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ESERCITAZIONE SULLA GESTIONE DELLE SCORTE

Il tempo di approvvigionamento coincide con il momento in cui le scorte di magazzino raggiungono un determinato livello minimo denominato livello di riordino.

Il livello di riordino è pari al prodotto del lead time e del consumo. (Livello riordino = lead time * consumo)

Il lotto economico d'acquisto minimizza i costi di gestione delle scorte. Il costo di gestione delle scorte si compone del costo di mantenimento e il costo d'ordinazione.

Per calcolare il lotto economico è necessario determinare i seguenti dati: F = fabbisogno annuo previsto K = costo di emissione di un ordine a = prezzo di acquisto unitario del prodotto c = costo unitario di conservazione (in % del valore dell'investimento in scorte).

Nel metodo del two bin system, l'impresa spicca l'ordine quando le scorte raggiungono il livello di riordino.

Il lotto economico d'acquisto minimizza il costo di mantenimento e di ordinazione.

Il tempo guida (lead time)...

Il lead time è pari al tempo necessario per spiccare l'ordine, far pervenire la merce e metterla a disposizione.

Il lead time è utile per calcolare il livello di riordino.

Ipotizzando che il tempo necessario per spiccare l'ordine sia di 2 giorni, il tempo per far pervenire la merce sia di 3 giorni e il tempo per metterla a disposizione sia di 1 giorno, il lead time sarà di 6 giorni.

Ipotizzando che il tempo necessario per spiccare l'ordine sia di 2 giorni, il tempo per far pervenire la merce sia di 3 giorni e il tempo per metterla a disposizione sia di 1 giorno.

Ipotizzando un consumo giornaliero di 3 unità, il livello di riordino sarà di 18.

Ipotizzando un costo di mantenimento di 10 e un costo di ordinazione di 5, il costo totale di gestione delle scorte sarà 15.

Se il costo di una ordinazione è pari a 5 euro, il fabbisogno è 3 unità e il lotto economico d'acquisto è pari a 80, il costo di ordinazione è pari

a 0,18.PODato un costo di acquisto pari a 9 e un costo di conservazione del 5%, ipotizzando un costodi ordinazione di 2 euro e un fabbisogno di 5 unità il lotto economico d'acquisto è pari a 6unità.

ANALISI DI BILANCIO PER INDICILa costruzione degli indici di bilancio ha tanto una finalità informativa su quanto accadutonell’esercizio concluso, sia l’obiettivo di orientare le scelte dell’organo direzionale. L’analisi delGbilancio per indici ha dei limiti: Accuratezza e analiticità dei dati a disposizione può influenzare lacostruzione degli indici. Gli indici di bilancio sono tipicamente raggruppabili in tre categorie: Indicidi redditività (ROE, ROI, ROS); Indici di liquidità (immediata, differita, corrente); Indici di solidità(Rapporto d’indebitamento; Indice di rigidità; Indice di struttura primario; Indice di struttura.secondario).Nel calcolo del ROI rientrano gli

Ammortamenti. L'equity si assume come una passività di lungo termine. Il roe è dato dal rapporto tra reddito netto e capitale netto. Il capitale proprio (detto anche equity) è contabilmente espresso dal patrimonio netto della società, ovvero dai mezzi impiegati dall'azionista a titolo di capitale di rischio. (si può anche scomporre così: ROE = ROI * Capitale Investito/Patrimonio netto * Reddito operativo / Reddito netto). Il roi è dato dal rapporto tra reddito operativo e attivo patrimoniale. Il ROI è invece espressione della redditività della gestione caratteristica (tipica) dell'impresa, non rientrano quindi proventi/oneri finanziari, rettifiche, imposte. Il roi può essere scomposto nel prodotto di ros e capital turnover. Il capital turnover è invece dato dal rapporto tra i ricavi di vendita e il totale dell'attivo patrimoniale. Questo indice consente di valutare in quanti cicli produttivi.

L'azienda reintegra il capitale investito, in altre parole, se l'attività di vendita è in grado di giustificare gli investimenti fatti dall'impresa. Il ROS è dato dal rapporto tra reddito operativo e ricavi.

L'indice di liquidità corrente è dato dal rapporto tra attività a breve e passività a breve.

L'indice di liquidità differita è maggiore o uguale all'indice di liquidità immediata (liquidità differite : passivo a breve). Le liquidità differite sono pari alle liquidità immediate + i crediti esigibili entro l'esercizio, per questo non può essere minore della liquidità immediata.

L'indice di liquidità immediata è dato dal rapporto tra liquidità e passività a breve.

Il rapporto di indebitamento aumenta all'aumentare del debito finanziario. Esso si calcola rapportando mezzi di terzi : mezzi propri. I mezzi propri sono rappresentati

In contabilità, il patrimonio netto rappresenta la differenza tra il totale attivo e i mezzi di terzi. I mezzi di terzi, invece, sono pari alla differenza tra il patrimonio netto e il totale attivo. L'indice di rigidità si calcola rapportando l'attivo fisso al totale delle attività. Riclassificando il bilancio per esigibilità, l'attivo fisso rappresenta gli investimenti a lungo termine dell'impresa, quindi è dato dalla differenza tra il totale attivo e l'attivo circolante. L'indice di struttura primario si calcola rapportando il patrimonio netto all'attivo fisso, questo indice ci spiega in che modo le immobilizzazioni (attivo fisso) sono state finanziate da equity, quindi equity: immobilizzazioni. L'indice di struttura secondario si calcola rapportando il passivo a lungo termine all'attivo fisso, questo indice spiega in quale misura le immobilizzazioni sono state finanziate da equity e da debiti a lungo termine.

