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TBC

Può essere influenzata negativamente dall'attività fisica agonistica, lo stress prodotto agirebbe su un focolaio

preesistente originando un pousses infiammatorio.

Lesioni pleuriche

Almeno devono passare due mesi perché si riprenda l'attività fisica per evitare una ripresa di essudazione.

Asma bronchiale

Definizione

L’asma bronchiale è una malattia multifattoriale, con un susseguirsi di crisi di dispnea, scatenate da agenti o la

esercizio fisico, insieme a segni clinici di ostruzione bronchiale.

Diagnosi

Molto importanti sono i precedenti familiari e personali, abitudini alimentari. Sì dovranno eseguire esami su

allergeni stagionali e perenni. Si possono eseguire test di provocazione specifica in un ambiente ospedaliero.

La cosiddetta asma da sforzo o da esercizio

In alcuni casi è proprio l'esercizio fisico a provocare la crisi asmatica ma ciò non sembra un motivo sufficiente

per evitare lo sport a chi soffre d'asma.

Asma da esercizio

Dati sperimentali-strumentali

L’asma da sforzo varia a seconda dell'esercizio svolto coloro che risultano sospetti di asma andrebbero

sottoposti al test da sforzo di 6/8 minuti 70/80% di intensità, per stabilire il grado di broncospasmo si usa la

spirografia

Asma da esercizio

Eziopatogenesi

La ipotesi più accreditata è legata al raffreddamento della mucosa e il grado di ostruzione indotto dall'esercizio è

legata all'calore perso lungo le vie aeree, il broncospasmo migliora con l'inalazione di aria riscaldata a

temperatura corporea e satura di vapore acqueo. I mastociti vengono stimolate dal freddo.

Terapia

Somministrazione di sodio-cromoglicato, anche in beta-2-agonisti.

Misure collaterali

È utile osservare un periodo di riscaldamento prima dell'attività sportiva, decisamente da evitare le attività in

condizioni meteorologiche avverse.

Conclusioni 30

La pratica sportiva è possibile anche ai soggetti asmatici anche se non si manifesta un mutamento della loro

attività bronchiale.

CAPITOLO 18

Cenni di fisiopatologia su: apparato oculistico, apparato otorino, apparato urogenitale, apparato cutaneo

Introduzione

La pratica sportiva necessita anche di una banda informazione visiva diversamente sollecitata a seconda del

tipo di sport. Il rilascio di una idoneità che autorizza a praticare una disciplina sportiva spetta ad un medico

specialista in medicina dello sport, è opportuno quindi che l'atleta si avvalga sia di un oculista e di un medico

sportivo.

Patologia oculare in relazione allo sport

Le manifestazioni cliniche dell'apparato visivo possono interessare tutti i segmenti del bulbo oculare, è possibile

che si sia un interessamento lieve o grave.

Patologia dell'orbita

Il pugilato è lo sport più pericoloso per l'orbita oculare, molto frequenti sono anche le ferite dell'arcata

sopracciliare e palpebrale, pericolose perché possono provocare una iperostosi. Le cicatrici delle code

sopracciliari alterano il viso del pugile insieme a delle deformazioni morfologiche delle ossa del naso formano la

cosiddetta maschera da pugile. Una grande importanza clinica è rivestita dalle fatture delle pareti orbitarie e

dalla paralisi del muscolo obliquo superiore, queste patologie fortunatamente hanno una frequenza minore.

Patologia delle palpebre, della congiuntiva o delle vie lacrimali

Le manifestazioni sono di natura traumatica e consistono in:

* Edema

* Ematomi

* Enfisema

* Frattura dell'etmoide

Le palpebre possono essere sede di ferite che possono ledere i muscoli elevatore delle palpebre portando ad

una ptosi. Un'altra infiammazione delle palpebre è dovuta ai raggi UV che interessa maggiormente gli sciatori è

caratterizzata da fotofobia, iperemia congiuntivale, secrezioni catarrali, la terapia si basa su colliri ed

antistaminici. Troviamo anche congiuntivite da piscina, che interessa nuotatori e tuffatori, si tratta di una

congiuntivite follicolare ad esordio acuto, il quadro è costituito da scarsa secrezione mucosa, iperemia

congiuntivale, iperplasia follicolare, adenopatia satellite, come terapia antibiotici. Emorragie congiuntivale e sotto

congiuntivali si possono verificare per traumi diretti o indiretti. Le alterazioni delle vie lacrimali in relazione alla

pratica sportiva sono rare, mentre i traumi del sacco lacrimale sono causati da corpi taglienti.

Patologia del bulbo oculare

Le patologie della cornea sono soprattutto traumatiche:

* Ferite, tagli

* Colpi negli sport da contatto

Si procederà con medicazioni locali con pomate antibiotiche. In alcuni casi di ferite perforanti si procede prima al

rilevamento dell'oggetto estraneo pori al ricovero e rimozione dell'oggetto per via chirurgica. Di solito si

distinguono traumi:

* Contusioni

* Perforanti 31

Molto rilevanti e gravi sono gli ipoemi traumatici o versamenti ematici in camera anteriore. La sublussazione del

cristallino nel vitreo è provocato da rottura di una parte del legamento zonulare come evento contusivo. Di solito

le patologie a carico del cristallino sono legate agli sport da contatto. Le emorragie vitreali richiedono riposo

assoluto e antiemorragici. Le emorragie della coroide possono lasciare un danno permanente. Le contusioni

retiniche si manifestano con svariati quadri che vengono individuati dall'esame di Goldman. Un'altra patologia è

il distacco della retina e è favorito da entrambi possono provocare rotture o fori, con la chirurgia ora ci sono

tecniche che permettono una valida restituzione della vista, ma si sconsiglia la ripresa dello sport agonistico,

soprattutto dove sono frequenti contatti.

