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Equilibrio sociale e esternalità di produzione

Il punto di equilibrio socialmente ottimo si trova all'incrocio tra la curva di domanda aggregata D e la curva di costo sociale aggregato CS'. Il prezzo di equilibrio è Q* e la quantità prodotta a livello aggregato è q*.

A livello individuale, la quantità prodotta può essere diversa. Nel caso di esternalità negative di produzione, il prezzo è più alto e le quantità sono inferiori rispetto all'equilibrio concorrenziale.

L'equilibrio concorrenziale genera allocazioni inefficienti in senso paretiano, portando al fallimento del mercato.

Nel caso delle esternalità positive di produzione, l'attività produttiva porta benefici alla collettività che non sono incorporati nei costi.

Ad esempio, l'attività di ricerca e sviluppo può portare benefici alla società che vanno oltre i costi sostenuti.

quantità più basse (C) rispetto all'equilibrio concorrenziale (A).

quantità più alte rispetto a equilibrio concorrenziale.

Soluzioni Private: equilibrio ottimo da punto di vista sociale

Due modi per raggiungere la presenza di esternalità genera equilibri concorrenziali inefficienti:

  • teorema di Coase
  • soluzioni private

Teorema di Coase:

Parte 1: Se gli agenti economici sono liberi di contrattare, i diritti di proprietà sono assegnati in modo chiaro e non ci sono alti costi di transazione, allora sarà sempre possibile raggiungere l'equilibrio ottimo sociale attraverso una negoziazione tra la parte che crea l'esternalità e la parte che la subisce. L'operatore pubblico deve:

  • stabilire i diritti di proprietà
  • consentire una contrattazione a basso costo

Parte 2: Tale ottimo sociale è sempre raggiungibile, indipendentemente dalla distribuzione iniziale dei diritti di proprietà degli agenti coinvolti.

Limiti teorema di Coase:

problemi assegnazione diritti

Di proprietà, specialmente quando numerosi soggetti coinvolti- Costi di negoziazione sono alti

Il teorema di Coase vale per piccole esternalità locali, dove sono coinvolti pochi soggetti.

Lezione 12:

Soluzioni pubbliche alle esternalità:

  • imposte e/o sussidi pigouviani
  • Regolamentazione
  • Permessi negoziabili o mercato per le emissioni

Imposte/sussidi pigouviani:

negativa, tassa pigouviana.

Se esternalità operatore pubblico può imporre una tassa pigouviana. La tassa è pari alla differenza tra costo sociale (CS') e costo privato (C'), calcolata in Q*. Si applica su ogni unità prodotta. La tassa fa alzare il costo marginale privato dell'impresa, portando la curva di costo marginale privato in CS'.

Positiva, sussidio pigouviano.

Se esternalità l'operatore pubblico può applicare un sussidio pigouviano. Questo sussidio determina una riduzione del costo marginale privato e la curva trasla verso il basso. Equilibrio efficiente in B.

paga.Principio imposte pigouviane: chi inquina —> carbon tax 19 ffi ffRegolamentazione o standard sulle emissioni: standardMentre la tassa pigouviana è un tipo di approccio sui prezzi, gli agiscono sulle quantità.COEs. viene imposto un livello massimo di emissioni di .2La regolamentazione assicura che la produzione avvenga in maniera e ciente —> installazioneimpianti di abbattimento inquinamento o impianti meno inquinanti. Questo aumento dei costiporta uno spostamento della curva di costo marginale privato verso l’alto.Permessi negoziabili o mercato per le emissioni:Stato impone livello massimo di emissioni e distribuisce permessi di inquinamento alle imprese.negoziabili.Chi eccede questo limite viene sanzionato. Tali diritti sono —> lasciando questapossibilità alle aziende, le aziende più e cienti nell’abbattimento dell’inquinamento venderanno idiritti a quelle meno e cienti. —> allocazione ottimale

Dei diritti tra le imprese, minimizzando i costi. Si crea un mercato per le esternalità. Esercizi esternalità Lezione 13 Lezione 14: Mercati concorrenziali e non concorrenziali: Mercato concorrenziale: - price taker agenti sono - Beni omogenei - Informazione simmetrica - Perfetta mobilità fattori produttivi - Libertà di entrata e uscita dal mercato - nell'equilibrio concorrenziale di lungo periodo P=C' = CMT -> π=0 Mercato non concorrenziale: - maker) alcuni agenti hanno potere di mercato (price - Non raggiungono equilibri efficienti in senso paretiano -> fallimento del mercato Es. il monopolio genera una perdita secca per la collettività -> fallimento del mercato Perdita secca in monopolio: In concorrenza: P=C' Il potere monopolistico impone che il prezzo sia superiore. surplus Confrontiamo il del consumatore e del produttore quando il settore è concorrenziale e quando è monopolistico. Q R' =

