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SISTEMA RIPRODUTTORE
Gli acari sono anfigonici e gonocorici ed hanno dimorfismo sessuale infatti i maschi sono più piccoli e di forma diversa rispetto alle femmine.
L'apparato genitale maschile è formato da 1-2 testicoli, dai vasi deferenti, dalle ghiandole accessorie, dal dotto eiaculatore e dal pene.
L'apparato genitale femminile è formato da 1-2 ovari, dagli ovidutti, dalla spermateca e dalle ghiandole accessorie.
ANATOMIA
Accoppiamento. Gli acari si accoppiano in modo diretto e indiretto. Quello diretto avviene tramite l'accoppiamento e l'immissione degli spermatozoi nelle vie genitali femminili. Quello indiretto avviene tramite spermatofori (senza copula) in cui la femmina immetterà gli spermatozoi contenuti negli spermatofori nel suo ovario. Alcuni acari hanno la capacità di produrre FEROMONI SESSUALI ATTRATTIVI.
Ciclo. Gli acari sono organismi ovipari. Le uova possono essere sferiche, ellittiche, ovoidali, cilindriche, di colore bianco.
opache oppure rossastre. La colorazione può variare in funzione della stagione. La superficie esterna detta corion può essere liscio, ruvido o reticolato.
Sviluppo. E' uno sviluppo che avviene per gradi. Il passaggio tra uno stadio (uovo, larva, adulto) ed un altro avviene tramite le mute. Il primo stadio è una larva esapoda (solo 3 paia di zampe), poi vi è una ninfa crisalide (muta), poi vi è la protoninfa, poi la deutocrisalide, poi la deutoninfa, teleiocrisalide e infine l'adulto. Esso è lo schema tipico e completo dello sviluppo di un acaro.
Negli Eriofidi non vi è una larva esapoda ma vi è una larva tetrapode (4 paia di zampe).
Nei Tarsoternidi lo sviluppo comprende uova, larva esapoda e adulto.
Diapausa= arresto dell'attività e delle funzioni fisiologiche di femmine fecondate e uova per superare i periodo stagionali estivi e invernali sfavorevoli.
In inverno i fattori che inducono la diapausa sono la temperatura,
Il fotoperiodo e la diminuzione degli alimenti. In estate la diapausa è determinata dalla temperatura e dalle piogge.
SISTEMATICA E CLASSIFICAZIONE (domanda di esame)
Gli acari sono una sottoclasse degli aracnidi che è suddivisa in 2 ordini:
- PARASITIFORMES - si divide in 4 sottordini: Ixodida, Gamasida, Holothyrida, Opilioacaridda;
- ACARIFORMES - si divide in 3 sottordini: Acaridida, Oribatida, Actinedida.
Dell'ordine PARASITIFORMES non ne parleremo.
Del sottordine degli Actinedidi parleremo delle famiglie Tarsonomidae, Eeriophyidae, Tenuipalpidae, Tetranychidae.
CARATTERISTICHE ORDINE PARASITIFORMES
- Abbiamo da 1-4 paia di stigmi dorso-laterali o ventro-laterali dietro le coxe II (zampe del secondo paio);
- Assenza di organi sensori;
- Assenza di canali podocefalici;
- Coxe non fuse al ventre.
CARATTERISTICHE ORDINE ACARIFORMES
- Senza stigmi visibili dietro le coxe II;
- Organi sensori propodosomali, quando presenti, in forma di sensilli o strutture specializzate modificate;
presenza di canali podocefalici ben evidenti;- coxe spesso fuse con la parete ventrale del corpo.
ECOLOGIA
RAPPORTI CON LA PIANTA OSPITE
Gli acari possono essere MONOFAGI (se vive solo una specie vegetale), OLIFAGI(si muovono su poche specie simili tra di loro), POLIFAGI (quando attaccanopiante che appartengono a famiglie differenti). La maggior parte sonoOLIGOFAGI.
