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La Statistica

La statistica studia i fenomeni collettivi.

Si divide in:

  • Statistica descrittiva, che tratta di informazioni e raccolta dati (data in inglese), il dato può essere quanto più piccolo possibile (data elementare).
  • Statistica avanzata.

1) Statistica Descrittiva

Cap. 2: La Rilevazione dei Fenomeni Statistici

L'acquisizione di dati per descrivere un fenomeno oggetto di studio, può essere fatta, per mezzo di un’indagine totale in cui tutte le unità della popolazione vengono rilevate. Questo tipo di indagine porta a una completa descrizione del fenomeno oggetto di studio; oppure tramite tecniche di campionamento che permettono di ridurre i costi. Il tipo di indagine è articolata in varie fasi.

Lo strumento principale con il quale si raccolgono i dati è il questionario.

La statistica può essere dunque definita come un insieme di tecniche che hanno come scopo la conoscenza quantitativa dei fenomeni collettivi.

Le operazioni tipiche delle analisi statistiche sono:

  • Il conteggio.
  • La classificazione, (ordinare).
  • La misurazione, (dare un’interpretazione quantitativa, numeri).
  • La sintesi, tramite modelli esplicativi dei fenomeni reali, (media) caratteri, unità statistiche e collettivo.

La statistica analizza in termini quantitativi i fenomeni collettivi, sono fenomeni collettivi ad esempio il consumo di un determinato bene in un dato periodo, il reddito di un insieme di individui ecc...

I dati osservati, si possono elencare in delle tabelle, nelle quali ogni dato costituisce l'intersezione tra le righe e le colonne.

corrispondono ai caratteri. Il "carattere" è il fenomeno che voglio osservare,

più precisamente sono tutte le variabili che voglio

considerare (es: peso, altezza, colore degli occhi, ecc...).

Ogni carattere assume, in corrispondenza di ogni unità statistica

una determinata “modalità” che possono essere numeriche, come nel

caso dei caratteri età, peso, ecc., o non-numeriche per i caratteri

sesso, titolo di studio, ecc... .

Le modalità sono quindi tutti i possibili valori che un carattere può

assumere.

L'unità statistica è invece l'unità elementare su cui vengono osservati

i caratteri oggetto di studio. Un insieme di unità statistiche omogenee

rispetto ad una o più caratteristiche, costituisce un collettivo statistico

o popolazione.

I collettivi possono essere:

  • Collettivi di stato: individuabili in maniera corretta solo se si

    fissa un preciso istante di tempo;

  • Collettivi di movimento: individuabili in maniera corretta anche se

    ci si riferisce ad un dato periodo di tempo.

I collettivi, inoltre,

  • Empirico: se tutte le unità che costituiscono la popolazione sono

    effettivamente osservabili;

  • Teorico: viceversa.

I collettivi,

  • Finito: se l'insieme è formato da un numero finito di unità

    statistiche;

  • Infinito: viceversa.

La classificazione dei caratteri statistici.

Un carattere può assumere modalità differenti in corrispondenza

delle diverse unità statistiche del collettivo.

Le modalità del carattere devono essere esclusive e non

Le rilevazioni sono degli strumenti con i quali si rilevano i dati e possono essere di tipo sperimentale o osservazionale.

1) Una situazione di rilevazione sperimentale è caratterizzata da:

- Ipotesi di lavoro, e enunciate che possano essere espressi in termini matematici.

2) Possibilità di controllare sia le condizioni in cui si svolge l’esperimento, sia le caratteristiche delle unità statistiche da impiegare.

In una situazione di rilevazione osservazionale invece, non si ha la possibilità di controllare le condizioni in cui si svolge l’osservazione e le unità statistiche si possono controllare solo in parte.

Esistono esperimentali, si possono trovare negli esperimenti fisici, chimici, e biologici effettuati in laboratorio, quelle osservazionali, nelle indagini statistiche, in quelle di mercato, nei sondaggi, nelle rilevazioni economiche.

