Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 57
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 1 Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Economia, Prof. Gaeta, libro consigliato Elementi di Economia, Sloman, Garratt Pag. 56
1 su 57
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

S

un’industria chimica sversi i rifiuti in un fiume o inquini l’aria, portando la comunità a sopportare

costi aggiuntivi rispetto a quelli dell’impresa. Graficamente, la curva CMG è al di sopra di quella

S

CMG.

Il problema delle esternalità negative si presenta nelle economie di mercato perché alcune risorse

naturali non possono essere oggetto di proprietà privata (ad es. vista l’assenza di diritti di proprietà

sull’aria non si può impedire che essa venga illegalmente usata come discarica). Dev’essere l’autorità

pubblica a neutralizzare le esternalità.

2.1.2.

Un esempio di esternalità positive di produzione è dato dalle spese in ricerca e sviluppo. Se altre

imprese hanno accesso ai risultati della ricerca, i benefici si estendono oltre l’impresa che li finanzia.

Graficamente la curva CMG è più bassa della curva CMG. In questo caso CMGs<CMG.

S

2.1.3.

Le esternalità negative di consumo si hanno nel caso in cui BMG >BMG. In questo caso, il livello

S

effettivo di consumo è troppo elevato dal punto di vista sociale: esempi pratici sono situazioni in cui

delle persone ascoltano musica ad alto volume oppure fumano in ambienti pubblici, producendo

effetti negativi sulle persone circostanti.

2.1.4.

Le esternalità positive di consumo si verificano quando BMGs>BMG. Un esempio pratico è il

trasporto ferroviario, in quanto come conseguenze positive per gli altri vi è la riduzione del traffico,

dei rifiuti e del numero di incidenti stradali. Nel caso di esternalità positive di consumo, la quantità

prodotta e consumata è troppo bassa rispetto all’ottimo sociale (nel caso di esternalità negative la

quantità è troppo alta).

2.2.

I beni pubblici hanno due caratteristiche: la non-rivalità e la non-escludibilità.

-non-rivalità: i beni pubblici hanno benefici marginali sociali ben superiori rispetto a quelli privati;

per questo sono socialmente desiderabili. La non-rivalità consiste nel fatto che tutti beneficiano di un

bene/servizio, come può essere l’illuminazione pubblica o i marciapiedi.

-non-escludibilità: alcuni beni che vengono pagati da alcune persone ma di cui beneficiano anche

altri cittadini che non hanno contribuito alle spese (e che sono chiamati freerider). Un esempio è il

caso in cui una persona costruisca una diga per difendere la propria casa ma di cui beneficiano anche

altre persone (e lui non può impedirlo).

Quando i beni hanno queste caratteristiche, il libero mercato non li produce. Solo lo Stato o imprese

private finanziate dal governo possono produrre beni pubblici.

3.

Nel caso di mercati imperfetti (che sia monopolio o monopsonio-ovvero un solo soggetto domanda il

bene prodotto) BMGs non è uguale a CMGs.

Analizziamo i problemi generati dal potere monopolistico.

3.1.

Il monopolio porta una perdita di benessere sociale.

3.1.1.

Il surplus netto del consumatore è il beneficio complessivo (o “utilità”) derivante dal consumo di un

dato bene al netto della spesa totale. Il surplus del produttore è dato dal profitto. Il benessere sociale

comprende sia il surplus del consumatore che quello del produttore.

3.1.2.

Quando l’industria opera in regime di monopolio, l’impresa produce in corrispondenza del livello di

output per cui CMG=RMG. Il surplus del produttore è maggiore del surplus in concorrenza perfetta

(in effetti, i profitti di monopolio sono maggiori dei profitti di concorrenza perfetta). Il surplus netto

del consumatore è minore. Il benessere sociale in monopolio è inferiore rispetto al caso di

concorrenza perfetta. Il guadagno del produttore è inferiore alla perdita del consumatore e tale

riduzione del benessere è detta “perdita secca”.

La perdita secca di benessere associata al monopolio corrisponde alla differenza tra il benessere

sociale nel caso di concorrenza perfetta e il benessere sociale in caso di monopolio.

3.2.

In teoria, le imprese dovrebbero essere abbastanza grandi per beneficiare di economie di scala ma

dovrebbero anche essere indotte a non aumentare il prezzo rispetto al costo marginale in assenza di

esternalità (in modo che il prezzo sia pari al CMG).

4.

Il mercato può fallire per diverse motivazioni, che ora analizzeremo.

4.1.

Ignoranza ed incertezza, ovvero le imprese spesso non conoscono le opportunità di mercato, i prezzi

e i costi dei rivali, e non possono osservare la produttività dei lavoratori. Inoltre, molte decisioni

economiche sono prese basandosi su aspettative di condizioni future, quindi non certe. Talvolta le

informazioni si possono reperire grazie al mercato, visto che ci sono agenzie che raccolgono e

vendono informazioni (anche se la loro affidabilità resta spesso dubbia). L’impresa, quindi, deve

decidere se investire nell’acquisizione di informazioni per assicurarsi i benefici derivanti

dall’informazione stessa.

4.2.

4.2.1.

Gli individui a volte dipendono da decisioni economiche non proprie. Lo Stato può considerare

necessario offrire tutela a chi dipende da decisioni altrui.

4.2.2.

