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A
- Situazione B
- x (B) = 1%
- rpr (B) = 2%
- r (B) = ?
- rpr = r+x → 2 = r + 1 → r = 1%
B
- Intercetta → c0 + b0 + G -c1T - b2x - b2r
- Il tasso di interesse r è inversamente
proporzionale alla produzione Y
- Il tasso di interesse r diminuisce → la
retta ZZ trasla verso l’alto → aumenta la
produzione Y
- Al variare del tasso di interesse r ci si
sposta lungo la curva IS
- N.B. → con una variazione di r ci si comporta come se fosse una variazione di i nel modello
IS-LM non esteso
- Variazione di x (con r costante)
- Situazione A
- x (A) = 1%
- rpr (A) = 3%
- r (A) = 2% costante
- Situazione B
- x (B) = 3%
- rpr (B) = 5%
- r (B) = 2% costante
- Intercetta → c0 + b0 + G -c1T - b2x - b2r
- Il premio per il rischio x aumenta → la
retta ZZ trasla verso l’alto → aumenta la
produzione Y
- Al variare del premio per il rischio x si
sposta la curva IS
- N.B. → con una variazione di x ci si
comporta come se fosse una variazione
di spesa autonoma nel modello IS-LM
non esteso
- Diminuisce x → si ha lo stesso effetto di quando aumenta G, c0, b0 o diminuisce T
- Traslazione verso l’alto di ZZ
- La retta IS si sposta a destra
- Aumenta il reddito Y
- Aumenta x → si ha lo stesso effetto di quando diminuisce G, c0, b0 o aumenta T
- Traslazione verso il basso di ZZ
- La retta IS si sposta a sinistra
- Diminuisce il reddito Y
- Relazione LM → r = r obiettivo (r con trattino sopra)
- Esempio obiettivo → r = 2%
π = 1% → la banca centrale sceglierà i = 3% → in modo tale che r sia pari al
- Se
tasso di interesse obiettivo (r = i - π = 3-1 = 2%)
π = 3% → la banca centrale sceglierà i = 5% → in modo tale che r sia pari al
- Se
tasso di interesse obiettivo (r = i - π = 5-3 = 2%)
- Le Banche Centrale adegua l’offerta di moneta in modo che il tasso di interesse
nominale i faccia avvicinare il tasso di interesse r all’interesse obiettivo
Prezzi delle case negli Stati Uniti
- A partire dal 2000 la FED ha iniziato a ridurre il tasso di interesse nominale (vedi grafico a destra)
- Quindi i tassi di interesse erano molto bassi (soprattutto i tassi di interesse sui mutui ipotecari) e
stimolavano la domanda di abitazione (le famiglie chiedevano più mutui a tasso variabile)
spingendo così i prezzi delle case verso l’alto
- Dal 2000 al 2006 i prezzi delle case negli Stati Uniti sono raddoppiati (vedi grafico a sinistra)
- Venivano concessi mutui anche a famiglie con scarse capacità di restituirli → erano mutui ad alto
livello di rischio (mutui ipotecari «subprime»)
- Le banche iniziarono a creare dei titoli da vendere ai risparmiatori attraverso un processo di
cartolarizzazione → erano titoli molto rischiosi che servivano alle banche per ottenere liquidità in
modo tale da concedere altri mutui
- La leva finanziaria delle banche aumentò tantissimo perchè le banche si indebitarono molto
- Era una situazione di altissimo rischio
- Nel 2005 la FED iniziò ad aumentare i tassi di interesse perché si era accorta che l’inflazione era
aumentata troppo → infatti le rate dei mutui erano diventate troppo alte e molte famiglie
dichiararono bancarotta perché non erano in grado di ripagare le rate di questi mutui (l’attivo delle
banche era in riduzione)
- Le banche iniziarono a pignorare le case e a venderle sul mercato immobiliare
- A seguito dell’aumento dei tassi di interesse, il prezzo delle case diminuì
- Data la riduzione degli attivi delle banche, esse non concedevano più prestiti né alle famiglie
(offerta di credito) né alle altre banche → si iniziò a temere il fallimento di molte banche
- Nel 2008 fallì una importantissima banca a livello mondiale
- Ragionamento a cascata → diminuì il prezzo delle azioni → diminuì il prezzo delle case → diminuì la
ricchezza delle famiglie → diminuirono i consumi → crollò la fiducia dei consumatori → aumentò il
risparmio
- Dato che le banche non concedevano più prestiti il premio per il rischio x aumentò → la IS si spostò
verso sinistra di tanto
- La crisi era partita dal settore immobiliare e si era rapidamente trasformata in una crisi finanziaria
- La crisi arrivò anche in Europa perchè i mercati finanziari sono fortemente connessi tra loro
- Le banche europee erano esposte al mercato immobiliare statunitense
- Si ridusse la domanda di beni esteri e la concessione di prestiti per il commercio internazionale
- L'aumento dei tassi di interesse statunitensi arrivò anche in Europa, rendendo difficile prendere a
prestito anche alle imprese europee
- Politiche negli Stati Uniti
- Politica monetaria della FED
- Abbassò il tasso di interesse a i = 0 tramite operazioni di mercato aperto → LM in giù
- Politica monetaria non convenzionale → acquisto di titoli di Stato per diminuire x → IS a dx
- Politica fiscale dei Governi
- Riduzione imposte e aumenti di spesa pubblica → IS a destra
- Politiche in Europa
- Politica monetaria della BCE
- Tasso di interesse reale sulle riserve delle banche commerciali negativo per stimolarle a non
tenere denaro presso la BCE, ma erogare prestiti
