Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Public company Pag. 1 Public company Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Public company Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Public company Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ASSEMBLEA:

L’assemblea ordinaria ai sensi dell’art. 2364, in sintesi: approva il bilancio; nomina e

revoca gli amministratori, i sindaci e il presidente del collegio sindacale, stabilendone il

compenso; delibera sulle autorizzazioni eventualmente richieste dallo statuto per il

compimento di atti degli amministratori, ferma in ogni caso la responsabilità di questi

per gli atti compiuti.

L’assemblea straordinaria: approva le modifiche dello statuto(art. 2365).

L’art. 2364 non prevede più che l’assemblea possa deliberare sulle materie attinenti alla

gestione della società che le siano riservate da Statuto o che siano sottoposte al suo

esame dal CdA. (Prima della riforma del 2003 poteva avere potere gestionale).

La cosa fondamentale è dunque quella di approvare i bilanci perché approvando il

bilancio si approva tutta l’attività complessiva dell’esercizio, quindi sostanzialmente si

dà un giudizio su tutta l’attività realizzata dagli amministratori.

Come accadeva in passato, la possibilità dell’assemblea di poter influire sulle decisioni

degli amministratori, ma sostanzialmente la gestione è lasciata esclusivamente al CdA e

l’assemblea nel momento in cui approva il bilancio approva l’operato del consiglio di

amministrazione.

Quando si approva il bilancio, non solo l’assemblea approva il bilancio come conto

economico e contabile, ma approva anche una serie di documenti tra cui la relazione

sulla gestione, dove vengono descritti: la struttura della società, la posizione

competitiva, i meccanismi di incentivazione per il management, le scelte commerciali e

quant’altro, tutto ciò che attiene alla gestione. Tutti quegli aspetti che prima vi ho

definito non sono solo concetti teorici ma devono essere realizzati, descritti, devono

avere la loro coerenza e devono poi coesistere in un documento che l’assemblea

approva. Quindi si è deciso di far si che la gestione spetti solo al CdA; l’assemblea non

entra nelle attività di gestione e quando approva il bilancio, non solo approva quello ma

approva anche una rappresentazione che non è fatta solo di numeri ma ci sono anche

delle descrizioni di questi aspetti che sono sempre più importanti.

Le norme del TUF e soprattutto della Consob chiedono sempre più di arricchire questi

documenti di nuovi capitoli, nuovi paragrafi, sempre per ottenere una maggiore

completezza delle informazioni che vengono date al mercato.

Ovviamente oltre l’approvazione del bilancio, un’altra funzione fondamentale

dell’assemblea è quella di nominare gli amministratori, il CdA, gli stessi sindaci e in

particolare il presidente del collegio sindacale (mentre nel caso del CdA l’assemblea ne

nomina i componenti e questi poi procedono a nominare il presidente, gli AD e si 10

conferiscono quindi le deleghe). Ci possono anche essere casi eccezionali in cui lo

statuto può prevedere che determinate attività devono essere prima descritte e

autorizzate dall’assemblea. È un’eccezione perché l’assemblea non entra nell’attività

gestionale; ci possono essere dei casi eccezionali in cui l’autorizzazione deve essere

prevista dallo statuto ma soprattutto l’autorizzazione è più informativa poiché non è che

l’autorizzazione dell’assemblea fa sì che la scelta gestionale possa essere ricondotta

all’assemblea. L’assemblea afferma che se ci sono specifiche attività vuole che venga

convocata l’assemblea, che venga cioè informata per poter dare così l’autorizzazione. Di

fatto non costituisce però una scelta gestionale da parte dell’assemblea, perché chi

propone l’attività, chi la descrive e chi la pone in essere è sempre l’AD, il CdA; non c’è

nemmeno una responsabilità dell’assemblea se la scelta gestionale poi si rivela

sbagliata, perché poi quando va ad approvare il bilancio può rendersi conto

( l’assemblea) che quell’operazione inserita in un contesto più complesso, completo, è

sbagliata ( al contrario di quanto valutato al momento dell’autorizzazione). Questo

accade perché l’assemblea non segue day by day l’attività gestionale del cda, quindi non

le si può chiedere di dare un’autorizzazione su un’operazione se non si ha presente il

quadro generale della gestione. C’è quindi una netta separazione delle funzioni tra CdA

e assemblea. Ricordate che quindi l’attività di gestione del CdA è autonoma ma ci sono

dei casi eccezionali di autorizzazione da parte dell’assemblea, ma ciò non assolve gli

amministratori da responsabilità.

Ora vediamo le caratteristiche specifiche delle S.P.A. quotate.

Sottoposizione a norme speciali( TUF, Reg. Consob 11971/99, Regolamento ed Istruzioni

Borsa Italiana, Codice di Autodisciplina, ecc..); obbligo di revisione contabile(società di

revisione); informativa in merito all’adesione a codici di comportamento promossi da

società di gestione di mercati o da associazioni di categoria(art. 124 tre TUF); obbligo di

informativa societaria(finalizzata, in un’ottica di trasparenza, a prevenire abusi e a

rafforzare il rapporto con il mercato e gli azionisti); nomina di un “dirigente preposto”

alla redazione dei documenti contabili societari(art. 154 bis TUF).

