Lomé con più di 40 Paesi ACP (ex colonie europee in Africa, Caraibi e Pacifico): era previsto libero accesso dei prodotti agricoli e industriali dei Paesi ACP nella Comunità, ma questi avrebbero potuto limitare l'ingresso dei prodotti europei nei loro territori se giudicato contrario ai loro interessi.

(principio di "non reciprocità"), in più gli ACP avrebbero avuto i loro introiti garantiti in caso in cui i prezzi delle loro materie prime avessero subito bruschi ribassamenti sul mercato internazionale. Era questo un approccio al commercio internazionale "solidale" che in realtà nascondeva i veri interessi europei - i prodotti agricoli degli ACP, salvo rare eccezioni, non erano concorrenziali rispetto a quelli degli agricoltori europei; per la FRA, grande promotrice degli accordi, questo era un modo per rafforzare la France-Afrique (la sua influenza sull'Africa subsahariana). L'integrazione europea proseguiva anche sul piano politico: con la dichiarazione di Copenaghen l'Europa dei 9 affermava di voler creare una propria "identità politica". Intanto a metà anni 70 Pompidou veniva sostituito da Giscard e Brandt si dimetteva (si scopri che uno dei suoi più stretti collaboratori era un agente dellaDDR) rimpiazzato da Schmidt: i 2 proseguirono l'avvicinamento franco-tedesco che portò nel 1978 alla creazione di un Sistema monetario europeo (SME), embrione della valuta comune. Nel mentre, cresceva la crisi USA. Nel 1971 il NY Times pubblicò i cd "Pentagon Papers", documenti segreti che svelavano falsità riferite dalle amministrazioni USA al Congresso e ai cittadini in merito alla guerra in Vietnam. Preoccupato per questa fuga di notizie, Nixon autorizzò FBI e CIA ad azioni di spionaggio anche a danno di alcuni cittadini giudicati sospetti. Nel pieno della campagna elettorale, la polizia scoprì un gruppo di ex agenti e criminali comuni nel complesso residenziale Watergate: nel '73, grazie a due giornalisti del Washington Post, l'attività di spionaggio fu messa in luce e un anno più tardi Nixon fu costretto a consegnare i nastri che provavano il suo coinvolgimento. Dopo l'avvio della procedura di impeachment, diede ledimissioni sostituito da Gerarld Ford. Tra il 1974-77 nacquero due commissioni d'inchiesta che esaminarono le "deviazioni" compiute da CIA ed FBI nelle covert operations. Il tutto ebbe esiti molto negativi nelle relazioni tra USA e i suoi alleati europei. Gli USA si piegarono in un atteggiamento "neoisolazionista" e svilupparono una politica estera non più spregiudicata e determinata come la precedente: sintomo fu la caduta di tutta l'Indocina in mano al comunismo. La cosi detta "sindrome vietnamita" avrebbe indotto gli USA a rifiutare il coinvolgimento in qualsiasi altra crisi regionale per il timore che si trasformasse in un "nuovo Vietnam". Il Vietnam veniva così unificato e molti vietnamiti del sud morirono nel tentativo di fuga verso l'Occidente. Di conseguenza, i Khmer rossi conquistavano la Cambogia attuando una politica sanguinaria. Infine anche in Laos i guerriglieri del Pathet assumevano il potere. In Europa invece

si temeva un'evoluzione filosovietica:

In Portogallo, retto dagli anni 30 da Salazar, c'era ancora arretratezza economica e sociale. Salazar morì nel 1970 e fu seguito da un suo seguace, Caetano. Nell'esercito si era intanto formato un gruppo di giovani di ispirazione terzomondista che nello stesso anno rovesciarono pacificamente il potere di Caetano sostenuti dal popolo ("rivoluzione dei garofani"). Si aprì una fase di nazionalizzazioni di industrie e banche e si concesse immediata indipendenza all'impero coloniale portoghese. *(vedi sotto) Tutto ciò suscitò i timori che Lisbona potesse diventare una nuova Cuba europea

Cipro, colonia britannica dal 1870, aveva trascorso un periodo sotto il dominio ottomano per poi diventare importante area strategica inglese nella 2a GM. Dopo la guerra, molti ciprioti chiedevano l'annessione alla Grecia, altri alla Turchia. Londra si oppose perché intenzionata a mantenere le sue basi

militari - con il trattato di Zurigo si stabilirà che Cipro sarebbe stata indipendente, Londra avrebbe mantenuto le Basi, e UK, Turchia e Grecia avrebbero garantito gli equilibri. Si aprirono subito scontri interetnici, con Grecia e Turchia che sostenevano le rispettive comunità.