Lo Stato può agire nell’intento di proteggere gli individui da effetti indesiderati delle proprie

decisioni economiche. Ad esempio, si può scoraggiare il consumo di fumo e alcol, si può combattere

la prostituzione e i giochi d’azzardo. Lo Stato può anche intervenire per spronare i cittadini al

consumo di beni da cui potrebbero trarre beneficio (es. l’istruzione, l’assistenza sanitaria)  beni di

merito.

4.3.

Il problema dei soggetti che dipendono dalla volontà altrui è detto problema principale-agente. Tale

“problema” dice che quando un individuo (il principale) delega ad un altro individuo(l’agente) lo

svolgimento di una missione, l’agente può costruirsi un vantaggio informativo sul principale e

cercare di sfruttare tale vantaggio per i suoi obiettivi individuali. L’agente ha propri obiettivi

egoistici, non sempre in linea con quelli del principale, altrettanto egoistici (es. un’agenzia

immobiliare che cerca di venderci una casa, potrebbe omettere di parlare della chiassosità dei vicini o

potrebbe nasconderci che il proprietario sarebbe disposto a vendere ad un prezzo più basso) e per

ovviare al problema di uno agente che sfrutta a suo vantaggio le informazioni reperite, occorre che:

-il principale deve avere qualche strumento per controllare la performance dell’agente

-l’agente deve avere un incentivo ad agire nell’interesse del principale

4.4.

Il lavoro potrebbe essere poco mobile, dando luogo ad eccessi di domanda con salari elevati o di

eccesso di offerta con la creazione di extra-profitti. Può volerci tempo perché gli individui reagiscano

a variazioni nel contesto economico in cui operano, rendendo l’economia lontana dall’efficienza

sociale (problema dell’inerzia).

Nel caso di monopolio e monopsonio, le imprese o i sindacati possono erigere barriere per impedire

l’ingresso di nuove imprese o fattori di produzione, acuendo questa immobilità.

4.5.

Gli obiettivi macroeconomici sono collegati al livello totale di spesa o di produzione che si

determinano nelle economie. Tra gli obiettivi vi è la crescita economica rapida e stabile, stabilità dei

prezzi, equilibrio della bilancia dei pagamenti, ecc.; un’economia di mercato, però, difficilmente

riesce a raggiungerli tutti contemporaneamente.

4.6.

L’economia tende a concentrarsi sugli strumenti che permettono di raggiungere un ristretto gruppo di

obiettivi facilmente misurabili. Alcuni obiettivi sociali, però, possono essere in conflitto tra di loro

(es. la crescita economica può cozzare con la maggiore uguaglianza tra i cittadini); si tratta di casi di

trade-off in cui l’economista può chiarire gli effetti (desiderati e non) derivanti da una data strategia,

lasciando al governo il compito di decidere.

5.

Lo stato può fronteggiare i fallimenti del mercato in vari modi, di cui ora parleremo.

5.1.

Tasse e sussidi. Tali strumenti promuovono un più elevato benessere sociale modificando la

composizione di produzione e consumo e permettono una redistribuzione del reddito. L’imperfezione

del mercato, infatti, non consente la massimizzazione del benessere sociale (BMGs non eguaglia

CMGs); per correggere queste imperfezioni si impongono tasse e sussidi, ovvero si prevedono tasse

sui prodotti in quantità eccessiva e sussidi sui beni in quantità insufficiente.

Per correggere l’esternalità, lo Stato deve imporre una tassa uguale alla differenza tra costo marginale

sociale e costo marginale privato, accordando un sussidio uguale alla differenza tra beneficio

marginale sociale e beneficio marginale privato. Tra i metodi correttivi vi è la “tassa di Pigou” che è

un'imposta, per unità di prodotto, a carico del soggetto produttore di esternalità (cioè un’impresa deve

pagare una somma pari al danno sociale dovuto all’esternalità negativa che genera).

Nel caso del monopolio, il monopolista produce una quantità di output inferiore rispetto a quella

socialmente efficiente, per cui lo Stato dovrebbe concedergli un sussidio per incoraggiare la

produzione. Tale sussidio dovrebbe essere accompagnato da una tassa in somma fissa, per evitare di

aumentare ulteriormente il profitto del monopolista.

Parte seconda. Macroeconomia.

VII Capitolo

La macroeconomia studia l’economia nel suo complesso.

1.

Gli obiettivi macroeconomici riguardano l’analisi di gruppi o interi settori dell’economia (non il

singolo individuo), quindi la macroeconomia analizza tutte le famiglie, tutte le imprese

dell’economia e l’intero settore pubblico.

1.1.

Il governa punta ad un alto tasso di crescita economica nel lungo periodo; si tratta di una crescita

persistente negli anni che non sia solo un fenomeno temporaneo (crescita stabile).

1.2.

I governi cercano di garantire un tasso di disoccupazione più basso possibile, perché la

disoccupazione rappresenta uno spreco di risorse umane e di sussidi di disoccupazione che hanno un

costo rilevante per il bilancio pubblico.

1.3.

L’inflazione indica un aumento generalizzato dei prezzi nell’economia. La politica del governo mira

a mantenere l’inflazione bassa e stabile, anche per permettere agli operatori di prendere decisioni.

1.4.

La bilancia dei pagamenti di un paese registra tutte le transazioni avvenute in un dato periodo tra i

residenti del paese e il resto del mondo. Queste transazioni producono attività o passività. Le attività

includono le entr

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
57 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Morgana393 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Gaeta Giuseppe Lucio.