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Serbatoio di immagazzinamento

In generale, i serbatoi urbani, a seconda della posizione rispetto al centro abitato si distinguono in serbatoi di testata e serbatoi di estremità.

I primi sono interposti tra la condotta adduttrice e la rete di distribuzione, che viene quindi alimentata solo dal serbatoio, mentre i secondi sono ubicati all'estremità dell'adduttrice, che quindi attraversa il centro abitato essendo parte integrante della rete di distribuzione.

I serbatoi di testata costituiscono una connessione idraulica tra la rete di distribuzione e la condotta adduttrice, evitando che si propaghino le continue oscillazioni di carico dovute alle variazioni di consumo delle utenze.

Per quanto concerne la posizione del serbatoio, la soluzione progettuale migliore sarebbe quella di ubicarlo nella zona centrale del centro abitato: ciò sarebbe conveniente da un punto di vista idraulico, perché si avrebbe un andamento più uniforme della superficie piezometrica.

si utilizzano spazi sotterranei esistenti per la costruzione dei serbatoi. La scelta del tipo strutturale dipende quindi dalla quota liquida massima che si raggiunge e dalle caratteristiche del terreno nel luogo di realizzazione. È importante considerare che la riduzione della lunghezza della condotta di avvicinamento può essere vantaggiosa dal punto di vista economico, ma è necessario valutare attentamente la disponibilità di aree adatte per la costruzione dei serbatoi e la fattibilità tecnica dell'opera. In conclusione, la scelta del tipo di serbatoio dipende da diversi fattori, tra cui la quota liquida massima e le caratteristiche del terreno, e deve essere valutata caso per caso.lo scavo per la loro realizzazione non viene realizzato a cielo aperto; - serbatoi pensili, quando tutto il manufatto è più alto rispetto al piano campagna e deve essere sostenuto da una struttura portante. In tutti i casi è fondamentale che sia prevista una zona di protezione, che deve essere recintata per impedire l'ingresso di persone o animali i quali potrebbero introdurvi delle sostanze inquinanti. Inoltre è buona norma realizzare una cunetta intorno l'area suddetta per allontanare rapidamente le acque superficiali esterne. I serbatoi di immagazzinamento hanno in generale una tripla funzione. La prima funzione è rappresentata dal compenso giornaliero, andando ad accumulare nelle ore di minore consumo i volumi che provengono dall'acquedotto esterno con portate pari alla media giornaliera per poterli poi utilizzare durante le ore di punta della giornata. La capacità di compenso può essere valutata come un terzo del volume di.riserva.La seconda funzione è appunto quella di riserva con lo scopo di assicurare continuità di servizio anche durante i periodi in cui si interrompe il funzionamento dell'adduttrice esterna a causa di guasti o per effetto delle normali operazioni di manutenzione. Tale capacità è stata fissata pari al volume giornaliero medio: Vriserva= Qm×86400 = 0,001215×86400= 1049, 76 3m1 Vcompenso= Vriserva= 349,92 3m3 Vtotale= Vriserva+ Vcompenso= 1400 3m Il volume di riserva deve essere valutato in relazione alla probabilità del verificarsi delle rotture e delle altre cause di interruzione dell'adduttrice e delle prevedibili durate delle interruzioni stesse. Pertanto, la probabilità delle interruzioni aumenta al crescere della lunghezza e della vetustà dell'adduttrice, delle pressioni di esercizio e di normale funzionamento, del grado di instabilità e aggressività dei terreni attraversati dalla condotta e dipende.inoltre dal tipo di materiale e di giunti presenti nella tubazione. Il serbatoio, avendo una superficie libera a pressione atmosferica, ha la funzione di stabilire il piano dei carichi idrostatici che comanda la rete di distribuzione a valle di esso. Ogni vasca è dotata di una tubazione di arrivo, una di presa e di organi di sfioro e di scarico che vanno opportunamente dimensionati. La condotta adduttrice, infatti, giunta nella camera di manovra alimenta una tubazione dalla quale si dipartono i tubi di afflusso dell'acqua alle varie vasche, tali tubazioni sono muniti ciascuno di saracinesca per poter mettere temporaneamente fuori servizio ciascuna vasca. Per evitare sprechi d'acqua le tubazioni di arrivo possono essere anche dotate di valvola galleggiante, per interrompere l'afflusso quando le vasche sono piene. Inoltre, per evitare che il fondo della vasca possa danneggiarsi nel tempo dall'urto del getto della tubazione di arrivo, diretto verso il basso, si puòspezzare la vena fluida mediante dispositivi frangigetto oppure proteggendo la zona di impatto con piastre metalliche. La presa di ciascuna vasca viene ubicata in posizione opposta rispetto all'arrivo in modo tale da far circuitare il più possibile il fluido e a una quota di poco superiore a quella di fondo, per lasciare un certo volume disponibile per il deposito delle sostanze contenute in sospensione nell'acqua, impedendo che queste possano essere immesse in rete. Le tubazioni di presa delle vasche sono dotate di una succhieruola all'imbocco e confluiscono nella camera di manovra in un'unica condotta, che alimenta la rete di distribuzione. Ogni tubazione è dotata di una saracinesca, posta sempre all'interno della camera di manovra, che consente di mettere fuori servizio la relativa vasca. Per ottenere la perfetta impermeabilità delle pareti interne del serbatoio, in modo particolare le pareti di fondo e quelle a diretto contatto con l'acqua,occorre utilizzare un intonaco con uno strato superficiale di resine siliconiche o epossidiche. Al fondo delle vasche occorre assegnare pendenze longitudinali e trasversali dell'ordine del 1-2%, per favorire lo scorrimento delle acque nello scarico di fondo. Al di sotto della platea di base si può realizzare una serie di dreni ripieni di ghiaia disposti secondo le due direzioni parallele ai lati del serbatoio. Le vasche del serbatoio devono essere rigorosamente al buio per evitare lo sviluppo di alghe; quando è necessario accedere al loro interno per la manutenzione o la pulizia, l'illuminazione potrà essere ottenuta mediante lampade a gas o batteria. La camera di manovra invece potrà essere anche provvista di piccole aperture ad illuminazione naturale, da tenere però normalmente chiuse mediante infissi metallici a perfetta tenuta. L'accesso alle vasche avviene mediante aperture praticate nel piano superiore della camera di manovra, le quali nei