Le funzioni dell’assemblea in una quotata sono più o meno uguali ma ci sono degli

aspetti ulteriori. Gli amministratori gestiscono un capitale maggiore e si è previsto che

l’assemblea comunque abbia il diritto di deliberare su determinati aspetti. Queste sono

le tipiche norme che vengono realizzate successivamente, quando si vede che ci sono

violazioni di principi generali che magari non sono sanzionabili perché non ci sono

norme, ma che giuridicamente hanno un certo rilievo, quindi vengono realizzate norme

per coprire buchi normativi o comunque per evitare che ci sia un eccesso di disponibilità

da parte del CdA per attività che devono essere invece mantenute sotto controllo. Se ci

sono chiare ricompense basate su strumenti finanziari queste devono passare per

l’assemblea. Ciò è fatto per evitare scandali dovuti al fatto che i CdA strutturano i

meccanismi di compenso dandosi delle ingenti gratifiche anche se la società va male.

Prima non c’erano norme finalizzate a prevenire questo tipo di abusi, per cui sono state

prodotte queste norme tra cui l’art 114 bis che appunto dice si può fare un piano di

compenso da esplicitare e far approvare dall’assemblea. Anche questa è un po’ 11

un’eccezione perché è l’assemblea che viene chiamata a deliberare su un aspetto che

non è gestionale ma che è un elemento forte, perché è un meccanismo di incentivazione

fortissimo, però il concetto è comunque che il piano deve essere descritto dai consiglieri

all’assemblea e deve essere da questa approvato.

Inoltre sempre in relazione al fatto che deve essere resa dotta l’assemblea delle materie

su cui è chiamata a deliberare, nel momento in cui si convoca un’assemblea, e le

convocazioni sono fatte con quegli strumenti che assicurino a tutti azionisti di conoscere

e di poter essere presenti in assemblea, che ci sia una relazione sulle materie all’ordine

del giorno, in modo tale che l’azionista possa, prima di essere presente in assemblea, di

poter leggere e rendersi conto da una relazione, seppure sintetica, quali saranno gli

argomenti, le materie poste all’ordine del giorno (art 125 ter).

Stock option-> pacchetti azionari, diritto all’amministratore di acquisire queste

azioni(strike price).

Per quanto riguarda gli obiettivi del CdA di una società quotata bisogna sempre ricordare

due cose: aumentare il valore dell’azienda, con riferimento al valore di mercato;

obiettivo connesso alla diffusione di tale percezione, cioè il CdA deve essere in grado di

comunicare ed esplicitare i risultati. La relazione sulla gestione, sulla remunerazione,

sui punti all’ordine del giorno, sono tutti aspetti che servono a chiarire cosa sta facendo

la società, come lo sta facendo, perché conviene investire. Non solo quindi

raggiungere correttamente gli obiettivi ma anche comunicarli. Quindi questo significa

da una parte porsi chiaramente degli obiettivi e dall’altra comunicarli al mercato.

Quando si fanno ad esempio i piani industriali, cioè quando il cda afferma che, sulla

base delle informazioni che ha oggi, mira a raggiungere entro uno specifico lasso di

tempo un determinato obiettivo industriale (che può riguardare: obiettivi di fatturato,

di utili o anche crescite dimensionali, spostamento di aree di competenza e

qualt’altro). Questi piani industriali vengono descritti e il CdA si impegna a raggiungerli;

se non si raggiungono si dovrà spiegare al mercato cosa è successo, perché non li hai

raggiunti, o si deve esporre al mercato se con successo sono stati raggiunti o anche

superati. Quindi è un’attività continua, creando dei parametri che consentano di

misurare lo stato di avanzamento nella realizzazione degli obiettivi prefissati , in modo

da poter valutare se il piano debba essere riconsiderato o meno, in base ai cambiamenti

estern,i e in ogni caso continuamente comunicato all’esterno.

Tra i vari obblighi di informazione del CdA di una società quotata, diverse tipologie di

informazione, alcune sono informazione periodiche ed alcune straordinarie.

a) Le informazioni periodiche(art. 154 ter. TUF) devono essere fatte sempre e

comunque, quando si approvano dati contabili ( per lo più bilanci semestrali e

trimestrali ) occorre naturalmente pubblicizzare questi dati contabili, renderli

pubblici (comunicati stampa, vengono resi pubblici sul sito internet della società).

le società quotate sul segmento STAR hanno l’obbligo di creare un sito internet, 12

proprio perché chiunque può andare sul sito e scaricarsi i documenti , leggerseli e

quant’altro.

Gli obblighi di informazione straordinarie(artt. 70- 76 Reg. Consob n.

b) 11971/99), che non sono prevedibili, in riferimento a quegli eventi che si ritiene

possano avere un certo impatto sull’attività della società e quindi devono essere

descritti nei minimi dettagli e comunicati al mercato, in caso di operazioni

straordinarie. Questo sempre perché si vuole evitare che ci siano informazioni di

una certa rilevanza che sono solo in possesso di alcuni soggetti, interni alla

società, poiché hanno effettuato un investimento, o a soggetti esterni, persone

legate al mondo della comunicazione, giornalisti e quant&rsqu

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
15 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilelea91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale avanzato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Santosuosso Daniele Umberto.