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ELABORATO
Andremo ad utilizzare il seguente apparato sperimentale:
Due estensimetri a griglia metallica in costantana, di resistenza, tolleranza e fattore di
taratura noti forniti dal costruttore.
Una trave di sezione rettangolare in alluminio incastrata ad un estremo con una morsa a vite
senza fine.
Un campione di massa OIML R 111-1 da 1 kg di classe M3 secondo la normativa ISO 9001
Una resistenza shunt a parametri noti.
Centralina HBM Scout 55 per amplificazione e condizionamento (datasheet allegato)
Inoltre andremo a trascurare diversi aspetti tra cui:
Effetti modificanti della temperatura dell’ambiente sugli estensimetri.
Possibili dilatazioni termiche della trave durante le misure.
Possibili cali di tensione su tutti gli strumenti elettronici.
Rumori sulle deformazioni dovuti alle vibrazioni del sistema.
Influenze magnetiche dei circuiti di corrente
Verifiche necessarie per procedere alle misurazioni:
Funzionamento degli strumenti.
Integrità della struttura
Isolamento degli estensimetri
Corretta applicazione degli estensimetri.
Procediamo alla taratura dello strumento: con la resistenza shunt in parallelo a un estensimetro
scelto arbitrariamente, attraverso un multimetro misuriamo i valori della resistenza di shunt e le
resistenze degli estensimetri. Una volta effettuata la misurazione di R1, R2 ed Rs, andremo a
confrontare i valori ottenuti con quelli riportati dal costruttore:
R1 = R2 = 120 ± 0,1% Ω
Rs = 120 ± 0,2% KΩ
Per avere la retta di regressione passante per l’origine procediamo con l’azzeramento dello scout.
Con la resistenza di shunt in parallelo all’estensimetro 1 nel ponte, misuriamo la tensione in uscita.
Ipotizzando che la trave sia ferma e non subisca influenze dovute a vibrazioni. Otteniamo il valore:
Vshunt= −1,236V
Nota la tensione di alimentazione del ponte, fornita dal costruttore, possiamo calcolare il guadagno
dello strumento e la sensibilità totale. 3
Val=2,5 V
/¿−R
RsR 1 ΔR 1 R 1 R 1
-3
R = = = - = -1,66 10 Ω
// Rs+ R 1 R 1 R 1 Rs+ R 1
Vshunt R 1
G = 4 = 1183,614
Guadagno: Val ΔR 1
Val
S= G = 739,759 V
Sensibilità: 4
Leghiamo tensione in uscita e variazioni percentuali di resistenza tramite la retta di regressione. Noi
useremo una sensibilità derivata dal rapporto tra tensione e deformazione.
Procediamo ora alle misurazioni delle deformazioni:
la trave è sottoposta a flessione con un carico di 1 kg. Nella configurazione a mezzo ponte che
utilizziamo i due estensimetri sono posizionati in modo tale che rappresentino il numero 1 e 2, così
facendo otterremo le compensazioni degli effetti elencati in precedenza.
Dalle ipotesi di Levy-Mises che le deformazioni sono uguali e opposte:
ε = -ε
1 2
ΔR 1 Val Val
V= G G
Ricaviamo quindi: =
– (2 )
G f ε
R 1 4 4
ΔR 2
R 2
Calcoliamo la sensibilità totale dello strumento rapportando l’uscita V letti Media
in tensione con la deformazione e il Gauge Factor: -0,674 -0,672
-0,673 Scarto tipo
-0,675 0,0039
Gf = 2,0 ± 5% -0,671
-0,675
Val -0,673
=2959,036
G G f V
Stot = 2 -0,677
Numero misure: 15 -0,673
-0,669
Stipo -0,670
=1,03∗¿ -3
i 10
Vletti = √ 15 -0,682
-0,669
-0,673 4
-0,673
-0,662
V = −0,672 V
letta
In base ai dati ottenuti, la deformazione della trave risulta:
V letta -3
ε = = -0,2271 * 10 mm/mm
S tot
Calcoliamo ora l’incertezza su ε: √ ( ) ( ) ( ) ( )
2 2 2 2
iε iV letti iG f iR 1 iRs
= + + +
ε V letti Gf R 1 Rs
-3
i = 0,0061⋅ 10 3
ε -6
La misura di ε risulta: ε = (227,1± 6,1)⋅ 10 mm/mm
Ipotizzando che la trave soddisfi l’ipotesi di De Saint-Venant, calcoliamo la deformazione teorica.
Effettuiamo quindici misure della distanza d (braccio) dall’estensimetro al punto di carico con
calibro cinquantesimale. Utilizziamo un’incertezza strumentale per altezza e larghezza della trave.
Per quanto riguarda la lunghezza, usiamo un’incertezza di tipo A.
Incertezza sul braccio:
0,511 Braccio Media
id = = 0,134 mm 91,31
√ 91,12
15 89,90 Scarto tipo
91,04
Incertezza strumentale: 0,511
91,06
0,02 90,93
-3
is = = 5,77 * 10 mm
√ 91,04
2 3 90,94
91,45
90,83
90,36
90,67
92,02
91,09
90,53
91,16
Dati trave: Deformazione teorica: mg∗d
Mf -6
ε = = 6 = 116,88*10 mm/mm
m =1000 ± 0,5 g 2
Wf E E∗b h
d = 91,12 mm Incertezze propagate:
b = 25,23 mm 5
√ ( )
2 ( ) ( ) ( ) ( )
ℑ 2 2 2 2
−iE −ib −ih
iε id
= + + + +
ε m d E b h
h = 5,12 mm -6
iε = 0,319*10
E = 70 GPa Misura di ε: -6
ε = (116,88 ± 0,32)*10 mm/mm
RISULTATI
Due misure si definiscono compatibili se le fasce di tolleranza hanno almeno un punto in comune
secondo la normativa UNI 4546. Dai dati ottenuti e dalla rappresentazione grafica possiamo
osservare che le nostre misure non sono compatibili, infatti l’incertezza sulla misura teorica è di un
ordine di grandezza inferiore rispetto a quella sperimentale.
CONCLUSIONI
In seguito al confronto dei risultati ottenuti osserviamo che la deformazione misurata
sperimentalmente e la deformazione teorica di una trave sottoposta a carico flettente risultano
incompatibili. Il modello di De Saint-Venant prevede delle ipotesi che non sono soddisfatte dal
sistema. La misura sperimentale effettuata tramite un mezzo ponte estensimetrico invece trascura
fattori ambientali che hanno influito sulla misurazione. Visto che i risultati ottenuti sono tutti dello
stesso ordine di grandezza ci riteniamo soddisfatti nonostante la possibile presenza di grossolani
errori di rilevazione.
BIBLIOGRAFIA: 6