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Estratto del documento

BIPOLI IN SERIE

Attraversati dalla stessa corrente

DIM

  • i1 + i2 = 0
  • i1 = -i2

ma attraversati da tensioni diverse

  • V - V1 + V2 - V3 = 0 ⇒ V = V1 - V2 + V3

BIPOLI IN PARALLELO

Sono attraversati da diversa corrente

  • ITOT = I' + I'' + I'''

ma attraversati dalla stessa tensione: sono infatti collegati attraverso un unico filo equipotenziale a ogni loro polo

TEOREMA DI THEVENIN

Se il circuito è lineare, ai due morsetti può esser rappresentato equivalentemente da un generatore E' e una Rea

DIM: Lo dimostro con la sovrapposizione degli effetti

  • Pongo due generatori E1, E2 ∈ E', E'' tali che non variano nulla (E1, E2 = 0)
  • G1 {E1, E', generatori di B}
  • G2 {E2, generatori di A}

. Spengo G1 e calcolo i1: E'I + Rea i2 = 0 quando i2 = 0

. Spengo G2 la corrente i' = i1 + i2 ma i' = 0, quindi l'unico contributo è dato da i2!!

Sovrapposizione degli effetti

L'effetto finale dato da n cause, è uguale alla somma dei singoli effetti citati dalle singole cause.

Dim: ipotizzo di calcolare la corrente su un circuito di n generatori E

[R][Ia] + [Ia] = [E1] + [Ep] + [Ep+1]

[R][Ia] + [Ia] = [E1] + [Ep]

[R][Ia] - [En]

Regime Permanente Sinusoidale

Un circuito sottoposto a eccitazioni di natura sinusoidale risponde con effetti sinusoidali nelle sue grandezze.

Comportamenti

  • i(t) = IM cos (ωt + φi)
  • v(t) = VM cos (ωt + φv)

Sui bipoli:

  • Resistenza: applicata i(t) = IM cos (ωt + φi) v(t) = RIM cos (ωt + φi)   φv = φi componente in fase il consumo energetico è massimo
  • Condensatore: applicata i(t) = C dv(t)/dt v(t) = -1/ωC IM sin (ωt + φv) i(t) = C VM w cos (ωt + φv + π/2)
  • Induttore: applicata i(t) i(t) = -1/ωL IM w sin (ωt + φi) v(t) = L IM w cos (ωt + φi + π/2)

Potenza istantanea

P(t)= V(t) I(t) = VM IM cos(ωt+φi) attiva IM cos(ωt+φi) fluttuante

Sui bipoli:

  • Resistenza: VM IM/2 + VM IM/2 cos (2ωt +2φi)
  • Condensat/Induttore: VM IM/2 cos (2ωt + 2 φv + π/2)

DIMOSTRARE IL TEOREMA DELL'UNICITÀ DEL CENTRO STELLA NEI SISTEMI TRIFASE E GIUSTIFICARNE L'UTILIZZO.

Per la dimostrazione si può prendere il nodo θ come nodo di riferimento.Si procede risolvendo per nodi:

[VA] = [y1 + y2 + y3] = [E1y1 + Ỹ2E2 + Ỹ3E3](= VΘ,A)

VA = E1y1 + E2y2 + E3y3 Pongo ora la condizione che il sistema sia simmetrico ed equilibratoquindi pongo che Ỹ1y2, Ỹ3 e che la somma di E = 0e ottengo VA = Ỹ (E1 + E2 + E3)⇒ VΘ,A = Θ/3 = 0 !

Si arriva a un'importante conclusione ovvero che il centro stella si trovi a potenziale zero e che quindi è come se i due punti fossero uniti da una semplice superficie equipotenziale. Questo teorema trova applicazione ad esempio nel voltmetro il quale ne applicato al centro stella restituisce il valore efficace della tensione; oppure nel wattmetro che calcola la parte reale della potenza complessa.

Un'altra importante applicazione è nel rifasamento di una struttura trifase: grazie a questo teorema, se si lavora con sistemi simmetrici ed equilibrati, si può calcolare più facilmente la C del condensatore da destinare al rifasamento; le 3 linee possono esser trattate come indipendenti, posso calcolare la C per una sola linea, e poi tenendo conto dei corretti rifasamenti tra una linea e l'altra (120° rispetto alla precedente) posso applicare il risultato alle altre linee rimanenti.

(A) RELAZIONE INPUT OUTPUT DELLA TENSIONE SU UN INTEGRATORE

Vout = -VcVc = 1/C ∫ V(t) dtVout = -1/RC ∫ VIN(t) dt

(B) DESCRIVERE LA RELAZIONE DI VIN E Vout IN UN AMPLIFICATORE SOMMATORE

per kirchhoff: i1 = V1/R1, i2 = V2/R2, i3 = V3/R3Vout = -R (V1/R1 + V2/R2 + V3/R3)

  • Se R = R1 = R2 = R3 ⇒ - (V1 + V2 + V3)

Nota: se uso una R ≠ R1, R2, R3 ho anche un'amplificazione e ho sempre un side effect d'inversione. Per ottenere un output non invertito posso porre in uscita un amplificatore operazionale invertente.

(C) DESCRIVERE LA RELAZIONE DI VIN E Vout IN UN AMPLIFICATORE DERIVATORE

Vout = -RIiC(t) = C dVi(t)/dtVOUT = -RC dVIN(t)/dt

Teoria dei grafi

La introduco per costruire un sistema risolutivo del circuito formato da equazioni indipendenti quindi determinato, e vedo il circuito come un grafo orientato. Ad esempio:

Scelgo tanti tagli fondamentali quanti rami ho scelto e costruisco il 1o principio di Kirchoff

[ 1 0 -1 ] [ IC1 ][ 1 -1 1 ] [ IC2 ] = 0

(IR) + (A) (IC) = 0

matrice di incidenza rami-corde

Poi costruisco il 2o principio:

[ VC2 ] = [ 0 0 -1 ] [ VR2 ][ VC3 ] = [ 0 1 1 ] [ VR3 ]

(VC) + (B) (VR) = 0

matrice di incidenza corde-rami → (B) = -(A)T

Da qui proviene il metodo su base maglie. Esempio:

equazione costitutivaV = E - Ri

[ VR1 ] = [ E1 ] [ R1 0 0 ] [ IR1 ][ VR2 ] = [ E2 ] [ 0 R2 0 ] [ IR2 ][ VR3 ] = [ E3 ] [ 0 0 R3 ] [ IR3 ]

(VR) = (ER) - (RR) (IR)

(VC) = (EC) - (RC) (IC)

sostituendole in (VC) + B (VR) = 0 ottengo

{ (RC) - B(RR)BT(IC) = (EC) + B(ER) }[ RM ] [ IC ] [ EM ]

resistenze di maglia

tensioni di maglia

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
52 pagine
2 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/01 Elettronica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -valeriap di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettronica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Riganti Fulginei Francesco.