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COSA È LA CAPACITÀ TERMICA
- capacità termica C = Q/ΔT, dove:
Q = calore scambiato >0
Pag. 7
Possibili domande teoriche I parte “Fondamenti di chimica e chimica organica”
Prof.ssa Raffaini ΔT = variazione di temperatura >0
CALORE SPECIFICO, CALORE SPECIFICO MOLARE
- calore specifico c = C/m = Q/(m* ΔT)
V costante q = ΔU (calore scambiato a Volume costante)
v
c = ΔU/(m* ΔT)
v
P costante q = ΔH (calore scambiato a Pressione costante)
P
c = ΔH/(m* ΔT)
P
calore specifico molare c’ = C/n = Q/(n* ΔT)
NB: c , c , c’ , c’ sono diversi per sostanze diverse e dipendono dallo stato di
v
v P P
aggregazione della sostanza in questione
QUALE È IL CALORE IN GIOCO QUANDO AVVIENE IN UN
- PASSAGGIO DI STATO E QUANDO AVVIENE IL RISCALDAMENTO
DI UNA SOSTANZA? T È SEMPRE COSTANTE?
se ci sono passaggi di stato T resta costante
Q = n*ΔH
pass.stato pass.stato
se non ci sono passaggi di stato ma solo riscaldamento T varia
Q = c*m*ΔT = c’*n*ΔT
riscaldamento
LEZIONE 4 STRUTTURA DELL’ATOMO E PROPRIETÀ
PERIODICHE
RELAZIONE TRA ENERGIA, FREQUENZA E LUNGHEZZA DI UN’ONDA
- luce composta da fotoni / quanti = pacchetti di onde discreti caratterizzati da:
lunghezza d’onda λ
frequenza v = 1/λ -34
energia E = h*v dove h = costante di Planck (6,63 * 10 J*s)
IPOTESI DI MODELLO ATOMICO DI THOMSON
- atomo = particella sferica
elettricità positiva
nel nucleo sono incorporati elettroni di carica - tali da renderlo neutro
MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD
- massa dell’atomo concentrata nel nucleo
nucleo dotato di carica +
nucleo molto più piccolo delle dimensioni dell’atomo
attorno al nucleo ruotano di moto circolare uniforme gli elettroni di
carica-
forza di attrazione nucleo-elettrone compensata dalla forza centrifuga:
2 2
(e /r) = (m*v )
critiche: Pag. 8
Possibili domande teoriche I parte “Fondamenti di chimica e chimica organica”
Prof.ssa Raffaini
l’atomo così ideato non è stabile
le orbite così ideate raggiungono stati di equilibrio sempre diversi dopo
esser sollecitati
l’atomo di H così ideato avrebbe uno spettro continuo di emissione
COSA È UNO SPETTRO DI ASSORBIMENTO ED UNO DI
- EMISSIONE?
spettri di emissione = spettri emessi da una sorgente luminosa (righe
colorate su sfondo nero)
possono essere:
continui ((s), (l), (g) compressi)
o a righe ((g) incandescenti a bassa pressione)
o
dispersione della luce la luce policromatica attraversando un prisma di
vetro trasparente viene scomposta delle radiazioni di diversa frequenza
che la costituiscono
spettri di assorbimento = spettri emessi da una sorgente luminosa
filtrata da un gas (righe nere su sfondo colorato)
SPIEGARE L’EFFETTO
IPOTESI DI PLANK E SAPERE
- FOTOELETTRICO
ipotesi di Planck: emissione e assorbimento di energia da parte di
sistemi atomici avvengono solo per quantità discrete di energia, dette
“quanti”.
