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ACQUISTO IMMOBILIZZAZIONI
Attenzione agli oneri accessori, tutti i costi sostenuti "per poter utilizzare" le immobilizzazioni devono essere imputati all'immobilizzazione stessa (collaudo, trasporto, imballo, manutenzione). Sono dunque costi pluriennali, utilizziamo il mastrino delle immobilizzazioni, a libro giornale lo differenziamo.
Nel caso in cui le immobilizzazioni vengano prodotte internamente, ad esempio la costruzione interna di un macchinario, è opportuno capire se l'operazione è stata conclusa o no: se non ancora conclusa, i costi verranno registrati in un apposito mastrino immobilizzazioni in corso, in caso contrario, nel conto dell'immobilizzazione.
ANTICIPO SU IMMOBILIZZAZIONI
Importante ricordare che, riguardo la problematica IVA, l'anticipo segue quello che è il trattamento IVA previsto, di conseguenza già nella fattura dell'anticipo troveremo l'IVA. L'anticipo ha natura di credito (+ credito in
fornitori c/ant su macchinario), il totale rappresenterà un + debito e infine l'IVA, un credito. La seconda fase, successiva la liquidazione della fattura di anticipo, sarà il versamento dell'anticipo, dunque registreremo un'uscita di banca e la chiusura del debito. Nello stato patrimoniale, l'anticipo sarà collocato nell'attivo sotto la voce B) immobilizzazioni puntodue materiali. Con la consegna del bene, occorre liquidare la fattura d'acquisto e stornare l'anticipo, la base imponibile per l'IVA è data sottraendo il totale del costo (pluriennale) - l'anticipo, chiudiamo il conto anticipi. Attenzione: il terreno non è soggetto ad ammortamento in quanto ha vita utile illimitata. Per calcolare il valore della vita utile rimanente di un'immobilizzazione occorre dividere il valore netto contabile per la quota di ammortamento. RETTIFICHE DI ELEMENTI PATRIMONIALI ATTIVI Il costo delle immobilizzazioni lacui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. L'ammortamento esprime il consumo (un costo d'esercizio, nel CE sotto il conto ammortamenti) in senso economico del bene, considerando la vita utile, numero di anni per poter utilizzare il bene (es.10 anni), costo storico : 10 anni. La vita utile va rilevata nel momento in cui si inserisce il bene nello SP. L'unica cosa che non ammortizzo sono i terreni, utilizzazione illimitata. Quota di ammortamento annuale = costo storico - valore residuo stimato = ?/numero di anni. Se il valore residuo stimato è trascurabile, vale 0. In questo caso consideriamo 3 conti: macchinario, ammortamento macchinario, fondo ammortamento macchinari (codice 1). DISMISSIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI Riguarda le immobilizzazioni la cui utilità cessa. Richiede l'individuazione di una controparte e la fissazione di unprezzo di vendita. La vendita comporta l'eliminazione contabile di tutti i conti riferiti all'immobilizzazione, rimarrà l'IVA a debito, il credito e l'eventuale minusvalenza o plusvalenza. Queste immobilizzazioni hanno un valore netto contabile dato dalla differenza tra costo storico - fondo ammortamento, tre possibili situazioni:
- prezzo di vendita = valore netto contabile;
- prezzo di vendita < valore netto contabile (minusvalenza, + costo, minusvalenza alienazione cespiti);
- prezzo di vendita > valore netto contabile (plusvalenza, + ricavo, plusvalenza alienazione cespiti).
