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DIMENSIONI DI VARIAZIONE
fattori collegati alla variazione interna di una lingua:
Tempo -> variazione diacronica
Spazio -> variazione diatopica
Mezzo di comunicazione -> variazione diamesica
Collocazione sociale dei parlanti -> variazione diastrica
Situazione comunicativa -> variazione diafasica
LA VARIAZIONE IN ATTO, LE VARIETA’ DELLA LINGUA
] es. italiano contemporaneo, del 600, delle origini;
Varietà diacroniche: [tempo
Varietà diatoniche e geografiche: [luogo] es. dialetto di città, italiani regionali;
] es. lingua dei giovani, lingua dei colti;
Varietà diastratiche: [stati e gruppi sociali
Varietà diasfatiche o situazionali: [situazione comunicativa] es. lingua della
conversazione quotidiana, della pubblicità, linguaggio burocratico, tecnico-scientifico.
Varietà diamesiche: [mezzo di comunicazione] es. italiano scritto, parlato,
trasmesso.
STORIA DELLA LINGUA E STORIA DELLA LINGUA ITALIANA
Le vicende storiche della varie lingue influenzano l’impostazione degli studi e
incidono inevitabilmente sulle rispettive tradizioni di ricerca e di didattica.
- Le lingue romanze hanno nel latino la base comune, senza la quale non si
potrebbe procedere nello studio della linguistica romanza, ma pur condividendo
diversi fattori (come il distacco del sistema linguistico latino, l’esposizione ad
analoghi fenomeni storico-culturali) attraverso diversissime fasi di sviluppo della
loro storia.
- In generale, spiccano le differenze tra l’italiano da una parte e le altre due grandi
lingue romanze europee, il francese e lo spagnolo dall’altra.
ITALIANO: sviluppo senza soluzione di continuità dal Placito Di Capua alla
lingua degli s.m.s.
FRANCESE E SPAGNOLO: lo iato tra fase antica e moderna dà vita a
profili scientifici e accademici distinti.
STORIA DELLA LINGUA ITALIANA
Oggetto di studio: le manifestazioni linguistiche (testi documentari, pratici, giuridici,
letterari, ecc)
Limiti cronologici: le manifestazioni si collocano entro un certo arco cronologico, in
cui il punto d’arrivo è l’oggi. Il punto di partenza si colloca invece alle prime
manifestazioni scritte.
Limiti contenutistici e metodologici: si può lavorare in sincronia e diacronia su
testi letterari e non, su testi italiani o di una qualsiasi varietà italo-romanza, sul
parlato e sullo scritto, esaminando centri e personalità in grado di promuovere il
volgare riflettendo su idee linguistiche e dibattiti, non che su strumenti di lavoro come
vocabolari, atlanti, grammatiche, edizioni di testi ecc.
L’ITALA LINGUISTICA OGGI. CHE COSA E’ “OGGI”?
Oggi = contemporaneo
Contemporaneo = dal 1861 in poi.
Perché 1861? -> le ragioni di una data, Italia unita.
Rapporto tra lingua (quale? -> italiano, dialetti) e contesto extralinguistico, sociale,
culturale, politico e istituzionale.
“Italia unita” -> opera fondamentale -> la storia linguistica dell’Italia linguistica di
Tullio De Mauro (1963)
LA SITUAZIONE LINGUISTICA IN ITALIA AL TEMPO DELL’UNITA
- La gran parte dei cittadini non è in grado di comprendere nemmeno la lingua
nazionale; dislivello tra ristretta minoranza colta e immensa maggioranza
prevalentemente dialettofona.
Unificazione linguistica degli italiani. Fattori:
SCUOLA: interventi legislativi in campo scolastico ed effetti sulla riduzione
dell’analfabetismo;
- 1859 (entra in vigore un anno dopo) legge Casati nel regno piemontese; 1861
estesa a tutto il territorio nazionale; lo stato si fa carico dell’istruzione (percorso di 12
anni).
- 1877 legge Coppino, percorso scolastico di 13 anni; scuola elementare da 4 a 5
anni, obbligo esteso fino alla terza elementare.
- 1904 legge Orlando
- 1923 Riforma Gentile REPERTORIO LINGUISTICO
Insieme di tutte le varietà di lingua
presenti in una comunità
Insieme dei mezzi di cui questa comunità dispone
1. ITALIANO STANDARD 2. VARIETA’ DELL’ITALIANO 3. DIALETTI E ITALIANI
REGIONALI
1. CONCERTO DI STANDARD: Varietà di lingua soggetta a codificazione, che vale come
modello di riferimento per l’uso corretto della lingua.
Attributi definitori: - codificato
- sovraregionale
- invariante
- proprio dei ceti alti
- elaborato
2. OPPOSTO DELLO STANDARD in quanto non di prestigio, non di norma approvata e non
degno di imitazione. I dialetti sono poco o per nulla codificati.
E’ successo nella storia di più lingue che uno dei dialetti in cui era articolato un certo spazio
linguistico sia diventato lingua standard. Ciò avviene quando uno dei dialetti, per varie ragioni,
comincia ad acquistare prestigio, guadagna status, amplia e affina le sue strutture ed estende
le sue funzioni fino a diventare una lingua pienamente elaborata ed essere promosso come
modello linguistico in cui si riconosce la società.
3. ESEMPIO: il toscano fiorentino
- base dello standard, uno dei tanti volgari parlati in Italia dopo l’anno mille; con la sua
qualificazione come standard, gli altri volgari italiani sono diventati dialetti.