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INVENZIONE NON BREVETTATA
Chi ha fatto uso dell’invenzione nella propria azienda nei 12 mesi anteriori al deposito della
domanda di brevetto altrui può continuare a sfruttare l’invenzione nei limiti del preuso
Il preutente può trasferire tale facoltà solo insieme all’azienda
MODELLI INDUSTRIALI
Modelli industriali creazioni intellettuali applicate all’industria di minor rilievo rispetto alle
invenzioni industriali
• Modelli di utilità nuovi trovati destinati a conferire particolare funzionalità (efficacia o
comodità d’applicazione) a macchine, strumenti o utensili (es. nuova forma di poltrona da
dentista)
Il brevetto dura 10 anni
• Disegni e modelli nuove idee destinate a migliorare l’aspetto (forma, linea, colore o
contorni) dei prodotti (vedi industrial design)
Il brevetto dura 5 anni ma è rinnovabile per periodi di 5 anni fino ad arrivare a 25 anni
NO contrari all’ordine pubblico o buon costume + deve avere novità e carattere individuale
(cioè deve suscitare un’impressione diversa da quella suscitata da qualsiasi altro disegno o
modello) 19
8 – DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA
Concorrenza perfetta assicura la naturale eliminazione dal mercato delle imprese meno
competitive
• Imprese non in grado di influenzare il prezzo
• Piena mobilità dei fattori produttivi
• NO barriere all’entrata
Spesso però il mercato è una concorrenza imperfetta:
• Barriere all’entrata (es. ingenti investimenti di capitale)
• Scarsa mobilità della manodopera
• Distribuzione non omogenea delle risorse naturali
Se il mercato è in mano a poche grandi imprese si parla di oligopolio, e spesso le imprese
preferiscono fare accordi per limitare la reciproca concorrenza (es. predeterminazione dei prezzi);
in alcuni casi le poche grandi imprese si coalizzano e si parla di monopolio di fatto
In alcuni casi questi accordi sono positivi in quanto riescono a ridurre i costi ed evitano eccessi di
produzione, in altri casi è necessario intervenire
Il sistema italiano fissa il principio della libertà di concorrenza e:
• Consente limitazioni legali della stessa per fini di utilità sociale + monopoli legali in specifici
settori di interesse generale
• Consente limitazioni negoziali della concorrenza purché non comportino un radicale
sacrificio della libertà di iniziativa economica
• Assicura l’ordinato e corretto svolgimento della concorrenza attraverso la repressione degli
atti di concorrenza sleale
LEGISLAZIONE ANTIMONOPOLISTICA
L’AGCOM vigila sul rispetto della normativa antimonopolistica generale + adotta i provvedimenti
necessari + ha competenza anche nel settore bancario
La disciplina italiana ha però carattere residuale rispetto a quella comunitaria riguarda le pratiche
anticoncorrenziali che hanno rilievo esclusivamente locale e che non incidono sulla concorrenza
nel mercato comunitario
Fattispecie:
• Intese restrittive della concorrenza comportamenti concordati tra imprese volti a
limitare la propria libertà di azione sul mercato (es. contingentamento della produzione)
Sono vietate solo quelle che falsano in maniera consistente la concorrenza in una parte
rilevante del mercato (sono quindi lecite le intese minori)
Le intese sono nulle e chiunque può agire in giudizio, ma l’AGCOM può concedere
esenzioni temporanee se le intese determinano un beneficio per i consumatori
• Abuso di posizione dominante imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente
gravose + limitazione della produzione, degli sbocchi o degli accessi al mercato (es.
impresa in monopolio si rifiuta di contrattare) + applicazione di condizioni oggettivamente
diverse per prestazioni equivalenti (es. prezzi diversi per lo stesso prodotto nei diversi paesi
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comunitari)
In caso di reiterazione, l’AGCOM può sospendere l’attività fino a 30 giorni
• Abuso di dipendenza economica situazione in cui un’impresa può determinare un
eccessivo squilibrio di diritti e obblighi nei rapporti commerciali
Il patto con cui si realizza l’abuso di dipendenza economica è nullo + risarcimento danni
• Concentrazioni riduzione del numero di imprese indipendenti sul mercato + ampliamento
della quota di mercato
Concentrazione giuridica fusione di imprese
o Concentrazione economica imprese restano giuridicamente distinte ma diventano
o un’unica entità economica in quanto sottoposte ad un controllo unitario che
consente di esercitare un’influenza determinante sull’attività produttiva
Impresa societaria comune
o
Le concentrazioni che superano determinate soglie di fatturato devono essere
preventivamente comunicate all’AGCOM o alla Commissione Europea, che le vieterà in
caso di effetti distorsivi stabili e durevoli per la concorrenza
Se viene eseguita una concentrazione vietata, le sanzioni possono arrivare al 10% del
fatturato
LIMITAZIONI DELLA CONCORRENZA
La libertà di iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale monopoli
pubblici in determinati settori predeterminati dalla costituzione (es. fonti di energia)