Su alcune specie vegetali è più prolifera e più veloce anche se appartengonoalla stessa specie.
DANNI
Gli acari hanno questi cheliceri trasformati in organi a stiletto che pungono itessuti vegetali e svuotano le cellule nutrendosi dei succhi cellulari chevengono fuori da tali cellule, e nei punti attaccati vi è una declorofilizzazioneprima puntiforme che in seguito confluisce in un’area più grande. Questo portaad una filloptosi anticipata e a rugginosità che può provocare la morte dellepiante.
IMPORTANZA ECONOMICA
Di solito le perdite economiche causate dagli acari non sono
Distinte da quelle determinate dagli insetti, e questi ultimi causano perdite economiche del 12% in tutta la produzione agricola, e di questo 12% il 10-20% sono ascrivibili agli acari.
Prima gli acari non erano importanti e lo sono diventati negli ultimi 40 anni poiché hanno aumentato la loro prolificità in seguito all'utilizzo di p.a che sono acarostimolanti in quanto stimolano la proliferazione degli acari.
VIRUS TRASMESSI DA ACARI
Solo gli Eriofidi riescono a trasmettere virus e la trasmissione avviene per via meccanica. Esempi di virus sono HPV (High Plant virus) su mais.
I Tenuipalpidi trasmettono la Leprosi degli agrumi.
CONTROLLO
Il controllo degli acari richiede una serie di monitoraggi, conoscere la specie, avere una stima del numero di popolazioni tramite un conteggio diretto o un conteggio dei sintomi, successivamente occorre valutare i nemici naturali, conoscere le condizioni ambientali come T e umidità, ed infine valutare se intervenire o meno con gli agrofarmaci.
Campionamento.
Riguardo i Tetranichidi essi sono acari più grandi ed il conteggio su di essi è importante, e si effettua o tramite una lente di ingrandimento o tramite un microscopio binoculare. In inverno si contano le uova e le forme adulte, mentre in estate si analizzano 100 foglie ad ettaro prelevate da 50 piante. In estate essi hanno elevata prolificità, nel corso di 1 settimana si può avere anche il massimo della popolazione.
Riguardo gli Eriofidi essi sono più piccoli rispetto ai precedenti, e non riusciamo a vederli poiché stanno dentro gli organi come i fiori e le gemme, quindi per controllarli utilizziamo un microscopio binoculare ed inoltre essendo lucifagi la luce li fa uscire dagli organi facilitandoci il lavoro.
CONTROLLO BIOLOGICO
Il controllo BIOLOGICO è fondamentale negli acari. I nemici naturali che attaccano gli acari sono fondamentalmente predatori come gli acari della famiglia Fitoseidi. Essi sono polifagi e predano quasi tutti gli acari oggi conosciuti.
Sono tutti di colore rossiccio, di forma globosa, stretti anteriormente e larghi posteriormente ed hanno zampe cursorie molto sviluppate. I pedipalpi sono molto mobili e servono per esplorare l'ambiente e sentire gli odori. Sono predatori in assenza di preda si nutrono anche di melata, polline, uova di insetti e questo consente dunque di allevarli facilmente. Il ciclo del Fitoseide è UOVO-LARVA ESAPODA-PROTONINFA-DEUTONINFA e ADULTO. La specie più importante è il Phytoseiulus persimilis, ed essa è la specie più importante per il controllo biologico. L'adulto femmina è lungo 0,35mm piriforme e di colore arancione; il maschio è più piccolo. È una specie cosmopolita ed è predatore obbligato della specie Tetranicus urticae (predatore monofago). Il Phytoseiulus persimilis depone 65-80 uova e all'incirca preda 20 Tetranichidi al giorno. Solitamente è allevato nelle biofabbriche e lanciati insieme a
vermiculite polverulenta. Altri fitoseidi predatori sono Amblyseius Cucumeris, Amblyseiuss Andersoni. Altri nemici naturali sono i Coleotteri Coccinellidi come lo Stetorhus punctillum, Neurotteri Crisotteri e alcuni Emitteri Antocoridi.