- Politica monetaria non convenzionale → acquisto di titoli di Stato per diminuire x → IS a dx
- Politica fiscale dei Governi
- Riduzione imposte e aumenti di spesa pubblica → IS a destra
- Le politiche fiscali sono molto differenti tra i vari Stati Europei in quanto ogni Governo decide
a sé per il suo Stato
- In conclusione, il sistema finanziario ha una grande importanza e le crisi finanziarie posso
avere grandi effetti macroeconomici
Mercato del lavoro
Per capire come fissare i prezzi dei beni bisogna considerare il costo dei fattori produttivi (il principale
fattore produttivo è il lavoro)
Alcune definizioni
- Occupato → persona che ha un lavoro retribuito al momento dell’intervista
- Disoccupato → persona che non ha lavoro retribuito, ma è in cerca di occupazione
- Fuori dalle forze di lavoro (inattivi) → persona che non ha un lavoro e non è in cerca di
occupazione (es. studenti, benestanti, casalinghi, …)
- Lavoratori scoraggiati → in presenza di elevata disoccupazione, alcuni lavoratori senza
occupazione smettono di cercare ed escono dalla forza lavoro (soprattutto in periodi di crisi)
Classificazione della popolazione
- Attiva → persone di età compresa tra 15 e 64 anni → si divide in base alla condizione lavorativa
- Forza lavoro → disponibilità di lavoro nell’economia → occupati + disoccupati (L = N + U)
- Fuori dalla forza lavoro
- Passiva → bambini e anziani
Statistiche per studiare il mercato del lavoro
- Tasso di disoccupazione = Disoccupati / Forza lavoro (u = ) → non arriva mai a 0
- Tasso di occupazione = Occupati / Popolazione Attiva
- Tasso di attività (o di partecipazione) = Forza lavoro / Popolazione attiva
Se il tasso di disoccupazione è basso bisogna anche considerare il tasso di partecipazione per valutare lo
stato di salute del mercato del lavoro (noi guarderemo solo il tasso di disoccupazione)
Alcuni esempi 5
- Esempio 1 → N=95 ; U=5 ; u=? → u = = = = 0,05 = 5%
+ 95+5 65
- Esempio 2 → N=60 ; U=5 ; Inattivi=35 → Tasso partecipazione = = = 0,65 = 65%
. 100
Flussi di lavoratori
- Capire la dinamica dei flussi in entrata (assunzioni) e in uscita (cessazioni) dei lavoratori è
importante per analizzare il mercato del lavoro e il suo stato di salute
- Un certo tasso di disoccupazione può indicare:
- Un mercato del lavoro vivace (o dinamico) → con molte interruzioni dei rapporti di lavoro, ma
molte assunzioni → è preferibile questo mercato (il mercato statunitense è vivace)
- Un mercato del lavoro asfittico (o statico) → con una disoccupazione di lungo periodo, senza
nuove assunzioni (il mercato europeo è statico)
Fluttuazioni del tasso di disoccupazione
- Le fluttuazioni del tasso di disoccupazione seguono l’andamento dell’economia
- In fasi di espansione economica → la produzione aumenta e di conseguenza le imprese
necessitano di più lavoratori → quindi il tasso di disoccupazione diminuisce
- In fasi di recessione economica → la produzione diminuisce e di conseguenza le imprese
necessitano di meno lavoratori → quindi il tasso di disoccupazione aumenta
- Le fluttuazioni del tasso di disoccupazione avvengono attorno al tasso di disoccupazione medio di
medio periodo
- Abbiamo bisogno di un modello che ci spieghi perchè il tasso di disoccupazione medio è ad un
determinato livello
Movimenti all’interno della disoccupazione
- Quando l’economia è in recessione, le imprese reagiscono alla riduzione della domanda in due modi:
- Licenziando i lavoratori attualmente occupati
- Riducendo le assunzioni di nuovi lavoratori
- Dato che le imprese agiscono in entrambi i modi, quando la disoccupazione è elevata:
- E’ più probabile che i lavoratori occupati perdano il loro lavoro
- E’ meno probabile che i lavoratori disoccupati trovino un lavoro (la durata della disoccupazione
aumenta)
Determinazione dei salari (costo del lavoro)
- Per la determinazione salariale si ricorre a due forme di accordi
- Contrattazione collettiva
- Il salario viene stabilito da contrattazioni che avvengono tra imprese e sindacati
- Ogni due anni ci sono rinnovi contrattuali con i sindacati → vengono decisi i minimi salari e i
possibili aumenti salariali
- Questo accade per il 98% dei casi in Austria e tra il 60 e l’80% nel resto dei paesi europei
- Accordo bilaterale
- Il salario viene stabilito tra lavoratore e impresa
- Si ha questo caso se sono richieste competenze elevate
- Questo avviene in Inghilterra
- Due fattori da considerare per la determinazione dei salari:
- I lavoratori percepiscono un salario superiore al loro salario di riserva (cioè il salario che li
rende indifferenti tra lavorare ed essere disoccupati)
- I salari dipendono dalle condizioni prevalenti sul mercato del lavoro
- La forza contrattuale di un lavoratore dipende:
- Dal costo che l’impresa paga per sostituirlo (in caso di dimissioni) → se l’impresa paga tanto
per sostituirlo la sua forza contrattuale aumenta
- Dalla difficoltà a trovare un nuovo lavoro
- Di conseguenza la forza contrattuale è influenzata
- Dalla natura del lavoro
- Se le competenze sono specifiche → il potere contrattuale del lavoratore è alto &rar