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Racconto postmoderno

Tenta di neutralizzare il tempo narrativo nei modi più disparati: lo svela come finzione, lo cancella

spingendo il racconto verso la pura descrizione, assume la struttura di un puzzle. Il narratore gioca

con il racconto e con il lettore.

Racconto metamoderno

Gli artifici di ordine, durata e frequenza diventano gli strumenti principali che consentono

all’esplorazione del narratore, alle prese con la complessità, il disordine e la casualità incorreggibili

del reale, di assumere forme di un tracciato che, sebbene multiplo e stratificato, possa essere

compiuto e intellegibile.

Destino

Il destino è letteralmente ciò che è stabilito, un futuro che proviene dal passato e che si manifesta

grazie al potere del racconto di tradurre il tempo in senso.

Racconto moderno

La traduzione del tempo in senso avviene ristabilendo un ordine logico.

Racconto modernista

Il senso migra nel dialogo misterioso tra coscienza (logica razionale) e inconscio (pulsioni).

Racconto postmoderno

Il senso è estroiettato nella logica combinatoria della forma narrativa.

Racconto metamoderno

Il senso è nella riproduzione logicamente controllata del disordine.

Il narratore (1936) di Walter Benjamin​

: il narratore elabora plot servendosi di due esperienze

schiettamente epiche nel tempo: il ricordo creativo e la speranza. ​ ​

Dalla parte di Swann (1913), primo volume di Alla ricerca del tempo perduto di P

roust

: nel momento

in cui il ricordo neutralizza l’abitudine mediante l’introduzione del mistero e della bellezza la visione

unitaria della vita concentrata nel ricorso attraverso le intermittenze del cuore innesca la costruzione

di un plot vertiginoso. ​ ​

Il tempo ritrovato (1927), settimo volume di Alla ricerca del tempo perduto di P

roust

: afferma che la

letteratura nel momento in cui permette di riscoprire e di chiarire la vita non fa altro che renderla

presente e visibile. Narrare ha la funzione di far vedere a noi stessi la nostra vita prima ancora di farla

conoscere agli altri, mettendoci in condizione di rivivere il passato e rendendo la sua immagine

presente, in modo tale che possa essere di nuovo percepita.

Plot

Nel racconto si sovrappongono una spinta semiotica in avanti (anticipazione( e una spinta semiotica

all’indietro (retrospezione). Il narratore costruisce la storia in funzione di un finale desiderabile in

quanto differito, il lettore attraversa la storia desiderando sapere come va a finire e immaginandola

risolta a partire dal finale il testo e la sua enciclopedia gli fanno supporre.

Pulsioni

Il desiderio di arrivare alla fine della storia è espressione diretta del principio dissolutivo di piacere e

delle pulsioni di morte che esso serve, il desiderio di sostare nel mezzo è invece espressione del

principio costruttivo di realtà e delle pulsioni di vita di cui è strumento.

Racconto moderno

Innesca e mantiene vivo il duplice desiderio della fine (morte) e del mezzo (vita), si sforza di garantire

l’epilogo promesso e differito.

Racconto modernista

Vi è fin dall’inizio il desiderio della fine, il lettore è relegato in un mezzo labirintico e dai confini

arbitrari, si fugge dalle pulsioni di morte attraverso l'illusione di profondità evocata dall’esplorazione

dell’io.

Racconto postmoderno

Vi è fin dall’inizio il desiderio della fine, il lettore è relegato in un mezzo labirintico e dai confini

arbitrari, si fugge dalle pulsioni di morte attraverso la dichiarazione di superficialità ostentata nel gioco

metaletterario.

Racconto metamoderno

Torna a comporre il duplice desiderio della fine e del mezzo costruendo epiloghi che anche se

sembrano offrire un appagamento segnalano voragine introspettive (tre finali di Limonov).

Trama

Racconto moderno

Il ruolo della trama è quello di imporre alla storia un finale non prematuro che suggerisca un’idea di

ordine e compiutezza.

Racconto modernista

Si diffida della trama e avviene la sua frammentazione o negazione. Frammenta e dissolve nostalgia

moderna del passato e il desiderio di ritorno che essa genera, il presente del presente e il presente

del passato si fondono espellendo la pretesa di rappresentare oggettivamente ciò che sta fuori dal

soggetto.

Racconto postmoderno

Si diffida della trama e avviene la sua frammentazione o negazione. Esorcizza ogni forma di nostalgia

e di desiderio di ritorno eliminando il più possibile la soggettività del racconto attraverso meccanismi

di cancellazione e ridicolizzazione della psicologia e/o di imitazione della logica della scienza.

Racconto metamoderno

Cambiamento, differenza e progresso sono concepiti e rappresentati come provvisori e relativi

all’interno di trame che uniscono linee spazio-temporali diverse. La trama diventa una iper-trama fatta

di molteplici trame sovrapposte in tutto o in parte che disseminano strada facendo un certo numero di

inizi e di fini, di progetti per rilanciare le vite messe in campo e di morti, finendo per mettere in primo

piano il processo di composizione narrativa (Underworld).

Digressioni

Le digressioni servono a disporre tra i nuclei del racconto oasi in cui il discorso si concede il lusso

dell’indecisione, dell’indugio e della superficialità. Ogni volta che il racconto della storia principale

viene sospeso al lettore viene chiesto di fare lo sforzo di sospendere l’assimilazione della storia

principale e disporsi ad assimilare un’altra storia, la quale può essere subordinata o completamente

autonoma.

