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L'INSIEME DI OPPORTUNITÀ E IL VINCOLO DI BILANCIO

Per individuare questi punti parleremo di cosiddetti panieri di bene, ovvero sono combinazioni di beni o servizi.

Per esempio G e F rappresentano due panieri, quindi due combinazioni di beni. Se il consumatore dovesse scegliere la combinazione G, significa che sta alloggiando in un appartamento di queste dimensioni e sta consumando 8kg di cibo, se invece scegliesse il paniere F avrebbe a disposizione un alloggio più grande ma consumerebbe meno cibo.

Il vincolo di bilancio è una retta che rappresenta il luogo geometrico dei punti dei quali i panieri che il consumatore può acquistare valgono esattamente quanto il reddito a disposizione del consumatore. Se un consumatore acquistasse uno qualsiasi di questi panieri, finirebbe con lo spendere completamente il suo reddito. Quindi il valore è uguale al reddito.

L'espressione del vincolo di bilancio è data da: A + M = B

M = la quantità di alloggio

reddito = prezzo del cibo

C = la quantità di cibo = prezzo dell'alloggio

Con abbiamo il valore della quantità di alloggio consumata, con abbiamo il valore di cibo consumato. Quindi vediamo che a destra del segno uguale abbiamo il paniere scelto dal consumatore e questo valore è uguale al reddito.

Se riscriviamo la retta del reddito di bilancio, in funzione di uno dei due beni avremo, dovremo posizionare il cibo sull'asse verticale, quindi dobbiamo spostarlo a sinistra del segno uguale: !- "= # # - & '%è l'intercetta verticale è l'intercetta orizzontale è la pendenza del vincolo di bilancio, con inclinazione negativa.

$$ %Il punto E è un paniere scelto dal consumatore, che non si trova sulla retta del vincolo, perché il valore di questo paniere è maggiore del reddito a disposizione del consumatore. Il paniere D si trova al di sotto, perché il valore è al

Di sotto del reddito 100, e non è conveniente perché non esaurisce tutto il reddito del consumatore.

LA PENDENZA DEL VINCOLO DI BILANCIO

La pendenza è il valore prezzo relativo dei due beni, il rapporto misura il tasso al quale il bene C può essere scambiato con il bene A, quindi misura il costo di opportunità del bene A nei termini del bene C. $ ( e misura il costo opportunità del bene xGeneralizzando, se disegniamo la retta nel grafico, la pendenza della retta sarà data da )in termini del bene y

SPOSTAMENTI DEL VINCOLO DI BILANCIO

Analizziamo lo spostamento del vincolo di bilancio dato dalla variazione del prezzo. Se il prezzo del bene rappresentato sull'asse orizzontale aumenta, significa che il vincolo di bilancio diventa più ripido, perché +l'intercetta sull'asse verticale non cambia, perché è data da *+ è la massima quantità del bene y, se destinassi tutto il mio reddito

al*consumo del bene y.+ è la massima quantità del bene x che io posso consumare se destinassi tutto il mio reddito al consumo esclusivo di questo bene. Aumenta, quindi, il denominatore, allora il rapporto diventa piùSe quindi -piccolo e quindi mi sposto più a sinistra. Con lo stesso reddito posso acquistare una quantità inferiore di alloggio. Quindi la retta del vincolo di bilancio aumenta la sua pendenza.Se il prezzo del bene rappresentato sull'asse orizzontale diminuisce, accade l'opposto. Quindi si sposterebbe verso destra, perché in un rapporto se diminuisce il denominatore, allora tutto il rapporto aumenta. Significa che con lo stesso reddito di prima potremo comprare una quantità maggiore di alloggio, la pendenza del vincolo di bilancio diminuisce, avremo un angolo più piccolo.Se il prezzo del bene rappresentato sull'asse verticale aumentasse, l'intercetta sull'asse x non cambia perché il

Il rapporto tra reddito e non cambia, se il prezzo del bene y aumenta allora lo stesso reddito di prima potrà comprare una minore quantità di bene y. Quindi l'intercetta si riduce se il prezzo aumenta, allora si riduce anche la pendenza. Se il prezzo del bene rappresentato sull'asse verticale diminuisce, l'intercetta aumenta e quindi anche la pendenza. Quindi se c'è una variazione di uno dei due prezzi, cambia la pendenza del vincolo di bilancio, perché cambia solo l'intercetta che rappresenta il bene il cui prezzo cambia, mentre fa perno sull'asse che rappresenta il bene il cui prezzo non cambia.

Analizziamo lo spostamento del vincolo di bilancio dato dalla variazione del reddito. Ricordiamo che il reddito M è al numeratore sia del rapporto +, sia del rapporto dell'intercetta sull'asse orizzontale, + dell'intercetta verticale. Se il reddito aumenta, la retta si sposterà parallelamente verso l'alto a destra.

