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P di PRESENTAZIONE ED INFORMATIVA- verificare che tutte le poste di bilancio siano state correttamente classificate e che le note esplicative siano complete (nota integrativa)
Ex. nella pianificazione ho osservato un elevato livello di rischio circa la voce "crediti verso clienti" e stabilisco che dovrò andare a implementare procedure di revisione volte a verificare le asserzioni di completezza, esistenza e accuratezza.
RIEPILOGANDO
La valutazione del rischio di errori significativi è quell'attività compiuta in fase di pianificazione che consente di mappare tutte quelle voci ad alto livello di rischio di errori significativi sulle quali è necessario implementare adeguate procedure di revisioni in relazione che variano anche in base alle asserzioni/obiettivi che si ritiene necessario valutare, al fine di raccogliere elementi probativi sull'esistenza dell'errore.
La valutazione dei rischi, sebbene svolta principalmente in fase di pianificazione,
è un processo dinamico che coinvolge tutte le fasi della revisione. 4) SCELTA DELL'APPROCCIO ALLA REVISIONE Una volta che il revisore è riuscito a mappare i vari rischi di revisione (Rischi intrinseci, rischi di controllo), avrà evidenze che gli permettono di definire che tipo di approccio alla revisione sarà meglio adottare per ogni singola voce/posta di bilancio e in relazione alle asserzioni di bilancio CEAVOP da valutare attraverso procedure, al fine di ridurre al minimo il rischio di revisione. (es. voce "debiti verso fornitori", voglio valutare completezza, accuratezza forse meglio utilizzare un approccio control se il sistema di controllo interno presenta un rischio di controllo basso) I principi di revisione ISA Italia 200 individuano 2 approcci/modalità di revisione: 1) CONTROL APPROACH Il revisore pianifica l'ottenimento delle evidenze probative valutando e testando, attraverso sondaggi di conformità, il sistema di controllo interno dell'ente. Questo approccio si basa sulla fiducia nel sistema di controllo interno e mira a ridurre il rischio di revisione. 2) SUBSTANTIVE APPROACH Il revisore pianifica l'ottenimento delle evidenze probative valutando e testando direttamente le transazioni e i saldi contabili dell'ente. Questo approccio si basa sulla verifica diretta delle transazioni e dei saldi contabili e mira a ottenere evidenze indipendenti dal sistema di controllo interno. Entrambi gli approcci possono essere utilizzati in combinazione, a seconda delle caratteristiche specifiche dell'ente e delle asserzioni di bilancio da valutare.Controllo interno della società cliente e raccogliendo valutando le evidenze probative individuate dallo stesso.
Se il revisore, attraverso sondaggi di conformità, ritiene che la società sia dotata di un sistema di controllo interno efficiente ed efficace (in grado di compiere autovalutazioni corrette e di mappare in autonomia eventuali errori significativi), può decidere di attuare un approccio alla revisione controllo basato sulla revisione dei risultati prodotti dal sistema di controllo interno, dando per buona tutta l'attività e i risultati forniti dal sistema aziendale.
Il Control Approach va utilizzato generalmente quando:
- Si vuole valutare il sistema di controllo interno
- Quando utilizzare procedure di validità (substantive) risulta laborioso se bisogna valutare obiettivi di revisione CEAVOP come "completezza", "esistenza" e "accuratezza" dei saldi di bilancio relativi a transazioni ricorrenti.
numerose (tipiche ex. saldo debiti verso fornitori) che non richiedono competenze elevate e quindi dovrebbero essere facilmente controllate da sistema di controllo interno
2) SUBSTANTIVE APPROACH
Si applica:
- Quando, dopo aver analizzato il sistema di controllo interno, il revisore ritenga che lo stesso non sia efficace, efficiente e affidabile (la società non è ben strutturata, con delle carenze = componente di rischio di controllo elevata)
- attuando principalmente procedure di revisione di validità (verifiche di dettaglio, analisi comparative, conferme esterne) specifiche per ogni singola voce.
Generalmente viene applicato per raccogliere evidenze probative su transazioni non ricorrenti e stime di bilancio e quando gli obiettivi/asserzioni da valutare sono la "valutazione" e "presentazione dei saldi di bilancio" (c'è adeguata informativa in bilancio?)
È un approccio alla revisione molto dettagliato, preciso e complesso
STRATEGIA DI REVISIONE
Stabilisce la tempistica e l'ampiezza della revisione e rappresenta una guida per il successivo sviluppo del dettagliato piano di revisione.
La strategia di revisione deve definire:
- Caratteristiche organizzative della società e del bilancio oggetto di verifica (quando approvano bilancio? Che tempistica per produrlo? ...)
- Tempistiche e scadenze per lo svolgimento delle procedure
- Professionalità richieste per l'esecuzione dell'incarico (ex servono X specialisti...)
- Aspetti logistici ed organizzativi (sedi e siti produttivi da controllare, partecipazioni...)
- Numero delle procedure di revisione da mettere in atto (l'ampiezza della revisione)
Al fine di comprendere il numero di procedure di revisione da mettere in atto, risulta necessario conoscere CLASSI DI TRANSAZIONI, ovvero le operazioni che la società svolge solitamente in un periodo amministrativo.
