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Il principio della riserva di legge
Il principio della riserva di legge comporta il divieto di punire un fatto se non è previsto espressamente da una legge penale. La riserva di legge è imposta da esigenze di garanzia formali e sostanziali per i cittadini, garantendo loro dall'uso della forza da parte dello Stato.
In primo luogo, esso evita gli abusi da parte del potere esecutivo, garantendo che solo la legge possa definire i reati e stabilire le relative pene. Inoltre, essendo emanata per mezzo di un apposito procedimento, assicura adeguate garanzie ai cittadini. Al contrario, altri strumenti come i regolamenti o la consuetudine non potrebbero garantire la stessa protezione e esporrebbero i cittadini all'arbitrio del potere esecutivo o giudiziario.
La riserva di legge è quindi un principio fondamentale nel campo giuridico, assicurando che solo la legge possa definire i reati e stabilire le relative pene.
L'istituto in base al quale una determinata materia può essere regolata soltanto dalla legge penale può essere o da un atto avente forza di legge. La fattispecie penale può dunque essere determinata solo dalla legge -> Riserva di legge intesa in senso assoluto integralmente dalla legge. La materia deve essere regolata con il concetto di legge, che comprende non solo la legge ordinaria, ma anche il decreto legislativo delegato e le leggi regionali, dato che la stessa Costituzione riconosce a tali atti la stessa efficacia delle leggi ordinarie. La legge regionale non può essere fonte di diritto penale perché è sancito dalla Costituzione. La restrizione della libertà non può che essere uniforme su tutto il territorio nazionale, a meno di non violare l'articolo 3 della Costituzione. Un cittadino non può comportarsi diversamente da una regione all'altra. L'articolo 120 della Costituzione, poi, vieta alle regioni di...
adottare provvedimenti che sono di ostacolo all' libero esercizio dei diritti da parte dei cittadini. Rapporto legge-fonte subordinata in senso relativo:- i principi sono stabiliti dalla legge, riducendo la discrezionalità dell'esecutivo, dettando la disciplina di dettaglio fonti che però potrà intervenire con propri regolamenti = secondarie la cui disciplina regolamentata = fonti non è direttamente dalla costituzione, bensì dalle fonti primarie.
- legge = (decreto = atto normativo di carattere provvisorio dell'ordinamento giuridico italiano avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo ai sensi dell'art. 77 della Costituzione della Repubblica Italiana) condotte concretamente
- punibili uno o più elementi che concorrono alla descrizione
- dell'illecito penale elementi di
La fonte secondaria speci ca, in via tecnica,
- predeterminati nel nucleo signi cativo essenziale
- scegliere i comportamenti punibili tra quelli
- La legge consente alla fonte secondaria di
- da quest’ultima disciplinati
Rapporto legge-consuetudine
Consuetudine comportamento= la consuetudine è una fonte di diritto che consiste in unripetuto nel tempo,costante, cui la comunità si uniforma con la convinzione di obbedire ad unala consuetudine non ènorma giuridica. Nel diritto penale in cui vige il principio di stretta legalità,mai fonte di diritto penale, ne in funzione incriminatrice, aggravatrice o abrogatrice
Riserva di legge e ordinamento europeo. La normativa comunitaria:
La legalità penale non può rimanere con nata alla prospettiva nazionale; numerose sono infatti leinterferenze principio legalità dell’ordinamentoche il di subisce per ri esso diretto o indirettogiuridico europeo.
Le disposizioni
Le disposizioni costituzionali rilevanti sono:
- Art. 10 Cost., che stabilisce che l'ordinamento italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute
- Art. 11 Cost., che consente, in condizioni di parità, limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni
- Art. 117 c.1 Cost., che stabilisce che la potestà legislativa è esercitata dallo stato e dalle regioni nel rispetto della costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali
Le fonti sovranazionali contribuiscono a creare il diritto penale europeo, che ha i propri organi, seppur con molte limitazioni. Interviene in materie che sono di interesse sovranazionale per rendere uniforme il diritto penale nei paesi membri.
