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ANDAMENTO DELLE FREQUENZE ASSOLUTE
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE CUMULATE
Tabella delle Classi con Vx = 8V
=
Nc = 1 + 3, 3log10n 7
= (-0.06 – (- 0.41))/7 = 0.050
CLASSI RANGE FREQUENZA FREQUENZA
ASSOLUTA CUMULATA
1 ]-inf , -0,410[ 0 0
2 [-0,410 , -0,360[ 3 3
3 [-0,360 , -0,310[ 4 7
4 [-0,310 , -0,260[ 7 14
5 [-0,260 , -0,210[ 8 22
6 [-0,210 , -0,160[ 13 35
7 [-0,160 , -0,110[ 10 45
8 [-0,110 , - 0,06] 5 50
9 ]-0,06 , +inf[ 0 50
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE ASSOLUTE
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE CUMULATE
Tabella delle Classi con Vx = 12V
=
Nc = 1 + 3, 3log10n 7
= (0,05 – (- 0,43))/7 = 0,068
CLASSI RANGE FREQUENZA FREQUENZA
ASSOLUTA CUMULATA
1 ]-inf, -0,430[ 0 0
2 [-0,430 , -0,362[ 4 4
3 [-0,362 , -0,294[ 9 13
4 [-0,294 , -0,226[ 16 29
5 [-0,226 , -0,158[ 11 40
6 [-0,158 , -0,090[ 4 44
7 [-0,090 , -0,022[ 5 49
8 [-0,022 , 0,050] 1 50
9 ]0,050 , +inf[ 0 50
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE ASSOLUTE
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE CUMULATE
Tabella delle Classi con Vx = 16V
=
Nc = 1 + 3, 3log10n 7
= (-0,27 – (- 0,65))/7 = 0,054
CLASSI RANGE FREQUENZA FREQUENZA
ASSOLUTA CUMULATA
1 ]-inf , -0,650[ 0 0
2 [-0,650 , -0,596[ 2 2
3 [-0,596 , -0,542[ 13 15
4 [-0,542 , -0,488[ 12 27
5 [-0,488 , -0,434[ 8 35
6 [-0,434 , -0,380[ 7 42
7 [-0,380 , -0,326[ 4 46
8 [-0,326 , -0,270] 4 50
9 ]-0,270 , +inf[ 0 50
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE ASSOLUTE
ANDAMENTO DELLE FREQUENZE CUMULATE
TEST STATISTICI
Vengono ora effettuati test statistici per valutare le caratteristiche delle
distribuzioni. In generale, i test, vengono eseguiti con un livello di significatività del
5%; quest’ultimo definisce la probabilità con cui si scarta l’ipotesi nulla, che varia a
seconda del test effettuato.
TEST Z
Si utilizza il Test Z per verificare che un campione di valori prelevati dalla
popolazione, sia in qualche modo rappresentativo per l’intera popolazione stessa.
Considereremo pertanto la media del campione pari a quella dell’intera
popolazione.
CALCOLO DEL TEST Z:
DOVE:
μ è la media del campione di 30 misure sulle 50 totali ( sono stati 30 valori casuali dalla
popolazione)
μ è la media della popolazione (su 50 misure);
0
σ è la deviazione standard della popolazione;
n è la cardinalità del nostro campione;
Il Test Z prevede che la STATISTICA venga distribuita mediante una distribuzione
gaussiana standard. Occorre successivamente valutare il superamento del test
effettuato sulla base del valore Z. Se tale valore (in modulo) è MINORE rispetto ad
uno Z di riferimento con significatività al 5%, il test risulta SUPERATO. Pertanto deve
valere che: |Z|< Z riferimento
Il Valore di Riferimento è stato trovato utilizzando la tabella della distribuzione
normale considerando un livello di significatività pari al 5%. Da qui Z = 1,96
riferimento
RISULTATO TEST Z μ Z Z RISULTATO
riferimento
4V 3,8813 0,77 1,96 SUPERATO
8V 7,7950 1,02 1,96 SUPERATO
12V 11,7997 1,62 1,96 SUPERATO
16V 15,5296 0,58 1,96 SUPERATO
Nella tabella è evidente che per tutti e 4 i casi, i 30 valori scelti come campione,
sono rappresentativi della popolazione.
