Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Riassunto esame Geografia umana, prof. Guadagno, libro consigliato 'Geografia umana,Un approccio visuale', Greiner, Dematteis,Lanza Pag. 1 Riassunto esame Geografia umana, prof. Guadagno, libro consigliato 'Geografia umana,Un approccio visuale', Greiner, Dematteis,Lanza Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia umana, prof. Guadagno, libro consigliato 'Geografia umana,Un approccio visuale', Greiner, Dematteis,Lanza Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia umana, prof. Guadagno, libro consigliato 'Geografia umana,Un approccio visuale', Greiner, Dematteis,Lanza Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia umana, prof. Guadagno, libro consigliato 'Geografia umana,Un approccio visuale', Greiner, Dematteis,Lanza Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia umana, prof. Guadagno, libro consigliato 'Geografia umana,Un approccio visuale', Greiner, Dematteis,Lanza Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Giappone, dove fu sperimentata la cosiddetta produzione flessibile che si basa su una

catena produttiva dettata dal consumatore e la cui domanda determina la quantità e il

tipo di prodotti da realizzare. Due strategie importanti per il successo della produzione

flessibile sono la pronta consegna e l’esternalizzazione. La prima si riferisce al modo in

cui un’impresa gestisce il suo magazzino e ottiene le forniture di cui ha bisogno, mentre,

la seconda fa sì che un’impresa affidi a un’altra un’attività che precedentemente veniva

realizzata internamente. Questo processo richiede sempre la presenza di un’altra azienda

che può trovarsi nello stesso paese o all’estero e in questo caso si parla di

delocalizzazione che ha avuto 3 importanti conseguenze: in primo luogo essa ha dato alla

produzione un carattere molto più globale, in secondo luogo ha contribuito a una nuova

divisione internazionale del lavoro e infine, ha avuto importanti effetti anche sulla

geografia del profitto. Seguendo l’esempio del Giappone, anche il resto del mondo si è

industrializzato grazie a 3 fattori: le iniziative promosse dai governi per migliorare il

commercio, il passaggio graduale ad una produzione tecnologica e la presenza di forza

lavoro scolarizzata e qualificata. Una parte della crescita nella produzione in aree

periferiche è attribuibile all’espansione delle zone industriali economiche speciali cioè

aree industriali che funzionano secondo politiche e leggi diverse rispetto al resto del

paese in cui si trova. Le prime ZES furono istituite in Cina e hanno contribuito ad

aumentare il numero di lavoratrici donne. Un altro tipo di area industriale è la

maquiladora cioè un impianto manifatturiero che importa materiali esenti da dazi

doganali, li assembla, li tratta e infine li esporta. La crisi del fordismo ha segnato un

periodo di cambiamento strutturale all’interno dei paesi industrializzati portando alla

deindustrializzazione cioè un calo dei posti di lavoro nelle attività manifatturiere. In

generale si può dire che l’evoluzione strutturale di un’economia parte da un primo stadio

in cui predomina il settore primario, per passare a una fase di crescita dell’industria

manifatturiera e poi dei servizi. La crescita del settore dei servizi oltre ad avere un grosso

impatto sull’impiego femminile, è associata anche all’emergere delle società post-

industriali che presentano alti livelli di urbanizzazione, prevalenza di colletti bianchi,

infrastrutture basate sull’informatica e le comunicazioni e un’economia basata sulla

conoscenza. Uno dei migliori indicatori di un’economia basata sulla conoscenza è la

quantità di denaro spesa in ricerca e sviluppo dalle imprese che fanno parte di un

tecnopolo.

La circolazione: flussi,reti e nodi.

Un tempo la circolazione delle persone, delle notizie e delle idee si svolgeva

prevalentemente in ambiti geografici limitati. Con le nuove tecnologie applicate ai mezzi

di trasporto che ne aumentano la velocità diminuendo quindi il tempo, le comunicazioni

fra le varie parti della Terra sono molto più semplici. La telematica, invece, ha ridotto le

distanze funzionali e ha reso possibile la trasmissione di dati, notizie, eventi e immagini in

tempo reale cioè nel tempo stesso in cui si sono verificati o sono stati prodotti. I trasporti

si muovono attraverso le reti che collegano fra di loro i centri principali chiamati nodi.

Esistono 3 tipi di reti: rete centrale (Francia), rete decentralizzata (Paesi Bassi), rete

distribuita (Germania). La rivoluzione dei trasporti è un cambiamento nei trasporti

verificatosi nella seconda metà della 21esimo secolo che ha portato a una forte riduzione

dei costi e ad un enorme aumento dei flussi. Il trasporto su gomma è legato alle strade

che furono costruite per la prima volta dai Romani e il 78% delle merci è trasportato con

gli autotrasporti. Le prime linee ferroviarie furono costruite in Inghilterra e sono

strettamente legate alla rivoluzione industriale, infatti, i vecchi paesi industrializzati sono

quelli con le reti ferroviarie più dense. Si trattava in gran parte di ferrovie dette di

penetrazione che collegano un porto a una regione interna che produce beni da

esportare. Lo spostamento sulle ferrovie è veloce ed economico ma molto spesso per

velocizzare lo spostamento da un nodo centrale all’altro si evitano le fermate intermedie

a discapito quindi dei paesini nel mezzo. I treni necessitavano di un tracciato più lineare

rispetto alle auto e quindi per far superare loro le montagne si rese necessario ricorrere a

trafori cioè tunnel sotterranei costruiti forando le montagne. I corsi d’acqua interni furono

utilizzati come vie di comunicazione sin dall’antichità. Oggi il trasporto via acqua è lento

e poco costoso ed è utilizzato soprattutto per il trasporto di merci pesanti. Il trasporto

aereo rispetto agli altri è molto più veloce ma anche molto più costoso e inquinante, per

questi motivi è utilizzato per lo spostamento di passeggeri e i maggiori collegamenti aerei

si hanno fra l’Europa e il Nord America. L’importanza degli aeroporti varia a seconda della

posizione e dei collegamenti offerti e i più importanti sono chiamati Hub.

