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Il crollo degli imperi centrali
La Germania lanciò un'offensiva contro la Francia sulla Marna, mentre l'Austria attaccò gli italiani sul Piave. Dopo una settimana di combattimenti, gli austriaci furono respinti e sul fronte francese l'offensiva tedesca iniziò ad arrestarsi.
Alla fine di luglio l'Intesa inflisse ai tedeschi la prima pesante sconfitta sul fronte occidentale, nella battaglia di Amiens (8-11 agosto). I militari tedeschi, consapevoli di aver perso la guerra, lasciarono ai politici la possibilità di contrattare l'armistizio. I paesi alleati della Germania cominciarono a richiedere gli armistizi: prima fu il turno della Bulgaria, poi dell'Impero ottomano e infine dell'Austria, dopo la sconfitta a Vittorio Veneto a opera delle truppe italiane.
L'armistizio tra Italia e Austria venne firmato il 3 novembre a Padova segnando la fine della guerra per gli italiani.
Ai primi di novembre si verificò anche il...
Crollo definitivo della Germania, in seguito ad una violenta crisi interna causata dall'ammutinamento di gran parte della flotta. Si formarono dei consigli rivoluzionari sull'esempio di quelli russi e il 9 novembre 1918 a Berlino venne proclamata la Repubblica e si formò un governo provvisorio con a capo il socialdemocratico Friedrich Ebert. L'11 novembre i delegati del governo firmarono l'armistizio a Rethondes.
CONSEGUENZE:
Scompaiono imperi e nascono nuovi stati (Urss, Jugolavia, Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria, Turchia).
Per garantire il rispetto dei trattati e la pacifica convivenza tra gli stati nel 1919 fu costituita la Società delle Nazioni che aveva come scopo la soluzione pacifica delle controversie internazionali e la collaborazione di tutti gli stati membri per mantenere la pace. Gli stati membri rinunciavano alla guerra come soluzione dei contrasti, optando per il ricorso all'arbitrato internazionale e si impegnavano a adottare sanzioni.
economica come strumento per dissuadere ed isolare i membri che avessero trasgredito ai principi della convivenza pacifica. Un primo motivo di debolezza della Società furono l'esclusione dei Paesi sconfitti e della Russia e la mancata adesione degli Stati Uniti. Il secondo motivo di debolezza fu la scarsa efficacia operativa degli strumenti diplomatici e delle sanzioni previste contro gli stati trasgressori. Quasi 20 milioni di persone morte tra civili e militari e 21 milioni feriti. L'Europa non è più il motore del sistema internazionale e contrae 2 miliardi di sterline in debiti con gli Stati Uniti. CAPITOLO 11. La conferenza della pace di Parigi e le sue immediate conseguenze in Europa La Prima guerra mondiale diede modo ai fenomeni di carattere politico, economico e sociale, che si erano manifestati tra la fine dell'Ottocento e il 1914, di giungere a maturazione. Il primo conflitto mondiale nasce come scontro localizzato ma si trasforma progressivamente in una guerra.totale che dal continente Europeo si espande dall'Africa al Medio Oriente, a parti dell'Asia orientale, all'Oceano Atlantico e Pacifico. Il conflitto favorì la crisi e il crollo dell'impero austro-ungarico, zarista e ottomano. La Francia non poteva più accontentarsi della restituzione di Alsazia e Lorena, ma mirava a eliminare definitivamente la Germania nemica attraverso la distruzione della sua unità. Inoltre, rafforzò i propri interessi imperiali in Africa, a danno della Germania e nel Vicino Oriente, a scapito dell'impero ottomano. La Gran Bretagna entra in guerra per difendere l'indipendenza del Belgio ma anche per impedire l'egemonia tedesca sul continente europeo. Impegnò truppe britanniche, dei dominions e dell'impero e truppe indiane in Africa, nel Medio Oriente e in Asia centrale. L'Italia puntava alle acquisizioni territoriali previste dal Patto di Londra e ad un rafforzamento della propria.navigazione in tempo di pace e di guerra4) eliminazione delle barriere commerciali5) riduzione degli armamenti6) risoluzione pacifica delle controversie internazionali7) rispetto dei diritti dei popoli8) autodeterminazione dei popoli9) creazione di un'organizzazione internazionale per mantenere la pace10) ripristino dei territori occupati durante la guerra11) risarcimento per i danni causati dalla guerra12) libertà di scambio tra le nazioni13) rispetto dei diritti dei paesi neutrali14) creazione di un sistema di sicurezza collettiva per prevenire futuri conflitti. Questi punti rappresentavano una visione idealistica e progressista delle relazioni internazionali, ma purtroppo non furono completamente attuati. Tuttavia, hanno avuto un impatto significativo nel plasmare il dibattito e le politiche internazionali del XX secolo.- limitazione degli armamenti
- decolonizzazione e autodeterminazione dei popoli
- evacuazione truppe
- indipendenza Belgio
- restituzione Alsazia e Lorena alla Francia
- rettifica delle frontiere italiane
- sviluppo autonomo di Austria e Ungheria
- Polonia indipendente
- apertura permanente dello stretto dei Dardanelli
La proposta di Wilson doveva però confrontarsi con il progetto globale bolscevico che prometteva un nuovo sistema internazionale basato su pace e giustizia ma che diede vita ad una rivoluzione della classe operaia.
