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Flusso di pagamento tra professionista e azienda

1) Primo momento -> professionista manda fattura (parcella) all’azienda

2) Secondo momento -> uscita di banca dell’azienda che paga il professionista e in questo momento si apre un debito per quel 20% nei confronti dell’erario

Azienda paga il 20% di ritenuta d’acconto allo stato (erario) attraverso la banca con un modello che si chiama F24.

Esempio:

T : ricezione di una parcella da parte del commercialista (libero professionista) in data 15/1 per servizi contabili trimestrali pari a 6.000€ + IVA al 22%

15/12 ≠ @ DEBITI vr/f 7320

COSTI servizio 6000

IVA a credito 1320

ACQUISTO MATERIALE di consumo DEBITO vr/f

15/1 6000 7320 15/1

IVA a credito

6/12 1320

T in data 20/2 pagamento professionisti-> fa scattare operazione nei confronti dell’erario:

ONORARIO 6000 COSTO

RITENUTA su redditi (1200) + DEBITO lavoro autonomo (20%)

Reddito netto a pagare 4800

del professionista

IVA al 22% 1320

Totale uscita di banca 6120

USCITA di BANCA

Pagamento parcella: 20/12

DEBITO @ ≠ 7320vr/professionista1 BANCA c/c 61202 ERARIO conto 1200ritenute su lavoroautonomoBANCA c/c DEBITO vr/f6120 20/1 7320 15/120/1 7320ERARIO c/ritenute su reddito lavoro autonomo1200 20/1CONTO ECONOMICO:sconto attivo 6000perdita (6000)STATO PATRIMONIALE:ATTIVO PASSIVOIVA a credito 1320 perdita (6000)banca 6120Erario 1200c/ritenutetotale 1320 totale 1320RENDICONTO FINANZIARIO:uscite di banca (6120)T entro 16 del mese successivo devo estinguere il debito con l’erario ovvero il pagamento con3l’F24: 15/11 2 ERARIO c/ritenute @ BANCA c/c 1200su reddito dalavoro autonomoSTATO PATRIMONIALE:ATTIVO PASSIVOIVA a credito 1320 perdita (6000)Banca c/c 7320totale 1320 totale 1320RAGIONERIALEZ.6ANTICIPO VERSO FORNITORITT T21 3Liquidazione di unaa) Liquidazione (ricevuta) di Pagamento debito sortofattura di acquisto.una fattura di anticipo in T 2(ricezione beni)b) Versamento anticipo Aspetti finanziariFattura non accompagna il bene quindi in T ho1 Aspetti economicisolo aspettifinanziariT : liquidazione fattura di anticipo per 1000€ + IVA al 22% (220). Totale 1220€.
11000-> +credito (CODICE 1)
220-> +credito
1220->debito, perché devo effettivamente darli questi soldi.
T 12 ≠ @ DEBITO vr/f 1.2201 FORNITORI 1.000c/anticipi
2 IVA a credito 220
T 12 1 DEBITO vr/f @ BANCA c/c 1.220
LIQUIDAZIONE (ricevere) FATTURA MATERIE PRIME per €4000:
4000 COSTI
tolgo 1000 (netto della fattura di anticipo) - CREDITO
Totale 3000 COSTO
IVA 22% -> 660 Su 3000 e non su 4000 perché l’iva per 1000l’ho già pagata
Totale 3660 debito
T 2≠ @ ≠ 46604 MATERIE 4000
PRIME
C/ACQUISTI2 IVA AL 22% 660
46601 CREDITO 1000
FORNITORI
C/ACQUISTI
ANTICIPATI2 DEBITO 3660
T32 1 DEBITO @ BANCA C/C 3660
VR/F
FORNITORI C/ANTICIPI IVA a credito
T 1000 T 2201 11000 T T 6602 2=DEBITO vr/fornitori BANCA C/C
1200 T 1220 T1 1T 12001 = 3660 T 2T 36603 =MATERIE PRIME C/ACQUISTI
T 40003
Fornitori c/anticipi è un credito (aspetto finanziario) lo scrivo instato patrimoniale in ATTIVOCIRCOLANTE in due forme differenti: - acconto-> per le materie prime/ sussidiari di consumo - crediti vr/altri->per fornitori di servizi (professionisti) STATO PATRIMONIALE a T : 1 ATTIVO PASSIVO ACCONTO 1000 BANCA 1220 C/CIVA a 220credito TOTALE 1220 TOTALE 1220 FATTURE DA RICEVERE Al 31/12 bisogna ragionare su tutte le fatture che non abbiamo ancora ricevuto per beni/materieprime che stiamo già utilizzando in questo esercizio. C'è un principio-> principio di competenza economica che regola l'iscrizione di questi elementi ed è un principio molto semplice: io devo iscrivere i costi che sono di competenza dell'esercizio, ovvero tutti i costi che hanno portato all'interno dell'esercizio alla generazione di ricavi; quindi quelli che io sto già effettivamente utilizzando. Questo vuol dire che il costo deve comunque essere considerato anche se la manifestazione finanziaria numerica (ovvero il pagamento e la