● Digressione riflessiva

● Digressione narrativa

● Digressione descrittiva

Racconto moderno

La descrizione appare come una serie di indizi subito attivi o predisposti per essere attivati in seguito,

capaci di riconfigurare il senso della storia o usati solo come strumenti di distensione del racconto.

In Manzoni lo spazio descritto inscrive lo scorrere del tempo dell’azione in una temporalità spiegata e

razionale.

Racconto modernista

Rimane intatto il passaggio di significato ma varia la metafora che lo mette in relazione con il

racconto.

Proust altera nel suo racconto fasi di ricerca e acquisizione involontaria di indizi in cui il tempo è lungo

e irregolare e fasi di scoperta imprecisa in cui il tempo è istantaneo e sintetico.

Racconto postmoderno

Vi è un progetto di radicale demistificazione. Il tempo narrativo viene ridotto al minimo o accelerato

oltre misura. Contro l’idea del racconto come specchio invisibile della realtà oggettiva o soggettiva,

l’obiettivo è la deformazione dell’immagine riflessa al punto tale che lo specchio non solo si sveli

come dispositivo ottico, ma anche come strumento illusorio.

Racconto metamoderno

Da un lato recupera la mimesi moderna del reale e quella modernista della psiche, continuando a

fondarle su un'alternanza tra sezioni narrative e descrittive, dall’altro problematizza la pretesa

ontologica del tempo narrativo attraverso torsioni, decelerazioni o accelerazioni più o meno

vertiginose.

Modo di raccontare

L'identità del racconto dipende dal modo nel quale fornisce informazioni sulla storia

● Variazioni di quantità delle informazioni: produce un’alterazione tra storia racconto.

● Variazioni di qualità delle informazioni: si verifica quando il racconto non le assoggetta sempre

al filtro del narratore ma le modella a seconda della conoscenza del personaggio che ha il

punto di vista della storia.

Distanza tra racconto e storia

● Distanza minima: quando è massima la quantità di informazioni dirette e minima è la presenza

dell’informatore (puro showing).

● Distanza massima: quando è minima la quantità di informazioni dirette e massima è la

presenza dell’informatore (puro telling).

Discorso immediato, diretto, indiretto, indiretto libero e narrativizzato

● Discorso immediato​ : la distanza dalla storia è minima.

“Ho deciso di andare a Londra. Devo dirlo a mia moglie”

● Discorso diretto​ : vi è una traccia inequivocabile della presenza del narratore.

“L’uomo disse a sua moglie: “Ho deciso di andare a Londra”.

● Discorso indiretto​ : la distanza tra racconto e storia aumenta. Questo tipo di discorso, anche

se esaustivo come il discorso diretto, non offre al lettore nessun garanzia di fedeltà letterale

alle parole pronunciate dal personaggio.

“​ L’uomo disse a sua moglie che aveva deciso di andare a Londra”.

● Discorso indiretto libero​ : il narratore evita di espropriare integralmente il personaggio delle

sue parole. Il racconto così è più vicino alla storia che non nel discorso indiretto.

“L’uomo fissò sua moglie: aveva deciso di andare a Londra”.

● Discorso narrativizzato​ : la distanza tra racconto e storia diviene massima. Il narratore priva il

personaggio delle sue parole e riduce l’enunciazione a un pro evento.

“L’uomo decise di andare a Londra”.

Racconto moderno

Si serve prevalentemente di discorso narrativizzato, diretto e indiretto, solo nell'ultima stagione della

narrativa moderna entra nell’uso sistematico il discorso indiretto libero.

Racconto modernista

Si serve prevalentemente di discorso diretto, indiretto, indiretto libero e introduce il discorso

immediato.

Racconto postmoderno

Può aumentare al massimo la velocità e servirsi del discorso narrativizzato, oppure diminuirla al

minimo e lasciar cadere ogni forma di evento a vantaggio della pura descrittività.

Racconto metamoderno

Non rinuncia a nessun tipo di discorso.

Focalizzazione

Il narratore può raccontare la storia in modo uniforme sulla base della sua conoscenza oppure può

modellare il racconto sulla conoscenza parziale che della storia ha il personaggio, adottandone il

punto di vista mediante la focalizzazione.

● Focalizzazione zero​ : quando il narratore attinge senza riserva alla sua conoscenza totale

della storia, ovvero alla sua onniscienza. Il sapere del narratore è superiore a quello di

qualunque personaggio ( N > P).

● Focalizzazione interna​ : quando il narratore assume il punto di vista spazio-temporale limitato

di un personaggio e si concede di vedere solo ciò che può vedere il personaggio. Il sapere del

narratore si conforma a quello del personaggio (N = P).

○ Fissa: quando il narratore racconta tutta la storia dal punto di vista di un unico

personaggio.

○ Variabile: quando il narratore racconta segmenti successivi della storia dai punti di

vista di personaggi diversi.

○ Multipla: quando il narratore racconto gli stessi segmenti della storia dai punti di vista di

personaggi diversi.

● Focalizzazione esterna​ :

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A.A. 2018-2019
11 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Claire.97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura e altri linguaggi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Vittorini Fabio.