Nel mondo attuale alla circolazione di veicoli e merci si accompagna un’intensa

circolazione di informazioni, denaro, notizie supportata dalle reti di telecomunicazione. Le

attività economiche e finanziarie che utilizzano tali reti contribuiscono allo sviluppo dell’e-

commerce. Come le vie di comunicazioni tradizionali, anche le vie telematiche non sono

distribuite equamente in tutto il mondo e quindi c’è il ‘’digital divide’’ cioè il divario fra

coloro che hanno accesso alle tecnologie e all’informazione tramite internet e coloro che

ne sono esclusi. L’ aumento dei traffici delle merci è legato anche alla

globalizzazione. Per gestire al meglio tali traffici si è reso necessario creare un insieme di

attività organizzative che gestiscono il trasporto, il trattamento e la distribuzione delle

merci in tutte le sue fasi, che prende il nome di Logistica. Di fondamentale importanza fu

l’introduzione dei container di misura standard che permettono una velocizzazione delle

operazioni di carico e scarico e un sistema di trasporto multimodale. Le attività della

logistica si svolgono all’interno delle piattaforme logistiche cioè aree in cui convergono

reti di trasporto diverse. Anche il trasporto dei passeggeri ha seguito la stessa logistica.

La rete di trasporti veloci (aerea, ferroviaria) ha alcune piattaforme di interconnessione

dove sono presenti contemporaneamente terminali aerei, stradali e ferroviari. La crescita

dei traffici delle merci è dovuta oltre che dalle innovazioni tecnologiche anche alla

divisione internazionale del lavoro e alla liberalizzazione del commercio. La divisione

internazionale del lavoro è dovuta alla delocalizzazione delle multinazionali in paesi in cui

i costi sono più bassi, mentre la liberalizzazione del commercio è dovuta alla nascita di

associazioni per l’abbattimento delle barriere per il trasferimento di beni e servizi. Con la

globalizzazione inoltre sono mutate anche le direzioni dei flussi. Le risorse primarie come

il petrolio sono sempre dirette nei paesi più industrializzati, mentre gli altri prodotti

seguono percorsi più complessi legati alla scomposizione verticale cioè allo spostamento

di essi in varie sedi di una determinata multinazionale, all’interno delle quali viene

prodotta una parte del prodotto. Il commercio internazionale è organizzato intorno a 3

poli principali: l’Europa occidentale, gli Usa e alcuni paesi dell’Asia orientale. Altri paesi

importanti sono quelli petroliferi. L’ Europa e gli Usa hanno importanti valori di

importazione mentre l’Asia di esportazione. Nel complesso i paesi del Sud del mondo

gestiscono una parte minima nei commerci mondiali.

Il turismo

Il turismo è esistito sin dai tempi dei romani. Con la rivoluzione industriale e la nascita

della classe borghese il turismo ebbe un forte sviluppo ma era un turismo d’élite cioè ad

appannaggio delle persone più ricche. Con il secondo dopoguerra nasce, invece, il

turismo di massa praticato da molte persone in diverse zone a prezzi convenienti. Il

continente privilegiato dal turismo internazionale è l’Europa e l’ Italia è fra i primi paesi

per le spiagge, per il suo patrimonio artistico e culturale e per le sue città d’arte. Il

turismo rappresenta una fonte di reddito notevole ma allo stesso tempo ha un impatto

non sempre positivo sull’territorio provocando trasformazioni funzionali e paesaggistiche

e quindi nasce il turismo sostenibile che prevede maggiore rispetto nei confronti del

territorio e dei suoi residenti. I luoghi del turismo dipendono dalle attrazioni del turista

che possono essere di tipo naturale, storico, culturale e dipendono fortemente anche

dalla pubblicità turistica e dall’immagine venduta da quel determinato luogo (es:

l’immagine di Napoli è Pulcinella, la pizza, il mare..)

La geografia urbana

Le città sono una delle componenti fondamentali del mondo contemporaneo. Sono i

luoghi principali dell’interazione sociale, dello scambio, della produzione culturale, sono i

motori dell’economia globale e hanno la funzione di località centrale al servizio di un

proprio hinterland. Un tempo le città erano città nucleari cioè compatte e circondate da

mura. Con l’industrializzazione le città nucleari si sono allargate fino a comprendere le

località vicine e sono diventate città estese in cui troviamo tutto ciò che nella vecchia

città stava nel raggio di alcune centinaia di metri. Esistono vari tipi di città estese:

-agglomerato urbano: zona urbanizzata formata dall’espansione a macchia d’olio di un

centro urbano;

-conurbazione: espansione a macchia d’olio di più agglomerati urbani vicini;

-aree metropolitane: agglomerati urbani vicini che hanno intense relazioni fra loro anche

se sono separati da zone non urbanizzate;

-megalopoli: insieme di aree urbane e metropolitane collegate tra di loro;

-megacittà: agglomerati urbani con più di 10 milioni di abitanti;

-smart city: città basate sull’uso della tecnologia che mirano a realizzare una serie di

obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Le città intrattengono con l’esterno scambi di energia, beni, servizi, denaro e

informazioni. Ciò significa che i beni e i servizi prodotti da una città non sono solo

destinati ai suoi abitanti, ma a un territor

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
23 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ulisse1234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Guadagno Eleonora.