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RESA ENERGETICA PER OGNI MOLECOLA DI ACETATO CHE ENTRA NEL CICLO
3 NADH (reazioni 3, 4, 8) → 1 NADH = 3ATP 9 ATP +
1 FADH (reazione 6) → 1 FADH = 2 ATP 2 ATP +
2 2
1 GTP (reazione 5) → 1 GTP = 1 ATP 1 ATP +
2 CO (reazioni 3, 4). ----------
2
Per ogni molecola di acetato che entra nel ciclo di Krebs vengono prodotte -----------→ 12 ATP
Molecole di acetato nel ciclo di Krebs = 2 → la Resa Energetica totale è di 24 ATP.
RESA ENERGETICA DELL'INTERO CICLO DI KREBS (2 MOLECOLE DI ACETATO)
6 NADH = 18 ATP
2 FADH = 4 ATP
2
2 GTP = 2 ATP
4 CO 2
ATTIVAZIONE E INIBIZIONE DEL CICLO DI KREBS
Il Piruvato viene trasformato più velocemente (attivazione) in in Acetil-CoA nel caso in cui:
- Concentrazione più alta del normale del CoA.
+
- Quantità di NAD prevalente rispetto alla quantità di NADH.
Il Piruvato rallenta il processo di trasformazione (inibizione) in Acetil-CoA nel caso in cui:
- Sono presenti quantità sufficienti di ATP
- Sono presenti quantità sufficienti di Acetil-CoA
- È presente molto NADH, il quale dovrà essere trasferito all'O per ricavare energia
2
La velocità del ciclo è controllata da 3 enzimi:
- 1°Reazione: Citrato Sintasi.
- 3°Reazione: Isocitrato Deidrogenasi.
- 4°Reazione: α-Chetoglutarato Deidrogenasi.
CATENA DI TRASPORTO DEGLI ELETTRONI
La catena di trasporto degli elettroni è un processo cellulare di riduzione dell'O ad opera di
2
NADH e FADH tramite trasferimento di elettroni nei mitocondri.
2
È la parte iniziale della fosforilazione ossidativa, ed è seguita dalla sintesi di ATP, ad opera
dell'ATP sintasi.
La catena di trasporto degli elettroni è costituita da una serie di complessi proteici, capaci di
produrre un potenziale elettrochimico attraverso la membrana mitocondriale mediante la
+
creazione di un gradiente di concentrazione di ioni H tra i due lati della membrana.
Questo potenziale è sfruttato per attivare i canali di trasporto presenti sulla membrana stessa e
per promuovere la sintesi dell'ATP da parte dell'ATP sintasi. La catena di trasporto degli elettroni
è coinvolta nei processi della fosforilazione e della respirazione. La catena di trasporto degli
elettroni è situata nella membrana interna dei mitocondri, all'interno dei quali accetta atomi di
+
idrogeno (H ) da molecole donatrici, quali i coenzimi NADH, FADH e succinati.
2
Inoltre la catena di trasporto degli elettroni si occupa di separare gli elettroni dai protoni,
liberando questi ultimi all'interno dello spazio intermembrana, e trasportare gli elettroni,
attraverso i vari complessi, verso l'accettore finale: l'ossigeno.
I vari trasportatori sono disposti in maniera tale da avere potenziali di riduzione crescenti e per
questo motivo gli elettroni venendo trasportati passano da uno stato energetico più alto ad uno
stato energetico più basso con conseguente liberazione di energia, la quale verrà utilizzata in
parte per la sintesi di ATP, ed in parte verrà dispersa come calore (necessario al mantenimento
della temperatura corporea).
La catena di trasporto degli elettroni è quindi attuabile mediante:
- Quattro complessi proteici, deputati al trasferimento di elettroni, che costituiscono la catena
di trasporto degli elettroni;
- ATP e ADP traslocasi, deputati al trasporto di ATP dall'interno all'esterno del mitocondrio
- ATP sintasi.
I quattro complessi proteici trasferiscono gli elettroni all'ossigeno per poter successivamente
convertirli in ATP.