ESERCITAZIONE

Se il reddito netto è pari a 100 e il capitale netto

liquidità immediata è pari a 0,2 (10:50) liquidità / passività a breve.è pari a 0,8 (immobilizzazioni : debiti a lungo termine + equity). Questo indice spiega in quale misura le immobilizzazioni sono state finanziate da debiti a lungo termine e equity.

è pari a 0,66. (20:30) questo indice ci spiega in che modo le immobilizzazioni (attivofisso) sono state finanziate da equity quindi equity : immobilizzazioni..

INVESTITORI IN CAPITALE DI RISCHIO - IL VENTUR CAPITAL

Secondo la definizione dell’AIFI (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital), quando si parla di private equity o venture capital si allude a operazioni di “investimento nel capitale di rischio di imprese non quotate, con l’obiettivo della valorizzazione dell’impresa oggetto dell’investimento, ai fini della sua dismissione entro un periodo di medio-lungo termine”.

Il venture capital apporta Capitale di rischio acquisendo partecipazioni di minoranza e knowhow ed esperienza.

Il venture capital Ha l'obiettivo di dismettere la partecipazione acquisita.

La finalità dell’investitore istituzionale è sempre quella del capital gain. In altre parole il venture capital investe nell’impresa target con

dell'azienda). Il venture capital è un tipo di investimento che viene effettuato da operatori specializzati, chiamati venture capitalist, che forniscono capitale alle imprese in fase iniziale o di sviluppo. Questo tipo di investimento è rischioso, ma può offrire un alto potenziale di rendimento. Il private equity, invece, è un tipo di investimento che viene effettuato da operatori specializzati, chiamati private equity firm, che investono in imprese già consolidate e in fase avanzata del ciclo di vita. Questo tipo di investimento è meno rischioso rispetto al venture capital, ma offre comunque opportunità di rendimento interessanti. Nel caso delle imprese familiari, il venture capital può essere una soluzione per affrontare la transizione di proprietà. I venture capitalist possono acquistare le quote di capitale dei membri della famiglia che non desiderano rimanere nell'azienda, consentendo così una transizione agevole e garantendo la continuità dell'impresa. In conclusione, il venture capital e il private equity sono due forme di investimento che operano in fasi diverse del ciclo di vita dell'impresa. Nel caso delle imprese familiari, il venture capital può essere una soluzione per affrontare la transizione di proprietà.

Il primo step è dunque quello durante il quale l'investitore istituzionale seleziona una serie di possibili imprese target. Detta fase viene in genere definita deal flow o origination, poi avviene la due diligence.

La due diligence precede l'investimento del venture capital. In questa fase, l'investitore acquisisce informazioni necessarie a valutare la realizzabilità e la convenienza dell'investimento. Informazioni contabili, gli aspetti industriali e commerciali e come ultima l'analisi fiscale.

Successivamente alla fase di due diligence e di discussione del business plan, si arriva alla fase di closing.

Il capital gain è la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita. La partecipazione del venture capital nel capitale delle imprese ha un effetto positivo sugli stakeholder.

Il deal flow precede l'investimento del venture capital. Il venture capital method si basa sull'attualizzazione di flussi monetari. Si basa

n valore monetario a ciascun flusso di cassa previsto. Questo processo è fondamentale per valutare l'effettiva redditività di un investimento o di un progetto. Per effettuare questa valutazione, è necessario considerare diversi fattori, come ad esempio il tasso di sconto da applicare ai flussi di cassa futuri. Il tasso di sconto rappresenta il rendimento minimo richiesto dagli investitori per accettare un determinato progetto o investimento. Più alto è il tasso di sconto, più basso sarà il valore attuale dei flussi di cassa futuri. Una volta attribuito un valore monetario a ciascun flusso di cassa previsto, è possibile calcolare il valore attuale netto (VAN) del progetto o investimento. Il VAN rappresenta la differenza tra il valore attuale dei flussi di cassa futuri e il costo iniziale dell'investimento. Un VAN positivo indica che il progetto o investimento è redditizio, mentre un VAN negativo indica che è non redditizio. Inoltre, è importante considerare anche altri indicatori finanziari, come ad esempio il payback period e il tasso interno di rendimento (TIR), per valutare ulteriormente la convenienza di un progetto o investimento. In conclusione, la valutazione dei flussi di cassa futuri è un processo fondamentale per determinare la redditività di un investimento o di un progetto. Utilizzando i giusti strumenti e indicatori finanziari, è possibile prendere decisioni informate e razionali riguardo agli investimenti da effettuare.
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A.A. 2020-2021
71 pagine
40 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jacopogiunta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof D'Angelo Eugenio.