TEST del X² ²
Si utilizza il Test del X per stabilire se la distribuzione derivante dalle misurazioni
effettuate, è considerabile come distribuzione gaussiana. In base al risultato
ottenuto dal test, sarà possibile ricavare il valore di INCERTEZZA sulle misurazioni.
PRIMA PARTE (PRELIMINARE)
Occorre accorpare le classi, in maniera tale da avere una FREQUENZA ASSOLUTA
pari almeno a 5 , corrispettivamente per ogni classe considerata. Si procede di
conseguenza alla normalizzazione delle classi, per le quali sarà identificato
l’ESTREMO SUPERIORE e un ESTREMO SUPERIORE di tipo STANDARDIZZATO.
Quest’ultimo è ricavato dalla formula:
DOVE:
μ è la media del campione
x
s rappresenta la deviazione standard del campione
X è l’estremo superiore considerato
Dopo il calcolo degli estremi standardizzati, viene ricavata l’area di intervallo, con
l’ausilio delle tabelle della distribuzione normale. Segui infine, il calcolo della
FREQUENZA TEORICA per ogni intervallo, data dal prodotto tra l’area di intervallo
standardizzato e il numero di campioni.
SECONDA PARTE
E’ ora necessario calcolare il X². Essa è ricavabile applicando la formula:
Il X² ricavato è di tipo sperimentale. Per effettuare il test occorre determinare il X²
teorico. Quest’ultimo è ricavabile con l’ausilio delle tabelle e considerando il grado
di libertà, dato dal numero di classi dopo l’accorpamento -1. Il test viene superato
se il valore sperimentale di X² è minore del valore critico. Quest’ultimo valore, per
come preso, ci garantirà un fattore di rischio pari al 5% e quindi un fattore di fiducia
pari al 95%.
RISULTATO TEST X²
4V
Classi RANGE f0 x z AREA ft f0-ft (f0-ft)² (f0-ft)²
_____
ft
]-inf , -0.198[ 7 -0.198 -0.96 0,1685 8,425 -1,420 2.0164 0.2393
1 [-0.198 , -0.157[ 9 -0.157 -0.41 0,1724 8,620 0,380 0.1444 0.0168
2 [-0.157 , -0.116[ 14 -0.116 0.13 0,2108 10,540 3,460 11.9716 1.1358
3 [-0.116 , -0.075] 7 -0.075 0.67 0,1969 9,845 -2,845 8.0940 0.8221
4 ]-0.075 , +inf[ 13 0,2514 12,57 0,430 0.1849 0.0147
5 =
9.488 1 2.2287
X X²
critico TEST SUPERATO
8V
Classi RANGE f0 x z AREA ft f0-ft (f0-ft)² (f0-ft)²
_____
ft
]-inf , -0.310[ 7 -0.310 -1.07 0,1423 7,115 -0, 0,0132 0,0018
1 115
[-0.310 , -0.260[ 7 -0.260 -0.50 0,1662 8,310 -1,310 1,7161 0,2058
2 [-0.260 , -0.210[ 8 -0.210 0.07 0,2194 10,970 -2,970 8,8209 0,8041
3 [-0.210 , -0.160] 13 -0.160 0.64 0,2110 10,550 2,450 6,0025 0,5690
4 ]-0.160 , +inf[ 15 0,2611 13,055 1,945 3,7830 0,2898
5 =
9.488 1 1,8705
X X²
critico TEST SUPERATO
12V
Classi RANGE f0 x z AREA ft f0-ft (f0-ft)² (f0-ft)²
_____
ft
]-inf , -0.294[ 13 -0.294 -0.65 0.2578 12,890 0,110 0,0121 0,0009
1 [-0.294 , -0.226[ 16 -0.226 0.04 0.2582 12,410 3,590 12,8881 1,0385
2 [-0,226 , -0,158] 11 -0.158 0.74 0.2544 12,720 -1,720 2,9584 0,2326
3 ]-0.158 , +inf[ 10 0.2296 11,480 -1,480 2,1904 0,1908
4 =
7.820 1 1,4628
X X²
critico TEST SUPERATO
16V
Classi RANGE f0 x z AREA ft f0-ft (f0-ft)² (f0-ft)²
_____
ft
]-inf , -0.542[ 15 -0.542 -0.62 0.2776 13,380 1,620 2,6244 0,1961
1 [-0.542 , -0.488[ 12 -0.488 -0.05 0.2124 10,620 1,380 1,9044 0,1793
2 [-0.488 , -0.434] 8 -0.434 0.52 0.2185 10,925 -2,925 8,5556 0,7831
3 ]-0.434 , +inf [ 15 0.3015 15,075 -0,075 0,0056 0,0004
4 =
7.820 1 1,1589
X X²
critico TEST SUPERATO
CONSIDERAZIONI POST-TEST
Tutte e 4 le distribuzioni per le corrispettive tensioni 4V,8V,12Ve 16V, possono
essere considerate come DISTRIBUZIONI GAUSSIANE.