Norme internazionali pari livello costituzionale (art 17 cost) Europa piccola = unione europea e corte di giustizia di Lussemburgo Europa grande = consiglio d'Europa, corte di Strasburgo, convenzione europea diritti uomo, corte europea diritti uomo CEU I regolamenti (norme di diritto immediatamente operanti nell'ordinamento nazionale) non possono essere fonte di legge penale. La normativa comunitaria, dal momento che il principio di soloriserva di legge si riferisce solo alla legge statale (articolo 25 comma 2 Cost.), nel senso che la legge dello stato può creare norme penali. La norma comunitaria può invece, così come accade per le fonti secondarie, aspeci care elementi della fattispecie. In chiave tecnica, la norma comunitaria non può stabilire nuovi reati, l'ambito di applicazione della fattispecie incriminatrice dell'ordinamento interno. Se la norma comunitaria può però "condizionare l'applicazione della fattispecie incriminatrice dell'ordinamento interno"; cioè che una fiffi fi fi fi fl fi Pagina 7 di 69
norma applichi a determinate fattispecie previstecerta (statale) si (o non si applichi) anchedalla normativa comunitaria -> la normativa comunitaria non può introdurre norme penali maintrodurre causa di giusti cazione integrarepuò una o il precetto statuale.
Le direttive
Competenza penale indiretta per pene di grande gravità, fenomeni criminali..direttive ssare dei
Emanazione di per creare mediazione tra stati -> la direttiva si limita aprincipi-guida, tradotti con provvedimentiche poi devono essere sul piano applicativolegislativi ad hoc = direttive che vanno recepite attraverso i legislatori interni -> propongono,ltro attuazione alle direttiveattuano un loro per dare
Direttive self executive direttamente applicabili= non necessitano integrazione, -> contrastodirettiva prevaletra normativa europea e interna ->
Coorte europea diritto uomo e convenzione = CEDU
Disciplina e protegge i diritti fondamentali essere umano
Norme
Della convenzione fanno parte di quelle norme di diritto internazionale che la costituzione richiama all'art 117 1o comma: rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Si solleva questione di costituzionalità considerandosi le norme della convenzione come norme interposte inferiori alla costituzione ma superiori alla legge ordinaria, che si considerano Coorte utilizza il precedente vincolante anche in senso sfavorevole -> si autolimita delle sue stesse norme.
Conoscibile, accessibile e prevedibile = requisiti del diritto penale dettati dalla CEDU.
Il principio nulla poena sine lege può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Non si può infliggere ad alcuno una sanzione penale.
meno che non sia espressamente prevista dalla legge.Spazio edittale Pene che non sono fisse, sono stabiliti un massimo e un minimo, uno nel quale il non c'è spazio per giudice deciderà la pena. Spazio che non può essere troppo ampio -> l'arbitrio del giudice -> Lo spazio edittale della pena non può avere limiti eccessivamente dilatati, si avrebbe un'elusione del principio di legalità: -> nel momento applicativo il giudice godrebbe di una discrezionalità tale da rendere ogni fatto una sottospecie a sé stante sulla base del suo modo di sentire.
Art 133 cp Gravità del reato: valutazione agli effetti della pena. Stabilisce i criteri sui quali il giudice decide per l'ammontare della pena scegliere tra più tipi di.
La possibilità di scegliere la pena in uno spazio edittale e la possibilità di sanzioni adattare la pena al disvalore del legalmente predeterminate risponde all'esigenza di.commesso nalismo rieducativo "Le pene nongarantendo così il (art 27 3° comma Costpossono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazionedel condannato").
2) IL PRINCIPIO DELLA TASSATIVITÀ O DELLA DETERMINATEZZA
Il fatto penale deve essereIl principio di tassatività della fattispecie penale implica che ilindividuato dettagliatamente nei suoi estremi. individuare gliLa norma penale cioè, deveestremi del fatto-reato desumere con precisione ciòin essa contenuti in modo che si possache è lecito e ciò che è vietato ed evitare un arbitrio del giudice.
Tale principio non è dettato in modo esplicito dal legislatore, ma è una delprincipio di legalità, perché esso sarebbe sostanzialmente svuotato di contenuto se la leggeindicasse gli estremi dei reati con tanta genericità da farsì che la loro individuazione sia di fatto lasciata al giudice. Il principio di tassatività si pone come una condizione indispensabile perché la norma penale, guida del comportamento del cittadino, possa efficacemente fungere da contenuto di essa. Ma per punire atti osceni, ad esempio, il legislatore deve per forza ricorrere a un concetto un po' vago, come il concetto di osceno, perché sarebbe impossibile elencare tutti i possibili comportamenti che possono costituire questo tipo di reato. Ciò però comporta degli inconvenienti, in quanto lascia una fattispecie indeterminata e un margine di interpretazione al giudice.