C′Per massimizzare il pro tto il monopolista produce in corrispondenza del qualem P = C′ P e QIn un mercato concorrenziale si produce dove il prezzo dove individuiamo C CconsumatoriI perdono l’area A a causa del prezzo più elevato in monopolio Pm>PcI consumatori perdono anche l’area B a causa della minore quantità scambiata in monopolioQm<QcLa variazione del surplus del consumatore SC è ∆SC=-A-BproduttoriI guadagnano l’area A perché Pm>PcPerdono l’area C perché Qm<QcLa variazione del surplus del produttore SP è ∆SP=+A-C 21   fi ffi surplus totaleLa variazione del per la collettività sarà: ∆ST=∆W=∆SC+∆SP=-A-B+A+C=-B-C<0deadweight lossNel passaggio dalla concorrenza perfetta al monopolio vi è una perdita secca o -(B+C) —> monopolio = fallimento del mercato, allocazione non e ciente in senso paretiano eperdita di benessere per lacollettività. Perché esistono i monopoli? Controllo di risorse scarse: brevetti, licenze, autorizzazioni governative. monopolio naturale Struttura dei costi -> definizione di Si forma un monopolio naturale quando il costo di fornire una data quantità da parte di una sola impresa è inferiore alla somma dei costi che più imprese di dimensioni minori possono garantire, a parità di output totale. Condizioni che determinano monopolio naturale: - sub-attività della funzione di costo: costo di fornire una data quantità di output è inferiore se fornita da una sola impresa, piuttosto che tante imprese di dimensioni inferiori -> ∑ ∑C(q) < C(q) Ai i ii i - scala: Economia di costo medio (CMT) si riduce all'aumentare della quantità prodotta; vi sono economie di scala se raddoppiando la quantità prodotta, i costi totali (CT) aumentano in modo meno che proporzionale. Condizione sufficiente per avere un

monopolio naturale.- scopo:Economie di si veri ca quando un’impresa produce più beni; si generano se i costiassociati alla produzione congiunta dei due beni X e Y sono inferiori rispetto alla loroCT (Q ; Q ) < CT (Q ) + CT (Q )produzione disgiunta in due imprese diverse. Condizione: X Y X Y- Condizioni della domanda: la convenienza ad avere un’unico produttore può dipendere dalladimensione della domanda. Quanto più elevata è la domanda, tanto più è probabile che lacondizione di monopolio naturale cessi di esistere. Se funzione di Domanda D si trova nel trattodecrescente della curva di CMT è più conveniente avere una sola impresa; contrariamente se Dsi trova nella parte crescente della curva di CMT. 22fi fi ffi ffiLezione 15:Monopolio naturale: tende a formarsi perché il costo di fornire una data quantità da parte di unasola impresa è inferiore alla somma dei costi che potrebbero sopportare

imprese di dimensioni minori. Es. public utilities: energia, gas, acqua, telefonia, TV, poste, trasporti. Accertata la presenza di un monopolio naturale, non sono corretti interventi volti a favorire la concorrenza perché è più efficiente l'offerta di una sola impresa. In più l'offerta di una sola impresa è sub-ottimale. L'intervento pubblico deve essere volto a: - evitare l'entrata di nuove imprese - promuovere un'offerta adeguata rispetto all'equilibrio Tipi di intervento pubblico: - impresa pubblica - regolamentazione - appalti e concessioni pubbliche - legislazioni anti-trust - deregolamentazione, liberalizzazioni e privatizzazioni Mercati contendibili: Un mercato si definisce contendibile se: - libertà di entrata da parte di nuove imprese - sunk costs (costi irrecuperabili) --> per entrare bassi investimenti e tutti recuperabili - hit and run in caso di uscita dal settore. Concorrenza (mordi e fuggi): entrare nelsa pubblica mira a massimizzare il benessere collettivo, che è rappresentato dalla somma del surplus del consumatore (SC) e del surplus del produttore (SP). Questo obiettivo è basato sulla teoria del benessere di Pareto. B. Monopolio naturale Un monopolio naturale si verifica quando un'impresa può produrre un determinato bene o servizio a un costo inferiore rispetto a tutte le altre imprese presenti sul mercato. Questo può essere dovuto a economie di scala o a costi di produzione più bassi. In un monopolio naturale, l'impresa ha il potere di fissare prezzi più alti rispetto alla concorrenza. C. Oligopolio In un oligopolio, ci sono poche imprese che dominano il mercato. Queste imprese possono collaborare per fissare prezzi più alti o competere tra loro per guadagnare quote di mercato. L'oligopolio può portare a comportamenti collusivi o a una guerra dei prezzi. D. Concorrenza monopolistica La concorrenza monopolistica si verifica quando ci sono molte imprese che producono beni o servizi simili ma differenziati. Ogni impresa ha un certo grado di potere di mercato grazie alla differenziazione del prodotto. Le imprese possono competere attraverso la pubblicità, il branding e altre strategie di marketing. E. Concorrenza perfetta La concorrenza perfetta si verifica quando ci sono molte imprese che producono beni o servizi identici e non hanno alcun potere di mercato. In un mercato perfettamente competitivo, le imprese sono prese come "price taker" e il prezzo è determinato dall'interazione tra domanda e offerta.
Dettagli
A.A. 2021-2022
49 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appruzzesealessio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Public Economics e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Di Giacomo Marina.