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ATTIVITÀ DELLE BANCHE

 Le riserve di moneta sono detenute in parte in contanti e in parte su un conto che le banche hanno

presso la banca centrale e dal quale possono prelevare in caso di bisogno.

Le banche detengono riserve di moneta perché:

1. Ogni giorno, alcuni correntisti, prelevano dai propri conti correnti, e altri versano. La banca

deve avere un po’ di contante a disposizione

2. Ogni giorno, alcuni correntisti emettono assegni a favore di correntisti di altre banche. Quanto la

banca deve alle altre banche potrebbe essere maggiore di quanto essa riceve dalle stesse.

3. RISERVE OBBLIGATORIE, infatti per legge le banche devono detenere una riserva di liquidità

determinata in relazione alla composizione del loro bilancio. È prevista un’aliquota pari all’1%.

 I prestiti rappresentano il 70% delle attività bancarie diverse dalle riserve.

 I titoli rappresentano il restante 30%.

PASSIVITÀ DELLE BANCHE

 Sono costituite dalla moneta emessa dalla banca centrale, o moneta della banca centrale.

Quindi, riassumendo:

- La domanda di moneta della banca centrale è uguale dalla domanda di circolante da parte degli

individui più la domanda di riserve da parte delle banche

- L’offerta di moneta della banca centrale è sotto il controllo diretto della banca centrale

- Il tasso di interesse di equilibrio è tale per cui domanda e offerta di moneta della banca centrale sono

uguali

La domanda di moneta della banca centrale

La domanda di moneta della banca centrale ora ha due componenti:

1. Domanda di circolante da parte delle persone

2. Domanda di riserve da parte delle banche.

Essa è proporzionale alla domanda di depositi di conto corrente, che a sua volta, dipende dal reddito

nominale e dal tasso d’interesse.

L’ammontare di riserve che le banche decidono di detenere per ogni euro di depositi di conto corrente,

viene detto COEFFICIENTE DI RISERVA (teta).

L’equilibrio nel mercato della moneta della banca centrale

La condizione di equilibrio è che l’offerta di moneta della banca centrale sia uguale alla domanda di moneta

della banca centrale.

Graficamente

- Asse orizzontale moneta emessa dalla banca centrale

- Asse verticale tasso di interesse

La domanda di moneta è tracciata per un dato livello di reddito nominale. Un elevato tasso di interesse implica

una minor domanda di moneta della banca centrale poiché diminuisce la domanda per i depositi di conto

corrente da parte delle persone e quindi la domanda di riserve da parte delle banche.

L’offerta di moneta è fissa e rappresentata da una retta verticale.

Gli effetti di cambiamenti del reddito nominale o dell’offerta di moneta, sono gli stessi descritti

precedentemente.

Fed e Bce: federal funds rate e tasso di rifinanziamento

Negli Stati Uniti c’è un mercato per le riserve, dove il tasso di interesse è determinato dall’interazione tra la

domanda e l’offerta di riserve. Esso è chiamato FEDERAL FUNDS MARKET, e il tasso di interesse determinato al

suo interno, FEDERAL FUNDS RATE.

La Bce, implementa la politica monetaria in maniera più complicata rispetto alla Fed. Esistono diversi tassi di

interesse controllati dalla Bce, il più importante è il TASSO DI RIFINANZIAMENTO PRINCIPALE o TASSO DI

RIFINANZIAMENTO.

Aumentando o diminuendo questo tasso, la Bce può esercitare un’influenza diretta su tutti i tassi di interesse

dell’economia. LA TRAPPOLA DELLA LIQUIDITÀ

La banca centrale, scegliendo opportunamente l’offerta di moneta, è sempre in grado di scegliere il tasso di

interesse desiderato.

Il tasso di interesse può scendere sotto lo zero, un limite conosciuto come ZERO LOWER BOUND.

Quando è sceso a zero, la politica monetaria non è in grado di ridurlo ulteriormente, essa non funziona più e

l’economia viene considerata in una trappola della liquidità.

La maggioranza degli economisti, credeva che le banche centrali non avrebbero voluto, in ogni caso,

implementare tassi di interesse negativi. In realtà numerose banche avrebbero voluto spingersi oltre lo zero,

ma lo zero lower bound glielo ha impedito, rivelandosi una grande limitazione alla condotta politica monetaria.

Quando le persone hanno abbastanza moneta per effettuare le transazioni, sono indifferenti tra tenere il resto

della loro ricchezza finanziaria in titoli o in moneta, perché entrambi pagano lo stesso tasso di interesse, pari a

zero.

- SE diminuisce il tasso di interesse

Gli individui vogliono tenere più moneta, la domanda di titoli aumenta.

Quando il tasso di interesse diventa uguale a zero, le persone vogliono tenere una determinata quantità

di moneta, la domanda di moneta diventa orizzontale.

- SE aumenta l’offerta di moneta, spostamento della curva verso destra

Si riduce il tasso di interesse.

Se il tasso di interesse fosse inizialmente uguale a zero, un aumento dell’offerta di moneta non avrebbe

alcun effetto.

FOCUS:

La trappola della liquidità in azione

In risposta alla crisi finanziaria americana, la Fede diminuì il federal funds rate dal 2007 al 2008. Esso è poi

rimasto uguale a zero fino al 2015.

Nonostante avesse raggiunto lo zero lower bound, la Fed continuò ad aumentare l’offerta di moneta attraverso

operazioni di mercato aperto, con le quali acquistava titoli in cambio di moneta. Aumentarono i depositi di

conto corrente e le riserve bancarie.