Tali complessi sono enzimi di grandi dimensioni, contenenti diverse catene polipeptidiche, tra le
quali se ne rilevano due tipi contenenti ferro (Fe):
- Citocromi: proteine coniugate (aventi una parte amminoacidica e una non amminoacidica)
Sono costituiti da un gruppo EME (il gruppo non amminoacidico della proteina) caratterizzato
dalla presenza di un atomo di Fe centrale, legato a quattro azoti (N).
A seconda del tipo di legame del gruppo EME, possiamo suddividere i citocromi in:
- Citocromi a e b, ovvero proteine integrali della membrana mitocondriale interna
- Citocromi c, ovvero proteine solubili che si legano mediante interazioni elettrostatiche alla
superficie esterna della membrana mitocondriale interna.
- Proteine Fe-S (ferro – zolfo), non aventi il ferro nel gruppo EME, ma quest'ultimo è associato
ad atomi di zolfo inorganico. Questi centri Fe-S possono avere strutture semplici, composte
da un atomo di ferro legato a quattro di zolfo, oppure strutture complesse, contenenti da due
a quattro atomi di ferro.
Le proteine che contengono il ferro sono importanti poiché la presenza del ferro, che assume
2+ 3+
due stati di ossidazione (Fe e Fe ), permettono il trasferimento degli elettroni, passando da
una condizione da ossidato a ridotto.
Si rileva uno specifico trasportatore di elettroni, l'ubichinone (coenzima Q), molecola di piccole
dimensioni con una struttura idrofobica, la quale permette, all'interno del doppio strato
fosfolipidico della membrana mitocondriale interna, di essere utilizzato come ponte tra
trasportatori di elettroni.
L'Ubichinone riesce a far muovere cariche negative in un ambiente idrofobico trasportandole ad
altri complessi ed è in grado di accettare un elettrone trasformandosi in radicale semichinonico
o accettare due elettroni trasformandosi nella sua forma ridotta, l'ubichinolo (QH ).
2
La catena di trasporto degli elettroni è possibile suddividerla in 4 diverse tappe, ognuna delle
quali viene gestita da una pompa protonica localizzata nella membrana interna del mitocondrio.
TAPPA 1 → Da NADH a Coenzima QH2
H2 (Ubichinolo) – Complesso1: NADH deidrogenasi
Q
Durante la tappa 1, il NADH viene ossidato, liberando due elettroni, i quali verranno accettati
dalla FMN, la quale si ridurrà a FMNH . Quest'ultima riossidandosi trasferisce due elettroni al
2
gruppo prostetico (Fe-S) dell'enzima NADH deidrogenasi. Infine, i due elettroni, accettati
precedentemente dai centri Fe-S, vengono trasferiti all'ubichinone, trasformandolo in ubichinolo.
-
Passaggio 2e : NADH → FMN → Proteina Fe-S → Ubichinone
+
Il passaggio comporta: NADH → NAD ; Ubichinone → Ubichinolo
Il NADH deidrogenasi (o complesso I) è una pompa protonica. Una pompa protonica riesce ad
utilizzare l'energia rilasciata dalla reazione per pompare protoni fuori dalla matrice del
mitocondrio, nello spazio intermembrana. L'energia che viene liberata dalla tappa 1 permette il
pompaggio di 4 protoni dalla matrice allo spazio intermembrana
4 Protoni: Matrice → Spazio Intermembrana
TAPPA 2 → Da Succinato a Coenzima QH (Ubichinolo) – Complesso2: Succinato deidrogenasi
2
La differenza tra la tappa 1 e la tappa 2 consiste nella differente fonte dei due elettroni,
attraverso i quali l'ubichinone può ridursi ad ubichinolo. Nella tappa 1, gli elettroni venivano
ricavati dall'ossidazione del NADH. Nella tappa 2, gli elettroni vengono ricavati dall'ossidazione
del succinato in fumarato.
Durante la tappa 2, il Succinato, tramite l'enzima Succinato Deidrogenasi (o complesso II),
viene ossidato, formando Fumarato, procedimento identico alla reazione 6 del ciclo di Krebs.