Causali di non idoneità in campo oculistico

Lo scopo della visita oculistica è quello di tutelare l'atleta dai rischi connessi alla pratica di indeterminato sport,

anche quello di proteggere legalmente il medico che rilascia l'idoneità. Sono stati stabiliti dei criteri di idoneità

nelle varie discipline sportive che prevedono precisi requisiti visivi e l'assenza di determinate patologie oculari.

Per la visita si inizierà da un'anamnesi familiare e personale dell'atleta, poi si fa una valutazione del visus mono

e binoculare senza correzione. Negli atleti con familiarità per la malattia glaucomatosa o con alterazioni a carico

del nervo ottico si misura la pressione endoculare con il tonometro. Le principali causali di non idoneità sono:

* Cataratta

* Glaucoma

* Distacco della retina

* Traumi

Controlli medici semestrali

La visita prevede:

* Esame del visus

* Fondus oculi

* Campimetria

* Tonometria

* Elettroretinografia

Apparato otorinolaringoiatrico

Metodiche di valutazione funzionale otorinolaringoiatriche

Il problema del giudizio di idoneità si complica quando l'esercizio di una pratica sportiva presenta rischia

l'apparato ORL.

Epistassi

È dovuta a traumi nasali, nel pugilato è molto più frequente, oppure ad una variazione di pressione.

Frattura ossa nasali

È un'evenienza frequente negli sport di contatto fisico. Il danno è legato all'entità del trauma, si potranno

verificare lesioni ossee, cartilaginee con fatture del massiccio facciale. Il consolidamento delle fratture è rapido e

bisogna ridurre l'edema tissutale che si è creato nel giro di una giornata

Traumi dell'apparato uditivo 32

Ipoacusia causata da microtraumi ripetuti a livello del recettore cocleare, per quanto riguarda i traumi accidentali

sono quelli a carico della membrana timpanica, della coclea, del labirinto. Altre cause possono essere colpi

diretti all'orecchio esterno.

Apparato vestibolare

Le lesioni a questo apparato provocano alterazioni dell'equilibrio e anche disturbi vertiginosi.

Traumi della laringe

Sono lesioni rare per la protezione fornita dal mento in senso antero-posteriore e per la mobilità dell'organo in

senso latero-laterale. La sintomatologia è data da shock, disfonia, dispnea, disfagia, tosse.

Traumatologia otoiatrica con effetti sull'olfatto e sul gusto

Il 2,5% dei traumatizzati cranici può avere un'alterazione della percezione olfattiva, le alterazioni gustative sono

conseguenti a quelle olfattive, queste sono derivanti da deformità nasali, infiammazioni, lesioni.

Patologia otoiatrica che controindica temporaneamente l'attività sportiva

* Rinopatia allergica

* Rinosinusite cronica

* Adenoidite cronica

* Tonsillite cronica

* Otite

* Labirintite

Cenni di fisiopatologia su apparato urogenitale

Fisiologia sportiva

A livello renale avremo una riduzione di flusso plasmatico renale e quindi un aumento della frazione di filtrazione,

da cui emerge una riduzione della diuresi con una diminuzione del contenuto di elettroliti nell'urina. Meccanismi

che entrano in gioco durante l'esercizio:

* Riduzione della velocità di filtrazione glomerulare dovuto al calo di volemia con conseguente perdita di

liquidi

* Aumento del livello di renina e di aldosterone

* Aumento di produzione dell'ormone antidiuretico (ADH)

L’allenamento è in grado di proteggere il rene dall'ischemia relativa facendo lavorare i muscoli in maggiore

economicità.

Urine normali

L’esame delle urine è un valido esame di laboratorio da cui è possibile valutare l'attività metabolica

dell'organismo. Le indagini più importanti da effettuare sulle urine sono:

* Caratteri fisici: quantità(1550ml), aspetto(liquido), odore(tenue), colore (giallo chiaro), peso

specifico(1015,102)

* Caratteri chimici: reazione(ph=6), proteine (tracce di albumina), glucosio(assente), chetoni(assenti),

sangue(assente), bilirubina(assente)

* Esame microscopico del sedimento: cellule epiteliali(assenti), leucociti(scarsi), eritrociti(assenti), cilindri

ialini e cellulari(proteine)

Traumatologia sportiva dell'apparato urinario 33

Lesioni frequenti:

* Rotture sedimentarie del parenchima

* Rotture extracapsulari

* Lesioni del peduncolo vascolare

Il meccanismo patogenetico riconosce quattro cause:

* Percussione: il corpo contundente colpisce l'addome per breve tempo

* Pressione: maggior tempo di contatto

* Contraccolpo: trauma indiretto

* Sforzo: aumento di pressione interna all'addome

La diagnosi delle lesioni traumatiche a carico dei remi si avvale della radiografia dell'addome, urografica,

ureteropielografia, TAC, risonanza magnetica. Per piccoli traumi basta il riposo, mentre per traumi più gravi

occorre stare controllanti per evitare complicanze come idronefrosi post-traumatica o addirittura l'atrofia del rene.

I traumi all'uretere e alla vescica sono molto rari, mentre per l'uretra si va dalla contusione alla lacerazione della

parete uretrale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
57 pagine
8 download
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ciocchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bartolucci Cesare.