Nelle situazioni sperimentali, i tipi di controllo che si effettuano, si possono tradurre in tenere sotto controllo le variabili più importanti, variabili che vengono chiamate fattori.

Possiamo avere fattori sperimentali quando riguardano quelle variabili su cui l’esperimento è chiamato a fornire una verifica del loro diverso effetto oppure fattori di stratificazione che riguardano la composizione dell’insieme delle unità sperimentali.

Per effettuare un controllo diretto su questi, i tipi di fattori si utilizza un disegno sperimentale, che specifica la metodologia da impiegare per avere un controllo diretto su uno o più fattori che incidono su fenomeno di interesse.

Ultimava ci possono essere anche altri fattori non importanti che incidono sui risultati dell’esperimento. Per questo si opera un controllo indiretto

attraverso i loro uffici statistici.

Si è creato così un sistema flessibile e decentrato, costituito dagli uffici

di statistica centrali e periferici delle amministrazioni statali, delle

regioni, e delle province autonome, delle prefetture, delle province, dei

comuni, delle ASL, delle aziende autonome e altri enti pubblici.

Fra le fonti ufficiali, sono rilevanti le fonti amministrative, i dati sono

rilevati dagli uffici di statistica interni agli organismi amministrativi, quali

le anagrafi, gli uffici statistici dei comuni, dei ministeri, delle ASL ecc...

Altre fonti di dati sono costituite dalle banche dati che raccolgono, su

supporto magnetico, grosse moli di dati che vengono organizzati e gestiti da

società o enti tramite appositi software, tra le organizzazioni più

importanti di questo tipo, troviamo:

  • l'ISTAT,
  • l'OCSE,
  • l'EUROSTAT,
  • la Banca Mondiale,
  • le Nazioni Unite.

Rilevazione totale e rilevazione campionaria.

I principali fattori che inducono adottare per un'indagine campionaria sono:

  1. La riduzione dei tempi e dei costi necessari per effettuare un'indagine;
  2. L'attendibilità delle informazioni ottenibili da un campione può essere
  3. misurata e controllata;
  4. La qualità e la mole delle informazioni può essere maggiore di quella
  5. ottenibile da un'indagine totale.

Mediante l'inferenza statistica si può misurare e controllare l'attendibi,

lità delle informazioni provenienti da un campione.

I risultati delle indagini possono essere anche affette da errori che non

riguardano direttamente la natura dell'operazione di campionamento, ma a

Una terminologia poco adeguata può indurre l'intervistato a rispondere in maniera distorta, per ovviare a ciò vengono utilizzate le scale grafiche o spaziali.

La scala grafica è costituita da un segmento ai cui estremi sono collocati i simboli che indicano la direzione della scala, su di essa l'intervistato posterà un segno che indicherà già sua posizione di giudizio.

Ha il vantaggio di non essere legata a termini verbali, e di lasciar piena libertà all'intervistato di graduare il proprio giudizio, ma è facilmente odiocare.

Un tipo di scala è la scala numerica, che riporta il giudizio a una valutazione numerica; l'intervistato dovrà scegliere un numero entro tale scala, a cui corrisponde il suo livello di giudizio.

L'estrazione del campione può essere:

  • 1. Campionamento casuale, la selezione delle unità è affidata a regole probabilistiche;
  • 2. Campionamento casuale semplice, i campioni della stessa dimensione estraibili da una popolazione hanno uguale probabilità di essere estratti;
  • 3. Campionamento casuale stratificato, la popolazione viene suddivisa in un certo numero di strati, da ogni strato in modo indipendente viene poi estratto un campione casuale semplice. I vantaggi sono un miglioramento della stima, se gli strati sono scelti bene, e la possibilità di ottenere anche la stima per le singole sottoporzioni o strati.

Le tabelle:

  • La stessa modalità può presentarsi ripetuta anche molte volte nella stessa colonna;
  • Cui colonna corrisponde a quella che deriva da distribuzioni unitarie di un
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Publisher
A.A. 2017-2018
61 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/01 Statistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Shesha. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi e statistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Oropallo Filippo.