I due elettroni, ricavati dall'ossidazione del Succinato, vengono accettati dal FAD, il quale viene
ridotto a FADH . Il FADH , attraverso i centri Fe-S, permette all'ubichinone di accettare i due
2 2
elettoni, facendolo ridurre a ubichinolo.
-
Passaggio 2e : Succinato → FAD → Proteina Fe-S → Ubichinone
Il passaggio comporta: Succinato → Fumarato; Ubichinone → Ubichinolo
Il Succinato deidrogenasi non è una pompa protonica, cioè non è in grado di trasferire protoni
dalla matrice allo spazio intermembrana a causa della troppo piccola variazione di energia
libera generata dal trasferimento di elettroni dal FADH al CoQ (ubichinone).
2
Per questo gli elettroni immessi dal FADH nella catena respiratoria portano alla
2
formazione di 2 sole molecole di ATP contro le 3 generate quando gli elettroni
provengono dall'ossidazione del NADH che arrivano al CoQ attraverso il complesso 1.
T
APPA 3 → Da Coenzima QH (Ubichinolo) a CitocromoC
C – Complesso3
3 : CitocromoBC
BC
Citocromo Complesso Citocromo
2 1
+ 3+
Durante la tappa 3, l'ubichinolo si ossida a ubichinone, liberando due H e riducendo il Fe del
2+ 3+ 2+
CitocromoB a Fe che riossidandosi a sua volta riduce i centri Fe-S da Fe a Fe .
3+ 2+
La successiva ossidazione di questi centri riduce il CitocromoC1 da Fe a Fe .
2+ 3+ 2+
Il Fe del CitocromoC , riossidandosi, riduce il Fe del CitocromoC a Fe .
1
-
Pass 2e : Ubichinolo → CitocromoB → Proteina Fe-S → CitocromoC1 → CitocromoC
3+ 2+
Il passaggio comporta: Ubichinolo → Ubichinone; CitocromoC Fe → CitocromoC Fe
Il CitocromoBC è una pompa protonica, e come tale ricava energia dalla tappa 3.
1
L'energia che ricava dalla tappa 3 permette il prelievo di due protoni dalla matrice e il passaggio
di 4 protoni dalla matrice allo spazio intermembrana.
4 Protoni: Matrice → Spazio Intermembrana, 2 Protoni: Prelievo dalla matrice
TAPPA 4 → Da C itocromoC
C a O – Complesso4: Citocromo Ossidasi
itocromo 2
2+ 3+ 3+
Durante la tappa 4, il Fe del CitocromoC viene ossidato ad Fe , riducendo il Fe del
2+ 3+ 2+
CitocromoA ad Fe ; quest'ultimo riossidandosi riduce il Fe del CitocromoA a Fe .
3
2+ 2+ 1+
Il Fe del CitocromoA riduce il Cu della Citocromo Ossidasi a Cu il quale, riossidandosi,
3 +
riduce l'O a H O consumando due H ogni O.
2 2
-
Pass 2e : CitocromoC → CitocromoA → CitocromoA → Citocromo Ossidasi → Ossigeno
3
2+ 3+ +
Il passaggio comporta: CitocromoC Fe → CitocromoC Fe ; Ossigeno + H → H O
2
La Citocromo Ossidasi è una pompa protonica, la quale utilizza l'energia liberata dalla tappa per
il trasporto di protoni dalla matrice allo spazio intermembrana. Essendo gia stati prelevati due
protoni nela tappa 3, la Citocromo ossidasi utilizza l'energia ricavata dalla tappa 4 per trasferire i
due protoni dalla matrice allo spazio intermembrana.
2 Protoni precedentemente prelevati: Matrice → Spazio Intermembrana
Come gia accennato alla fine di ogni tappa, i complessi I, III e IV sono "pompe protoniche" ed il
gradiente formatosi a cavallo della membrana mitocondriale interna viene utilizzato dall'enzima
ATP sintasi per formare ATP a partire dai suoi substrati (ADP + PI).
FORMAZIONE DEL GRADIENTE PROTONICO
La formazione del gradiente protonico avviene, come gia visto precedentemente, attraverso un
processo di cessione d