effetto fotoelettrico: repulsione di cariche elettriche negative da una
lastra metallica su cui incide un fascio di luce UV (alte frequenze) di
velocità maggiore alla soglia isoelettrica, sotto la quale l’energia è
quantizzata e dunque non assorbita
CENNI AL MODELLO DI BOHR
- primo modello atomico
modello planetario: elettrone in moto in livelli ed orbite discrete
spiega i livelli energetici negli atomi idrogenoidi (H)
critiche l’atomo così ideato non spiega i livelli energetici degli atomi
polielettronici (dove gli elettroni più esterni hanno carica nucleare minore)
RELAZIONE TRA IL RAGGIO DI UN’ORBITA E LA SUA ENERGIA
- (PROPORZIONALITÀ INVERSA, DIPENDONO DA N)
al primo stato stazionario corrisponde: -10
un raggio dell’orbita pari a r = 0,529 u.a. = 0,529 Å (Angstrom = 10 m)
un’energia pari a E = -313,8 kcal/mol
2
raggi delle diverse orbite circolari accessibili per l’atomo H r = 0,529*n [Å]
2
energie dei diversi livelli quantici accessibili per l’atomo H E = (-313.6)/n
[kcal/mol]
DIFFERENZA TRA ORBITA E ORBITALE
- orbite traiettorie ben precise
orbitali
zone dello spazio attorno al nucleo con alta probabilità di trovare
l’elettrone Pag. 9
Possibili domande teoriche I parte “Fondamenti di chimica e chimica organica”
Prof.ssa Raffaini funzioni d’onda Ψ (x,y,z): dipende dalle coordinate x,y,z ed è
caratterizzata da 3 numeri quantici
NUMERI QUANTICI: QUALI SONO E COSA INDICANO
- sono 4: i primi 3 (n, l, m ) servono a distinguere gli orbitali:
l
n = n.ro quantico principale (1,2,3…)
corrisponde al livello energetico
l = n.ro quantico angolare azimutale (0,1,2… n-1)
corrisponde alla forma dell’orbitale (tipo s, p, d, f)
m = n.ro quantico magnetico (0,±1,±2… ±l)
l
corrisponde alla orientazione dell’orbitale (quanti orbitali di tipo
s,p,d,f sono possibili)
il quarto è il momento magnetico quantizzato e riguarda l’elettrone:
m = n.ro quantico di spin (± ½ (freccia su, freccia giù))
s
PRINCIPIO DI PAULI
- ogni elettrone può avere un solo insieme di 4 numeri quantici distinti n, l, ml,
ms
un orbitale può contenere un massimo di 2 elettroni con spin antiparallelo
REGOLA DI HUND
- se un sottolivello non è completo (n=l≠m ) gli elettroni occupano il numero
l
massimo di orbitali con spin parallelo
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA ESTERNA E CONFIGURAZIONE
- ELETTRONICA COMPATTA DI ELEMENTI
PROPRIETÀ PERIODICHE: QUALI SONO
- carica nucleare efficace
raggi atomici
energia di ionizzazione
affinità elettronica
CARICA NUCLEARE EFFICACE
- carica nucleare efficace Z = carica effettivamente esercitata sugli elettroni
eff
Z = Z-s, dove Z=numero atomico e s=costante di schermo
eff
lungo un periodo a parità di schermo s, Z aumenta da destra verso sinistra
RAGGIO ATOMICO: COME VARIA NELLA TAVOLA PERIODICA
- a parità di Z (numero di elettroni) raggio atomico diminuisce
RAGGI IONICI E LORO CONFRONTO CON I CORRISPONDENTI RAGGI
- ATOMICI
raggio ionico di ioni + (cationi) < raggio atomico (dell’atomo neutro)
raggio ionico di ioni – (anioni) > raggio atomico (dell’atomo neutro)
COSA È L’ENERGIA DI IONIZZAZIONE E COME VARIA NELLA
- TAVOLA PERIODICA Pag. 10
Possibili domande teoriche I parte “Fondamenti di chimica e chimica organica”
Prof.ssa Raffaini
energia di ionizzazione E.I. [KJ/mol] = energia necessaria per allontanare un
elettrone da un atomo allo stato gassoso e dunque per ottenere un catione;
aumenta da sinistra verso destra nel periodo e dal basso verso l’alto lungo un
gruppo
lungo un gruppo E.I. diminuisce
lungo un periodo E.I. aumenta
COSA È L’ENERGIA DI PRIMA IONIZZAZIONE E L’ENERGIA DI
- SECONDA IONIZZAZIONE?