CONTROLLO CHIMICO
Si utilizzano sostanze chiamate "acaricidi" e alcune di esse hanno una certa specializzazione, infatti alcuni sono più potenti contro le uova, altri più potenti nei confronti delle forme mobili. Il trattamento si può effettuare in tante stagioni:
- fine inverno con oli bianchi al 2-3% con acaricidi o insetticidi;
- inverno con oli bianchi al 1-1,5%;
- primavera-estate solo in caso di gravi infestazioni e si utilizzano acaricidi specifici.
Gli acaridi hanno capacità citotropica. Contro gli acari che attaccano le colture arboree i prodotti ad azione per contatto sono poco efficaci. Per gli acari delle derrate alimentari si usano prodotti che agiscono per asfissia. Gli acaricidi possono agire per contatto.
ingestione e asfissia. Infine molti acaricidi hanno perso di efficacia poiché gli acari presentano il fenomeno della resistenza.
ORDINE ACARIFORMES
SOTTORDINE ACTINEDIDA
SUPERFAMIGLIA ERIOPHYOIDEA
Sono acari di piccolissime dimensioni (0,1-0,3mm) e di aspetto vermiforme. Presentano solo 2 paia di zampe. Il rostro è costituito da una fascio di 9 stiletti di cui 4 sono cheliceri. Nello gnatosoma vi sono 3 ghiandole salivari che possono causare deformazioni, alterazione dei tessuti e galle poiché contengono sostanze tossiche nella saliva.
Il ciclo inizia con l'uovo successivamente l'uovo si schiude e si avranno 2 stadi giovanili i quali sviluppandosi daranno vita all'adulto. Essi si riproducono per anfigonia con produzione di spermatofori.
In alcune specie si distingue la forma invernale chiamata deutogina e la forma estiva chiamata protogina poiché presentano dimorfismo stagionale. Sono fitofaghe, monofaghe o oligofaghe. Esse vivono da galligeni o liberi.
Sulle superfici vegetali. Il danno è provocato dalle punture e si manifesta con imbrunimenti, rugginosità, decolorazioni, galle e erinosi (legato alla proliferazione di peli cellulari nelle foglie di colore bianco). "Eriofide dell'erinosi della vite" COLOMERUS VITIS -> detto è vermiforme, piccolino, bianchiccio ed è abbastanza veloce nel ciclo (6-7 generazioni) e sverna da adulto deutogina sotto la corteccia o in delle parti periferiche in prossimità delle gemme che attecchiranno, esploderanno in primavera. In primavera attacca le foglie provocando bollosità sulla pagina superiore che porta ad avvizzimento e perdita di produzione, mentre provoca erosioni nella pagina inferiore.
Il controllo non è diretto ma si usano i nemici naturali che sono presenti nel vigneto. "Acaro delle meraviglie" ACERIA SHELDONI -> detto è vermiforme, piccolino, bianchiccio. Attacca gli agrumi e soprattutto il limone in cui svolge tante
generazioni muovendosi su tutta la parte epigea dellapianta. Sverna da deutogina. Attacca le foglie ed in particolar modo le gemmea frutto da cui usciranno in seguito dei frutti abnormi.Riguardo il controllo, se necessario, viene eseguito un trattamento invernalecon oli minerali; in primavera possono essere impiegati acaricidi.“Eriofide dell’acariosi della vite”.CALEPITREMUS VITIS dettoSpecie con ciclo continuo di colore giallo. Sverna da deutogina e in estate siavranno le protogine che attaccano le foglie. Causa nelle foglie imbrunimento ecuoiosità ossia acariosi. Gli attacchi sono importanti nelle piante giovani quindidiventa un problema fondamentale nei vivai. Gli adulti non sono controllati. Peril controllo si utilizzano acaricidi. “Erio