La fine del conflitto fu determinata in apparenza dal disgregarsi dell'impero asburgico di fronte alle varie richieste di indipendenza delle varie nazionalità e dalle sconfitte subite dalle forze turche. In realtà la Germania era sull'orlo del tracollo ma i vertici militari tedeschi ritennero che fosse opportuno far ricadere l'onere della sconfitta sui politici lasciando proprio ad essi la.
responsabilità della richiesta di un armistizio agli Stati Uniti.Parigi 1918
I vincitori della guerra si riunirono a Parigi nel dicembre per dare un assetto stabile allo scenario europeo. Inizialmente parvero fare affidamento al Consiglio dei dieci (capi di stato e di governo e ministri degli esteri di: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia e Giappone) che successivamente si ridusse diventando Council of Four (primo ministro britannico David Lloyd George, il presidente del consiglio francese Georges Clemenceau, il presidente americano Woodrow Wilson e il presidente del consiglio italiano Vittorio Emanuele Orlando). I rappresentanti dei paesi vincitori minori svolsero una parte di semplici comprimari, mentre agli sconfitti non fu concessa nessuna voce in capitolo. Il capo del governo francese Georges Clemenceau voleva una pace punitiva che annientasse politicamente ed economicamente la Germania, mentre il presidente americano e l'inglese David Lloyd George temevano che un eccessivo
Indebolimento della Germania potesse dare alla Francia una pericolosa egemonia sul continente. La Francia ottenne dure clausole militari ed economico-finanziarie per la Germania:
- Riduzione dell'esercito tedesco a 100.000 uomini
- Proibizione dello Stato Maggiore
- Proibizione degli armamenti offensivi
- Smilitarizzazione della Renania
- Dure riparazioni di guerra
Le delegazioni dei paesi vincitori accettarono le proposte francesi, ma non tutti erano convinti della validità di tale scelta in quanto la Germania era considerata uno dei volani del sistema economico internazionale e le riparazioni avrebbero potuto condizionare negativamente anche le altre potenze.
Trattato di Versailles fu presentato ai responsabili tedeschi nel maggio del 1919 e firmato dai delegati del governo il 28 giugno, nonostante il parlamento germanico non accettò che la Germania fosse indicata come unica responsabile dello scoppio del conflitto.
Il Belgio ottenne le piccole aree di
Eupen eLa Germania perde i territori dell'Alsazia e della Lorena,Malmedy; il territorio della Saar venne staccato dalla Germania e posto per 15 anni sottol'amministrazione della futura società delle Nazioni; la Germania perse la Renania (smilitarizzata e parzialmente occupata dalle forze dell'intesa). La Prussia orientale viene spartita e viene creato un vero e proprio corridoio che da Danzica scende in linea retta ed è volto a garantire al ricostituito stato di polonia uno sbocco sul mare. Danzica viene eletta a città libera ma il corridoio è in buona parte abitato da popolazioni tedesche che finiscono sotto la sovranità polacca. Le colonie vengono spartite con le potenze vincitrici. Viene proibita qualsiasi forma di unione con l'Austria. Vi sono limitazioni estremamente pesanti delle forze armate (solo 100mila unità). Vengono limitatati gli armamenti pesanti e i sistemi d'arma più offensivi (la flotta vieneFatta affondare). La Germania sideve addossare la responsabilità del conflitto e questo porta con sé riparazioni di guerra chevengono definite più tardi.
Tra il 1919 e il 1920 vennero firmati i trattati con le altre potenze sconfitte:
- Saint-Germain-en-Layeil 10 settembre quello di con l’Austria: L’impero austro-ungarico• viene diviso in Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Regno dei serbi, degli sloveni e dei croati(Jugoslavia).
- L’Austria-Ungheria non può unirsi alla Germania a nessun livello. La nuova Austria è ¼rispetto al vecchio territorio Austro-Ungarico. Trieste era il porto più importante perl’impero e la sua assenza fa sì che l’Austria sia uno Stato intercluso che limita la suaespansione. L’Ungheria diventa indipendente dall’Austria, non ha uno sbocco sul mare maha una certa omogeneità etnica.
- il 27 novembre quello di Neuilly con la Bulgaria• il 4 giugno 1920 quello del
Trianon con l'Ungheria• Sèvresil 10 agosto quello di con la Turchia: si stabilisce che l'impero ottomano venga• privato di tutti i territori arabi e della sovranità sugli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Con10esso la Grecia, realizzando la "Megali Idea", guadagnava le città di Adrianopoli e Smirne. Iltrattato, inoltre, prevedeva ampie tutele per le minoranze presenti in Turchia e, ai suoiarticoli 62-64, garantiva ai Curdi la possibilità di ottenere l'indipendenza all'interno di unoStato, i cui confini sarebbero stati definiti da una commissione della Società delle Nazionidesignata ad hoc. Il Regno Unito acquisì l'Iraq, la Transgiordania e la Palestina, territori chegli furono poi assegnati come "mandato" della Società delle Nazioni. La Francia acquisì ilLibano e la Siria, anche questi territori furono poi assegnati come "mandato" della SocietàI mandati
vengono elaborati dalla società delle nazioni e formalmente delle Nazioni.