TEST t di Student
Si utilizza il Test t di Student per valutare se, preso un campione sufficientemente
piccolo per il test stesso, esso possa rappresentare le caratteristiche dell’intera
popolazione.
Si prendono in considerazione un numero ridotto di misure ( pari a 10) . Si vuole
stabilire sulla base di tali misure, se il campione corrispettivo è considerabile come
rappresentatore della popolazione.
Il Test si basa sul seguente calcolo:
DOVE:
μ è la media del campione
μ rappresenta la media dell’intera popolazione
o
s è la deviazione standard della popolazione
n è pari alla cardinalità del campione
Se il valore T calcolato risulta essere inferiore al valore di T (estratto dalle
critico
tabelle e considerando il grado di libertà e il livello di significatività al 5%), allora il
Test è superato ed il campione rappresenta la popolazione.
μ
CAMPIONE s T T RISULTATO
critico
4V 3,8741 0,074 0,1709 2,262 SUPERATO
8V 7,7883 0,088 0,2983 2,262 SUPERATO
12V 11,7810 0,098 0,3549 2,262 SUPERATO
16V 15,559 0,094 1,3120 2,262 SUPERATO
TEST DELLE MEDIE
Si utilizza il test della media per verificare se le differenze tra le medie di 2 campioni
da 15 misure ( salita e discesa) , risultano essere casuali oppure sono dovute a
ERRORI DI OPERATORE e/o DIFETTI DELLO STRUMENTO.
Il primo passo del test richiede il calcolo del parametro S²:
In cui n1 e n2 rappresentano corrispettivamente le ampiezze dei due campioni
scelti; S1² e S2² rappresentano le varianze dei due campioni scelti.
Il secondo passo richiede il calcolo del valore statistico T:
DOVE:
μ rappresenta la media del campione i-esimo
xi
n1 e n2 rappresentano corrispettivamente le ampiezze dei due campioni
S² rappresenta la varianza tra il primo ed il secondo campione
Il risultato del test è confrontato col il valore T determinato tramite la tabella
critico
della distribuzione t di Student, considerando un grado di libertà e un valore di
significatività al 5%. Il grado di libertà in questo test è calcolabile come la somma
delle ampiezze -2. μ1 μ2
S1² S2² S² T T RISULTATO
critico
0,0067 0,0042 -0,1250 -0,1347 0,0054 0,36 2,048 SUPERATO
4V 0,0070 0,0059 -0,2050 -0,2277 0,0064 0,78 2,048 SUPERATO
8V 0,0088 0,0087 -0,2003 -0,2580 0,0088 1,68 2,048 SUPERATO
12V 0,0108 0,0050 -0,4703 -0,5080 0,0079 1,17 2,048 SUPERATO
16V
Per i campioni considerati per ogni caso, il test è risultato superato. Per tutti e 4 i
casi quindi, possiamo considerare la differenza tra le medie dei campioni come
casuale per un livello di fiducia del 95%.
ANALISI di REGRESSIONE
L’analisi di regressione permette di determinare un legame che associa una generica
misura di tensione, in un determinato intervallo, ed il corrispettivo errore assoluto.
Prendendo in considerazione una relazione di tipo lineare tra errore assoluto (
rappresentante la variabile dipendente) e la misura di tensione ( rappresentante la
variabile indipendente), occorre determinare l’equazione della retta che meglio
approssima l’andamento dei dati considerati. Ciò è possibile mediante l’utilizzo del
metodo dei minimi quadrati, il quale permette la scelta della retta che rende minime
le differenze tra valori effettivi e quelli previsti dalla regressione stessa.
Di seguito è aggiunta al grafico di dispersione dei dati, la retta di regressione lineare
che meglio approssima il legame tra errore assoluto e misure di tensione
corrispettive: y = -0,051x + 0,2143
Regressione Lineare R² = 0,7585
S = 0,439328
0,5
0 0 5 10 15 20 25