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NICCHIA ECOLOGICA
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molto molto esauriente l’acquisto e lo studio del libro di testo da cui è stato tratto.
1)I viventi dipendono oltre che da risorse materiali ed energetiche, anche dalle relazioni con gli altri
organismi e dalle variazioni temporali.Per habitat si intende l’ambiente fisico nel quale una
popolazione vive, caratterizzato da certi parametri entro certi intervalli. Concetto più complesso che
comprende l’habitat ma che non è l’habitat è il concetto di nicchia ecologica.
Habitat------> Nicchia ecologica
2)viene definita come il ruolo funzionale di un dato organismo in un ecosistema, essa comprende:
1. Intervallo di tolleranza verso i vari fattori chimici e fisici
2. Le risorse che utilizza, come gli organismi di cui si alimenta
3. Le interazioni con le altre componenti dell’ecosistema (es. organismi con cui compete per le
risorse)
4. Il ruolo che gioca nel flusso di energia e nel ciclo della materia
3)La nicchia è uno spazio multidimensionale o di ipervolume all’interno del quale l’ambiente
permette ad un individuo o popolazionedi sopravvivere indefinitamente (finchè le condizioni non
cambiano).
Odum, un ecologo, ha definito l’habitat come l’indirizzo della specie e la nicchia ecologica come la
professione della specie. Se io infatti conosco le caratteristiche chimico-fisiche riesco a risalire
all’indirizzo di una popolazione. La nicchia ecologica invece mi dice il ruolo funzionale che svolge
quella popolazione nell’habitat in cui vive.
Esempio: consideriamo le api, un’ape è un organismo eterotrofo che vive a spese dei fiori perchè
dai fiori prende il nettare e si impregna di polline, poi quando va su un altro fiore impregna il fiore
di polline determinando l’impollinazione dei fiori. In effetti l’ape è un simbionte dei fiori che non
potrebbero vivere senza l’ape impollinatrice perchè non riuscirebbero a fecondarsi. Quindi l’ape
attraverso l’ambiente che occupa, attraverso la risorsa che utilizza, svolge un ruolo funzionale
importantissimo che è quello dell’impollinazione. Per andare ad individuare la nicchia occorrerebbe
conoscere la specie. Quindi la nicchia non solo ci dice che l’ape utilizza il nettare ma ci dice anche
quella specie di ape quale pianta utilizza come risorsa e la impollina, in quale ambiente ecc. Quindi
quando riusciamo a definire la nicchia di un organismo bisogna conoscere tutte le caratteristiche.
Dunque il concetto di nicchia è complicato ma ci definisce l’habitat, l’indirizzo di un organismo e
anche il suo ruolo funzionale all’interno del sistema.
Nicchia fondamentale: ruolo che una specie avrebbe se non ci fosse competizione diretta con altre
specie.
Nicchia realizzata: ruolo che realmente ricopre una specie in una comunità.
Se conosco il ruolo di una popolazione facilmente riesco a dire qual è la sua nicchia fondamentale,
però questa popolazione non vive da sola, ma insieme a tante altre popolazioni con le quali magari
divide lo stesso habitat, divide le stesse risorse, per cui per ogni popolazione possiamo individuare
una nicchia fondamentale (quella teorica) però quello che in natura effettivamente si realizza è
quella che viene fuori in funzione delle interazione con tutte quante le altre popolazioni quindi
sicuramente la nicchia realizzata è molto più ristretta, più limitata, di quella teorica o fondamentale.
Nicchia trofica:ad esempio l’ape utilizza come risorsa il nettare e quindi individuo anche la sua
risorsa trofica.
QUARTA LEZIONE ECOLOGIA
La predazione è un fattore biotico di controllo delle popolazioni.Se noi eliminiamo per
esempio leoni ed elefanti da un sistema,dalla savana,le zebre,gli gnu,tutte le prede di questi
predatori aumentano di numero.Così come se dovesse crescere eccessivamente la
popolazione dei leoni,dei ghepardi,questo sarebbe una tragedia per le popolazioni degli
erbivori.Quindi anche in questo caso è importante un certo intervallo della densità delle
popolazioni dei predatori e delle prede,affinché vi sia un equilibrio.Dunque anche i fattori
biotici rispondono a queste leggi.
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LA RADIAZIONE SOLARE
La luce è un fattore ecologico importantissimo ed inoltre è insieme una risorsa ed una
condizione.La luce viene dal Sole,se però dico luce e dico radiazione solare assolutamente
non dico la stessa cosa perché la luce è solo una regione di tutto lo spettro solare.
In questa immagine è rappresentato tutto lo spettro solare e si vede come ci sono
radiazioni che vanno dai raggi cosmici(in questo caso parliamo di onde corte ad alta
energia),fino ad arrivare alle onde radio(in questo caso parliamo di onde lunghe a bassa
energia).Lungo lo spettro troviamo: i raggi cosmici,i raggi gamma,i raggi X,poi arriviamo
all’ultravioletto lontano e vicino,poi abbiamo il visibile,la luce,poi l’infrarosso vicino e
lontano che è una condizione perché è proprio l’infrarosso che determina la temperatura
sul nostro pianeta attraverso l’assorbimento che si realizza nell’atmosfera di queste
radiazioni termiche.