grandiserbatoi sono protette da porte metalliche che per igiene si apronoverso la camera stessa e sono dotate di guarnizioni a tenuta stagnacon soglia a quota più elevata rispetto a quella di massimo livelloliquido.

Nei piccoli serbatoi le scale per scendere nelle vasche sono di ferro,del tipo alla marinara, mentre i serbatoi più grandi sono muniti discale metalliche o in cemento armato. Le prime presentanol’inconveniente riguardante la continua manutenzione per evitare laformazione di ruggine, le seconde invece sono molto piùingombranti.

Nel caso in esame si è scelto di adottare un serbatoio in cementoarmato, del tipo interrato, con copertura piana e costituito da duevasche. Ciascuna vasca, a sezione rettangolare, ha un volume di1458 con dimensioni di pianta di 23 m per 15,9 m ed è munita3mdi setti interni per favorire la circolazione dell’acqua. Lo spessoredei setti è di 25 cm mentre quello delle pareti esterne è di 40 cm.

aderenza alle pareti esterne sono presenti cunicoli drenanti che raccolgono le acque di infiltrazione intercettate e le allontanano mediante tubazioni poste lungo il perimetro di base del serbatoio. Al di sopra del solaio di copertura, dello spessore di 40 cm, è presente un ricoprimento di un metro circa, effettuato con terreno sciolto.

Nella camera di manovra è presente la vasca di arrivo, da utilizzare nelle eventualità che entrambe le vasche siano fuori servizio. Sono presenti, inoltre, tutte le apparecchiature, quali misuratori di portata.

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Publisher
A.A. 2018-2019
6 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gzangrillo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzioni idrauliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof De Marinis Giovanni.