Il grandissimo aumento dell’offerta di moneta, non cambiò il tasso di interesse, che rimase uguale a zero.

Capitolo 5 MERCATO DEI BENI E MERCATI FINANZIARI: IL MODELLO IS-LM

John Maynard Keynes pubblicò la Teoria Generale nel 1936, un’opera fondamentale.

Nel 1937, John Hicks sintetizzò quello che considerava uno dei maggiori contributi di Keynes, la descrizione

congiunta del mercato dei beni e dei mercati finanziari. La sua analisi fu poi estesa da Alvin Hansen.

Hicks e Hansen chiamarono la loro formalizzazione MODELLO IS-LM.

Investimento

Per semplicità, l’investimento era considerato costante. In realtà dipende da:

- Livello delle vendite, produzione Y

Un aumento della produzione, provoca un aumento dell’investimento, segno POSITIVO.

- Tasso di interesse, i

Semplifichiamo affermando che tutte le imprese prendono a prestito allo stesso tasso di interesse, e

ignoriamo la distinzione tra tasso di interesse reale e tasso di interesse nominale.

Un aumento del tasso di interesse provoca una riduzione dell’investimento, segno NEGATIVO.

Graficamente

- Asse orizzontale produzione

- Asse verticale domanda

La domanda, per un dato valore del tasso di interesse, è una funzione crescente della produzione. Perché:

1. Un aumento della produzione fa aumentare il reddito e quindi anche il reddito disponibile. Ciò provoca

un aumento del consumo

2. Un aumento della produzione fa aumentare l’investimento

Caratteristiche della curva ZZ:

- È in generale una curva, e non una retta

- È più piatta della retta a 45° infatti un aumento unitario della produzione conduce a un aumento meno

che unitario della domanda.

L’equilibrio viene raggiunto nel punto in cui la domanda è uguale alla produzione, quindi nel punto di

intersezione tra la ZZ con la retta a 45°. CURVA IS

Cambiamenti del tasso di interesse

Un aumento del tasso di interesse riduce l’investimento. La riduzione dell’investimento fa diminuire la

produzione, che a sua volte riduce ulteriormente il consumo e l’investimento, attraverso l’effetto del

moltiplicatore.

La relazione tra tasso di interesse e produzione è rappresentata dalla curva inclinata negativamente, la curva

IS:

Spostamenti della curva IS

Variazioni di T o G comportano lo spostamento della curva IS nel piano.

- Aumento delle imposte, riduzione della spesa pubblica o del grado di fiducia dei consumatori

Fissato il tasso di interesse, in risposta a un aumento delle imposte, il reddito disponibile diminuisce e

di conseguenza anche il consumo, causando una riduzione nella domanda di beni e una riduzione nella

produzione di equilibrio. La curva IS si sposta verso sinistra.

- Riduzione delle imposte, aumento della spesa pubblica o del grado di fiducia dei consumatori

Fissato il tasso di interesse, aumenta il livello di equilibrio della produzione. La curva IS si sposta verso

destra.

La condizione di equilibrio può essere scritta come uguaglianza tra offerta reale di moneta, cioè lo stock di

moneta in termini di beni, e domanda reale di moneta, che a sua volta dipende dal reddito reale e dal tasso di

interesse. LA CURVA LM

Nella derivazione della curva LM dobbiamo decidere come caratterizzare la condotta della politica monetaria,

se in termini di scelta dell’offerta di moneta o del tasso di interesse.

L’ipotesi che le banche centrali scelgano lo stock di moneta e lasciano aggiustare autonomamente il tasso di

interesse, non riflette la realtà odierna.

Ad oggi, esse scelgono un tasso di interesse e aggiustano l’offerta di moneta in modo da raggiungerlo.

La curva LM è quindi una retta orizzontale disegnata in corrispondenza del valore del tasso di interesse scelto

dalla banca centrale. MODELLO IS-LM: L’EQUILIBRIO

La curva IS deriva dall’equilibrio nel mercato dei beni.

La curva LM deriva dall’equilibrio nei mercati finanziari.

Congiuntamente, queste due relazioni, determinano la produzione.

Graficamente

- Asse orizzontale produzione

- Asse verticale tasso di interesse

Il punto di intersezione tra la curva IS, inclinata negativamente, e la curva LM, inclinata positivamente,

corrisponde all’equilibrio generale, equilibrio sia nel mercato dei beni sia nel mercato finanziario.

POLITICA FISCALE, POLITICA MONETARIA E MIX DI POLITICA ECONOMICA

Politica fiscale

- Consolidamento fiscale o contrazione fiscale

Riduzione del disavanzo di bilancio, attraverso un aumento delle imposte, mantenendo invariata la spesa

- Espansione fiscale

Aumento del disavanzo di bilancio, attraverso una riduzione delle imposte, o un aumento della spesa

Analisi consolidamento fiscale

Come influiscono queste politiche sul livello di produzione, sulla sua composizione e sul tasso di interesse?

È necessario:

1. Chiedersi come la variazione della politica economica influenza le relazioni di equilibrio nel mercato dei

beni e nei mercati finanziari. Si muove la curva IS e/o la curva LM? In che modo?

Un aumento delle imposte riduce la produzione, la curva IS si sposta a sinistra.

o La banca centrale non modifica il tasso di interesse, la curva LM rimane invariata e non subisce

o spostamenti

2. Specificare gli effetti di questi spostamenti sull’intersezione tra la curva IS e la curva LM. Come cambiano

la

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
57 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GioQueen di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Strozzi Chiara.