L’ultravioletto è una radiazione che limita fortemente la vita,infatti le radiazioni
ultraviolette vengono assorbite dalle nucleoproteine e questo assorbimento determina
mutazioni a livello di queste nucleoproteine e questo porta ad effetti mutageni e
cancerogeni,ecco perché l’ultravioletto è una radiazione non positiva per l’organismo.Ecco
infatti perché la vita è nata nell’acqua,perché nell’acqua l’ultravioletto non riesce ad
entrare e la vita è arrivata poi sulla terraferma quando poi per l’attività foto sintetica è
stato prodotto ossigeno,l’atmosfera è stata ossigenata; e quindi con la formazione
dell’ossigeno si è venuto a formare quello strato di ozono nell’atmosfera che assorbe la
radiazione ultravioletta che arriva sul nostro pianeta in concentrazione molto limitata.
La radiazione solare è sicuramente un fattore che cambia nello spazio e nel tempo,questo
perché innanzitutto abbiamo l’alternanza delle ore di buio e delle ore di luce,quindi è
chiaro che quando noi abbiamo la luce,le ore in cui il sole,le radiazioni solari arrivano sul
nostro pianeta e arriva anche la luce si fa la fotosintesi e le concentrazione di CO2 sono
minori di giorno e maggiori di notte perché la respirazione si effettua sempre mentre
invece la fotosintesi si effettua solo nelle ore di luce; inoltre la radiazione solare è
importante anche per le variazioni stagionali.
Le radiazioni arrivano sul nostro pianeta con una distribuzione diversa per cui la zona
equatoriale è quella che riceve direttamente le radiazioni solari e quindi arrivano
perpendicolarmente,con una maggiore intensità,mentre invece man a mano che andiamo
verso i poli si ha intanto un maggior strato di atmosfera attraversata dalle radiazioni solari
e in atmosfera molte radiazioni vengono assorbite o riflesse,e poi la distribuzione della
radiazione una volta arrivata sulla terra riguarda una superficie maggiore rispetto
all’equatore.Quindi abbiamo una diversa distribuzione in funzione della posizione del
nostro pianeta ma anche in funzione della stagione.Abbiamo infatti i famosi equinozi di
primavera e di autunno,in cui abbiamo una lunghezza giorno notte equivalente,mentre
invece al solstizio d’inverno l’emisfero settentrionale riceve meno luce rispetto a quello
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meridionale,quindi abbiamo notti più lunghe,ore di luce più lunghe e il solstizio d’estate al
contrario.
L’energia radiante al sole,in funzione della stagionalità ,all’equatore la situazione non è
molto variabile per l’input di energia al suolo,mentre invece varia enormemente quando
andiamo ad elevate latitudini.
La radiazione solare,attraversando l’atmosfera,subisce una diminuzione della sua intensità
perché va incontro a processi che possono essere di assorbimento,di riflessione dalle
particelle stesse che si trovano nell’atmosfera,dalle nubi;inoltre la radiazione può arrivare
sui nostri sistemi direttamente dal sole oppure come radiazione diffusa.La radiazione
globale che arriva al suolo rappresenta circa il 50% della radiazione totale che viene
emessa dal sole.
A questo punto bisogna considerare separatamente la luce,l’infrarosso e
l’ultravioletto,quando parliamo di assorbimento,riflessione o luce che arriva direttamente
a terra.In questa immagine si vede un sistema di assi cartesiani sulle cui ascisse abbiamo la
lunghezza d’onda delle radiazioni e possiamo distinguere l’ultravioletto con radiazioni che
vanno da 200 a 400 nanometri,il visibile da 400 a 700 nanometri e l’infrarosso da 700 a
1000 nanometri.Si vedono 2 curve: una che si riferisce alle radiazioni alla sommità
dell’atmosfera,quindi prima che subisce vari passaggi e quindi riflessioni,assorbimento
eccetera,e poi l’altra curva che invece che mostra la radiazione come arriva a livello del
mare.Si vede quindi che l’ultravioletto è estremamente ridotto rispetto alle altre radiazioni
e comunque ancora più ridotte a livello del mare,innanzitutto perché l’ultravioletto viene
assorbito,ma quella che subisce maggior assorbimento è la radiazione del campo
dell’infrarosso perché in atmosfera vi è la presenza dei cosiddetti gas serra(CO2,vapore
acqueo,metano,protossido d’azoto,clorofluorocarburi).E’ chiaro che passando attraverso
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l’atmosfera,alcune radiazioni dell’infrarosso vengono assorbite specificamente da questi
gas serra e quindi non riescono addirittura ad arrivare sulla terra,però questo
assorbimento della radiazione termica determina il riscaldamento dell’atmosfera che
presenta una temperatura media di 13-14 gradi a differenza di quelle degli altri pianeti.
In questa immagine successiva viene dettagliata un po’ meglio la situazione delle lunghezze
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