senza cambiare la pendenza, ma cambiando solo le intercette. Se il reddito diminuisce, la retta si sposterà parallelamente verso il basso a sinistra, senza cambiare la pendenza. Ci sono altri vincoli di bilancio come ad esempio il vincolo di bilancio a bene E'. E' quando sull'asse x rappresentiamo un bene x e sull'asse verticale y, composito. anziché rappresentare un altro bene (bene y), rappresentiamo la parte di reddito che viene spesa nell'acquisto di tutti gli altri beni che non siano x. Per esempio, non abbiamo solo cibo, ma avremo anche viaggi, istruzione ecc. Altro vincolo di bilancio è il vincolo di bilancio a gomito. Può rappresentare un caso in cui il consumo di un bene ha un prezzo diverso a seconda della quantità che consumiamo di quel bene. Per esempio, il consumo di energia ha un costo a kWh di 10 cent a kWh, se il consumo di kWh non è più di 100 kWh al mese. Se una famiglia consuma fino a 1000 kWh, paga ogni kWh 10 cent. Ma se

al mese consuma più di 1000 kWh, allora la quantità che cede 1000, non viene pagata 10cent ma 5cent. Si vede che il vincolo di bilancio, con y bene composito, fino a 1000 la pendenza è data da 10cent, se consumiamo di più allora lo paghiamo 5cent, quindi il costo opportunità si riduce e anche la pendenza lungo il vincolo di bilancio.

LE PREFERENZE DEL CONSUMATORE

Altro criterio su come capire che paniere sceglierà il consumatore, sono le preferenze del consumatore, che ci indicano come i consumatori ordinano i panieri di beni che sono disponibili per il consumo, in maniera tale da confrontare la loro desiderabilità e in che misura ciascun paniere arreca miglioramento al suo benessere. Le preferenze seguono alcuni principi:

  • Completezza: Il consumatore è sempre in grado di ordinare in base al differente grado di benessere che ne ricava, tutte le possibili combinazioni di beni;
  • Transitività: se dobbiamo confrontare 3 panieri, la
desiderabilità di paniere A, paniere B, paniere C, e per qualche motivo il consumatore al paniere B preferisce il paniere A, e al paniere C preferisce il paniere B, allora per la regola di transitività delle preferenze il consumatore preferirà consumare il paniere A anziché il paniere C; Monotonicità o non sazietà, il consumatore in genere preferisce un paniere che gli assicuri una maggiore quantità almeno di un bene. Questo principio prevede che i consumatori preferiscano sempre quantità maggiori di un determinato bene, che ci riescano oppure no dipende dal reddito che hanno a disposizione. Convessità, in base alla quale le combinazioni di beni intermedi sono preferite alle combinazioni di beni estremi, per esempio preferisco mangiare pane e prosciutto anziché solo pane o solo prosciutto. Continuità, in base alla quale anche se abbiamo piccole quantità in più di beni, queste non modificano le preferenze.mododecisivo/improvviso. Vediamo una rappresentazione grafica di panieri con lo stesso livello di soddisfazione: Qui possiamo individuare una serie di panieri (Z, A, B, C, W). I panieri si differenziano per la loro combinazione. Se noi disegniamo le proiezioni del paniere A sull'asse x e sull'asse y, noi dividiamo il piano cartesiano idealmente in 4 ripiani. Il riquadro in alto a destra presenta tutti i panieri che sono migliori di A, ovvero che il consumatore preferirebbe ad A, perché qualsiasi paniere al di sopra consente al consumatore di consumare una quantità maggiore di cibo, mantenendo inalterato il consumo di alloggio, o di alloggio, mantenendo inalterato il consumo di cibo. I panieri che si trovano in basso a sinistra sono i panieri ritenuti peggiori ad A. Infatti, il paniere Z è migliore del paniere W. Ora, se uniamo questi due punti su questo asse che li collega, si troverà sicuramente un paniere, in questo caso B, che per il consumatore

èindifferente rispetto ad A, cioè gli assicurerebbe lo stesso livello di soddisfazione. Così come potremo avere un paniere C cheassicuri la stessa soddisfazione che il paniere B e il paniere A assicurano al consumatore. Quindi su questo asse, si devenecessariamente trovare un paniere, che al consumatore assicura lo stesso grado di soddisfazione.

Se uniamo i panieri, quindi le combinazioni di beni, che garantiscono al consumatore lo stesso livello di benessere, abbiamo lacosiddetta curva di indifferenza.

La curva di indifferenza rappresenta il luogo geometrico dei punti, quindil’insieme dei panieri, che assicurano al consumatore il medesimo grado disoddisfazione.

D, C, A e B sono panieri diversi tra di loro, perché corrisondono a differentiquantità di consumo, se il consumatore sceglie il paniere A vuole dire chevuole consumare molto cibo e raltivamente meno alloggio, se invece scegli ilpaniere D allora il consumatore vuole consumare più

alloggio e relativamente meno cibo, quindi da questo punto di vista A e D sono molto differenti tra loro, ma hanno una caratteristica comune che è quella di trovarsi sulla stessa curva di indifferenza e poiché si trovano sulla stessa curva di indifferenza, il loro consumo attribuisce al consumatore il medesimo grado di soddisfazione. Quindi se un consumatore deve capire quale scegliere tra il paniere A e il paniere D, certo non lo farà sulla base del grado di soddisfazione che ne ricava dal loro consumo, perché pur essendo diversi tra di loro, assicurano lo stesso grado di soddisfazione. Noi possiamo avere tante curve di indifferenza che corrispondono a differenti gradi di soddisfazione/benessere: In questo caso abbiamo una mappa di curve di indifferenza, ovvero rappresentiamo più

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Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ludo.x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Marselli Riccardo.