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Mappe di Karnaugh

Le mappe di Karnaugh sono una rappresentazione "tabellare" delle funzioni booleane, alternative alle tabelle di verità.

Esempio:

U = AB + CD + CD

In base all'esponente del 2° semplifico in m termini:

  • 20 = 0 termini;
  • 21 = 1 termine;
  • 22 = 2 termini;
  • 23 = 3 termini;
  • 24 = 4 termini.

La presenza dei segni - indica una macchina non completamente specificata.

In una funzione, al posto di combinazini valide in potenze di 2, quindi a elementi ingressi. Diventa molto difficile da "salvare" la fase di potenza.

MACCHINE NOTEVO

  • MULTIPLEXER
  • Il multiplexer è una macchina combinatoria

A0, ..., An-1

n segnali di selezione d0, ..., dn-1

Di questi al più uno è attivo.

  1. In uscita atti che assume

Ai se attivo di

0 di riposo se nessun selettore è attivo.

È utilizzato quando più linee devono essere convogliate verso un’unica linea di uscita (bus).

U = Σ Ai di

n = numero ingressi

esempio: multiplexer a 2 ingressi

U = A0d0 + A1d1

NOTA:

Se Σ di = 1 allora i detto attivabile

REALIZZAZIONE MULTIPLEXER A 2 INGRESSI

-FULL ADDER-

Full Adder

A B RS R 0 0 00 0 0 0 10 1 0 1 00 1 0 1 11 0 1 0 00 1 1 0 11 0 1 1 01 0 1 1 11 1

Karnaugh

  • S = AB R + AB R + AB R + AB R + A BR
  • R = AR + AB + AR

Esempio Somma: 2 bit

2 + 3 = 5

Sei 1 = 101

Risultato: (R S )(S ) = 101 [2+3=5]

NOTA: Somma di m bit necessita di m adders.

ABC 00 01 11 10

CD 00 1

01 1 1

11 1 1

10 1

fn = ABCD + ABCD + ABCD + ABCD + ABCD + ABCD + ABCD + ABCD

fn = AB + AD + CD + ABC

• AD, ABC, CD, ABC implicanti primi

• AD, ABCD implicanti

Un implicante primo è detto essenziale se copre almeno un mintermine non coperto da altri implicanti.

ABCD 00 01 11 10

CD 00 1

01 1 1

11 1 1

10 1

fm = AB + BC + ABC + BCD

f = ABΦ + ABC + ABCD + ABCD + ABCD + ABCD

• AB essenziale, copre ABC solitaria non coperta;

• BC essenziale, copre ABCD non coperta.

Dunque, un implicante primo essenziale è l'unico ad essere implicato da un minterm, ovvero l'unico a coprire un minterm.

Il nucleo (N) della funzione è la somma dei suoi IPE; gli altri implicanti primi formano il residuo (R) della funzione.

Dunque, ogni fmin di f = N + R con R eventuale nullo.

Macchine Sequenziali

Tra le macchine sequenziali troviamo l'automa a stati finiti, che utilizza il concetto di stato ed può essere definito come una particolare condizione delle macchine.

  • ASF è una quintupla (Q, I, U, ϯ, ω) dove:
    • Q: insieme finito degli stati interni
    • I: insieme finito degli ingressi
    • U: insieme finito delle uscite
  • Funzioni:
    • ϯ: funzione di transizione
    • ω: funzione di uscita

Esempio: distributore bibite, costo 30 cent

Il Flip-Flop

Tipo di memoria atto a memorizzare un dato binario.

I flip-flop sono componenti che memorizzano un bit di informazione e si

da un flip-flop la memorizzazione dell'ingresso di avere 3 possibili stati:

  • stato di reset che pone il flip-flop in reset (0);
  • stato di set che pone il flip-flop in set (1);
  • stato neutro che lascia inalterato il bit memorizzato.

Analizziamo dunque il funzionamento di un flip-flop detto di tipo D che si presta

come una macchina sequenziale asincrona.

Flip-Flop D

In sincronia con un segnale di abilitazione a:

  • Tipo latch
A D RETI 00 01 10 11 RETI q0 q1 q0 q1

γ = r

1) vedi le pagine precedenti

3) Progettare una macchina sequenziale che riconosca, su x bin, la sequenza 0 1 0 0

U = v(si) Mealy

I = {0, 1} S = {000, 001, 010, 011, 100}

@Ottimizzato

Esercizio: Simulazione istruzione

move.w (A0)+, D0

  • Heap Bookstore:
  • PC = 8000
  • A0 = 8000

Fetch Cycle:

  • 1) MA = PC
  • 2) MB (pulisco staccio in memoria)
  • 3) IR = MB

- OP. Assembly -

  • 4) MA = A0
  • 5) MB (pulisco dato in memoria)

- EXECUTE -

  • 6) D0 = MB

D0 (IN) MB (out)

  1. add D0, D1
  • D0 = 4, D1 = 2

Fetch

  • 4) TEMP2 = D0
  • 5) D1 (out)
  • 6) TEMP2 (IN)
  • 7) D1 = TEMP2

D1 (IN) TEMP2 (OUT)

Se volessi utilizzare due flip-flop RS dovrei avere 2 tabelle per ogni

stato che mostrano questi segnali.

  • 1 -> 0 R = 0, S = 0
  • 0 -> 1 R = 0, S = 1
  • 1 -> 1 R = -, S = -
  • 0 -> 0 R = 0, S = -

Esempio temporizzazione con flip-flop RS

R S

S A

A

d2

DS

DD

DMS

LATCH

ET SALITA

ET DISCESA

MASTER-SLAVE

Il segnale di clock

Gli istanti di tempo in cui viene campionò il segnale elettrico sono scanditi da un apposito segnale detto clock.

Un clock ha le seguenti caratteristiche:

  • è un segnale binario
  • è un segnale periodico

Spesso nei sistemi digitali tutti i circuiti con memoria (flip-flop e matrici) "leggono" gli ingressi nello stesso istante, scandito dal segnale di clock.

Nel periodo Tick, o ciclo di clock, il segnale assume:

  • il valore logico 1 per un tempo Th
  • il valore logico 0 per un tempo Tc

Il rapporto Th/tick è detto duty-cycle.

Il passaggio di valore 0→1 è detto fronte di salita.

Il passaggio di valore 1→0 è detto fronte di discesa.

Periodo è espresso in secondi, la frequenza = 1/T è espressa in Hz.

11/10

Per permettere lo scambio di dati tra due entità è necessario stabilire un protocollo di comunicazione ovvero un insieme di regole che gestiscono la comunicazione. Protocollo semplice: prevede un segnale (Clock) che sincronizza la comunicazione Protocollo asincrono: la temporizzazione è gestita dal periferico attraverso uno scambio di messaggi.

Il processo attraverso il quale due calcolatori stabiliscono le regole comuni si detto Hand Shake.

Hand Shake

  • Ingresso:
    • Master invia la richiesta
    • Aspetta una risposta/Ack (Strobe-in)
    • Leggi il dato
  • Uscita:
    • Master scrive il dato
    • Invia la richiesta (Strobe-out)
    • Aspetto un Ack

Hand Shake completo (INPUT)

  1. RICHIESTA
  2. RISPOSTA
  3. DATO
  4. RISULTATO

Il programma che guida le azioni su un periferico è il Driver.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
69 pagine
12 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/01 Elettronica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuseppe.d di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Calcolatori elettronici I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Mazzocca Nicola.