ricezione della fattura) non è ancora avvenuta e avverrà solo nel prossimo esercizio (l'anno dopo).

Scritture di fatture che dobbiamo ancora ricevere per input che entrano all'interno del sistema produttivo al 31/12 sono dette: scritture di assestamento

Esempio: acquisto materie prime per €10.000 per le quali non abbiamo ancora ricevuto la fattura di acquisto.

Al 31/12 faccio scritture di assestamento e ottengo:

31/12/n4 2 Acquisto di @ Fatture da merci acquisire (aspetto (aspetto economico finanziario + COSTO) + DEBITO PRESUNTO)

Debito presunto perché io non sto ancora pagando, non ho ancora ricevuto la fattura (la riceverò solo nell'esercizio successivo).

Altro principio contabile che ci porta a scrivere questi costi -> principio di prudenza: a livello prudenziale io devo scrivere i costi di competenza dell'esercizio che dovrò sostenere successivamente.

Oltre alle scritture di assestamento, al 31/12, dobbiamo fare degli altri

Ragionamenti più complessi. Al 31/12 dobbiamo andare ad imputare costi e ricavi di competenza dell'esercizio. Ovvero andiamo ad effettuare -> Rettifica di imputazione (ratei e risconti).

RATEI

Pagamento posticipato -> devo tenere conto di pagamenti che avverranno nell'esercizio successivo, ma che coprono una parte di servizio che avviene nell'esercizio in corso. Siamo sempre nel ciclo passivo, siamo al termine dell'esercizio e dobbiamo imputare tutte quelle operazioni che hanno inizio nell'esercizio anche se avranno la manifestazione finanziaria nell'esercizio successivo.

Definizione: sono quote d'uscita future relative a porzioni di costi o ricavi di competenza dell'azienda.

Esempi:

  • interessi passivi di un mutuo dal 1/7/n a 1/7/n+1 (normalmente gli interessi su un mutuo vengono pagati alla fine di un periodo del mutuo in questo caso al 1/7/n+1)
  • abbonamento rivista da 1/7/n a 1/7/n+1

31/12/n4 + COSTO

@ RATEIPASSIVI

Porzione di costo che l'azienda sostiene nell'esercizio per ottenere un bene/servizio (scrivo in stato patrimoniale costo)

ESERCIZIO:

La società eurom S.p.A. ha contratto un mutuo per l'acquisto di un immobile in data 1/10/n, pari a 120.000€. Gli interessi al tasso del 3% annuale sono pagati posticipatamente.

Posticipi pagamento (RATEO)-> ho un contratto di mutuo con la banca che rappresenta il mio documento contabile; quindi, è un fatto amministrativo.