COSA È L’AFFINITÀ ELETTRONICA E COME VARIA NELLA
- TAVOLA PERIODICA
affinità elettronica A.E. [KJ/mol] = energia richiesta per allontanare un
elettrone da un anione gassoso = energia liberata quando un atomo isolato
acquista un elettrone;
è una misura dell’attrazione che l’atomo esercita su questo elettrone periferico
in più rispetto alla configurazione elettronica dello stato fondamentale.
aumenta da sinistra verso destra nel periodo e dal basso verso l’alto lungo un
gruppo
SPIEGARE L’INERZIA CHIMICA DEI GAS NOBILI
- A.E. nei gas nobili sono nulle
E.I dei gas nobili sono così elevate da non rendere facile il passaggio a cationi
(inerzia chimica)
LEZIONE 5 LEGAME CHIMICO: IONICO, COVALENTE,
METALLICO
LEGAME CHIMICO: COSA È E QUANTI SONO
- ionico
covalente
metallico
COSA È L’ENERGIA DI LEGAME IN UNA MOLECOLA BIATOMICA
- energia di legame
= ampiezza tra il picco di minimo della curva che rappresenta la variazione
dell’E del sistema biatomico A-B in funzione della distanza r fra 2 atomi A e
pot Pag. 11
Possibili domande teoriche I parte “Fondamenti di chimica e chimica organica”
Prof.ssa Raffaini
B e la retta 0[J]
= energia necessaria per far avvenire un legame chimico
= energia richiesta per rompere il legame chimico
= entalpia ENERGIA RETICOLARE
COSA SI INTENDE PER
- energia reticolare = bilancio energetico tra:
contributi favorevoli dovuti all’attrazione tra ioni di carica diversa
contributi sfavorevoli dovuti alla repulsione tra ioni di carica uguale
LEGAME IONICO
CARATTERISTICHE DEL E RIPORTARE ALMENO
- UN ESEMPIO DI SOLIDO IONICO
ha origine da attrazione elettrostatica tra ioni di segno opposto
non ha natura direzionale
non prevede la compartecipazione di elettroni
la formula bruta di un composto ionico rappresenta un rapporto di
carica tra cationi e anioni (NaCL Na+Cl-)
energia reticolare va stabilisce il tipo di solido cristallino formato
andando a definire stabilità e impaccamento
+ - 2+ 2-
esempi: NaCl, Cs Cl (cloruro di cesio), Zn S (solfuro di zinco)
REQUISITI PER LA FORMAZIONE DI UN LEGAME IONICO
- elemento con bassa energia di ionizzazione (elementi del I gruppo e
del II gruppo – eccetto H)
elemento con elevata affinità elettronica (elementi del VII e VI gruppo)
differenza di elettronegatività ΔX >> molto alta tra i due elementi
PROPRIETÀ DEI SOLIDI IONICI
solidi cristallini
solubili in acqua
elevate proprietà meccaniche
relativa fragilità
conducibilità elettrica solo in (l) e in soluzione acquosa
alta T e T
fus eb
DA COSA HA ORIGINE UN LEGAME COVALENTE E QUALI TIPI DI
- LEGAMI COVALENTI CONOSCETE
caratteristiche:
ha origine dalla condivisione di coppie di elettroni condivise fra atomi,
che avviene tramite la sovrapposizione di orbitali atomici di opportuna
energia e forma
ha natura direzionale
è presente nei solidi molecolari e covalenti
tipi di legame covalente:
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Possibili domande teoriche I parte “Fondamenti di chimica e chimica organica”
Prof.ssa Raffaini semplice
o condivisione di 1 coppia