Monopoli fiscali scopo di procurare entrate allo Stato
Chi opera in regime di monopolio ha l’obbligo di:
• Contrattare con chiunque richieda le prestazioni
• Rispettare la parità di trattamento tra i richiedenti (non significa che le condizioni
contrattuali debbano essere le stesse per tutti, es. trasporto ferroviario ha tariffe
differenziate)
La libertà individuale di iniziativa economica e di concorrenza è una libertà parzialmente
disponibile
Il patto che limita la concorrenza richiede la forma scritta ad probationem e non può precludere lo
svolgimento di qualsiasi attività professionale (deve riguardare un certo ambito territoriale o una
certa attività); durata max 5 anni
Sono vietati i consorzi anticoncorrenziali e i cartelli:
• Cartelli di contingentamento viene stabilita la quantità globale da produrre e la quota
spettante a ciascuno
• Cartelli di zona si ripartiscono le zone di distribuzione
• Cartelli di prezzo si predeterminano i prezzi
Devono avere durata max 5 anni anche i patti limitativi della concorrenza inserite nei contratti tra
produttori e rivenditori (es. concessione di vendita con esclusiva)
CONCORRENZA SLEALE
La concorrenza si deve svolgere secondo i principi della correttezza professionale
21
Gli atti di concorrenza sleale sono sanzionati anche se compiuti senza dolo o colpa e anche se
non hanno arrecato un danno (è sufficiente che l’atto sia idoneo ad arrecare il danno) inibitoria +
rimozione degli effetti prodotti + risarcimento danni (solo se dolo/colpa + danno patrimoniale)
Una volta accertato l’atto di concorrenza sleale, la colpa si presume
Atti di concorrenza sleale:
• Atti di confusione atti idonei a creare confusione con i prodotti o con l’attività di un
concorrente (es. uso di nomi o segni distintivi idonei a creare confusione con quelli altrui +
imitazione servile dei prodotti di un concorrente, cioè la riproduzione fedelissima delle
forme esteriori di un prodotto)
• Atti di denigrazione diffusione di notizie sui concorrenti per screditarli
• Atti di vanteria appropriazione dei pregi di un concorrente
• Pubblicità iperbolica/superlativa si dice che il proprio prodotto sia l’unico ad avere
determinati pregi e qualità
• Pubblicità comparativa se basata su dati non verificabili + scredita il concorrente
• Pubblicità menzognera falsa attribuzione ai propri prodotti di pregi e qualità non
appartenenti ad alcun concorrente
• Concorrenza parassitaria sistematica imitazione delle iniziative imprenditoriali altrui (es.
prodotti, marchi, pubblicità…)
• Dumping sistematica vendita sottocosto finalizzata all’eliminazione dei concorrenti
• Storno di dipendenti sottrazione di dipendenti qualificati ad un concorrente, attuata per
danneggiare il concorrente e/o trarre vantaggio delle conoscenze del dipendente
Pratiche commerciali scorrette inducono in errore i destinatari e possono pregiudicarne il
comportamento economico 22
9 – I CONSORZI TRA IMPRENDITORI
Consorzio contratto con cui più imprenditori istituiscono un’organizzazione comune per la
disciplina o lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese
• Consorzio anticoncorrenziale l’obiettivo è di limitare la reciproca concorrenza
• Consorzio di coordinamento l’obiettivo è svolgere determinate fasi al fine di ridurre i
costi
I consorzi anticoncorrenziali sono leciti nella misura in cui non sono intese restrittive della
concorrenza
Consorzi con attività interna il consorzio non entra in contatto con terzi
Consorzi con attività esterna il consorzio entra in contatto con terzi
I consorzi possono essere costituiti solo da imprenditori, ma in alcuni casi ci sono anche enti
pubblici o enti privati di ricerca
Il contratto di consorzio richiede la forma scritta ad substantiam indicante oggetto + obblighi
assunti + contributi dovuti + quote dei singoli consorziati (in caso di contingentamento)
Se non è previsto diversamente, il consorzio ha durata di 10 anni
Se non è previsto diversamente, nuovi imprenditori possono entrare nel consorzio senza il
consenso degli altri consorziati (ma deve rispettare le condizioni per l’ammissione predeterminate
nel contratto)
Se non è previsto diversamente, il trasferimento dell’azienda implica l’ingresso dell’acquirente nel
consorzio, ma i consorziati possono deliberarne l’esclusione per giusta causa
Le cause di recesso/esclusione devono essere indicate nel contratto (es. è causa di esclusione
l’inadempimento degli obblighi assunti)
Il consorzio si scioglie in caso di:
• Decorso del termine
• Conseguimento dell’oggetto
• Volontà unanime dei consorziati
• Volontà maggioritaria dei consorziati se sussiste una giusta causa
• Provvedimento dell’autorità
• Altre cause previste dal contratto
I consorzi hanno un’organizzazione comune che deve avere e un organo direttivo
Le delibere dell’assemblea sono prese a maggioranza dei consorziati (unanimità in caso di
modifiche al contratto), se non è disposto diversamente; le delibere possono essere impugnate
entro 30 giorni davanti all’autorità giudiziaria se non sono prese in conformità del contratto o della
legge
In caso di conso