La prassi professionale ha
stabilito di dividere le operazioni della società in 3 categorie: I. Routine transactions (operazioni di routine) tutte quelle operazioni numerose, ricorrenti, obiettivamente misurabili, elaborate dal sistema informativo in modo quasi automatico (es.: fatturazione - incassi) II. Non routine transactions (operazioni straordinarie) tutte quelle operazioni poco numerose, non ricorrenti, che spesso richiedono un giudizio nella determinazione del loro ammontare e del loro trattamento contabile (es.: vendita di un cespite) III. Accounting estimates (operazioni delicate) Sono tutte quelle operazioni non sempre oggettivamente quantificabili, influenzate dal verificarsi di eventi futuri e non sempre confrontabili con i dati del passato (es.: valutazione del presumibile valore di realizzo, valutazione di rischi e oneri, valutazione del fair value…) In base ai risultati, come al solito il revisore dovrà verificare gli eventuali rischi di revisione che potrebbero scaturire a causa.delle classi di transazione della società (ex. se il revisore, "a seguito delle classi di transazioni", osserva un alto numero di operazioni straordinarie e delicate allora il revisore dovrà stare attento ai rischi che potrebbero produrre), progettando ulteriori procedure di revisione adeguate.
In generale, prima della strategia di revisione è necessario che il revisore abbia:
- Mappato i rischi
- Valutato l'attitudine e la capacità di individuazione e gestione dei rischi da parte del sistema di controllo interno
- Analizzato gli effetti sul bilancio degli eventuali errori
- Identificato le poste significative e gli obiettivi critici di revisione
PIANO DI REVISIONE
Il piano di revisione consente di:
- Organizzare e assegnare le istruzioni al team di revisione, identificando le procedure di revisione da svolgere per singola asserzione e voce di bilancio
- Controllare e verificare che tutte le procedure di revisione pianificate siano state
eseguite edocumentate
Facilitare l'attività di delega, supervisione e controllo
Definire natura, tempistica ed estensione delle procedure di revisione
È un documento molto dettagliato e dinamico in quanto soggetto a modifiche che potrebbero rendersi necessarie nel corso dell'incarico.
Il documento "PIANO DI REVISIONE" include:
- Strategia di revisione
- Tempistiche della revisione
- Conclusioni sulle procedure svolte per l'accettazione e mantenimento dell'incarico
- Criteri adottati per determinare significatività di un errore e soglia di accumulazione degli errori
- Analisi di bilancio
- Descrizione delle procedure da implementare nella fase operativa, identificate in relazione alle aree di rischio e alle asserzioni da valutare
- Aspetti specifici (rischi significativi, limiti all'esecuzione delle procedure...)
- Descrizione dell'approccio di revisione che si intende impiegare per ogni voce
(dettagliate daiprogrammi di lavoro)Benefici di una buona pianificazione sono: 23o Programma di revisione ben focalizzato sui rischi ("Risk Based Approach") e gli obiettivi critici direvisione da valutare (CEAVOP)o Conoscenza del business e degli indicatori di risultato permettono di pianificare forti analisi dicontenutoo Valutazione più consapevole degli elementi probativi ottenuti nel corso del lavoro di revisione(2) SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (Internal-Auditing)È quel sistema di controllo che le società mettono in atto internamente ("revisori propri dell'azienda") natodopo la crisi del '29. Esso è forse più importante della revisione esternaIl sistema di controllo interno è un sistema implementato da consiglio di amministrazione, management edipendentiÈ uno strumento con cui la direzione di un'azienda ha la possibilità di controllare: lo svolgimento dell'attività
gestionale (operation),✓ la corretta rilevazione contabile (reporting)✓ la conformità alle normative (compliance) attraverso un sistema di regole, procedure e strutture organizzative
Il sistema di controllo interno è il risultato di molte normative che si sono via via susseguite nel mondo USA. (CoSo)
A seguito della crisi del '29 il governo americano decise di stabilire una commissione che istituisse un insieme di regole ferree per il controllo interno aziendale. Questa commissione è rimasta nel tempo e ha prodotto una serie di framework (corpus) di regole per il controllo interno:
- Primo Framework di riferimento - 1992: "Internal Control - Integrated Framework"
- Secondo Framework - 2004: "Enterprise Risk Management (IRM)"
- Terzo Framework - 2013: "Internal Control - Integrated Framework" (aggiornamento CoSo 1992 - pubblicati i primi 17 Principi per un corretto funzionamento del sistema di controllo interno)
- Prima dell'avvento della CoSo il sistema di controllo interno aveva un'organizzazione piramidale secondo cui i 5 elementi del sistema di controllo interno erano posizionati in modo gerarchico
- Nel 92 il sistema di controllo interno viene schematizzato in un cubo cambiando così la logica gerarchica.
Freccia direzionale
OBIETTIVI (ITEMS)
Gli obiettivi del sistema di controllo interno sono 5:
- Individuare, misurare e monitorare i principali rischi. A tal proposito è importante che i soggetti partecipanti alla società abbiano ben chiara la suddivisione delle responsabilità (in un'organizzazione dev'essere ben chiaro i compiti di ciascun soggetto).
- Una gestione aziendale efficace ed efficiente. Molto importante che la società a