Gli interessi sono pagati semestralmente ->1/4

Competenza economica va dall'1/10 all'1/4

1/10/n - 31/12/n - 1/4/n+1

Manifestazione finanziaria.

Devo imputare il costo dei primi 3 mesi (da ottobre (n+1-> esercizio successivo) a novembre, da novembre a dicembre e da dicembre al 31/12)

Per il principio di competenza economica devo guardare l'imputazione della quota di costo fino al 31/12/n.

Dall' 1/10 al 31/12 ho tre mesi; quindi, dovrò imputare la quota di costo relativa ai primi tre mesi. Capitale: 120.000 Devo trovare la quota di costo da imputare -> Interessi: 120.000 x 3/12 (perché gli interessi sono annuali quindi visto che devo trovare gli interessi per tre mesi faccio 3 diviso 12) x 0,03 = 900 31/12/n4 2 Interessi @ ratei passivi 900 passivi su (debito mutuo presunto)(costo) RATEI INTERESSI PASSIVI 900 31/12 900 in conto economico al 31/12 in stato patrimoniale passivo al 31/12 Quindi se noi non abbiamo ancora ricevuto la fattura (perché si la manifestazione finanziaria avverrà soltanto nell'esercizio successivo) ma abbiamo già iniziato a usufruire del materiale dobbiamo considerare i costi dell'esercizio, quindi imputare quella quota di costo dell'esercizio. Quindi effettuiamo una rettifica di imputazione che per quanto riguarda i nostri acquisti che sarà, in contro partita, il nostro rateo passivo; che ci ricorda,

in bilancio, che abbiamo già imputato questi costi.

RISCONTI

Pagamento anticipato -> tengo conto di più pagamenti che non fanno parte dell'esercizio, quindi devo eliminare una porzione di costi (stornare)

Abbiamo ricevuto una fattura d'acquisto che copre dei beni che vengono utilizzati sia in questo esercizio sia in quello successivo

risconti -> pago prima della fine dell'esercizio una prestazione che finisce dopo l'esercizio.

Esempio: assicurazione auto -> si paga immediatamente non dopo che se ne usufruisce e mi copre per un anno quindi mi copre anche parte dell'esercizio successivo.

Nota bene -> nei risconti la manifestazione numeraria l'ho avuta ma non ho avuto una visione di quanto mi coprirà quest'anno e quanto mi coprirà l'anno successivo. Devi fermarmi a ragionare, è sempre per il principio di competenza economica devo rilevare i costi di competenza dell'esercizio in corso; ovvero solo i costi che io

ho utilizzato effettivamente nel corso del mio esercizio. Quindi con il risconto dovrò calcolare delle rettifiche di storno di quote di costo (siamo infatti in ciclo passivo). Esempio: Un'impresa ha corrisposto in data 1/11 un premio assicurativo di durata annuale per 12.000€.
Data Conto Importo
31/12/n4 PREMIO @ BANCA C/C 12.000
1/11/n ASSICURATIVO 12.000
31/12/n 1/11/n+1 10 mesi di competenza
31/12/n RISCONTO @ PREMIO 10.000
La rettifica di storno (risconto) dell'anno n+1 finanziaria avviene in data 1/11/n. Da 1/11/n a 31/12/n sono due mesi di competenza dell'anno n. Devo stornare la quota di costo in avere.
Data Conto Importo
31/12/n 1/11/n+1 Storno dal 31/12/n
31/12/n 1/11/n+1 1
31/12/n RISCONTO @ PREMIO 10.000
(aspetto economico) Lo storno della quota di costo ha effetto sullo stato patrimoniale, quindi lo registro come costo inviato al futuro. È un costo che viene rimandato al futuro economico. Di quanto sarà il mio costo che dovrò stornare, perché non ho utilizzato effettivamente nel corso dell'anno n?

È di competenza di questo esercizio, e che quindi rinvio a futuro?

È annuale quindi faccio

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
142 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher amasofy02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Brescia Valerio.