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Raffreddamento con Deumidificazione Pag. 1
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Matteo Corradi Trasformazioni di una MAV: raffreddamento con deumidificazione

Per lo studio del processo di seguito descrtitto cui la MAV va incontro è necessario porre le seguenti ipotesi

semplificative:

- La pressione della MAV è sempre pari a p=101,325 kPa (pressione atmosferica, pari a 1 atm);

- Il calore specifico c è sempre una costante;

p

- La MAV è sempre da considerarsi una miscela di gas perfetti;

- Non vi alcuno scambio di calore Q o lavoro L tra sistema (composto dalla MAV più gli apparati per il

trattamento dell’aria) e contorno;

- Non vi è alcuna variazione di energia cinetica e/o potenziale nella MAV.

Uno scambiatore di calore a tubi allettati se attraversato da una

corrente di aria umida (MAV) è in grado di fornire sottrarre

calore. Per ogni incremento di temperatura il processo sarà

sempre semplice, ovvero senza condensazione. Nel caso del

raffreddamento invece, una volta che si scende al di sotto della

temperatura di rugiada t , si ha del condensato ed il processo non

r

è più considerabile come “semplice”. Dal punto di vista teorico,

è sufficiente che la temperatura della superficie esterna dello

scambiatore eguagli la temperatura di rugiada, tuttavia nelle

applicazioni pratiche si applicano temperature inferiori a quelle di rugiada.

Nel caso ora analizzato la temperatura di superficie esterna dello scambiatore di calore è inferiore alla

temperatura di rugiada t della MAV, quindi parte del vapor d’acqua passa allo stato liquido formando del

r

condensato, che viene raccolto in una bacinella posta al di sotto dello scambiatore di calore. Il sistema è di

seguito rappresentato schematicamente: t t

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I parametri utilizzati sono i seguenti:

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Publisher
A.A. 2017-2018
3 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/10 Fisica tecnica industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Corra96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Lorenzini Giulio.