IL CICLO DEL PERSONALE
Quando si parla di azienda si fa riferimento a due componenti essenziali e tangibili, che si trovano all'interno di essa: le persone (soggetti che all'interno dell'organizzazione lavorano e che costituiscono il fattore produttivo LAVORO, che può essere
dovranno essere congrue al ruolo e alle responsabilità del dipendente o del lavoratore autonomo. Sarà necessario considerare anche i contributi previdenziali e assistenziali a carico dell'azienda, così come eventuali benefit e incentivi previsti. Inoltre, bisognerà tenere conto dei costi legati alla formazione e allo sviluppo professionale dei dipendenti, al fine di garantire un continuo aggiornamento delle competenze. È importante sottolineare che il costo del personale non si limita solo alla retribuzione, ma comprende anche tutti gli oneri e gli adempimenti previsti dalla normativa vigente, come ad esempio le tasse e i contributi sociali. Infine, è fondamentale valutare attentamente il rapporto tra costo del personale e benefici ottenuti, al fine di garantire un equilibrio economico-sociale all'interno dell'azienda.rappresentano il costo legato ai salari e agli stipendi che l'impresa deve corrispondere ai lavoratori dipendenti per le prestazioni effettuate da questi ultimi. I contributi sociali, invece, rappresentano il contributo che l'impresa deve sostenere per legge al fine di contribuire all'assistenza ed alla previdenza sociale dei propri dipendenti e del cosiddetto TFR (trattamento di fine rapporto). Il TFR è un'ulteriore componente della retribuzione del lavoratore che matura durante il periodo in cui è posto in essere il rapporto di lavoro e viene corrisposto al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Per il lavoratore è una forma di risparmio forzato, mentre per l'azienda è un debito a formazione progressiva. Contabilmente, ogni anno registriamo un costo (accantonamento TFR) e un debito presunto (TFR), che viene contabilizzato a fine anno. LIQUIDAZIONE DEL COSTO La liquidazione delle retribuzioni vieneTradizionalmente, la retribuzione dei dipendenti viene versata verso la fine del mese. I dipendenti rappresentano quindi un costo per l'azienda, con il conto "retribuzioni". Inoltre, dalla liquidazione delle retribuzioni sorge un debito, "dipendenti c/retribuzioni", nei confronti di tutti i dipendenti.
È importante notare che tutti i dipendenti devono contribuire alla formazione del loro trattamento pensionistico obbligatorio. L'impresa deve trattenere gli oneri sociali a carico del dipendente dalla busta paga. Dal punto di vista contabile, avremo un debito negativo, "dipendenti c/retribuzioni", e un debito positivo, "INPS".
Inoltre, il dipendente deve pagare le imposte dirette che colpiscono il suo reddito. L'impresa si sostituisce all'erario e applica una ritenuta su ogni stipendio. Dal punto di vista contabile, avremo un debito negativo, "dipendenti c/retribuzioni", e un debito positivo, "erario c/ritenute lav.dipend.".
Il datore di lavoro ha l'obbligo per legge di versare agli enti previdenziali ed assistenziali delle somme di denaro per la costituzione della
IL CICLO DEI FINANZIAMENTI Un’insieme di attività attraverso le quali le imprese reperiscono il fattore produttivo denaro. Processo svolto principalmente dalla funzione finanza, ma assolutamente trasversale, poiché riceve input ed offre output alle altre funzioni aziendali (ad esempio l’area di produzione ha bisogno di denaro). SOGGETTI RIMBORSO REMUNERAZIONE ESEMPI Terzi (enti esterni alla società, come le banche, richiediamo rimborso del debito) Breve termine (minore di 12 mesi, per il pagamento di interessi a date prestabilite) Apertura credito c/c Anticipi su fatture FactoringRicevute bancarie
SALDO ACCREDITI DESCRIZIONE VALUTA……..
01/01/n1.000 Competenze I trimestre anno n
31/03/n(260) Ritenuta fiscale (26%)
31/03/n740 Netto
Le competenze sono degli interessi attivi e rappresentano un reddito per l’impresa. Le norme tributarie prevedono una ritenuta del 26% a titolo d’acconto d’imposta operata dalla banca (è la banca a versare la somma). Contabilmente avremo tre matrini:
- interessi attivi (1000 in avere), rappresenta un ricavo CE, sotto la voce C) proventi (attivi) e oneri (passivi) finanziari;
- (260- erario c/ritenute subite in dare), rappresenta un credito tributario SP (verso l’erario);
- banca c/c (740 in dare), rappresenta un + banca.
In caso di saldo passivo le competenze saranno degli interessi passivi e avremo:
- interessi passivi su c/c (2500) un costo;
- banca c/c (2500) un - banca.
NO ritenuta.
Attenzione: gli interessi bancari su c/c sono liquidati in via posticipata occorre prestare particolare attenzione alla contabilizzazione degli interessi bancari riferiti all'ultimo trimestre, che sarà comunque di competenza dell'anno n. Quando arriverà l'estratto conto nell'anno n+1 utilizzeremo un apposito conto: banca c/interessi da liquidare. Avremo 3 conti:
- banca c/interessi attivi da liquidare (740);
- erario c/rit subite (260);
- interessi attivi su c/c (1000).
2) Smobilizzo credito: l'attività d'impresa comporta due esigenze uguali e contrapposte:
- ottenere dilazioni di pagamento dai fornitori (esigenza dell'acquirente), così facendo possono pagare più in là nel tempo;
- incassare in tempi rapidi (esigenza del fornitore) perché è utile avere disponibilità liquide invece che crediti.
Lo smobilizzo dei crediti permette di ottenere liquidità prima dell'&rsq