In Grecia dagli anni 60 era in atto uno scontro politico aspro tra monarchia e un partito di centro-sinistra, sfociò in episodi di gran violenza come l'uccisione del deputato di sinistra Lambrakis. Nel 67 un colpo di Stato portò al potere una giunta militare retta dal colonnello Papadopoulos, iniziava il "regime dei colonnelli". Dopo lo shock petrolifero, Papadopoulos fu sostituito da Ioannidis. Nel 69 la Grecia uscì dal consiglio d'Europa per evitare sanzioni a causa delle violazioni dei diritti umani contro gli oppositori della dittatura.

Nel 74 tentò l'annessione di Cipro, a cui la Turchia rispose con l'operazione Attila 1: occupazione

del territorio abitato dalla comunità turco-cipriota. Con la successiva Attila 2 il controllo turco passò a 1/3 dell'isola, con la creazione di un governo cipriota del Nord non riconosciuto dalla comunità internazionale. Ad Atene tornò al potere il conservatore Karamanilis.

In Spagna Franco aveva tentato di accedere alla CEE. Pesavano le richieste di autonomia di Catalogna e Paesi Baschi, ove si costituì l'organizzazione terroristica ETA che uccise il capo di governo spagnolo Blanco. Franco morì nel '75: prendeva il suo posto re Juan Carlos.

L'Italia dal 1972 era sotto la guida comunista di E. Berlinguer, con la sua strategia del compromesso storico. Per ottenere la fiducia internazionale, egli acuì la propria indipendenza da Mosca, rafforzò l'adesione europeista e l'appartenenza italiana alla NATO e si fece promotore dell'"eurocomunismo".

*NB: In Angola erano nati da tempo 3 movimenti indipendentisti

  • MPLA (sostenuto da Mosca), UNITA (sostenuto da USA) e FNLA (maoista). Con l'attribuzione dell'indipendenza tra questi 3 scoppiò una duraguerra civile.
  • In Mozambico fu invece il FRELIMO filosovietico a prendere il potere.
  • Kissinger, fino ad allora non curante degli alleati europei, rafforzò la collaborazione con UK, FRA e Ger ovest.
  • Parigi svolse un ruolo prezioso nel supportare Karamanlis in Grecia, in Portogallo e Spagna fu la GER a sostenere le forze di Soares e Gonzales - nel 77 sia Madrid che Lisbona avanzavano la propria candidatura alla CEE.
  • Si lavorava intanto per creare una Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE): nel 1973 tutti gli stati europei avviarono negoziati a Helsinki, ne derivò il trattato di Helsinki articolato in 3 ambiti:
    1. Riconoscimento e inviolabilità delle frontiere europee, non ingerenza negli affari interni degli Stati.
    2. Rafforzamento scambi culturali ed economici in Europa.
    3. Rispetto dei diritti umani.

E libera circolazione delle idee

AMMINISTRAZIONE CARTER: DALLA 1a STAGIONE DEI DIRITTI UMANI ALLA CRISI DELLA GRANDE DISTENSIONE

Carter, democratico, finì per battere Ford alle presidenziali del 1976, vincendo proprio per la sua scarsa notorietà nella politica nazionale, la distanza dai giochi di Washington e l'intenzione di riportare etica e valori al centro della vita politica americana, attribuibile alla sua profonda religiosità. Ciò che distinse maggiormente la sua amministrazione fu l'attenzione per la questione dei diritti umani, che saltuariamente si era già posta in passato (ades. nel 1975 attraverso l'emendamento Jackson-Vanik gli USA avevano stabilito di approfondire le relazioni commerciali solo con nazioni che avrebbero consentito libertà di emigrazione, chiaro riferimento all'URSS). Carter si espresse pubblicamente a favore dei dissidenti che operavano in URSS e che subivano forti repressioni, ad esempio:

  • la

censura del documento "Charta 77"

la vicenda del cantante Bierman della DDR, che dopo un tour in GER ovest (dove aveva espresso critiche nei confronti della SED pur restando fedele allo stato socialista) fu sottoposto ad azione disciplinare al suo ritorno Mosca, appellandosi al 1° punto del trattato di Helsinki, indicò le prese di posizione di Carter come ingerenze nei propri affari interni. Crescevano i timori che la politica USA potesse minare il clima di distensione, cosa che Carter non voleva assolutamente fare: proseguirono gli accordi sugli armamenti strategici con la conclusione di SALT II nel 1979. L'accordo lasciava spazio a futuri negoziati relativi a nuovi armamenti: il Backfire (nuovo bombardiere pesante sovietico) e i missili da crociera americani Cruise.

Nel 1977 gli USA firmavano 2 trattati con Panama in cui riconoscevano il ritorno della sua piena sovranità sul canale, sintomo del nuovo atteggiamento assunto da Carter verso l'America

latina all'indomani della triste parentesi cilena. Si decise inoltre di interrompere le covert operations della CIA in Europa (come i finanziamenti ai partiti anticomunisti italiani) e infine un altro ambito in cui vi fu un ruolo importante dell'amministrazione Carter fu il contesto medio

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
56 pagine
12 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lawliet202 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste o del prof Dundovich Elena.